WitchandAngel : marzo 2016

Scritta per noia

FanFic: Perfect Girl Evolution
"Scritta per noia"
I personaggi di P.G.E. non sono miei, la storia si ispira ad essi.
Sunako si svegliò lentamente, era ancora tarda notte, si rigirò nel grande letto a baldacchino che aveva nella stanza, tutta quell'oscurità rendeva la sua enorme stanza molto più piccola. Aveva avuto l'influenza per tre giorni, era stata in un costante dormi veglia e aveva avuto tutto il tempo di riflettere su cose che le tormentavano la mente da dopo essersi messa quel vestito bianco per sua zia e aver "debuttato" alla sua festa. Si mise una mano sulla fronte, notando che stranamente era graziosa in quel buio totale, non aveva più la febbre. Si alzò piano, cercando di evitare eventuali capogiri dovuti al fatto che fosse stata troppo a letto. Mise un piede sul pavimento freddo e si resse a una delle colonne del letto per alzarsi. Stranamente sentiva un senso di disagio a stare in quel buio totale. Fece due passi e, cosa che non aveva fatto per anni, accese la luce. Guardò la sua camera, ricolma di oggetti da film horror. Fece un bel respiro, le piacevano quelle cose, Hiroshi in particolar modo, ma non era giusto che Yuki si spaventasse così tanto quando la veniva a chiamare. Non era strano che ci ragionasse, si era sempre sentita in colpa per la reazione che suscitava a chi le stava vicino, forse era ora di cambiare un po'...fece un respiro profondo e tirò fuori delle scatole, le stesse con le quali si era trasferita, mise dentro solo le cose che voleva tenere, Josephine, George, Hiroshi, Akira e altri oggetti che aveva deciso di non tenere in stanza ma di non buttarli poiché ci si era affezionata. Aprì piano la porta, per fortuna lei era in un'altra zona della casa, quindi se avesse fatto troppo rumore nessuno l'avrebbe sentita. Salì le cose che voleva tenere in soffitta, dopo averle riposte e sistemate in modo che non si danneggiassero con il tempo. Ritornata in camera ebbe un forte senso di smarrimento, che poi venne sostituito dalla nostalgia, non aveva una camera così da anni...fece un respiro profondo e mise le cose restanti, i barattoli con gli organi, oggetti che non le piacevano più di tanto, vecchi film e riviste che non voleva più in una busta e la portò fuori, con calma, la mise nel secchio della spazzatura. Stette ferma a guardare le sue cose messe nel bidone, voleva riprenderle ma anche lasciarle dov'erano. Ritornò in stanza e si chiuse la porta alle spalle, si era liberata di un peso, anche se le aveva fatto male farlo, ma voleva avere un nuovo inizio. Guardò la camera, era ancora troppo strana però. Prese della vernice, delle assi e altre cose per fare piccole modifiche, la zia per fortuna aveva sempre quel genere di cose in casa, si rimboccò le maniche e si mise a lavorare. Ridipinse le pareti di un grigio tenue, con del lucido per legno ridiede al pavimento di ciliegio un bel colore, creò dei disegni sui muri con la vernice nera, non teschi o cose dal tema "horror", cose semplici come fiori, alberi e altre cose molto tranquille, lucidò le porte della cabina armadio, la scrivania in legno, il comò e i due comodini. Prese le coperte e le mise a lavare, prese un cambio dall'armadio e rifece il letto, le trapunte nere erano ora di un blu scuro con ricami color argento, in tinta con le tende, i cuscini e la tenda che copriva il baldacchino. Diede una pulita e sistemata ovunque. Aggiustò e pulì il lampadario di cristallo. Prese da un'altra scatola le cose che voleva tenere, la stanza era pur sempre sua. Si guardò intorno, aveva una stanza meravigliosa ora. Dalla porta si aveva di fronte a se le due grandi finestre, il comò tra le due, a destra, sul muro della porta, c'era la libreria mentre a sinistra c'era la scrivania, sul muro di destra invece c'era il letto in mezzo ai due comodini, a sinistra c'era la grande cabina armadio e uno specchio molto grande con la cornice nera, la TV l'aveva spostata in un angolo a sinistra, ai suoi piedi c'era un enorme tappeto grigio chiaro, ora era tutto molto più accogliente, ma doveva ancora finire il tutto. Per prima cosa mise le foto della sua famiglia sul comò, appese anche dei quadri di paesaggi mozzafiato, sui comodini mise due orsetti, si anche lei aveva peluche normali, uno bianco con un cuore nero e uno nero con un cuore bianco, entrambi tenevano in mano un cuore rosso, nella libreria sistemò i suoi libri da brivido ma anche i libri di altro genere, leggeva anche romanzi rosa, polizieschi, gialli...un po' di tutto insomma, i film li ripose con cura nel mobiletto sotto la televisione, sulla scrivania sistemò un porta matite d'argento e i libri di scuola, prese dei teschi in argento, grandi quando un pugno, e li usò come ganci per le tende, li mise come decorazione per i legacci. Prese due candelabri in argento e le candele scure, mise i due candelabri sul comò, tra i due mise il suo porta gioie a forma di forziere con dei teschi come decorazione, mise un vaso di rose rosse dietro il forziere, sopra il comò appese un'altro specchio, ma evitò di guardarsi riflessa sulla superficie lucida dello specchio, mise delle foto sugli scaffali della libreria, una foto per ogni piano, prese l'ultima cosa che c'era nella scatola, un peluche di un drago nero con gli occhi d'argento, ali grandi e una lunga coda, lo poggiò sul letto e sistemò con cura i cuscini. Buttò le scatole di cartone e sistemò i vestiti nei cassetti e nell'armadio, prese il cellulare e chiamò la zia, dopo aver controllato il contenuto del suo armadio
-Pronto? -chiese la voce della zia per nulla addormentata, probabilmente era in giro con qualcuno dei suoi "amori"
-Zia sono io...
