1 L’invito
Io non sono mai stata la ragazza da Party o Feste. A dirla
tutta odio andare in posti dove c’è molta gente che si lascia andare alla
frenesia della musica e dell’alcol
*rumore di pioggia*
Io amo però il mistero e Mr. White è il mistero in persona,
nessuno l’ha mai visto, nessuno gli ha mai parlato, nessuno sa realmente se
esista o meno
*Vento*
Non si sa nulla di lui e il fatto che mi abbia invitata a un
party in maschera con poche altre persone…beh mi ha incuriosito parecchio,
quando ricapita di andare in una festa dove nemmeno i ricchi riescono ad
ottenere un invito. Io di certo non sono ricca ma per qualche motivo sto
andando al party
*Rumore di elicottero*
Ma…perché ha scelto me? Perché una semplice giornalista come
me?
***Ventiquattro ore prima, Appartamenti Blair, ultimo piano,
appartamento numero 80826***
Se la vita fosse giusta la mia sveglia non suonerebbe alle 5
del mattino…dio che odio dovermi alzare alle 5 e andare a letto verso le 3…su
Lucy, forse sarà una bella giornata…se il capo non fosse così narcisista e non
ci provasse di sicuro. Mi guardo ancora allo specchio, gonna nera, camicetta
senza maniche bianca, scarpe con il tacco nere e il ciondolo porta fortuna che
mia nonna non vuole che tolga. Ora che ci penso dovrei andarla a trovare.
Prendo la borsa con il pc e i vari fascicoli che mi servono per questo
articolo. Guardo un attimo il mio soggiorno, è una grande stanza con un grande
tappeto bianco peloso sul marmo nero del pavimento, i muri di un bel grigio, un
lampadario di cristallo al centro della sala, una tv a schermo piatto su uno
dei muri con sotto un mobiletto in vetro con dentro vari cd e console di gioco,
un grande divano molto morbido di color rosso sangue con sopra vari cuscini
neri, una piccola libreria appesa al muro accanto all’enorme finestra della
stanza, scostando le tende bianche si vede l’intera città, una delle più belle
viste di questa meravigliosa città caotica. Guardo l’orologio appeso al muro a
forma di luna nera, le sei, meglio muoversi se no rimarrò imbottigliata nel
traffico e mi manca solo di iniziare la giornata in quel modo.
Chiudo a chiave l’appartamento e mi infilo nell’ascensore.
-Aspetti- dice qualcuno, blocco la porta. Un uomo dai
capelli neri e gli occhi scuri entra con me nell’ascensore, vestito elegante,
scarpe costose italiane, una ventiquattrore costosa, orologio d’oro, capelli in
ordine maniacale…avvocato o imprenditore? –grazie
-Nulla- dico io controllando il cellulare.
1 messaggio da Lexa. Lexa non è sveglia a quest’ora di
solito, strano…
“Hey Principessina, novità megagalattiche! Il lupo cattivo e
morto e il nuovo capo è…rullo di tamburi…lo scoprirai appena arrivi qui,
bacioni -Lexa”
Sul serio quella ragazza ha trent’anni o diciassette…giuro
se mi manda un’altra foto di gattini o dolci la lincio….
Metto via il cellulare. Quanto ci mette questo macinino…
-Ehm…io sono Leonard Milestone, Leon- dice l’uomo
presentandosi
-Lucy Diamond- gli stringo la mano, bello e niente fede…uhm…
-Che lavoro fa? –mi chiede
-Giornalista, lei vediamo…direi avvocato d’accusa o capo di
qualche azienda o imprenditore
Lui ride- avvocato, ottimo intuito
-Vuole che continui l’analisi?
-Perché no, tanto ci si mette un bel po’ a scendere con
questo coso- dice lui sorridendo, denti perfettamente bianchi
-Vediamo…non porti la fede, quindi direi che non sei sposato
né fidanzato, ma da come ti tormenti il dito ora…divorziato?
Ride- detective non giornalista. Divorziato dopo due anni di
matrimonio…sono single da due anni ora. Invece tu?
-Già ci provi? –chiedo io ridendo- single dal liceo, uscita
da lì mi sono concentrata sullo studio e poi sul mio lavoro di giornalista
-Sposata con il lavoro?
