WitchandAngel : maggio 2018

Capitolo 213: Perché?

Capitolo 213: Perché?

Stai ancora lavorando?
Alphaein mi guarda- devo pur impegnare il mio tempo mentre sono qui non credi?
Lavorare non è un buon modo per impegnare il tempo
-Lo so
E perché lo fai?
-Per evitare di avere molto da recuperare
È una frecciatina a me?
-No, ma perché mai dovrei? –chiede lei sarcastica
Hey io ho molto da fare
-Ah sì, e cosa?
Ehm…
-Allora? –chiede lei
Dormire?
-Non ne hai bisogno- mi dice lei
Mangiare?
-Nemmeno- risponde lei
Avere una vita sociale?
-Non ne hai una –dice lei
Posso avere una scusante o non mi è concesso nemmeno quella
-Non ne puoi avere una- dice lei
Sei cattiveria fatta persona Alphaein
-Mi hai fatta tu così tesoro- dice lei
Lei scoppia a ridere- non fare quella faccia ora
Sei cattiva
-Perché? –chiede lei
Non si dice la verità quando uno è pigro lo sai!
Lei scoppia a ridere- grazie
Per?
-Facilitarmi l’umore così che io abbia voglia di lavorare- dice lei
Mi vuoi far sentire uno sfaticato vero?
-Si- ammette lei
Ti odio
-Lo so- ride lei
Vado a lavorare va…
-Bravo- dice lei
Faccio un pisolino prima…
Lei ride- al solito insomma…




Capitolo 212: Sono al mio limite

Capitolo 212: Sono al mio limite

**Secoli prima**
Per Alphaein il lavoro era sempre stato tutto
Ma aveva anche i suoi limiti nel farlo
Amava lavorare come Morte
Gestire le anime
Creare nuove vite
Punire i cattivi
Dare seconde possibilità
Si sentiva libera nel farlo
Dar loro un modo per vivere meglio
Per vedere nuove generazioni libere
Per capire come le nuove vite avrebbero vissuto
Per vedere se la scelta di dar loro una seconda possibilità era giusta o meno
Le era capitato di essere stata troppo buona con alcuni soggetti
Ma appena lo vedeva li spediva nel Void o nelle prigioni prima di esso
Non le interessava sbagliare in quel senso
Non voleva sbagliare nell’altro
Spedire chi non lo meritava nel Void sarebbe stato imperdonabile per lei
Come avrebbe potuto continuare con un peso del genere sulla coscienza?
Per questo era “indulgente” o “troppo buona” con chi giudicava
Era meglio evitare innecessarie morti
Cosa che invece Neipleh avrebbe fatto senza problemi
Per lui come per ogni creatore i “viventi” non erano importanti
Per lei no
Per lei erano vite importanti
Era strano vero?
L’unica che aveva interesse nella loro vita era la morte
Un’ottima cosa vero?
In quel momento Alphaein era stanca però
Il lavoro con le guerre in corso era troppo per lei da sola
Anche se i suoi Mietitori l’aiutavano con rapporti sui morti…
Non era abbastanza
Aveva bisogno di controllare una a una le loro vite e capire che farne di loro
Era davvero stancante
Quel giorno non sembrava finire più
Non vedeva l’ora di potersi prendere una vacanza da tutto quello…
-Mia regina ci sono altri morti da vedere- disse un mietitore
Lei sospirò- arrivo…




Capitolo 211: Non le piacerà

Capitolo 211: Non le piacerà

**Secoli prima**
Mefistes dormiva tranquilla nel letto accanto al suo amato Artemos
L’uomo tuttavia era fin troppo sveglio per dormire
Ilias aveva riferito di come Shin avesse ora un controllo completo della moglie
La cosa era noiosa
Pericolosa anche per il suo piano
Se avesse avuto la possibilità di raggirare la donna a suo favore…
Se avesse avuto il suo potere…
Se avesse avuto la Morte sotto di sé come lo era Mefistes…
Sarebbe stato tutto più facile senza Shin tra i piedi
Ilias era un problema
L’uomo era fedele solo ai suoi scopi
Beh chi non lo era?
Ma Ilias voleva solo la madre indietro, madre che lui stesso aveva portato alla morte
Non c’era nulla che lo avrebbe fermato dal riaverla
Per un periodo aveva voluto davvero aiutarlo…
Peccato che non solo sapeva benissimo che non era possibile
Ma non avrebbe mai aiutato un misero umano
Garantirgli l’immortalità era stato avventato
Usarlo come strumento però ripagava il dono
Non l’aveva capito Ilias
Non avrebbe mai sospettato che più che rivederla si stava allontanando per sempre dalla madre
Chi era così stupido da credere che un estraneo l’avrebbe aiutato?
Il problema era che l’unica in grado di salvare la madre era la morte stessa
Se lei avesse deciso di aiutarlo era la fine della sua fedeltà
Nulla di così grave
Ma aveva un piano B in caso succedesse
Ferire qualcuno caro a Alphaein era una condanna a morte diretta
Avrebbe costretto Ilias a farlo se necessario
La cosa non avrebbe che fatto infuriare Alphaein che avrebbe sistemato per sempre Ilias
Nulla di così grave no?
Gli umani erano così semplici
Facili da raggirare
L’importante era che Alphaein non lo scoprisse
Perché la cosa non le sarebbe mai piaciuta