-Sunako-chan! Oh che bello sentirti! Come vanno le cose? Sei già una signorina?
-Non credo, ma vorrei chiederti se potresti comprarmi dei vestiti e cose così da signorina
-SI! -urlò la donna- Vado subito a fare acquisti! Vedrai non ti pentirai del nuovo look!
-Grazie Zia- disse Sunako chiudendo la chiamata e pensando se fosse stata effettivamente una buona idea. Aprì gli infissi e chiuse la finestra, così sarebbe stata svegliata dalla luce del sole che solo la tenda bianca attutiva, se avesse chiuso anche i tendoni blu non avrebbe visto la luce del sole. Era ancora notte tarda, prese una camicia da notte, bianca che arrivava al ginocchio, scollata e aderente, si lavò, per la prima volta dopo anni si curò del suo aspetto, fece una maschera come le aveva detto Ranmaru, si curò le sopracciglia e si prese cura delle sue gambe. Dopo poco si vestì e si infilò nel letto, cadendo in un sonno profondo quasi subito, strinse il drago regalatole dalla zia durate il sonno e fece sogni tranquilli.
Kyouhei si avvicinò alla porta della camera di Sunako, seguito dagli altri, e come al solito la aprì di botto e si bloccò.
-Kyouhei di solito non ti spaventi per la sua stanza- disse Yuki guardando dentro- Wow, carina!
Tutti guardavano la stanza sorpresi.
-Che importa! Ho fame! -Kyouhei scosse Sunako- svegliati e fammi la colazione, ho fame!
Sunako si alzò piano- va bene ma non c'è bisogno di urlare così- disse lei stiracchiandosi- fatemi cambiare e lavare e vi preparo ciò che vi pare
La guardarono stupiti e dopo essere diventati rossi corsero fuori.
Sunako si alzò, aprì l'armadio e prese jeans scuri, una canottiera bianca e l'intimo scuro di pizzo, si lavò velocemente e si vestì in fretta, corse in cucina si infilò il grembiule bianco con il pizzo e si mise a cucinare per i quattro, era diventata una bella abitudine, visto che lei amava cucinare. Dopo una decina di minuti usciranno dalla villa per andare a scuola. I ragazzi ogni tanto le lanciavano delle occhiate strane, come ad accertarsi che fosse ancora lì.
-Insomma si può sapere che vi prende?! -sbottò lei stanca dei loro sguardi, loro alzarono le spalle e continuarono a camminare. Dopo poco Naie, chiamata da tutti Noi e da Takenaga NoiChi, saltò al collo del ragazzo, ormai stavano insieme. Appena vide Sunako anche lei si fermò ad osservarla.
-Sunako? -chiese lei
Sunako roteò gli occhi al cielo- si sono io, ma la smettete di osservarmi così?!
Intanto erano arrivati al solito schieramento di ragazze per i quattro e di ragazzi per Noi che stranamente erano calmi e tranquilli dopo averla vista, vabbè che era spaventosa ma così tanto da farli stare zitti...lei camminò tranquilla, nella solita divisa, fino alla sua classe, sentendo però i commenti bisbigliati da orecchio a orecchio. Le lezioni erano strane, non c'era negli occhi dei suoi compagni il terrore di lei, anzi, infatti le parlavano tranquillamente, senza problemi. Si sentiva a disagio nel avere compagni così tranquilli.