-Non per scelta mia, le mie amiche riescono a terrorizzare
chiunque- dico io sospirando- e chi non scappa o è sposato o gay
Ride- fortunata eh?
-Moltissimo…-commento io l’ascensore si ferma al parcheggio
sotterraneo-…è stato un piacere
-Allora potrei chiedere il numero di questa giornalista? –mi
blocca lui
Perché no? Single, carino e con un lavoro…- va bene…
Gli do un bigliettino con il mio numero- buona giornata
avvocato
-Signorina- dice lui dirigendosi verso una Ferrari rossa. Io
mi infilo nella mia auto sportiva bianca, non sarò ricchissima ma il mio lavoro
paga bene per mia fortuna.
Esco dal parcheggio immettendomi nella strada principale già
trafficata, anche se sono solo le sei e qualcosa questa città non ha mai pace.
Mi suona il cellulare, metto il vivavoce
-Hey principessa- mi dice la voce di Daniel- come va?
-Sto guidando per le trafficate strade di questa metropoli.
Mi devi dire qualcosa di vitale importanza o vuoi solo farmi morire in un
incidente?
Ride- dolce e coccolosa come sempre vedo…comunque…hai
saputo? Nuovo capo
-Si e chi sarebbe? Lexa non me l’ha voluto dire
-Mr. White- dice lui.
Freno e parcheggio d botta- QUEL Mr. White?
-Ne conosci altri? Il re del mistero dolcezza
Scendo dall’auto e la chiudo- questo sarà interessante…
***qualche ora dopo***
Già…interessante…sarà anche il capo ma ha mandato solamente
il “cosa voglio fatto” e non si è fatto vedere…che bello…un perfetto capo.
-Hey Principessina- mi dice Lexa entrando, Lexa è una
ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi, allegra, gentile ma troppo una
“party-girl” se capite che intendo. Anche i suoi vestiti sono un po’ troppo da
party, sempre minigonne, sempre magliette scollate…questa ragazza dovrebbe
calmarsi visto che ha trent’anni e ha due figli, ma l’adoro per questa sua
gioia di vivere. Io ho ventisei anni, single e senza famiglia, sono orfana e
non ho parenti di nessun tipo quindi un po’ potrei dire che lei è la mia
famiglia- che ne dici se stasera andiamo in un bel locale?
-E Josh e Michael? –chiedo io
-Sono con la nonna- dice lei- dai ti divertirai
-Va bene
-Yeah! –mi salta al collo facendomi finire i miei lunghi
capelli color notte davanti agli occhi- grazie principessa occhi di ghiaccio
-Sono grigi
-Argento ghiacciato- corregge lei
-Come preferisci- rido io
-Andiamo a pranzo su! –dice lei- sono le dodici e muoio di
fame…dopo che fai tu?
-Credo andrò a intervistare il signor Smith come vuole Mr.
White- dico io
Accanto al nostro ufficio c’è un locale chiamato “M2”,
una pizzeria molto frequentata dove si magia benissimo
-Lavoro, Lavoro…Lucy tu lavori troppo! –dice lei bevendo un
sorso della sua birra
Gioco con la cannuccia della mia coca-cola, non sono
abituata a bere alcolici–non saprei che altro fare Lexa
-Semplice, devi trovarti un uomo! –ed ecco che riparte-
qualcuno che ti ami e ti protegga!
-Lexa non ricominciare, non ho bisogno di un uomo per essere
felice- dico io
-Ma almeno qualcuno che ti interessi? –mi chiede lei- che
abbia attirato la tua attenzione?
-Attirato l’attenzione eh? –guardo il cellulare illuminarsi
per un messaggio
1 messaggio. Non ho questo numero.
“Hey, sono Leon, quello dell’ascensore. Pensavo di
controllare se il numero fosse giusto. Sei davvero Lucy e non sto scrivendo a
qualche pazzo psicopatico vero?”
Rido- oh Leo…-gli rispondo in fretta con un “Numero
corretto, sono Lucy”
-Uhm…Leo chi? –chiede Lexa
-Stamattina in ascensore ho incontrato questo ragazzo, Leon,
e abbiamo parlato un po’- mi guarda con uno strano sorriso non promette mai
bene quando fa così- che cosa?
