WitchandAngel : novembre 2020

Capitolo 25: Now we are part of the Empire

 

Capitolo 25: Now we are part of the Empire

Era divertente vederla così adesso

Il re che lo invitava a un thè con lui

Era divertente.

-Lord Jonathan, è passato molto tempo vedo…

-Non abbastanza- sorrise il padre di Primrose

Onestamente parlando, odiava il re

Se sua figlia aveva sofferto era colpa di lui

Era colpa loro

Se sua figlia aveva sofferto era solamente colpa loro

Se avessero istruito meglio Jeremy

Se non avessero forzato la figlia

Se avessero fermato il traditore

Se non fossero stati avidi

Era colpa loro

Il re non perse il sorriso

-So che ci sono state delle…difficoltà…

-Difficoltà?

Quello che era successo a sua figlia era solo una difficoltà negli occhi degli altri?

Non lo era per lui

Non era distrutta solamente perché Kyle era al suo fianco…

Altrimenti…

-Si, ma sono sicuro che possiamo chiarire i malintesi

Jonathan sorrise

Malintesi…

Gli anni spesi a servire il regno

A combattere

A soffrire

Nulla di quello era mai importato per il re…

Era…stato un’illusione il senso di lealtà che aveva

-Non penso proprio –disse Jonathan

-Lord Jonathan, posso fare molte cose per te

-Per me?

-Posso darti più potere, sei già arciduca ma non sei invincibile

Jonathan lo continuò a guardare

-Tua figlia, posso farla sposare con uno dei miei figli e farla diventare regina, che ne pensi io posso…

-Forse non l’hai capito…noi siamo parte dell’Impero, non ho nessunissima intenzione di darti una mano… -sorrise Jonathan alzandosi e uscendo dalla stanza- la prossima volta che ci incontreremo, sarà come nemici sire…

 

 

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Capitolo 10: The Prince

Capitolo 10: The Prince

Quando Edward era piccolo incontrò Luise.

Dopo un po’ di tempo incontrò Elaine e il suo cuore si bloccò su di lei.

Elaine era una bellissima bambola. Era docile e dolce, carina e buona.

Era molto ubbidiente.

Ad Edward piacevano le ragazze ubidienti.

Elaine era quella che lui voleva.

Era bella.

Era dolce.

Era ubbidiente.

Era l’ideale bambola.

Chi non era una buona bambola doveva sparire…

-Dobbiamo ritrovare Elaine- disse Edward guardando Luise

-Non vado bene vero?

-Non sei la mia Elaine…-sorrise lui- non sei adatta per la mia collezione…

Luise annuì sedendosi e sospirando

***

Elaine riguardò le proprie note e sospirò.

Vi erano delle parti del libro che avevano sempre dato un senso di anomalia nella mente di Elaine.

Per cominciare Elaine aveva un nickname quando Edward parlava di lei da solo nella sua stanza

“Dolly, non preoccuparti, ti riporterò a casa…anche Luise…lei non è degna di te Dolly”

Ciò poteva essere tradotto come “Piccola bambola”.

Elaine non era piccola, era una donna di diciannove anni quasi sul metro e ottanta con un decente fisico e curve. Non così notabile quando era tra le centinaia di lady ben vestite e truccate. Una bruna con occhi noce…era normale di viso. Una bella ragazza si ma che spariva nella folla se qualcuno non la notava.

Ciò che Elaine aveva scoperto era anche che l’host originale copriva il proprio seno per renderlo più piccolo e cercava di non essere notata.

Elaine aveva un viso infantile per certi versi ma ormai stava diventando più maturo e da donna, stava perdendo quella sua “giovinezza” e ne pareva terrorizzata…

Quando cercava di capire perché…solo il volto del principe appariva in testa.

Per capire ciò doveva capire chi era lei stessa nella realtà della novel.

Elaine era sempre stata minuta e piccola, suo padre stesso diceva che era troppo piccola per la sua età e che sembrava più una bambola che un essere vivente.

Le donne che erano morte erano, per l’appunto, donne mature. Con curve, altezza e visi più maturi…ma erano donne che Elaine ricordava vagamente pre-morte…erano alquanto infantili come visi all’inizio. Erano…come lei

La cosa la inquietò…Elaine, l’originale Elaine…se aveva capito che vi era un killer a corte fissato con l’idea di una donna perennemente giovane piccola, che sembrava una bambola…si sarebbe mossa al cento per cento per evitare di essere notata mentre cresceva.

Ma era stata notata.

E adesso doveva sopravvivere…

Ma i geni della famiglia di Elaine erano forti. Ai diciotto anni iniziò a crescere. Era un metro e cinquanta fino ai diciassette ma ai diciotto iniziò a vedersi crescere. Il seno che prima era solo a un massimo di una seconda adesso stava crescendo di colpo di parecchi mm al giorno. Al suo diciannovesimo compleanno era arrivata all’attuale altezza e una quarta di seno che Alaric era alquanto felice di avere mentre giocava con la moglie. Il viso anche stava diventando quello di una donna…e ora Elaine aveva capito l’ansia che provava quel giorno quando Alaric era entrato…

Il giorno dopo era organizzato che lei andasse al palazzo…da sola…

Alaric l’aveva…salvata rapendola.

Vi era sollievo quando lui l’aveva fatta svegliare nella sua dimora…e vi era ansia quando aveva visto Luise…

Forse…aveva scoperto qualcosa che…non doveva o voleva ricordare…

-Sono a casa E…che succede? Tesoro? Stai tremando? Piccola? –chiese Alaric in panico mentre lei si agganciava a lui come se la sua vita ne dipendesse- Elaine? Piccola…?