-Sai Sunako, oggi hai qualcosa di diverso, sembri più pacifica e luminosa!
A quelle parole era scattata in piedi e corsa verso i bagni femminili. Si avvicinò con calma allo specchio del bagno, notando prima l'uniforme che le calzava a pennello, poi i capelli in ordine perfetto infine il viso calmo, sorridente e addirittura bello. Si immobilizzò, non si guardava da anni ma non si immaginava così cambiata! Somigliava molto alla madre, era solo più giovane, ma era molto carina come lei. Notò anche il seno, più grande di quanto si ricordasse, che era perfettamente proporzionato al corpo...cioè era uno schianto si...ma come cavolo ci era diventata così?! E soprattutto dove era finita la sua aurea da "ti ucciderò nel sonno"? L'alone che rendeva lei così tanto minacciosa. Si mise una mano sulla fronte, notando anche come questa fosse perfetta
-Le creature di luce mi hanno contagiata o cosa...sono diventata anch'io una di luce...preferivo l'ombra
In quel momento la creatura di luce chiamata Noi entrò nel bagno correndo
-Sunako! Mi hanno detto detto che ti sei sentita male eh...-sorrise in un modo così adorabile che avrebbe illuminato un buco nero- sei carinissima con quella espressione!
Sunako si prese una ciocca di capelli fra le mani, da quando erano così soffici e setosi?, e iniziò a rigirarla tra le dita- non era nei miei piani
-Ma che ogni donna vuole essere bella per il suo lui! -esclamò l'altra allegra mettendosi a batterle una mano sulla schiena, facendola quasi cadere- non sei contenta ora Kyouhei e tu sarete ancora più carini insieme!
-Tu e questa storia! Io non sto con Kyouhei!!!!
-Chi sta con Kyouhei?! -urlò qualcuno dal corridoio
-Sunako!
-Che?!
Sunako poggiò la testa contro il vetro- mancavano commenti anche su questo ora!
-Ops...scusa Sunako- si scusò Noi prendendola per mano- andiamo a casa insieme?
-Abbiamo ancora tre ore- osservò Sunako per poi rivedersi allo specchio- muoviamoci va
-Perfetto! -disse Noi prendendola per mano, recuperando la cartella e correndo insieme fuori scuola, bloccate quasi subito dalla Zia di Sunako che le aveva "rapite" all'ingresso per poi trascinarle a fare compere
-Prova questo!
-E questo!
-E questi!
Sunako era esausta, tre ore di fila a provare vestiti, trucchi e tanta di quella roba che non ci voleva più mettere piede in un negozio di abiti. Mentre la zia e Noi stavano scegliendo accessori di ogni tipo lei si allontanò in una libreria, avrebbe trovato un bel libro da leggere e si sarebbe dimenticata del problema "sono una luce". Appena entrata attirò molta attenzione, i ragazzi la guardavano e osservavano i suoi movimenti, una bella ragazza che leggeva era raro, Sunako Si diresse al reparto Horror e Noir, amava quel genere infondo.
-Una luce che legge horror e noir...chi vuoi conquistare? -chiese un gentilissimo commesso con i capelli scuri, occhi quasi neri, fisico atletico e vari tatuaggi lungo le braccia, indossava una maglia con il nome della libreria, inquietava parecchio.
-Non sono una luce e il genere mi piace, non voglio conquistare nessuno-di certo non la spaventava un ragazzetto così, anche se era abbastanza figo
-Ah sì? Permettimi di verificare io stesso con qualche domanda- il fatto che lei non fosse spaventata da lui era strano. Passarono un bel po' di tempo a parlare di Horror, film, libri e altre cose che è meglio non citare ma che hanno come comunque denominatore il tema "inquietante".
-Va bene va bene- si arrese il commesso- sei la regina delle cose Creepy, contenta?
-Molto- rispose lei- non ci siamo presentati...io sono Sunako
-Jeff- rispose il ragazzo- ma gli amici mi chiamano Killer
-Jeff the Killer? -sorrise lei
-Eh già, il tuo squartatore di fiducia- rispose lui- posso chiederti il numero?
-Certo- glielo diede senza troppi problemi- i tuoi amici sono appassionati del tema inquietante?
-Ovviamente, qualche giorno facciamo una bella riunione e guardiamo solo roba inquietante
-Sarebbe grandioso- disse Sunako.
Uscita dalla libreria, dopo aver comprato tre libri consigliati da The Killer, la zia e Noi la costrinsero a provare altra roba, con il risultato che ora aveva fin troppe cose. Si lasciò cadere sul letto, aveva cenato fuori con Noi e quindi non aveva fame, in più i ragazzi avevano già mangiato.
-Vorrei non essere una luce...