-Oh nulla…forse non mi dovrò preoccupare per molto della tua
vita da Single…sai ho letto il tuo oroscopo, incontrerai l’uomo della tua vita…
-Io vado a lavoro prima che ti ammazzi…a stasera- dico io
alzandomi
-Alle 18 ti passo a prendere- ride lei- ah l’amore…
Ci mancava solo questa
**Dopo l’intervista**
-Bene Dr. Smith, grazie mille per il suo tempo- dico io-
sono sicura che uscirà un ottimo lavoro da questa intervista
Lui mi sorride, non è poi così tremendo, un uomo noioso dai
capelli neri e gli occhi verdi, nulla di più- contento di saperlo signorina
Diamond, spero di rivederla
-A rivederla dottore- esco dall’ufficio in fretta tanto che
non mi preoccupo di andar a sbattere contro qualcuno. Un ragazzo dai capelli
castani e gli occhi chiari, su un cartellino con il nome c’è scritto Mr. John-
mi scusi
-Scusi lei- dice lui entrando subito nell’ufficio- Come
diavolo hai potuto?!
-Calmati moccioso! –risponde Mr. Smith
Ok meglio filarsela va.
**Bar Smoke and Mirrors, ore 14**
Una bella cioccolata calda con la torta foresta nera è la
migliore merenda possibile, specie se è di questo bar. Certo che oggi è stata
una giornata abbastanza…strana
-Ms. Loren ecco il suo Caffè alla nocciola e menta- alla
che?
Mi giro verso la direzione della voce, la cameriera consegna
questo strano caffè alla cliente, una donna dai capelli blu e gli occhi neri,
ma vestita in un perfetto completo…ok…non sono affari miei cosa beve la
gente…anche se ora mi è venuta voglia di provare quella combinazione…meglio di
no va…
-Ms. Black? C’è una chiamata per Ms. Black- dice la barista,
una donna dai capelli corti neri e gli occhi celesti prende il telefono
-Pronto? Pronto? Ah stupidi scherzi…
Uhm…
***
Sono quasi le quindici, meglio tornare a casa così riesco a
riposarmi un po’ prima che Lexa passi a prendermi…
Una vetrina scoppia e una donna dai capelli biondi viene
ferita di striscio.
-Oh Dio- mi avvicino di corsa- sta bene?
L’aiuto ad alzarsi- …non…non lo so
-Come si chiama? La porto al pronto soccorso- che per
fortuna è qui a due passi
-Elen…- sviene
-Cavolo…-chiamo l’ambulanza
**pochi minuti dopo**
Una ragazza vestita da infermiera mi raggiunge con Elen, lei
ha capelli marroni molto ricci e occhi color nocciola, Elen sembra star meglio,
l’infermiera ha il nome scritto sull’uniforme Catherine
-Tutto bene? –chiedo io
-Per fortuna nulla di grave, solo un leggero shock- mi
sorride l’infermiera- per fortuna l’ha soccorsa subito
-Grazie davvero- mi dice Elen
-Davvero non è stato nulla, l’importante e che lei stia
bene- guardo l’orologio- devo proprio andare ora…arrivederci
-Arrivederci! – urla lei mentre me ne vado…che giornata…
**Parco Blake, 17.00**
E io che volevo tornare presto a casa per riposarmi...ma
uscire con il mio cagnolone non è un problema.
-Tutto bene? –chiedo al mio Flash che mi scodinzola
tranquillo, è un cane molto grande, un incrocio tra un Golden retriever e un
pitbull- ottimo…sono felice che almeno tu diverti…
Si sentono delle urla. Altro? No sul serio oggi non è ancora
finita?
-Ti odio Marge! –urla una bionda
-Sei solo una cretina se credi che lui ti ami Belle! –le
replica la bruna
Guardo il mio cane- meglio filarcela
-Ti ucciderò prima o poi! –urla la ragazza di nome Marge
E io me la filo va…
**Locale notturno, le 18.20**
Appena entrate Lexa mi ha bellamente mollato per flirtare
con il primo che passava…sul serio quella ragazza…
-Ciao dolcezza. Tutto bene? –mi chiede un ragazzo abbronzato
dai capelli e gli occhi scuri…ho una brutta sensazione su di lui…
-Si grazie
-Io sono Clark
-Lucy
-Posso offrirle da bere?