Capitolo 210: Madre di Stritos

Capitolo 210: Madre di Stritos

Traeh era svenuta nelle braccia di Neipleh che la stava portando via
-Hey Neipleh? –chiese Elphien seguendolo verso l’uscita
-Si?
-Pensi mai a com’è morire?
Lui la guardò- questa è una strana domanda…
-Rispondi e basta- disse lei
-Sono immortale, non ho una morte natura in programma- disse lui
-Ma ci hai mai pensato?
-Specifica
-A cosa si prova ad esempio?
Lui alzò le spalle- dolore credo?
Lei scosse la testa- non capisci…secondo te si soffre?
-Beh, credo dipenda dalla morte? –provò lui
-Cioè? –chiese lei guardandolo
-Beh…se vieni sgozzato è diverso dal morire nel sonno no?
Lei annuì
-Nel primo caso soffri, nel secondo dicono di no
Lei ci pensò su- dicono…nessuno lo sa per certo no?
-Non credo ci siano volontari a venir uccisi nel sonno e che vengano riportati in vita per raccontare l’esperienza cara mia- rispose lui
-Ma se dovessi avere una scelta, come moriresti? –chiese lei
-Beh…probabilmente io se mai morirò sarà una morte violenta- disse lui
-Perché dici questo?
-Perché sono immortale Elphien. Per noi la morte è qualcosa di imposta innaturalmente quindi qualcosa di doloroso da affrontare- rispose lui
Lei ci pensò su- quindi…ciò che sto facendo è…
Lui finse di non averla sentita, non poteva rivelare di sapere che lei non era sua sorella ma qualcun altro nel suo corpo- andiamo a casa su
Lei annuì distrattamente
Le sue mani non erano sporche eppure le sentiva tali
Il senso di colpa non era qualcosa che avrebbe dovuto avere
Era per vivere che uccideva lei
Non era cattiva
Non era lei la cattiva
Ma…
Perché sentiva di esserlo?




Capitolo 209: Sono madre, so che vuol dire

Capitolo 209: Sono madre, so che vuol dire

Alphaein
-E rieccoti…ciao pigrone- sorride lei
Sempre dolce come sempre…in ogni caso…ho delle domande
-Dimmi tutto
Ho visto che le anime sono più scure, senti differenze?
-Ho più controllo sul mio corpo di lei, sta morendo lentamente- mi dice lei
Ottima notizia…il corpo lo hai pronto?
-Ho preparato il modello, appena ho possibilità lo creo e la scaccio dal mio corpo
Che ne farai poi?
-Non è immortale il corpo che le ho fatto, morirà come una normale umana prima o poi- dice lei
Ottima idea
-So cosa faccio, a differenza di altri…
Almeno ci hanno provato a distruggerti
-Pessimo tentativo- dice lei
Che caratteristiche le hai dato?
-Sarà bruna con occhi chiari, è apparentemente ciò che vorrebbe essere. Può riprodursi comunque
Strano dettaglio da aggiungere
-Vorrebbe avere figli- dice lei
E tu sei troppo buona
-Sono madre, so che significa avere qualcuno che ti chiama mamma…non voglio toglierle la gioia di quel nome
Sarà momentaneo
-La vita dovrebbe esserlo
Non credo di capire…
Lei sospira- io ho l fortuna che la mia intera famiglia è immortale…ma pensa se non lo fossero
Vedresti morire i tuoi cari
-Per questo l’ho resa mortale, morirà ma vivrà senza la paura di creare relazioni
E vivrà una bella vita
-Lo spero per lei
Sei sempre troppo gentile con i tuoi nemici
-Non è mia nemica se lei è stata costretta a farlo non credi?
Sei sempre piena di sorpresa
-So ciò che prova chi vive, so che si prova a perdere tutto, voglio solo evitarle rimpianti
Lo capisco…ti aiuterò se ne hai bisogno
-Grazie…per tutto quello che fai per me- mi sorride lei
Dovrei essere io a dirti grazie Alphaein, per essere qui con me