Kyouhei entrò, senza bussare al solito- Sunako, dobbiamo parlare
-Non sai bussare? Se mi stavo cambiando? -rispose annoiata la ragazza
-Come se qualcuno volesse vederti nuda- disse Kyouhei chiudendosi la porta dietro
-Certo come no! Vallo a dire al tipo della biblioteca- rispose lei alzandosi e guardandolo negli occhi
-Tipo della biblioteca? -aveva un'espressione nervosa, forse era geloso
-Un ragazzo che ci ha provato, abbiamo parlato di cose inquietanti, horror, noir...robe che a te non piacciono
-Come si chiama?
-Jeff- rispose lei
Lui digrignò i denti- non voglio che tu lo veda!
-Ma nemmeno sai chi è! E poi non hai nessun diritto a dirmi chi devo o non devo vedere!
-Si invece!
-No invece!
-Si invece!
Sunako sbottò- chi cavolo i credi di essere?! Perché dovresti dirmi chi devo o non devo vedere?!?
-Perché tu mi piaci scema!
-Che razza di dichiarazione è questa?!
-Non ne ho la minima idea! Non ci riesco a parlare con te normalmente!
Intanto fuori dalla porta di Sunako i ragazzi, la zia e Noi stavano ascoltando le calme e pacate urla dei due.
-E allora?!
-Cosa?
-Vuoi stare con me si o no?!
Sunako si zittì, stava parlando sul serio?
-S...si...-rispose lei con incertezza
-Sul serio?- chiese Kyouhei
Lei alzò le spalle- perché no? Va bene
-Quindi...stiamo...insieme? -chiese Kyouhei avvicinandosi
-Credo...di sì- rispose lei
La zia aprì la porta- vi volete baciare sì o no?!
-Zia?!
-Dai che qui tutti aspettano di vedervi come coppia!
-Che?!

E noi li lasciamo così, giusto perché mi diverto a creare guai. Grazie di aver letto questa storia nata per nascere e finita per finire. Alla prossima.

Forse aveva ancora una possibilità

FanFic: Pucca
Attenzione, i personaggi di Pucca non sono di mia proprietà la storia è solo ispirata a loro.
"Forse aveva ancora una possibilità"
***
Pucca aprì gli occhi, ancora, ancora un'altra notte insonne, ancora un altro sogno incomprensibile, ancora un altro incubo, si avvolse nelle coperte, era primavera ma aveva freddo, molto freddo. Si strinse le ginocchia al petto e lasciò le lacrime scendere in un pianto silenzioso, era stanca di tutto quello, stanca di venir rifiutata, stanca di inseguire, di combattere, di mangiare, di dormire...era stanca di vivere, eppure era là, nolente o volente, a vivere quello che per lei era un'inferno perché, sebbene indossasse la maschera da allegra ragazzina, nessuno sapeva che scheletri aveva nell'armadio, che ombre le tormentassero il cuore, che dolore provava a vedere tutti così felici. La sognava quasi ogni notte, una donna dal volto celato nell'ombra che cadeva a terra, lei era piccola a quel tempo ma sapeva chi era, era una donna legata a lei da vincoli di sangue, non sapeva dire chi fosse, sapeva solo che la stava lasciando andare, non sapeva se era un'invenzione della sua mente o se fosse una scena vista in passato o forse qualcosa che sarebbe accaduto in futuro, ma sapeva che era legato a lei e alla sua vita. Spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, non aveva tanta voglia di alzarsi, né di vedere qualcuno. Guardò la sua stanza, aveva ridotto l'ossessione per Garu, ora la maggior parte dei poster e delle foto erano spariti, conservava solo quelle di gruppo e poche singole, era maturata e tutti quei Garu, da quando gli incubi erano iniziati, le davano molta inquietudine, specie al buio. Aveva oramai diciassette anni e presto avrebbe fatto il suo diciottesimo compleanno, si lasciò ricadere sul letto e spense la sveglia, le finestre erano sigillate e la porta chiusa a chiave, si sentiva più sicura così. Lasciò che il tepore delle coperte la riscaldasse e la conducesse lentamente tra le braccia di Morfeo,  in quel momento avrebbe voluto rimanere in quel dolce stato di incoscienza e di dormiveglia, in quel stato che precedeva il sonno profondo e veniva dopo il dormi veglia. I suoi capelli neri, lunghi fino a metà schiena, erano sparsi sul morbido cuscino, in quel periodo si erano scuriti, la sua pelle era molto pallida, le sue labbra più rosse e i suoi movimenti più veloci, era come se fosse in qualche modo migliorata e peggiorata allo stesso tempo. Si poggiò una mano sul cuore accertandosi che, nonostante fosse attutito dalla camicia da notte nera, fosse ancora lì a battere. Si concentrò su quel rumore regolare, la tranquillizzava molto. Si accoccolò lasciando che la stanchezza avesse la meglio. Chiuse gli occhi e lasciò che ogni suono svanisse, solo il battito rimaneva perenne e questo faceva sì che lei si addormentasse con calma e serenità. Silenzio, questo le serviva, ma questo non era mai possibile in quella casa. Sentì bussare alla porta
-Pucca sono zio Raviolo, sei sveglia?
