WitchandAngel : Capitolo 4: A whole new world

Capitolo 4: A whole new world

Capitolo 4: A whole new world

Per Elaine quel mondo era molto più sconosciuto che conosciuto.

Stava fingendo di avere perdita di memoria

Ma realisticamente parlando sapeva quasi nulla sul mondo.

-Questo è un cerchio di magia –disse con pazienza Alaric

Elaine lo guardò con attenzione e Alaric sorrise lasciandola guardarlo

-Questo serve a…

Era davvero molto interessante vedere quel mondo per Elaine.

Il mondo della novel era solo quello, una novel

La storia era incentrata su poche parti di quel mondo: Luise, il cattivo Alaric e il principe Edward.

Se si era sul cattivo si aveva più che altro scene di lui che era cattivo.

Poco si sapeva sul vero Alaric se non cose dette per renderlo cattivo.

Per il principe Edward, era tutta la trama in cui doveva salvare Luise e il relativo amore tra i due.

Per Luise era tutta la trama di lei prigioniera, il dolore per la perdita di Elaine e la storia con Edward.

Il resto? Menzione era già dir troppo

Vi erano fatti logici e buchi nella trama, era una storia più centrata sull’amore malato di Alaric e quello “puro” di Edward e Luise.

E di Elaine? Lei era solo un nome nella storia. Era una nomina a fine pagina e non esisteva se non menzionata per dare a Luise e Edward una crescita di carattere.

Era solo un nome.

L’unica parte della novel che Elaine ricordava aver genuinamente descritto Elaine come più di una semplice aggiunta ai protagonisti, era per la bocca di Alaric.

Per quanto pazzo e maniaco, nella novel non vi era altro personaggio che parlasse di Elaine e si infuriasse per lei. Era l’unico essere vivente che aveva deciso di dare a Elaine più che un ruolo di marginale contorno per la coppia.

Alaric conosceva Elaine di fama prima di rapirla e per quanto fosse sorprendente, non aveva una cattiva impressione di lei. Elaine era una brava ragazza con un buon cuore e una buona testa che amava studiare e prendersi cura del padre. Lui per quanto malato mentale potesse sembrare, non avrebbe mai associato la figlia del suo nemico con cattivi pensieri se essa non li meritava. Dopotutto non giudicava mai nessuno finché non veniva attaccato.

Elaine era stata sua vittima ma provava genuino rimorso per la sua morte, unica vittima per cui mostrò quel sentimento.

La cosa gli diede una crescita di carattere e parecchi punti quando lei continuò a leggere e onestamente parlando pensava che se avesse avuto il giusto supporto mentale e qualcuno al suo fianco in grado di fargli capire il problema, nulla di tutto quello sarebbe mai e poi mai successo.

Non era stupida, non si sarebbe innamorata del cattivo con l’idea del “cambiarlo”. Non puoi innamorarti di qualcuno per cambiarlo in qualcun altro. Non lo ami altrimenti.

Per questo Elaine era molto oggettiva per certi versi. Ma poteva anche ammettere che finché il problema non le riguardava, era anche parecchio egoistica.

Finora Alaric era buono con lei e non stava commettendo nessun crimine. Non poteva condannarlo per ciò.

Per il passato…era incerta di come sentirsi a riguardo.

Ciò che sapeva era frutto di forse due paragrafi della novel.

Paragrafi scritti dal punto di vista di Edward e Luise quindi non proprio oggettivi.

Era chiaro e ovvio che vi fossero dei cadaveri in ballo e donne erano morte per mano di Alaric.

Le circostanze intorno a ciò era ciò a cui Elaine voleva dare attenzione.

Le cose cambiavano parecchio in base al contesto. Era autodifesa? Era cospirazione? Erano assassini? Erano vittime? Erano assalitori? Erano vere vittime di lui?

Vi era un punto della novel in cui Alaric aveva commentato un semplice “se fossi il mostro che voi mi dite di essere, tu saresti morta non pensi?” e un più incomprensibile “ovviamente, una bella donna muore e io sono il carnefice, come sempre nessuno pensi a possibilità differenti” che la portarono a farsi due domande.

Onestamente, a pelle, Alaric sembrava un po’…svitato…ma non un killer a sangue freddo o maniaco del tipo descritto nella novel.

Era più complesso di due paragrafi in croce ciò che era successo, lo sapeva.

Senza contare che, sempre a pelle, Edward le era sempre stonato nella sua mente per motivi di ignota origine, così come l’intera amicizia tra Elaine, Edward e Luise.

Che senso aveva per la figlia di un Conte semi-decaduto stare a corte con un’amicizia così forte con Edward e Elaine? Se si parlava di Elaine, era semi-logico che visto il lavoro del padre si fosse ritrovata amica di sua altezza, ma Luise?

Luise non aveva un rango o un appiglio per giustificare quel gesto. Senza contare che nell’incontro con Luise…non sapeva perché ma…non le suonava corretto.

Anche con i ricordi di Elaine ormai sbloccati al 100%, la relazione dei tre era…strana.

Per essere più precisa, iniziava a chiedersi se vi fosse un secondo killer oltre Alaric…dopotutto…

-A cosa pensi? –chiese lui notandola distratta

-Nulla di importante –sorrise lei

…il principe Edward era anche sempre in compagnia delle dame prima che esse sparissero…

 

 

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