Capitolo 208: Giochiamo a un gioco

Capitolo 208: Giochiamo a un gioco

Loki guardò i ragazzi dormire, era il suo turno di guardia.
Alphaein, la sua Pandora, lo aveva avvisato di tutto ciò che si era perso.
Non pensava nemmeno potesse succedere qualcosa come quella…
Guardò Ilias, in preda agli incubi come ogni notte
Che diavolo potevano farsene di quel traditore?
Non era il solo a sapere che Ilias lavorava per Artemos, Alphaein l’aveva comunicato loro con l’utilizzo di Lyon
Lui, Falcon e Vex erano gli unici a saperlo
Perché solo loro?
Beh, erano gli unici con calma e sangue freddo che permetteva loro di mentire, altri non avrebbero avuto lo stesso livello di calma durante quel viaggio, ma anche gli altri avevano intuito che di Ilias non c’era da fidarsi
Era sempre stato troppo buono per essere vero
Loki guardò la sua arma e controllò che fosse tutto in ordine a casa
I rapporti con il fratellastro erano migliorati e Thor vegliava su di lui
Falcon si svegliò e stiracchiò
-Loki ci penso io, fatti una dormita- disse l’assassino
Lui annuì e guardò Ilias- controllalo
-Ho sempre i miei occhi su di lui Loki, non sono un pivello, ricordatelo- disse Falcon
Loki annuì- lo so bene, buonanotte allora
Falcon tirò fuori il coltello e prese il pezzo di legno su cui da un paio di veglie lavorava
Avevano recuperato e spedito molti oggetti, ma ancora non avevano nemmeno la metà della lista delle cose che dovevano recuperare
Lyon e quelle due gatte erano diventati anche dei mezzi di comunicazione tra loro e Alphaein
I vari mietitori che prendevano le cose da loro erano sempre inquietanti
Erano mostri veri e propri
E pensare che loro erano anche delle sottospecie di soldati della morte…
Non era nulla di così anomalo infondo
Poteva sopportare tutto, specie con la sicurezza che la sua famiglia era di nuovo a portata di mano
Non poteva dire che capiva Ilias
Non l’avrebbe mai capito un uomo del genere
Fidarsi era umano
Tuttavia scendere a diventare servo di un mostro non lo capiva
Aveva dato all’uomo molto più credito di ciò che meritava
Era solo un essere infimo che al primo problema aveva scelto la via semplice
Invece di pentirsi delle sue azioni poi ha continuato la farsa
Personaggi del genere nel suo libro erano buoni solo a poco
E una delle cose a cui erano buoni era per fare pratica di tiro con l’arco





Capitolo 207: La scelta errata

Capitolo 207: La scelta errata

**Secoli prima**
Alphaein tenne la porta chiusa- non ci serve nulla dalla chiesa, se ne vada
Ilias toccò la porta- signora la prego, due minuti e…
-Ho detto se ne vada o ne pagherà le conseguenze, glielo posso giurare- disse lei prendendo per precauzione la sua falce
-Bene…come vuole signora…- mormorò lui facendo finta di andarsene
Alphaein non era però stupida, sapeva che era nelle vicinanze e si preoccupò di fare tre fischi di basso suono
Dei lupi salirono dalle scale del piano inferiore e la guardarono con attenzione
Lei fece segno di far silenzio e gli diede il segnale di occuparsi dell’intruso
Non sapeva chi era Ilias
Non conosceva chi lui fosse
Ma il suo istinto le diceva di metterlo il più distante possibile dalla sua famiglia
Peccato che in futuro l’uomo sarebbe diventato un importante compagno non trovate?
I lupi si occuparono di scacciare il prete, mentre Alphaein si calmava
****
-Non sei riuscito a contattarla?! –chiese furioso Artemos
-Mi spiace padrone- disse Ilias
-Mi spiace?! Che vuoi che me ne faccia delle tue scuse?! –chiese lui
Ilias chiuse gli occhi e strinse i denti quando il colpo lo prese in pieno e lo fece volare contro il muro, spaccando sia il muro di ferro che parecchie delle sue ossa
Mefistes gli lanciò una pozione di cura e tornò a finire il suo ricamo
-Ascoltami Ilias, rivuoi tua madre in vita? –chiese Artemos
-Sì –disse lui
-Allora vedi di fare ciò che ti dico- disse Artemos
-Si padrone- disse il ragazzo
-Non voglio “sì” voglio ciò che chiedo! –urlò Artemos
Ilias annuì in silenzio
-Bene…trova il modo per avvicinarti a lei, mettici secoli per ciò che mi interessa ma ricorda, più tempo passerà meno tua madre sarà tua madre…
Ilias lo guardò- io…
-Hai qualche problema? –chiese Artemos
-No padrone- disse lui
-Ottimo…non hai comunque scelta- rispose Artemos tornando a sedersi sul trono
-Altri ordini? –chiese Ilias
Artemos scosse la testa- levati dalla mia vista
Ilias annuì uscendo dalla sala con orgoglio e morale sempre più rotti
-Artemos sbaglio o l’anima di quella donna è già passata a miglior vita? –chiese Mefistes
-Si- sorrise lui- ma questo lui non lo sa cara mia