Si mise il cuscino sulle orecchie, se stava immobile e in silenzio loro se ne andavano. Dopo poco infatti lo zio scese le scale e la lasciò in pace. Sospirò sentiva che era ora di uscire anche perché sapeva che presto sarebbero tornate le voci.
-Dormi ancora Pucca?
Si alzò di scatto e perlustrò la stanza con lo sguardo.
-Ancora mi cerchi? -rise quella voce così oscura, minacciosa e maschile
-Farai ciò che dico vero?
Lei scosse la testa, qualcosa le strinse la gola e la alzò dal letto.
-Non hai capito con chi hai a che fare?
Urlò. Sentì qualcuno correre per le scale intanto che la presa aumentava.
-Pucca! Se vuoi sopravvivere devi ubbidirmi!- continuò la voce alzandola ancora di qualche metro
Garu sfondò la porta insieme a Tobe, ormai i due erano diventati amici, anche Ring ring le era diventata solo nemica, dopo aver mandato Garu a quel paese poiché era "un bambino che non avrebbe mai fatto l'uomo" secondo lei, la trovava solo antipatica non più una rivale, la cosa era reciproca comunque. La videro sospesa a mezz'aria la voce la lasciò cadere sul materasso, lei si mise a tossire. L'ombra che la teneva per il collo ritornò nell'oscurità della stanza, nel suo nascondiglio preferito, l'ombra di Pucca.
-Stai bene? -chiese Tobe preoccupato
-Uscite! -urlò lei di istinto, senza accorgersi di aver parlato, qualcosa scaraventò i due fuori dalla porta e chiuse la porta dietro di loro.
-Vedi Pucca? -lei aveva le mani sulla bocca- posso regalarti ciò che tu vuoi, tutto ciò che tu desideri...e voglio solo una cosa in cambio...la tua mano sinistra...allora, accetti?
-La...mia mano? -chiese Pucca guardandosela, avere tutto quello che voleva in cambio di una mano? Che cosa poteva significare infondo? -perché la sinistra?
-Per varie ragioni...non è la mano che voglio...ma ciò che rappresenta
La sinistra era quella che si usava chiedere per sposarsi, intendeva quello? Non era possibile.
-Ciò che rappresenta? Non capisco...ma...-l'aveva tormentata fin dalla culla, anche se ora aveva aumentato la dose di attacchi, era stanca ma non ancora battuta- per ora...rimane un no
Si alzò dal letto e si preparò alla svelta, una doccia veloce nel suo bagno privato e poi si era vestita. Il suo stile era cambiato dall'oggi al domani, dai vestitini Rossi e i capelli legati era passata a gonne nere con catene, oppure jeans in pelle attillati con una cintura a forma di teschio, magliette scollate e attillate, la sua preferita era una che aveva le maniche in stile strega era bianca con dei draghi disegnato sopra neri e aveva le maniche nere, le faceva risaltare la terza che aveva. I capelli erano lunghi e ora si divertiva a lasciarli liberi oppure a fare qualche piccola treccia tra un paio di ciocche. Era raro che in quel periodo uscisse ed era la primissima volta che si vestiva così di giorno, la sera nessuno ci prestava attenzione ma di mattina?
-Pucca! -intanto i ragazzi bussavano per sapere se stava bene.
Uscì dalla porta della camera, ci aveva messo si e no cinque minuti a sistemarsi per la giornata, era sempre stata super rapida. Il locale era ancora chiuso, avrebbero aperto a momenti, infondo era ancora buio fuori. Ormai usciva solo dall'alba al tramonto, si trovava meglio al buio che alla luce. Scese le scale e ignorò totalmente i ragazzi. Arrivò alla porta ma una stella ninja si conficcò a qualche centimetro da lei.
-Pucca? -chiese Tobe guardandola tra il preoccupato e il confuso, anche lui era cresciuto, ora era davvero un bel ragazzo...uomo visto che aveva due anni più di lei.
-In persona- rispose lei, i suoi occhi a mandorla si fissarono in quelli scuri del Ninja
-Dove vai a quest'ora e conciata così per di più- chiese il Ninja, anche se non l'avrebbe mai ammesso Pucca gli piaceva e la cosa, benché l'avesse capito solo da due anni, era reciproca anche per la ragazza, anche se Garu era ancora ai primi posti.
