Capitolo 29: She is…
Quella era un’orribile situazione
Jean si era presentata a casa di Elaine
La cosa non piacque a nessuno
-Ah lei deve essere il padre di Serenity, sono la sua
migliore amica, mi chiamo Jean Stuart e…
Alaric schivò la mano senza darle nemmeno un mezzo secondo
di attenzione
Elaine fu quella che rispose- che ci fai qui?
-Oh… -disse lei notando l’ostilità della donna
Se la usava poteva farsi vittima no?
Elaine non era più della sua età
Non era più una discordia tra due ragazzine
Era una lite tra una donna sposata e con figli con una che
aveva appena raggiunto l’età di nozze
Era ovvio chi avrebbe vinto
Almeno per Jean
-Mi ha invitata Serenity per… -iniziò Jean
-Non è vero –disse subito Serenity sull’orlo di un attacco
di panico
Heather rise- adesso la stalkeri a casa? Vattene, non ti
vuole nessuno qui!
Questo…non era aspettato
-Lord Anders- provò Jean ma gli occhi gelidi di Alaric la
zittirono
Alla fine Jean fu forzata fuori casa e Elaine spese due ore
buone a calmare la figlia che era scoppiata a piangere.
Vedere la figlia sotto stress fu ciò che fece passare Elaine
all’attacco
Se voleva lottare quella mocciosa aveva sbagliato donna da
irritare
L’Arciduchessa Elaine Wilhelm, collegata a più poteri
sociali e militari e economici di quanto il piccolo conte Stuart potesse anche
solo sperare.
-Sembra irritata lady Elaine…
-Oh lo sono, non posso credere che il conte e la contessa
Stuart abbia l’ardire di presentarsi in mia presenza! –disse Elaine diretta
facendo impallidire il conte e la contessa
Avere Elaine, capo della cerchia sociale, contro era una
condanna in più sensi
-Lady Wilhelm…cosa abbiamo…- iniziò la contessa pallida
Non era una donna molto forte di carattere, non lo era lei
né suo marito.
-Cosa è successo? La vostra dannata ragazza ecco cos’è
successo- disse Elaine rimanendo sul tono infuriato, la cosa fece subito
incuriosire tutti.
Elaine non era di quel mondo, era una CEO, sapeva come usare
dramma e girare le cose a sfavore dell’avversario
L’aveva fatto per anni.
La coppia era sempre più pallida sotto ogni accusa che
Elaine dava
La figlia che stalkerava, importunava e cercava di sedurre i
figli di Elaine
-Cosa spera di ottenere? Diventare mia nuora?! –chiese Elaine
più che furiosa- senza contare l’ardire di presentarsi nella mia casa SENZA
invitazione e flirtare con mio marito!
La cosa fece crollare ogni possibile difesa
-Quando è stato? –chiese una duchessa che abitava in una
zona non proprio distante dalla famiglia di Elaine
-Due giorni fa- disse Elaine- è anche quando mia figlia Heather
mi ha confessato questi orribili comportamenti e mia figlia Serenity è crollata
in lacrime…le mie povere bambine…
-Oh dei…ho visto la carrozza degli Stuart vicino alla casa! –disse
subito la duchessa
-Davvero? –chiese la contessa Stuart pallida- l…lei era…uscita
ma…
La conferma della madre ruppe ogni difesa possibile di Jean
-Arciduchessa ci dispiace noi…- iniziò il Conte
-Pensa che delle scuse reggano? Non solo maltratta,
importuna, stalkera, molesta e cerca di sedurre i miei figli, ma quella
donnaccia ci ha provato con mio marito davanti a me! –disse Elaine furiosa-
quanto è vero che sono una Wilhelm di nascita, questo non lo perderò finché
avrò vita! Vi assicuro che un affronto del genere non verrà tollerato!
-Questo spiega perché il generale era furioso! –disse subito
un duca- aveva detto che una donnaccia stava provando a rovinargli le nozze…pensare
che la giovane lady Stuart sia di così facili costumi è…
Jean aveva ragione, in teoria poteva vincere giustificandolo
come una giovane fanciulla contro una vecchia donna sposata.
Problema era che la vecchia donna sposata era anche la più
forte in ogni campo della società nobiliare e aveva testimoni che potevano dar
vaghe prove. Una voce diventava certezza molto in fretta in quel mondo.
Senza contare che la storia con Blair aveva dato in partenza
a Elaine una figura di povera vittima.
Anche ora era la vittima.
E Jean…era appena ritornata nella situazione in cui era con
Blair…se non peggio.
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