-Ho paura… -disse lei iniziando a singhiozzare

Con quella nuova nozione…improvvisamente la paura soppressa di Elaine era tornata e non era per nulla piccola come pensava…

 

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Capitolo 10: Hard and Lethal

Capitolo 10: Hard and Lethal

-Dovrebbe andare…

Lyen mosse il ventaglio e l’albero di fronte a lei cadde tagliato

-Il taglio è netto…e la lama non si è rovinata…

Aveva elevato la spada al livello del primo Imperial Prince.

Era un’arma che nessuno al mondo poteva usare

Eccetto lei

Aveva quasi sedici anni ormai.

Il suo livello era però al livello di Imperial Prince 2.

La sua arma non era ancora al suo livello ma la cosa non la preoccupava, aveva tempo per rifinirla ancora

Rimaneva il fatto che era al più alto livello esistente per ora

Doveva solo stare buona e aspettare

Aveva fatto il possibile

Era arrivata al massimo che poteva raggiungere

Non poteva chiedere di più

Non poteva spingere di più

Ora era solo una lunga attesa.

Aveva paura.

Avrebbe mentito se avesse detto il contrario

Aveva fatto così tanto…

Ma cosa poteva fare se non era abbastanza?

Se non era abbastanza?

Se non era forte abbastanza?

Era difficile dirlo

Non potevi mai essere abbastanza pronta

Non per quella situazione

Sapeva che era emotiva

Non era sicura che sarebbe stata lucida abbastanza

Chiara abbastanza

Pronta abbastanza

Se perdeva la calma?

Se agiva di istinto?

Se si faceva battere?

Demon si avvicinò per coccolarla

-Sto bene –disse Lyen coccolandolo

Doveva solo provare

-Come andrà non posso dirlo…- mormorò Lyen spaventata- voglio solo che tutto vada bene…

 

 

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Capitolo 9: I hate him

Capitolo 9: I hate him

Ludovic era sempre stato un buon investigatore.

Quando era piccolo, sotto la guida di suo padre, entrò nell’esercito e sposò la sua fiancé.

Non erano innamorati ma si volevano bene quindi per entrambi l’idea di sposarsi non fu troppo pesante.

Dopo la morte della moglie, la sua unica famiglia era Elaine.

Amava la sua bambina ma avrebbe mentito se avesse detto di sapere tutto di lei.

La vedeva molto poco già con il lavoro e dopo che il principe forzò la loro amicizia…

Era ormai quasi impossibile per lui dire se Elaine avesse qualcuno o meno di interesse.

Non aveva mai provato a darle un fiancé perché non voleva forzarla e aveva cautamente evitato l’argomento con il re quando il principe provava a indicare alla cosa.

Ora che ci pensava…perché Luise voleva tanto le nozze tra i due?

E gli era sempre stonato che lei fosse al castello…

Elaine…era di età da marito e dei primi amori…

Alaric non era qualcuno con cui poteva ammettere di aver una più che eccelsa relazione

Se i due avessero avuto una storia alle sue spalle…

Perché questo pensiero? Perché Elaine era viva

L’aveva vista nelle riprese

Non era per nulla a disagio nelle interazioni con lui.

La bambina era furba, non avrebbe in nessun modo lasciato che altri scoprissero se aveva una relazione segreta

E forse…

Forse aveva scoperto qualcosa riguardante il palazzo…

Se era così…avrebbe dovuto mantenere la falsa anche lui?

Guardò i casi che aveva ripreso e un pensiero iniziò a formarsi.

Era il caso…?

****

-Scusate il ritardo, che mi sono perso? –sorrise Alaric sedendosi al suo posto nella sala riunioni.

Era una bella giornata e sua moglie era contenta a casa, non voleva sprecarla qui.

Ludovic si calmò tenendo in mente ciò che aveva deciso.

-Stiamo cercando la mia Elaine –disse il principe fissandolo scontento

Quel “mia” suonò stonatamente nelle menti di Ludovic e Alaric

-Non è tua- lo corresse a sorpresa Ludovic

-Sta di fatto che è gravissima la sua assenza! –disse il principe

Alaric sorrise e nessuno riuscì a nascondere l’odio che provavano per lui- non è poi così grave…

-Non hai una figlia –disse Ludovic stringendo i denti- non puoi capire

-Non saprei- disse Alaric- per ORA non ho una figlia ma io e la mia compagna siamo parecchio attivi…in futuro potremmo avere parecchi figli…

Ludovic strinse la presa sul tavolo e il legno iniziò a rompersi.

Come osava dire quello davanti al padre della ragazza che aveva rapito e continuava a violare?!

Ludovic era più furioso per l’implicito “sto scopando tua figlia” che altro ora come ora. Aveva ancora dubbi su Alaric ma ora era un altro in cima alla sua lista sospetti…

-Alaric- lo riprese l’Imperatore- non è il caso…

Alaric sorrise- scusate…non volevo irritare nessuno…visto che non sono benvenuto, tornerò nella mia dimora…

Quando Alaric uscì Ludovic ruppe il tavolo- dannato bastardo!

Il principe intanto si guardò le mani insanguinate, per bloccarsi dall’uccidere Alaric sul posto aveva stretto i pugni così tanto che le unghie gli avevano lacerato la pelle.

Quella non era una bella situazione per nulla…

 

 

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Capitolo 9: Let's cheat

Capitolo 9: Let’s cheat

Per gli ospiti, vedere Lyen era una bella visione.

Una bella educata e dolce ragazza…

Era ovvio che fossero contenti di avere a che fare con lei

Per quanto riguarda le principesse…

Blair, Viola e Hope erano abbastanza amichevoli tra loro.