Lei sorrise e aprì la porta- chissà
Uscì con calma e si ritrovò subito davanti Ring Ring che rise- oh Pucca che stile penoso
La voce della ragazza aveva attirato l'attenzione di tutti che ora le guardavano
-Dici? -disse Pucca guardandola con aria di sfida- almeno io cambio il mio stile, tu indossi ancora lo stesso vestito che indossavi a 15 anni, cresci un po'
Non sapeva bene cosa le fosse preso e perché stesse rispondendo ma non le importava granché.
-Come osi?! Mocciosa! -urlò quella entrando nel suo stato di combattimento e colpendola con i capelli e facendola finire contro un albero, facendole anche abbastanza male per dirla tutta- tu non sei nessuno! Tu sei solo una mocciosa che i tre cuochi hanno adottato! Non ti volevano i tuoi figurati se ti vorrà mai qualche ragazzo!
Tutti guardarono Ring ring, stava dicendo cose davvero perfide, era vero che Pucca era stata adottata, ma non c'era bisogno di ricordarglielo
"Pucca...perché continuare a soffrire? Vuoi fargliela pagare vero?" -la voce aveva ricominciato a parlarle e a incitarla ad accettare il patto.
-Allora stai zitta eh? Non importa a nessuno perché non parli! Non importa a nessuno perché esisti e non importa soprattutto al tuo amato Garu figurati a Tobe!
Pucca si alzò dalle macerie, aveva lasciato che la "bella" la prendesse con quei suoi capelli e ora la ragazza la teneva a mezz'aria con quella sua chioma celeste
"Allora?"
-Accetto- disse lei a voce bassissima
-Cosa? -chiese Ring ring- ora parli anche da sola?!
Pucca le afferrò i capelli, mentre i suoi si stavano alzando.
-Ora hai davvero rotto- disse con voce incavolata Pucca mentre la voce rideva.
"Finalmente!"
La sua mano sinistra venne coperta da uno strano simbolo e lei riuscì a spezzare i capelli d'acciaio di Ring Ring. Si allontanò ma rimase comunque sospesa a mezz'aria e evocò due spade, voleva la guerra? Bene l'avrebbe avuta!
-Pucca? -chiese qualcuno
Il cielo si era oscurato e intorno a lei c'era un'aura demoniaca
-Preparati a morire...
***
Si alzò di scatto e guardò la stanza di ospedale, ma che cavolo si era sognato?! Guardò la sveglia, le cinque del mattino. Aveva avuto la febbre forse...guardò accanto a sé Pucca, si era addormentata sulla poltrona, aveva badato a lui tutta la notte. Sorrise, quella ragazzina lo tormentava anche nei sogni. Si rigirò nel letto, aveva ancora diciotto anni e lei solo sedici, in più lei sembrava innamorata persa di quel ninja di nome Garu, eppure era lì con lui, non con Garu. La guardò e si mise una mano sull'occhio bendato, aveva sfidato Garu, era stato quasi ammazzato da una frana e curato dalla ragazza che amava ma che non poteva avere...una bella giornata insomma. Guardò ancora la ragazza, lunghi capelli neri e lisci come seta, labbra rosse, occhi dolci, pelle perfetta e un fisico aggraziato, delicato ma incredibilmente forte. Sapeva che era stata lei a tirarlo fuori da quella frana e che l'aveva curato lei, nonostante tutto quello che le aveva fatto passare...era una ragazza dal cuore d'oro. Provò a mettersi a sedere, facendosi male alla spalla ancora dolorante. Lei si era svegliata subito, anche se il ninja non aveva fatto alcun suono. Gli mise una mano sul petto e con delicatezza lo rifece coricare. Gli cambiò le bende senza dire nulla e gli porse una medicina.
-G...grazie- disse lui all'improvviso facendola voltare a guardarlo, era raro che lui le parlasse- io...beh io volevo ringraziarti...per...per tutto
Lei sorrise gentile e tornò a sistemare le medicine. Quel sorriso gli aveva fatto aumentare il battito, guardò Garu entrare e lei salutarlo, da quel che sapeva loro stavano insieme...la cosa lo infastidiva. Garu dopo aver lasciato dei fiori per Tobe uscì lasciandoli soli.
-Pucca...posso farti una domanda?
La ragazza si sedette accanto a lui e annuì tranquilla, sembrava non importarle il fatto che lei fosse sola con lui.
-Stai con Garu?
Lei ridacchiò e scosse la testa
-Allora...ti piace? -chiese lui pronto a una risposta positiva
Lei alzò le spalle.