Capitolo 206: Ancora non mi hai stancato

Capitolo 206: Ancora non mi hai stancato

**Secoli prima**
-My Queen, sono tornato- disse Shin entrando nella loro villa
Alphaein sorrise dandogli un bacio- ciao maritino…
Lui sorrise- sposato da ventiquattro ore e mi sembra un’eternità
-Già stancato di me? –chiese lei divertita
-Al contrario, io personalmente amo la mia sposa- sorrise lui baciandola
Lei sorrise rientrando in casa- lo spero bene, visto che diverrà una balena quando tu la metterai incinta
Lui sorrise- non vedo l’ora di coccolare la mia balena allora
Lei lo colpì al petto- non si dicono cose del genere a tua moglie!
Lui rise tirandola al suo petto e baciandola- proprio perché è mia moglie lo dico
-Stupido- disse lei
-Amore, anche se diventerai una balena non significa che io ti amerò di meno…- provò lui
Lei gli fece la linguaccia chiaramente divertita dalla situazione
Lui la strinse- piccola peste…
Lei scoppiò a ridere- se credi a tutto non è colpa mia…
Lui le baciò il collo- sei tremenda con questo povero demone
-Questo povero demone non doveva sposarsi se voleva che la moglie non lo tormentasse- rispose le divertita
-Ti amo quando fai così sai? –chiese lui
-Tu mi ami qualsivoglia cosa io faccia amore- rispose lei
Lui annuì- con una moglie del genere come non potrei amarla? –chiese lui
Lei scosse la testa- andiamo su, la cena è pronta Romeo
Lui sorrise- la seguo mia regina
-Niente Giulietta? –chiese lei
-Se ti chiamo così temo in quel orrido finale- spiegò lui baciandola- e io ho tutte le intenzioni di stare con te per l’eternità
Lei sorrise e lo baciò- andiamo, ho fatto l’arrosto
Lui sorrise seguendola in cucina- sai, già immagino come sarà in futuro
-Come sarà cosa? –chiese lei mentre sfornava l’arrosto e controllava la zuppa
-Avere i nostri figli in casa- rispose lui
Lei sorrise servendo l’arrosto e iniziando a portare il resto delle portate- ad esempio?
-Avere una decina di bambini in giro per casa, altri che stanno già dormendo, qualche adolescente e magari due o tre adulti e…- iniziò lui
-Tesoro esattamente quanti figli pensi di riuscire a farmi fare? –chiese lei divertita
-Duecentomila? –propose lui
Lei rise- vedremo amore, vedremo…
****
Alphaein posò la scopa, Shin era uscito per lavoro da meno di dodici minuti, che avesse scordato qualcosa?
-Sì? –chiese guardando dallo spioncino
-Salve- sorrise un moro dagli occhi mori
-Lei è? –chiese lei controllando dallo spioncino
-Io sono Ilias, un prete della chiesa qui vicina, potrei entrare?