Saki…beh…

La principessa del lato purista era più che insopportabile.

Era finta buona

Finta dolce

Finta gentile

Finta…tutto

Era finta.

Speravano solamente che Lyen non fosse una seconda oca giuliva

Per ora non sembrava però essere quel tipo di ragazza

Saki non era contenta, era il centro dell’attenzione, sempre, e ora vi era quella a prendersi tutte le attenzioni.

Doveva riprendere la scena

-Guardala…- mormorò Blair

-Non vorrà fare scenette? –chiese Hope

-E poi sono io quella velenosa eh? –chiese ironica Viola

Nella sua prima vita Lyen ebbe il vestito rovinato da un bicchiere di vino che Saki aveva in mano.

Dopo averle rovinato il vestito, Saki continuò a rovinarle la serata

Alla fine lei si rimosse dal party e Saki tornò il centro dell’attenzione

Stavolta Lyen non voleva fare ciò.

Per cominciare, sapeva del “incidente”

Sapeva che avrebbe fatto

E non era più la ragazzina di prima quindi…

-Ops…

Quando Saki finse di inciampare, Lyen la fece cadere per davvero e evitò di macchiarsi l’abito.

La sala si congelò

-Oh cielo –disse Lyen con un sorriso- sta bene signora? Con la sua età cadere così…

Saki la fissò a bocca aperta e Blair fu la prima a ridere facendo scoppiare la sala

-Tu!?

-Io? –chiese Lyen innocentemente- sei tu che mi sei corsa addosso, cosa volevi fare? Macchiare il mio vestito e umiliarmi e ti aspetti che io sia buona e tranquilla?

-Non ho mai…

-Mai? Lo fai a ogni compleanno in cui non sei protagonista –disse subito Viola

-Vero –disse Blair divertita- ma sembra che hai dato fastidio alla persona sbagliata

Il capofamiglia e nonno di Lyen divenne nero di rabbia- come osi?! Buttatela fuori!

-Master…- iniziò un membro del clan di Saki- Saki non farebbe mai

-Dici che mia nipote mente?! –chiese lui furioso- andate via! Come osate venire a infangare la nostra principessa con quella puttana mal vestita!? Buttate fuori tutti! Il clan non sarà più invitato fintanto che questa troia non chiederà scusa in ginocchio!

Lyen guardò gli zii buttarli fuori divertita e poi guardò le altre tre principesse che la guardavano divertita.

Nemmeno a dirlo, il trio diventò un gruppo di quattro…

 

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Capitolo 8: I can't really be ok with this...

Capitolo 8: I can’t really be ok with this…

-Welcome Home- sorrise Elaine dandogli un bacio

Alaric sentì la fatica della giornata sparire e la strinse- sono a casa…

Lei ridacchiò- brutta giornata?

-No…ma –la prese in braccio- so come farla migliorare…

-Prima la cena –rise lei

****

Alaric sorrise posando i fogli che aveva finito di analizzare.

Erano in ottimo stato economico ora come ora…forse doveva iniziare a pensare a cosa fare per Elaine in futuro e…

-Finito il lavoro?

Alaric sorrise sereno, avere qualcuno al suo fianco era davvero bello- si io ho…

La donna nella vestaglia nera sorrise facendola cadere sul pavimento rivelando un completino intimo che fece scurire gli occhi del marito. Sorrise tranquilla e si girò andando tranquilla su per le scale della loro casa.

Alaric si alzò di colpo e raccolse la vestaglia per girarsi in tempo per vedere il reggiseno della moglie venir lasciato cadere a terra dalla donna che continuò a sculettare verso le loro camere.

-…Dillo che mi vuoi far impazzire- disse lui rimuovendo la propria giacca e inseguendola contento

Passarono una bellissima nottata insieme…meravigliosa ma la povera Elaine ebbe difficoltà a reggersi in piedi il giorno dopo

****

Al palazzo qualcuno aveva una pessima idea…

-La magia è attiva sire

-Bene…

L’ansia di tutti aumentò mentre la magia per spiare passava da stanza a stanza. Fu la voce di Elaine a confermare la posizione dei due.

-Alaric no!

Il panico crebbe in tutti mentre i maghi di corte mossero la magia per osservare la scena e ciò che trovarono congelò tutti.

Alaric stava bloccando Elaine contro il bancone della cucina in quella che era un’evidente richiesta sessuale da come le baciava il collo e dove le sue mani stessero andando. Elaine però mostrò resistenza, cosa che anche Alaric trovò strana

-Amore non sarai ancora arrabbiata spero…- mormorò lui cercando di sedurla

Elaine spostò la testa- non sono in vena oggi Alaric

Lui strinse la presa sul bancone e Ludovic sperò con tutto il cuore che non colpisse sua figlia o sarebbe corso a bruciarlo vivo in quel momento- Elaine…

La voce la fece tremare leggermente, cosa che Alaric sapeva essere eccitazione ma che loro identificarono come paura- Alaric hai lavoro da fare –disse lei subito- non sopporto un uomo che trascura i suoi doveri per giocare in giro

Alaric sembrò calmarsi e sospirò- bene…tornerò a lavoro, ma mi aspetto un premio per ciò dopo

Lei annuì con il volto nascosto dai capelli, per chi osservava era chiaro che non volesse, per Alaric era imbarazzo per qualcosa che le piaceva fare…realmente stava solo pensando a che cucinare per cena.

