Capitolo 210: Madre di Stritos
Traeh era svenuta nelle braccia di Neipleh che la stava
portando via
-Hey Neipleh? –chiese Elphien seguendolo verso l’uscita
-Si?
-Pensi mai a com’è morire?
Lui la guardò- questa è una strana domanda…
-Rispondi e basta- disse lei
-Sono immortale, non ho una morte natura in programma- disse
lui
-Ma ci hai mai pensato?
-Specifica
-A cosa si prova ad esempio?
Lui alzò le spalle- dolore credo?
Lei scosse la testa- non capisci…secondo te si soffre?
-Beh, credo dipenda dalla morte? –provò lui
-Cioè? –chiese lei guardandolo
-Beh…se vieni sgozzato è diverso dal morire nel sonno no?
Lei annuì
-Nel primo caso soffri, nel secondo dicono di no
Lei ci pensò su- dicono…nessuno lo sa per certo no?
-Non credo ci siano volontari a venir uccisi nel sonno e che
vengano riportati in vita per raccontare l’esperienza cara mia- rispose lui
-Ma se dovessi avere una scelta, come moriresti? –chiese lei
-Beh…probabilmente io se mai morirò sarà una morte violenta-
disse lui
-Perché dici questo?
-Perché sono immortale Elphien. Per noi la morte è qualcosa
di imposta innaturalmente quindi qualcosa di doloroso da affrontare- rispose
lui
Lei ci pensò su- quindi…ciò che sto facendo è…
Lui finse di non averla sentita, non poteva rivelare di
sapere che lei non era sua sorella ma qualcun altro nel suo corpo- andiamo a
casa su
Lei annuì distrattamente
Le sue mani non erano sporche eppure le sentiva tali
Il senso di colpa non era qualcosa che avrebbe dovuto avere
Era per vivere che uccideva lei
Non era cattiva
Non era lei la cattiva
Ma…
Perché sentiva di esserlo?
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