Capitolo 205: Odio quel tipo

Capitolo 205: Odio quel tipo

*Secoli prima*
Artemos guardò Shin parlare con Elizabeth
Non sopportava quell’uomo
Chi diavolo si credeva di essere per prendere il suo posto?
Era lì da quanto? Trecento-cinquecento secoli?
Non era nemmeno metà del tempo che lui aveva vissuto lì!
Come osava voler prendere il suo posto?
Non era nulla!
Nulla!
Era solo un ragazzino!
Un moccioso anzi
E ora che voleva fare? Prendere il SUO posto?
La sua donna anche?
Non gli importava nulla se voleva Elizabeth o chiunque altro
Ma se una cosa era sua era solo sua
Non gli poteva lasciare il suo ruolo
Non era ancora una sicurezza
Poteva sempre morire accidentalmente
Poteva ucciderlo non tanto accidentalmente
E se la sua futura moglie lo avrebbe tradito
Beh gli incidenti capitano no?
Avrebbe trovato un modo per rimanere l’erede
Infondo nessuno l’avrebbe opposto
Shin lo guardò
Odio contro odio
Shin non lo poteva vedere
Artemos lo odiava
Nessuno dei due voleva vedere l’altro in vita
Avevano diverse ragioni
Avevano diversi motivi
Avevano diversi punti di vista
Diversi obbiettivi
Ma entrambi si odiavano
Entrambi avevano intenzione di eliminare l’altro e entrambi avevano il perfetto metodo per farlo


Capitolo 204: Shin eh? Sembra buono?

Capitolo 204: Shin eh? Sembra buono?

**Secoli prima**
Che ne pensi?
-Di?
Andiamo…lo hai visto il nuovo ragazzo no?
-Shin intendi? –mi chiede Alphaein
Si lui
-Direi che è un bravo ragazzo- risponde lei
Un bravo…Alphaein…
-Cosa? –chiede lei
Non trovi nient’altro da dire?
-Sembra una persona energica?
Alphaein?!
-Cosa vuoi sapere?
Sospiro
-Non osare sospirare con me. Cosa vuoi da me? –chiede lei
Pensavo che tu avessi…
-Non venirmi a dire che volevi un “colpo di fulmine” non insultare la mia intelligenza!
Lo so che non ci credi ma…sperare non costa nulla no?
-Sei incorreggibile- mormora lei
Dai…fammi contento
-E va bene! –dice lei esasperata- sei impossibile
Lo so, ne vado fiero
-Non è una cosa di cui andare fieri- dice lei
Allora?
-Beh è simpatico
E?
-Non è brutto
Lo so, e poi?
-Potrebbe essere un buon creatore? –prova lei
Per gli Dei Alphaein puoi rispondere a una cavolo di domanda?!
-Senti chi parla- risponde lei
Piccola io sono in diritto di non rispondere
-E anch’io- sorride lei
Alphaein…
-Ok calmati…potrei in un lontano futuro amarlo…contento? –sorride lei
Si, molto


Capitolo 203: Sto odiando questa famiglia

Capitolo 203: Sto odiando questa famiglia

Elphien sospirò guardando la casa deserta
-Possibile che spariscono tutti quando io devo uccidere uno di questi tipi…
Retaw era legata in un angolo immobilizzata
-Non guardarmi così tu
La donna la fissò
-Non è colpa mia se ho bisogno delle vostre stupide anime per sopravvivere
Retaw iniziò a piangere silenziosamente
-Oh ma finiscila…
Elphien mosse la mano ritirando con la magia le lacrime
-Non sono stupida, non avrai modo di usare le tue lacrime per uccidermi
Retaw la guardò con odio provando a parlare e non trovando nulla uscire dalle sue labbra
-Incantesimo del silenzio
Elphien sorrise alla disperazione di Retaw
-Questa è la tua fine…ultime parole? –chiese lei
La donna la fissò provando a parlare
-Nulla? Come pensavo- sorrise Elphien
La lama tagliò la testa di Retaw e Elphien fu svelta a evitare il sangue
-Che casino…
Mosse la mano prendendo l’anima, sempre più scura
-E un’altra fuori lista…ora tocca ripulire…
Mosse la mano e sangue e corpo sparirono
-Si può sapere dove diavolo è finita questa famiglia?
Elphien guardò le anime muoversi nel contenitore
-Sempre più scure…quante me ne mancano?
Tirò fuori un libricino
-Allora…Noram, Traeh, Lonquin, Kard, Noryon, Thigl, Wynes, Dyanas…
Sospirò alzando gli occhi al cielo
-Sono ancora parecchi…
Guardò le anime girare intorno a se stesse
-Senza contare quelle dei figli e del marito e di quei traditori
Si sistemò una ciocca pensierosa
-Dopo che avrò finito tutto…io…io…avrò la mia libertà vero?
Guardò le anime
-Lo spero…o tutto questo sarà stato inutile