Alaric le baciò la fronte piano prima di uscire dalla stanza e dalla visione degli altri. Elaine provò a muoversi ma le sue gambe crollarono a terra, probabilmente ancora non si era ripresa dalle attività di prima o la posizione le aveva addormentato le gambe. Guardò un secondo le sue gambe e le massaggiò per farle riprendere. Questo però per gli altri era un’altra situazione, per loro Elaine era terrorizzata al punto che non riusciva a reggersi in piedi e forse era stata ferita alla gamba che si sfiorava ora da Alaric quando aveva provato a rifiutarlo. Un pensiero negativo dietro l’altro continuò ad apparire e la situazione nelle menti di tutti iniziò a sembrare trecento volte più brutta della realtà.

Una bambola immediatamente apparve nella visione della magia.

-La controlla- mormorò Luise quasi piangendo

Era chiaro per loro. Nel secondo in cui Alaric era via, una bambola era con lei…appena apparvero altre tre bambole, il panico crebbe. Era sotto stretta sorveglianza.

Ciò che non sapevano era che in realtà le bambole presenti erano semplicemente delle assistenti che Elaine usava per tenere la casa in ordine e aiutarla in giro. Erano sempre in zona e le poteva chiamare lei a piacimento.

-Sto bene- disse con un sorriso a una bambola che si era avvicinata, erano creepy per gli altri ma per lei erano qualcosa di famigliare e l’unica cosa con cui poteva parlare oltre che con Alaric- sono solo scivolata…

-Mente…- mormorò il principe- chiaramente mente…

-Alaric controlla le bambole, forse riportano qualsivoglia cosa lei dica o faccia- disse un cavaliere- deve mantenere la farsa…

-Elaine… -disse Luise piangendo

Elaine venne tirata su in piedi da una bambola e sorrise- grazie…torniamo a sistemare la libreria…

La magia si spense quando Elaine uscì dalla stanza e altre dodici bambole la seguirono.

-Mi spiace non possiamo più controllare…- iniziò uno dei maghi

-Non importa…era più che sufficiente- assicurò l’Imperatore

-Almeno è viva- mormorò un ministro

-Per quanto però? –chiese un cavaliere- è chiaro che dopo la visita di Luise, Alaric è diventato ossessivo sul tenerla al sicuro

-Questa è tutta colpa mia…- pianse Luise supportata dal principe- avrei dovuto tirarla fuori…avrei dovuto trascinarla via…

-Sembra riuscire a gestirlo- disse piano Ludovic- riesce a controllarlo abbastanza da dire no delle volte. Può resistere…può…

L’imperatore gli posò una mano sulla spalla- tua figlia è forte Ludovic, rimarrà viva

Ciò che l’Imperatore e gli altri non sapevano però era che Ludovic aveva dubbi sulla situazione. Sua figlia era l’ideale di vittima…perché era viva? Non solo…Alaric per quanto violento sembrasse…qualcosa in come guardava Elaine gli diceva che non l’avrebbe mai ferita e …vi era intimità tra i due…

Improvvisamente gli venne voglia di rivisitare tutti i casi che avevano avuto e per cui aveva ciecamente accusato Alaric…qualcosa…c’era qualcosa che non andava…

 

 

 

 

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Capitolo 7: The Protagonist is stupid

Capitolo 7: The Protagonist is stupid

Elaine sorrise guardando il marito sparire per lavoro e si diresse verso il suo studio con calma. Doveva trovare la risposta a qualcosa che le dava davvero ai nervi: la novel.

Alaric Demon, Arciduca di ventisette differenti reami.

Esperto di magia, alchimia, stregoneria, combattente nato…

Un eccelso membro della nobiltà che aveva servito il sovrano per anni…

E che ora tutti volevano sospettare di crimini…

Elaine giocò con la penna che aveva preso e si mise alla scrivania del marito e prese il libro che stava scrivendo per fare una time-line più precisa di quella descritta nella novel.

Suo marito non sapeva che lei avesse ricordi o che in generale fosse di un altro mondo di origine. Non era necessario che lui lo sapesse nei suoi occhi.

Nella novel il primo omicidio veniva indicato durante la giovinezza del principe del regno, ovvero dodici anni.

Elaine aveva ora diciannove anni, il principe era più grande di lei di due anni e Luise era più grande di un anno.

A dodici anni la vittima fu una maid del palazzo…

Elaine giocò con la penna nera di gufo nelle sue mani prima di ripensare a quando il suo corpo aveva incontrato il principe.

All’età di otto anni Elaine venne forzata a seguire il padre al castello per una visita normale…

“Lei è?”

“Mia figlia Elaine”

“È un onore incontrarla sua altezza”

“Anche per me Elaine, puoi chiamarmi Edward…”

Il bambino di dieci anni all’epoca…non poteva dire bene perché ma gli dava una strana sensazione da predatore come la guardava…era strano.

Luise quando la incontrò?

Ora che ci pensava fu Edward a presentargliela…come poteva la figlia di quella famiglia semi-decaduta essere a palazzo prima di lei che era figlia di un cavaliere…?

Elaine divenne una visitatrice frequente nel castello verso il primo omicidio…prima il padre poteva ancora ancora rifiutare le richieste del principe a visitare ma dopo…

Elaine cadde nei propri pensieri.

Il primo omicidio era un incidente che portò come risultato che Elaine fosse lasciata con il principe mentre il padre lavorava sul caso…

Il secondo caso di morte apparve quando il padre riprese a non portarla a palazzo

E così continuarono per mesi…

Quanti anni aveva Alaric? Nella novel veniva ignorata quella parte ma Elaine lo sapeva, l’Arciduca all’epoca del primo omicidio aveva appena superato la maggiore età…

Alaric era solamente ventinovenne quell’anno. Il che non lo metteva in chissà quanti anni di differenza da Elaine, per l’epoca anzi erano davvero vicini di età.