-No grazie- dico io, questo tipo non mi piace…mi mette a
disagio…
-Va bene- beh almeno non è insistente
Il barista mi sorride- cosa vuole ordinare?
-Un Cosmo per piacere- almeno mi tengo impegnata finché Lexa
non si stanca…
-Ecco a lei
-Grazie
-JANE SCENDI SUBITO DAL TAVOLO O TE NE PENTIRAI! –urla un
ragazzo dai capelli rossi
-IO FACCIO CIO’ CHE MI PARE JEFF! –replica la bionda sul
tavolo
-Ok…-mi lascio sfuggire io
-Sono i Mirrow, tipi strani a mio parere. Non ci faccia
caso, tra poco la smetteranno…credo
Uhm…che serata normale…
*qualche ora dopo*
-Tenga- il barista mi dà un cocktail di color bianco con una
foglia di menta come decorazione
-Ma non ho ordinato da bere
-Un’ammiratore segreto diciamo così- ride lui
-Beh…uno non credo mi farà male…lo ringrazi- ne bevo un
sorso, di certo è buono ma…
-Tutto bene? –mi chiede una voce
-Mi…mi gira la testa- la stanza ruota, le voci sono
confuse…oh no…
Una mano guantata si poggia sulla mia spalla- sarà un
piacere giocare con lei
Tutto torna buio. Oh no…no no no…come diavolo sono finita in
questa situazione! Io di solito…ah! Dannazione sto perdendo i sensi…mi hanno
drogata…mi hanno…
***Dodici ore dopo, 8.00 del 31 Ottobre, appartamento di
Lucy***
Apro gli occhi. Sono a casa? Cos’è successo ieri sera? Sono
le otto? Aspetta come sono tornata a casa? L’ultima cosa che ricordo…ero al
locale…verso le venti…il Cocktail! Si mi hanno drogata…ma non ha comunque
senso, come sono tornata a casa? E più importante che è successo dopo che sono
svenuta? Indosso ancora i vestiti di ieri e non ho segni di nessun tipo sul
corpo…strano…comunque dovrei chiamar…
-E questo?
Sul tavolino di vetro del mio soggiorno c’è un bacco bianco
e un biglietto.
“Mi spiace per il modo brusco di incontrarci signorina
Diamond, le assicuro che non le è successo nulla di male” detto da chi
apparentemente mi ha drogata è molto rassicurante eh “spero accetterà” cosa?
Apro la scatola, contiene una maschera bianca molto elegante,
quello che sembra un vestito, dei guanti e una borsetta con pietre preziose,
tutto rigorosamente bianco…ok questo è definitivamente strano. C’è anche un
invito insieme al tutto.
-Siete invitati...party in maschera…MR WHITE?! –Mr. White mi
ha drogata e invitata a una delle sue feste?! Ma…cioè perché dovrei andare?
Perché rischiare inutilmente la mia vita per…- Mr. White…potrebbe essere lo
scoop del secolo…
Tiro fuori il vestito, un abito lungo, elegante, con la
schiena scoperta con dei lacci che formano delle X e un’ampia scollatura, con
due ali da angelo messe sul retro a uno dei lacci, impreziosito da ricami e
pietre preziose…beh bello è bello. La maschera è altrettanto bella e
dettagliata e appena la alzo cade un bigliettino “Sarai The Angel per stasera”,
questo spiega le ali da angelo sul vestito da nozze regali…ci sono anche delle
scarpe con i lacci e il tacco alto impreziosite da pietre…tutto questo sarà
costato un patrimonio…uhm…me ne pentirò
***Ora***
So che me ne pentirò, vestita così, su questo elicottero
viaggio verso una locazione ignota, senza nessuno che sappia dove sarò e senza
sapere che mi succederà lì…sono folle a rischiare così…sono…
-Wow…-l’oceano di notte rischiarato dalla luna piena è
stupendo visto da quassù- almeno…è valsa la pena per la vista
Speriamo che almeno questa sera mi diverta
*intanto*
-Allora?
-Ha accettato Mr. White, sta arrivando qui
Sorrido- Bene…sarà una serata divertente
-Posso chiederle del perché della tredicesima?
-Perché ho deciso così, vai e prepara tutto- dico io
-Si Signore
Stasera ci divertiremo Lucy, io e te…soli…soletti