Capitolo 202: Spero li perdoni

Capitolo 202: Spero li perdoni

Se devo dire la verità…
Non ho mai sperato nel perdono una singola volta nella mia vita
Se sbaglio so che nessuno mi verrà a dire “va tutto bene”
Nella mia vita devo dire che ho odiato più che amato
Essere preso in giro
Guardato dall’alto al basso
Visto come qualcosa di anomalo
Umiliato…
Sono cose che io ho sempre vissuto
Forse per questo ho sempre cercato di evitare che nelle mie storie il mio umore interferisse
Ovviamente la cosa non ha funzionato
La vita che ho mi deprime, non posso negarlo
Per questo ho questa storia
Ho Alphaein
Ho il mio mondo
È semplice così
Cancello ciò che odio
Modifico a mio piacere un evento
Uccido chi voglio
Controllo il mio mondo…
Spero solo che tutto vada come voglio
Non amo i cattivi
Non amo chi ho incontrato nella mia vita
La mia stessa famiglia non è nella lista delle persone che voglio vedere
Non sono una persona che perdona
Persone come Artemos o Narratore non le perdonerò mai
Non voglio altro che vederli sparire
Non sono tipo che riesce a dimenticare
Non mi piace pensare che un’azione sbagliata venga perdonata
Io stesso sono sicuro che mia verrò perdonato per ciò che ho fatto e farò
Ma questa è la mia vita
Questo è il mio pensiero
Spero che Alphaein lo sappia
Spero che lei perdoni chi ama
E spero che uccida e distrugga chi odia
Perché in questo mondo non c’è posto per pietà



Capitolo 201: Ora mi diverto

Capitolo 201: Ora mi diverto

Lyon atterrò con una capriola sul tetto della villa
Tirò fuori la scatolina nera che iniziò a lampeggiare
-Rapporto su zona 2358, nota come territorio vampirico. Qui è Lyon
La scatola lampeggiò un paio di volte per aprirsi e mostrare uno schermo
-Lady- salutò Lyon
-Lieta di rivederti e che la tua invenzione permetta di comunicare come senza che lei sappia- disse Alphaein
-Ho avuto l’aiuto di sua figlia e di suo marito- disse Lyon
-L’idea di usare l’energia spiritica è stata tua. Così puoi dirmi tutto senza problemi…- disse Alphaein
Lui annuì
-Che hai trovato? –chiese Alphaein
-Ci sono tracce di evocazione qui intorno
-Evocazione di?
-Notturni
-Uhm…i vampiri di quella specie dovrebbero essere morti…
-A quanto pare qualcuno ha un modo per farli risorgere- disse Lyon
-Chi è stato risorto?
-Uno della famiglia River- disse Lyon
-River…era una di quelle che furono causa della strage dell’anno ottomila…- ragionò lei
-Si- confermò Lyon- ho cercato una motivazione
-E? –chiese lei
-Pare che abbiamo un “negromante” che ora gira mezzo-morto- disse Lyon
-Una pessima combinazione- ragionò lei
-Concordo…ordini?
-I morti sono morti per un motivo Lyon- disse Alphaein
-Lo so bene
Lei sorrise- sei il mio miglior mietitore…occupati di riportare nella tomba chi appartiene alla tomba
Lui annuì- divieti o…
-Fa come preferisci- disse lei
-Ho carta bianca sui metodi?
Lei annuì- nessuna pietà Lyon
Lui annuì- non ne avrei mai per chi rompe l’equilibrio
Lei sorrise- usa le armi che hai per vincere
Lui si inchinò- come desidera…farò il rapporto tra un paio di ore
-Non stancarti troppo- disse Alphaein chiudendo la conversazione
Lyon tirò fuori una spada e sorrise- ora mi diverto…