All’epoca dell’omicidio aveva…vent’anni…?

Vent’anni?

-La guerra…

Alaric non era nel reame all’epoca!

Elaine guardò i suoi appunti e capì subito una cosa.

-Il loro fottutissimo primo sospetto non è tornato nella capitale dove gli omicidi accadevano dai suoi dodici anni ai suoi venticinque!

Era stato incastrato…

Elaine scoppiò a ridere- protagonista…quanto sei idiota nel dare la colpa a qualcuno che non è nemmeno presente? Ma…perché mi volevano a palazzo?

Un brutto presentimento si dipinse nel cuore di Elaine capendo che forse non era per “amicizia” che i due erano così disperati dall’averla al loro fianco…

 

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Capitolo 8: Very Delicate yet

Capitolo 8: Very Delicate yet

Quando il nome Silver Crystal Princess venne coniato per Lyen, molti avevano pensato fosse un esagerazione.

Vi erano un totale di quattro altre Princess nel regno della coltivazione:

Demon Princess Blair, una mora dagli occhi rossi che faceva parte di un clan demoniaco, nota per quanto violenta e crudele fosse

Poison Princess Viola, una ragazza con capelli viola e occhi verdi che apparteneva a un clan la cui specialità era il veleno, di natura capricciosa e che amava avvelenare chiunque non le piacesse

Blossom Princess Saki, una ragazza dai capelli rosa chiaro e occhi rosa che apparteneva al più rigido clan appartenente alla “corretta” sezione, era una purista dolce, delicata e innocente.

Sword Princess Hope, una ragazza dai capelli rossi e occhi verdi appartenente a un clan noto per la sua abilità con la spada, era nota per essere indifferente al mondo e focalizzata solamente sulla sua spada.

A queste quattro vi si era aggiunta la Silver Crystal Princess Lyen, dai capelli oro e occhi argento, appartenente al clan più neutrale, nota per la sua bellezza, conoscenza e buona condotta.

Era ovvio che le altre quattro si ritrovassero con della curiosità verso la minore aggiunta

Blair aveva nove anni in più rispetto a Lyen, Viola aveva sei anni in più rispetto a Lyen, Saki aveva dodici anni in più rispetto Lyen, e Hope aveva otto anni in più.

Ciò rendeva Lyen la più giovane “Princess”.

La quattordicenne però era ben nota per più di quel titolo…

-Ly pronta? Scendiamo? –chiese Bastian sistemandosi un secondo davanti alla porta. Il diciannovenne era ormai diventato due metri e dieci di muscoli, questo poteva essere considerato anche un tratto distintivo della famiglia di Lyen

-Si andiamo- disse la ragazza alzandosi dalla specchiera e prendendo il ventaglio con calma

Nel suo lungo ambito di un celeste chiaro con toni di argento e oro, i lunghissimi capelli acconciati per tradizione, il ventaglio abbinato al vestiario, le scarpe con leggero tacco, il viso leggermente truccato, il petto non più tanto “bambinesco”, le forme di una donna che stavano ormai spuntando…era considerata bellissima da chiunque la guardasse

Il fratello sorrise e le prese la mano delicatamente

La loro principessa non avrebbe mai perso contro nessuno per qualsiasi cosa nei loro occhi

-Le principesse sono già qui –disse lui distrattamente

-Oh? –chiese lei divertita

Sapeva che questa era la prima volta che quelle quattro la incontravano ma lei le ricordava bene

Aveva un particolar tipo di…problema…in quel gruppetto…

Sorrise continuando ad avanzare verso la sala dove tutti erano venuti per il suo compleanno.

La sua prima apparizione ufficiale nel pubblico…

E stavolta non era una ignara gattina…

Vi erano più tipi di bellezza in quelle cinque principesse:

Blair, la ventitreenne, la Demon Princess, nota per la sua seducente aria di donna matura e peccaminosa

Viola, la ventenne, la Poison Princess, nota per la sua aria di intoccabile donna velenosa

Saki, la ventiseienne, la Blossom Princess, la ragazza nota per essere un “angelo” in terra

Hope, la ventiduenne, la Sword Princess, nota per la sua bellezza più mascolina.

Se Blair e Viola erano sexy, se Saki era quella dall’aspetto innocente e se Hope era quella più mascolina, cosa era Lyen?

-Vorrei ringraziare tutti voi per essere venuti al mio quattordicesimo compleanno –disse con un sorriso sulle labbra Lyen incantando tutti e sciogliendo la presa che Saki aveva sull’attenzione degli altri.

Beh Lyen era, per mancanza di migliori termini, un’incantatrice nata…

 

 

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Capitolo 7: Still not enough

Capitolo 7: Still not enough

Lyen era la più dura quando si parlava di scegliere se era o meno in grado di fare determinate azioni o scelte.

Non le piaceva essere piccola.

Non le piaceva essere debole.

Non le piaceva essere fragile.

Era un tipo di persona che sapeva meglio di chiunque altro che doveva lavorare sodo per ciò che voleva.

Non poteva dire mai ciò che pensava senza sentirsi in colpa o spaventata delle conseguenze nella sua prima vita.

Era una diligente ragazzina che giocava ogni giorno per ore e si allenava seriamente

La mamma non era qualcuno che aveva mai visto o conosciuto e la figura di lei era una costante motivazione di domande

“Com’era?”

“Le sarebbe piaciuta?”

“Era fiera di lei?”

“Si somigliavano?”