-Lo ami? -chiese ancora Tobe
Lei scosse la testa, cosa che stupì molto e rassicurò il ninja
-Allora, lo amavi?
Lei annuì, nessuno sembrava aver capito che il suo amore per Garu era sempre stato platonico, non lo amava ma le piaceva e per molto nemmeno lei l'aveva capito.
-Quindi ora non lo ami più?- chiese con fin troppo entusiasmo il ninja.
Lei ridacchiò e lo guardò come a chiedergli perché quelle domande, ma nonostante tutto annuì. Il ninja sorrise, Pucca uscì un secondo per parlare con il medico e Tobe esultò mentalmente, forse aveva ancora una possibilità.

Fine.

Roze e Dimitri

Roze e Dimitri

Categoria:  fantasy world, vampire

Vedete quel ragazzo dai capelli neri, occhi rossi, sguardo accattivante e fisico da seduttore? Lui è Dimitri Vanblood, è un vampiro puro sangue, ma è anche il legittimo erede della famiglia reale dei vampiri, a capo ovviamente dell'intero mondo vampiresco. Molto attraente vero? Potrebbe avere qualunque ragazza della scuola, mezzosangue o moroi che sia, i vampiri si distinguono in tre fasce, i moroi, i vampiri puro sangue, i mezzosangue, metà umani e metà vampiri, loro sono anche definiti "custodi" o "guardiani", si occupano della custodia e della protezione dei moroi, e infine gli strigoi, vampiri che hanno perso ogni singola parte della loro umanità, gli strigoi vogliono solo la morte dei moroi, per questo i guardiani si addestrano per proteggere i moroi. La V-Accademy serve proprio a tenere al sicuro i moroi e ad allenare i guardiani, qui si studia le solite materie, ma a orario invertito, di giorno si dorme e la notte si studia, i Moroi studiano magia mentre i Guardiani si addestrano. Vedete Dimitri sta osservando il campo d'addestramento, lui ha tutte le donne ai suoi piedi, ma l'unica che è riuscita a rubargli il cuore è la sua guardiana, anche lei una studentessa della
V-Accademy, anche lei diciassettenne e anche lei bellissima. Ha dei meravigliosi occhi grigio azzurri, dei morbidi e setosi capelli color caramello e un fisico che attrarrebbe chiunque. È considerata una vera e propria dea, sia per l'aspetto che per il numero di Strigoi che ha ucciso. Si sta allenando come al solito contro altri due Guardiani, ma sa bene che su di lei vige lo sguardo di Dimitri. Stese i due con una mossa.
-Roze non è giusto, contro una dea che possibilità abbiamo noi?
Lei ridacchiò- su su, un giorno mi batterete, forse
È gentile e per nulla superba, nessuno la può odiare per questo, forse sono un po' invidiosi di lei.
-Roze- la chiamò Dimitri, senza cambiare l'espressione da "me ne frego del mondo" che indossa sempre e che solo Roze riesce a rompere
La guardiana, con passo felpato, lo raggiunse.
-Sei stata...- vorrebbe dirle che è fantastica ma non ci riesce, come non riuscirebbe mai a confessarsi a lei- sei stata...abbastanza decente
Roze lo conosce meglio di chiunque altro al mondo, sa cosa voleva dire- mi impegnerò a migliorare allora- disse continuando a sorridere
-B...bene- rispose lui spostando lo sguardo in leggero imbarazzo, solo lei riesce a metterlo in imbarazzo con un solo sorriso- vieni, andiamo
Non chiese perché, lo seguì e basta. Per lei le regole erano fondamentali, sopra ogni cosa "I Moroi vengono prima di tutto", ma aveva anche regole personali, ovvero "Dimitri viene prima di tutti", se lui fosse diventato uno Strigoi l'avrebbe protetto dal mondo, non le importava chi o cosa avrebbe trovato di fronte a sè, Dimitri era per lei l'unica ragione per continuare quella vita.
-Senti Roze...- Dimitri cercava di calmare i canini, all'apparenza sembrava annoiato come al solito, in realtà stava cercando di calmare il sangue che gli ribolliva dentro a causa della vicinanza di Roze, per i vampiri maschi mostrare i canini significa due cose, eccitazione o fame, e non era sicuramente affamato.
-Dimmi- rispose lei avvicinandosi. Per un mezzosangue farsi mordere non è importante, lei si sarebbe anche fatta mordere, ma per un purosangue era uguale ad avere un rapporto molto ma molto intimo.
-Io vorrei chiederti di venire nei miei alloggi stasera
-Va bene- rispose lei calma.