Capitolo 200: Questo è troppo

Capitolo 200: Questo è troppo

Ciao piccola principessa, come va?
-Mi pareva strano passare un paio di giorni senza che tu venissi a rompermi le scatole…
Ho avuto l’influenza…
-Pigrizia- risponde Alphaein
Si…anche quella è una grave malattia eh!
Lei scuote la testa- dillo che ti mancava la voglia fisica di lavorare
Ok…mi sono leggermente dato alla pigrizia…
-E non hai voglia di studiare…
Anche quello…
Lei scoppia a ridere- sei incorreggibile mio caro
In ogni caso…ho visto che la nostra copia sta perdendo potere
-Il suo destino è segnato- ammette lei
Non ti va di tornare in controllo del tuo corpo?
-Ovvio che voglio il mio corpo indietro, ma mi spiace per lei…
Tu sei troppo gentile…
-E tu troppo incurante delle tue creature!
Hai mai visto un dio intervenire in prima persona con una sua creatura? Non credo
-Solo perché in altri mondi se ne fregano non significa che tu debba fare lo stesso! –dice lei
Troppo lavoro mi stanca…
Lei mi fissa
Ok, cosa vuoi che faccia?
-Vedi sapevo che tu hai una coscienza! –sorride lei
No sono solo debole al tuo sguardo cara, su che vuoi?
-Puoi salvarla in qualche modo? –chiede lei
Crearle un corpo tutto suo dici?
-Si può fare?
Io non posso, se è qualcosa creato da me sarà…
-Ok si…sarebbe qualcosa come me che non può morire o essere distrutto e sarebbe problematico per la quiete vivere che vuoi…
Scusami se evito una guerra mondiale!
Lei ruota gli occhi- dillo che sei solo pigro…
Lo sono, ne vado anche fiero
-Miei dei…posso crearlo io?
Si, infondo sei una delle mie creature, hai il potere per farlo
-Bene…voglio che tu mi mostri come fare a creare un contenitore per lei
Sei troppo buona…da chi hai preso?
-Non da te di sicuro…su mostrami che fare –chiede lei
E io che speravo di riposarmi…


Capitolo 199: Un segreto orrido

Capitolo 199: Un segreto orrido

Elphien guardò Noram venir preso di peso da Neipleh
-Tutto ok? –chiese lui notando lo sguardo distante della donna
-Si…- disse lei- pensavo
-A?
Lei scosse la testa- nulla…andiamo su
Neipleh la guardò da lontano per un paio di minuti- calmati…devi solo aspettare che tua sorella torni in potere…poi la possiamo eliminare…
Elphien intanto si guardava le mani, ogni giorno che passava sentiva di essere più debole, era assurdo, le anime erano tutte prese nel momento esatto di massimo potere…che diavolo stava succedendo?
Era forse quella la sensazione che doveva sentire quando aumentava il controllo su Alphaein?
Sospirò piano prima di rientrare nella casa, ogni giorno si sentiva più stanca…
***Secoli prima***
-Sei sicuro che creare questa…cosa sia una buona idea?
-Narratore te l’ho detto, è la nostra unica scelta se vogliamo distruggere quella- rispose Narratrice
-Non puoi uccidere la morte Narratrice- le ricordò lui
-Per questo creeremo un mostro che prenda il possesso del suo corpo!
-E cosa faremo poi? –chiese Narratore
-Faremo un mostro che si auto-distrugga ovvio- disse lei
-Quindi cosa pensi di fare esattamente?
-Useremo le anime della sua stessa famiglia per creare un congegno a tempo che distruggerà sia Alphaein che il mostro da noi creato- rispose Narratrice
-Ma il mostro…non vorrà
-Per questo non saprà del vero utilizzo del congegno…
-Quindi la inganneremo?
-Ovviamente
Narratore sorrise- sarà un bello spettacolo
Narratrice annuì- ovvio
-La useremo…lo sai vero?
-È un segreto fra noi amore- disse lei
-C’è chi non si fa gli affari suoi- rispose lui
-Non sono colpevoli, ma lì dentro, non abbiamo privacy- rispose lei
-Che brava stratega…- sorrise lui
-Ha preso una brutta piega questa storia- disse lei
-Si vendicheranno…- disse lui
-Sicuramente…ma saremo pronti…- disse lei
-Lo spero…o sarà la nostra di fine- disse lui


Capitolo 198: Perchè non li uccide?

Capitolo 198: Perché non li uccide?

*Secoli prima*
Artemos sorrise nel vedere l’ennesimo cadavere
Essere l’unico creatore oltre a Elizabeth era meraviglioso
Infondo nessuno gli impediva di uccidere chi voleva no?
Narratore era un idiota
Ma un idiota che gli avrebbe dato il potere molto presto
Aveva creato un paio di problemi
Le loro idee di divertimento erano…diverse
Ma che importava?
Perché non uccidere se si poteva?
Perché non giocare a fare il dio se si era il dio?
Perché non distruggere se si poteva?
Perché rovinarsi la vita aspettando inutilmente?
Lui era il futuro sovrano
Lui poteva fare come gli pareva
Solo la morte poteva fermarlo…
Forse nemmeno lei…
Infondo era lui il padrone assoluto…no?
Avrebbe probabilmente sposato Elizabeth
Avrebbe avuto un erede…
Quello sarebbe stato un problema
Eredi? Chi ne voleva?
Tutto sarebbe andato alla perfezione…
-Venite da me- chiamò Narratore
Avrebbe vinto su tutti e avrebbe avuto ciò che voleva
-Ho deciso di allargare la famiglia
Non importava chi sarebbe arrivato o cosa, lui era l’erede
-Sarà un nuovo importante creatore
Era lui che avrebbe vinto alla fine
-Spero che andrete d’accordo
Nessuno l’avrebbe rimosso da…
-Lui è Shin
Tutto…
-Ed è uno dei possibili eredi al mio trono
Perché non uccidere se ti stanno dando la vittima?