Non era certa del perché ma era sempre…stranita dall’assenza di dati sulla donna

Sapeva che era esistita

Sapeva che era bella

Sapeva che era una Diamond Stage 3 quando era morta

Sapeva che aveva tanti amici

Sapeva che era amata…

Ma nessuno parlava di lei

Mai

Delle volte si chiedeva se fosse davvero morta e non fosse semplicemente scappata

Un tempo quello era il suo unico problema

Ma ora non aveva quel problema

Sapeva sua madre era davvero sparita alla sua nascita

Che importava della motivazione?

Anche se lei fosse rimasta era solo una Diamond Stage 3

Lyen era già più forte di lei e non aveva intenzione di prenderla comoda per un secondo

Il rumore di spada contro spada stava diventando assordante per la zona

Se qualcuno fosse stato vicino avrebbe visto qualcosa che non doveva vedere

Lyen aveva un nickname oltre Silver Crystal Princess nella sua prima vita: Invisible Blade

La sua velocità con la spada era tale che poteva facilmente sparire dalla visione umana

Mentre il rumore di metallo che batteva contro metallo si sentiva, mentre le scintille della collisione si facevano vedere e mentre l’area intorno a lei mostrava vari tagli e rotture…lei era perfettamente calma

Lo scontro che stava avendo era contro un manichino alchemico di un livello superiore al proprio

Quello era il metodo che Lyen usava per capire se riusciva o meno a battere in caso un nemico più alto di coltivazione

La risposta…

-Over…

Giaceva nel manichino decapitato a terra.

Fisicamente parlando, era arrivata a un punto in cui poteva sconfiggere con sola forza un avversario di livello superiore al suo senza coltivazione attiva.

Adesso? Adesso doveva solo imparare a battere vari tipi di coltivazione…

 

 

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Capitolo 24: How did I manage to get this much?

 

Capitolo 24: How did I manage to get this much?

Serenity guardò il libro davanti a sé priva di interesse.

Che dannatissima giornata…

Aveva beccato il fiancé a letto con un’altra

Ah…che ironia

La traditrice era stata tradita

Da amante a moglie…

Beh adesso era lei che si doveva subire l’amante

Era molto ma molto innervosita dalla cosa

Dopotutto che poteva farci?

Era solo una fiancé

Doveva aspettarselo

Specie con quel dannatissimo principe del cazzo…

Dopotutto ricordava quanto veloce fosse stato sedurlo nel suo letto

Era facile

Troppo facile

A Jeremy piaceva avere una puttana al suo servizio

Più stupida era meglio era

Più appiccicosa era meglio era

E questo aveva reso parecchie donne in grado di sedurlo

Adesso che ci pensava forse era conveniente…

Dopotutto con Jeremy non aveva tempo per lei

Visto che lei non era impegnata con il gestirlo

Poteva muoversi come voleva

Per iniziare? Le servivano soldi

Così iniziò a commettere un piccolo furto di soldi

All’inizio pochi per volta

Poi iniziò a prendere mano e rubare grosse somme

Dopotutto se mancavano soldi il re dava la colpa a tutti eccetto lei

Per tutti era stupida

Troppo per rubare

Troppo per manipolare

Troppo per fare qualsiasi cosa onestamente

Se avessero saputo della piccola fortuna che stava raccogliendo da mesi…

Era sempre pronta per il piano b dopotutto.

-Mi chiedo quanto ancora posso prendere prima delle nozze…

Infondo…non le dispiaceva mica lasciare il regno in caos

 

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Capitolo 6: I like her

Capitolo 6: I like her

Un Demon Beast era difficile da controllare e mettere sotto contratto ma se ci riuscivi avevi un incredibile alleato.

Il lupo che Lyen aveva trovato decise di fare con lei il contratto e si ridusse alle dimensioni di un cucciolo, annullando la propria presenza demoniaca.

Nessuno nel clan disse nulla di anomalo su esso e lasciarono che Lyen tenesse il suo nuovo animaletto.

Il lupo venne chiamato Demon.

Demon era un animale intelligente con una base di coltivazione demoniaca nel proprio corpo.

Aveva un core di Lupo e ottime abilità atletiche e di caccia.

Con una base naturale per la coltivazione, come parecchi bestie demoniache, il lupo poteva seguire un percorso.

Lyen non aveva esperienza con la coltivazione demoniaca ma il suo clan era particolare

Era neutro.

Per dirla in altro modo, non vi era nessuna distinzione tra “corretto” e “sbagliato” metodo di cultura.

Ciò era anche una causa per cui avevano nemici

Lyen non poteva dire però che le dispiaceva la cosa

Aveva accesso a tutta la coltivazione di quel mondo, poteva leggere libri di ogni singolo tipo senza essere mai giudicata per la cosa o bloccata da ciò

Demon poté coltivare in pace grazie alla cosa e visto che la sua razza poteva capire e leggere il linguaggio umano…

Era molto ma molto fortunato

Non tutti erano contenti del clan di Lyen.

Per iniziare il clan appartenenti al più rigido settore avevano spesso invocato il capoclan a cambiare visione

Secondo loro avere membri con coltivazione non-purista era una condanna

Il capoclan li rigettò gentilmente ricordando loro che era neutrale.

Il lato demoniaco semplicemente voleva alleati…ma di nuovo loro erano neutrali

Altri clan volevano inglobarli perché più deboli degli altri…

Era un caos che tutti sapevano esisteva

Non pensavano sarebbe mai successo nulla però

Essendo neutri, erano l’ultimo anello di pace che esisteva tra i due lati

E ad essere onesti, quando loro crollarono, il lato demoniaco fu quello che aiutò Lyen e iniziò la guerra

Il lato demoniaco era incredibilmente più gentile e buono di quello buono

Ironico vero?

Per questo aveva una semi idea su cosa fare…

Demon era molto attento al livello della padrona e poteva vedere che nascondeva quanto forte fosse

Era probabilmente verso…Diamond Stage?

Era difficile dirlo onestamente

Sperava che la sua Padrona salisse velocemente…

Qualcosa gli diceva che sarebbe servito…

Ma la sua padrona gli piaceva parecchio quindi l’avrebbe aiutata al massimo delle sue abilità.

 

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Capitolo 6: Shh...

Capitolo 6: Shh…

Per cominciare nella novel vi era un grosso problema di fondo.

A un certo punto del libro Alaric si rompe una gamba ed è forzato a riposo per un po’ di tempo per potersi riprendere.

Nel mentre il numero di cadaveri sale esponenzialmente.

Nel libro lui è in compagnia di Luise e passa il suo tempo davanti a Elaine per di più.

I cadaveri vengono imputati a lui anche se l’arma del delitto proveniva dal palazzo.

Ora…

Alaric aveva bambole che ubbidivano a tutti i suoi ordini ok ma non era fattibile che queste non si facessero scoprire

Le bambole di Alaric erano semplici manichini umanoidi.

Come dire…un manichino da disegno?

Erano umanoidi, avevano mani con cinque dita ed erano vestiti ma avevano un viso inesistente, non avevano una mente propria e non erano per nulla facili da non notare.

Inoltre non avrebbe mai e poi mai ucciso usando le sue bambole

Aveva paura di romperle dopotutto e sarebbe stato idiotica uccidere con un’arma così ovvia

Ovviamente se la bambola uccideva avrebbero dato la colpa a lui no?

Quindi doveva averlo fatto lui di persona…

Ma con un arto rotto non usava teletrasporto

Era pericoloso al punto tale che avrebbe perso l’arto

Quindi avrebbe dovuto procedere con una carrozza o cavallo

Beh cavallo no, era la gamba non un braccio quello rotto.

La carrozza sarebbe stata vista no?

Inoltre l’arma era dal palazzo

Avrebbe dovuto compiere un viaggio al castello, prendere l’arma, uccidere e rimetterla nel palazzo…con una gamba rotta e senza che nessuno si accorgesse di nulla?

Troppo ma troppo difficile per essere possibile

Così decise di vedere se c’era un modo per fare ciò

-Con una gamba rotta? –chiese Alaric alzando un sopracciglio

-Si

-Io?

-Si tu

-Non potrei fare ciò anche con aiuto esterno. Per iniziare l’arma era…?

-La spada decorativa ereditaria della famiglia reale- disse subito Elaine

-Quella è rinchiusa a palazzo nella tesoreria, solo un membro di sangue reale può prenderla da ciò che so. Ovviamente ho sangue in comune con il re ma non dovrei essere in grado di aprire la teca che la contiene, so che il principe l’ha più volte estratta per feste e simili quindi è più che impossibile per me prenderla…quando è avvenuto l’omicidio nel tuo sogno?

-Durante qualcosa chiamato “feste di Noir”?

-Sono una festività dedicata al dio della notte –disse lui- la spada è decorativa per il futuro erede al trono, nessuno può prenderla e dovrebbe essere con lui per tutto il tempo. Inoltre durante le feste di Noir, quando sto bene, visito i miei altri territori, come sai ho dieci diversi territori con rango di Arciducato. Non sono quasi mai in questo regno

Elaine annuì- mi pareva troppo assurdo

-Sono in grado di uccidere, ma non sarei così abile anche volendo. Senza contare che la spada diverrà nera quel giorno se qualcuno oltre il principe la impugna…

L’avevano incastrato.

 

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Capitolo 23: Let's robe the kingdom

 

Capitolo 23: Let’s robe the kingdom

Kyle non era per nulla contento di aver solo rubato un paio di pezzi di terra

E nobili

E una fiancé

E un Arciducato intero

E altri pezzi di terreno

E parecchi soldi

E…ok aveva preso parecchia roba ok?

Specie l’aver rubato la fiancé…

Ma non gli piaceva per nulla

-Sembri irritato

-Lo sono –disse Kyle

Damian lo guardò e versò una tazza di thè al principe

-Come posso non esserlo?

-Che è successo? –chiese lui

-Serenity mi sta irritando

-Nulla di nuovo dunque

Erano ancora in accademia.

Il che forzava parecchie interazioni tra loro

Il che gli dava ai nervi

Non aveva fatto nulla per bloccare l’adozione di Serenity

Cosa che ora lo forzava a darle un minimo di attenzione visto che era una probabile futura regina

Il che andava anche bene…

Ma il problema era…

-Ci sta provando? –chiese Damian incredulo

-Si

-Non ha proprio mezzo neurone?

-Direi di no

Lui sospirò- principe perché non procede?

-Procedo?

-Procede- confermò Damian

Kyle si stiracchiò finendo la tazza- ok…

Damian gli passò la giacca

-Bene…Damian

-Si?

-Andiamo a derubare il regno –disse Kyle sbadigliando- mi stavo giusto annoiando

Damian ridacchiò seguendolo fuori- sapevo di aver scelto un giusto master

-Ovviamente- rise Kyle- mi mancano solo le corna e sarei un eccelso demone!

Damian ridacchiò divertito seguendolo tranquillo.

Era sempre bello seguire il suo master quando si annoiava, diventava sempre un inferno per gli altri…

 

 

 

 

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Capitolo 5: I like him

Capitolo 5: I like him

 Onestamente parlando, più ci pensava più sembrava assurdo che Alaric fosse lo psicopatico descritto nel lavoro.

Elaine poteva testimoniare su poche delle accuse mosse contro di lui onestamente.

-La cena era buonissima come sempre amore- sorrise lui dandole un bacio dolce

Lei ridacchiò contenta- ah sì?