Capitolo 197: ...e di averlo trovato in te

Capitolo 197: …e di averlo trovato in te

Prima che questa storia iniziasse cercavo qualcuno che mi facesse compagnia
Alphaein era la mia assistente
Insieme avevamo creato un mondo
Il nostro mondo
La nostra storia
Nostra che qualcuno voleva rovinare
Nessuno dei due si aspettava che i nostri personaggi facessero così
Io, il vero creatore
Lei, la mia prima creatura
Insieme eravamo ciò che controllava questo universo
Pensare che altre mie creature abbiano deciso di fare una cosa del genere…
Non era mia intensione “salvare” questo universo
A dirla tutta volevo cancellare tutto e ricominciare
Alphaein mi ha fermato
Questo universo era il suo unico scopo
Infondo l’avevo creata per fare questo universo
Amava questo nostro lavoro
Posso dire che forse lo ama più di ciò che io o mai amato di questo posto
Diceva che l’avrebbe salvato
Diceva che voleva salvarlo
Le ho dato carta bianca
Sinceramente non mi importava molto del risultato
Ma vederla così felice mi ha lasciato…diciamo che l’ho voluta rendere felice
Non pensavo sarebbe successo tutto questo
Sarei intervenuto se avessi saputo che questa era la direzione della storia
Non pensavo nemmeno che la mia prediletta rischiasse di sparire
Ma non sono intervenuto perché è ciò che lei mi ha chiesto
Vuole vivere senza di me
Sono fiero della mia creazione perché lei è la mia creazione
Non pensavo avrei mai avuto la possibilità di vederla crescere
O di decidere di andare via
Non pensavo si sarebbe innamorata
O che sarebbe diventata madre
Era solo la mia piccola Alphaein all’inizio
Ora è molto più di questo
Sono fiero di lei
E so che perderla sarà molto più dura di ciò che crede lei




Capitolo 196: Ricordo di aver perso tutto

Capitolo 196: Ricordo di aver perso tutto

Se devo essere sincero…non ricordo di aver mai avuto nulla di ciò che volevo
Credeteci o no ma non ho mai avuto nulla a cui rimanere unito
La mia famiglia è sempre stata un problema…
Essendo il minore ho sempre visto i miei badare ai maggiori più di me
Infondo ero io l’unico che non creava problemi e non dava loro troppi pensieri
Solo mi sarebbe piaciuto avere da loro più attenzione
Amici…beh…
Non posso dire che biasimo le persone per non volermi stare intorno…
Voglio dire non sono la persona più facile da sopportare
Sono strano
Assurdo
Amo lavorare più che uscire…
E dopo la trentesima coltellata alle spalle sono anche diventato molto diffidente
Amici fuori discussione
Famiglia anche
Cosa avevo quindi?
I miei mondi
L’unico luogo dove le cose erano belle
Niente rompiscatole che io non voglio avere
Niente sorprese
Niente errori
Personaggi che non voglio vengono cancellati
Posso avere il mio bel finale…
Sono abbastanza patetico vero?
Creare questo universo
Creare una storia non mia per viverla come se fosse mia
Scegliere per altri
Cosa mi dà il diritto di farlo?
Ricordo di aver perso tutto prima ancora di averlo ottenuto
Rifiutato offerte che forse avrei dovuto accettare
E accettato offerte che avrei dovuto rifiutare
Quando non hai più nulla da perdere ti aggrappi a ciò che puoi
Nel mio caso a questo universo…a questa Alphaein
Sono veramente patetico…
E so che una volta finito questo mondo…sarò di nuovo solo la voce di un creatore solitario…




I am the father apparently

I am the father apparently Trama: Ritornata indietro nel tempo a quando era ancora una bambina, Lia non vuole soffrire alle mani dell’abusiv...