-Si…ma preferirei il dolce ora…

-Uhm? E cosa vorresti…?

Per iniziare Elaine era stata rapita.

Questo fatto non era confutabile in nessuna forma o misura, lei era la prova di ciò.

Il secondo fatto non confutabile era che tutti lo sospettassero, ricordava i dialoghi del padre su quanto pericoloso fosse Alaric abbastanza da essere certa di quel dettaglio

Poteva anche provare che l’abitazione di Alaric era come descritta nella novel, cadavere di Elaine a parte ovviamente

Poteva anche dire che aveva la certezza che lui non fosse nuovo all’uccidere

-Ho ucciso in passato

Perché Alaric glielo aveva confessato una volta

-Perché?

-Sono un Arciduca ma sono anche un soldato, ho possedimenti in vari regni e spesso sono stato attaccato sia nel campo di battaglia che nella mia stessa casa, il motivo per cui siamo soli qui è perché non mi fido più di nessuno

Poteva anche capire la paranoia di Alaric non era esagerata nella storia

L’uomo aveva sofferto abusi per anni e anni nella sua giovinezza, le aveva raccontato la sua storia cercando di farle capire perché era spesso possessivo con lei o la fissava o cercava di bloccare in qualche modo a lui.

Alaric era frutto di adulterio dell’Arciduchessa alle spalle del marito. Era stato forzato nella casa per evitare di far perder faccia al patrigno ed era stato bullizzato al punto tale che la sua psiche era rotta. Lo pestavano giornalmente, rompevano le sue cose, le bruciavano, le sporcavano, gli facevano mangiare avanzi se gli davano da mangiare. In tutto questo la madre non diceva nulla, li lasciava fare incurante mentre il patrigno era quasi lì a invogliare quella condotta.

Un bambino come poteva crescere sano di mente con quella…

Il peggio fu quando Alaric trovò morto un animaletto che stava crescendo per mano dei fratelli.

A quel punto non ci ha visto più. Non sapeva cosa era successo ma i suoi poteri si erano risvegliati abbastanza da permettergli di incendiare il bastardo sul posto e impalare gli altri due. I genitori uscirono e provarono a fermarlo ma era andato ormai. Quando riprese coscienza l’intera famiglia era stata uccisa e la madre era in fin di vita a pregarlo di non farla fuori. La cosa non ebbe successo.

Ereditò l’Arciducato a 10 anni e iniziò i suoi studi di Alchimia immediatamente diventando chi era oggi.

Per lui gli umani erano solo esseri che l’avrebbero ucciso se non li uccideva, per quel motivo non si fidava di loro ma non era un killer a sangue freddo. Era difficile spiegarlo ma Alaric non avrebbe ucciso se non lo volevi uccidere.

La cosa era chiaramente comunque ingiusta ma non poteva dire di avere troppi giudizi su di lui per ciò.

Onestamente…

-Per te –sorrise lui

-Tesoro… -disse lei guardando il bracciale di oro e gemme che le aveva creato

-Così puoi usare magia di base…non è molto ma volevo…ecco…

Le piaceva molto

-Grazie –disse stringendolo

Era dolce con lei, era buono e non era una cattiva persona. Aveva i suoi momenti no ma erano tollerabili, almeno per lei.

Per ciò aveva deciso di vedere quanti buchi quella novel aveva e rendere pubblica nozione chi realmente era il cattivo della storia…costasse quel che costasse…

 

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Capitolo 5: A pet

Capitolo 5: A pet

Lyen scese piano la stradina del bosco e si guardò intorno serena.

Era ora che si prendesse una pausa e doveva pur sembrare docile…

Se ripensava alla sua prima vita…la rabbia era difficile da gestire.

Lyen era sempre stata adorata nel suo clan.

Era per fortuna una buona ragazza e non viziata o antipatica.

Era di buon cuore.

La cosa l’aveva resa molto popolare e trovarle un fiancé fu molto facile

Il suo fiancé era il figlio di un clan vicino

Il clan vicino…che non fece nulla per loro quando vennero attaccati

Lyen era molto ma molto furiosa onestamente

Era stata cresciuta come principessa

Con quell’idiota che le prometteva il mondo e oltre

E dopo…

“Non vogliamo problemi”

“Ovviamente non sei più la sua fiancé”

“Lui è un futuro capoclan…”

“Non vogliamo problemi Ly”

“Mi spiace”

“Non preoccuparti, sei bella troverai un modo per sopravvivere”

Avrebbe voluto ucciderli in quel momento

Cosa significava quello?

Quando il suo clan era stato distrutto era rimasta sola, completamente sola.

Non aveva cibo, non aveva soldi, non aveva niente.

Dovette rubare per vivere

Dovette uccidere per vivere

Fu quasi stuprata e se non si era prostituita era solo perché non poteva permettersi di gettare l’ultima cosa che le era rimasta e il poco onore che aveva ancora

Un guaito la fece riprendere dai suoi ricordi e guardò verso la boscaglia

Immediatamente andò a vedere e trovò qualcosa che non si aspettava

-Demoniac Beast…

Guardò il grosso lupo nero ferito e un’idea le venne in mente.

Sarebbe stata una bugia dire che era ancora la pura ragazzina della vita precedente

-Vieni qui…

La bestia ferita era più che aggressiva con chiunque…ma quando guardò gli occhi della ragazza si calmò subito

I demoni erano attratti da chi aveva sete di potere o sangue.

Lyen tirò fuori una pillola, la cibò al lupo e iniziò a infondergli del qi per guarirlo.

-Non preoccuparti…d’ora in poi andrà tutto bene…

 

 

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