Dimitri la voleva, la bramava, ma non riusciva a leggere i suoi pensieri, riusciva a leggere quelli di chiunque, ma non quelli di lei. Fece un respiro profondo, mentalmente perché non era da figo se lo faceva sul serio, e si mise le mani in tasca, non riusciva proprio ad abbracciarla inutile. Entrarono nell'aula di magia, Roze si posò vicino al muro e come al solito osservava le lezioni, tecnicamente era proibito ma Dimitri faceva ciò che più gli piaceva e nessuno osava dire qualcosa a Roze, non volevano fare arrabbiare una con più di seicento strigoi morti sul curriculum, e affrontare uno strigoi era un suicidio.
-Cosa c'è Dimitri ti porti dietro il cane da guardia? -disse un ragazzo con i capelli rossi e gli occhi rossi, Edward, figlio di un'aristocratico minore, idiota patentato e appena rientrato da una lunga espulsione.
-Edward non stuzzicarlo- lo avvisò uno dei tanti ragazzi, Dimitri per quanto tenebroso era rispettato, quasi venerato come un leader, Roze era considerata come la sua leale e fedele ombra, temuta ma desiderata da tutti.
-Altrimenti? -prese il polso di Dimitri ma Roze afferrò il suo prima stringendolo e fissandolo con uno sguardo penetrante
-Non toccare il mio Moroi- disse con voce neutra
-Mi fai male puttana di sangue- era un insulto pesante, voleva dire che Dimitri le succhiava il sangue per il puro piacere di farlo, le dava più fastidio quello che essere chiamata puttana, nessuno doveva offendere l'onore del suo Moroi- perché non vai a farti succhiare il sangue da qualche vampir...
Strinse la presa fratturandogli il polso, tanto ci metteva pochissimo un Moroi a guarire, mollò la presa lo afferrò per il collo e lo sbatté contro il muro- io sono Roze DarkBlood, vuoi che ti aggiunga alla mia lista?
-Che Lista? -chiese Edward cercando inutilmente di liberarsi
-Roze lascialo- disse Dimitri e lei ubbidì prima ancora che finisse la frase- non sporcarti le mani con un decerebrato come lui...la lista a cui si riferiva era degli strigoi che ha ucciso
-Solo un diplomato ha il permesso di uccidere uno strigoi...sempre che riesca a sopravvivere allo scontro
-Lei ne ha uccisi più di seicento Edward e ha il permesso di eliminare chiunque ritenga pericoloso per me- rispose Dimitri sedendosi al suo posto. Roze porse la mano al Moroi e lo tirò su per poi tornarsene nell'ombra della classe lontano da loro.
-Marco- disse Edward guardando l'amico dai capelli biondi e occhi rossi- ma loro che rapporto hanno?
-Ecco, Roze lo protegge sempre, è considerata la mezzosangue più leale della scuola, forse dell'intero mondo, esegue gli ordini senza fiatare e non sembra aver per lui nessun tipo di attrazione, anche se questo riguarda anche gli altri Moroi, non sembra interessata proprio a nessun tipo di relazione. Lui invece si capisce che la vorrebbe sbranare, ho visto che molto spesso ha i canini pronti quando vede Roze allenarsi con quelle tutine che attirano molta attenzione.
-Quindi pensi che lui la brami in quel senso?
-Ah non lo so, questo non è molto chiaro, però sembra che a lei non interessi molto cosa vuole Dimitri, se glielo chiederebbe sono sicuro che si lascerebbe mordere da lui
-Cavolo- rispose Edward sapendo quanto per un Moroi era importante quel gesto- è fedele da morire
-Spiritoso- rise Marco- comunque se ci vuoi provare, devi prima diventare amico di Dimitri, è l'unico modo per non destare la sua barriera.
-Si avvicina più facilmente a chi è amico di Dimitri?
-Diciamo che ti considera una forma di vita e non un soprammobile- rispose Marco scarabocchiando su un foglio una ragazza mezza nuda
-Uhm...buono a sapersi- rispose Edward guardando di soppiatto Roze immobile e con gli occhi chiusi poggiata al muro, se non sapesse che lei è lì non la vedrebbe nemmeno.
Le lezioni trascorsero velocemente e l'ora di andare a dormire arrivò in un secondo. Roze indossava la camicia di notte con cui dormiva, bianca e candida che lasciava intravedere le forme del corpo, sopra aveva i vestiti normali, per evitare errori, non sapeva se Dimitri voleva solo parlarle o fare altro. Bussò alla porta con una calma che non aveva. Il tempo lì era strano, per evitare problemi la notte era eterna, infatti il sole non sorgeva mai su quella scuola, non sapeva cosa succedesse e non sapeva se le interessava scoprirlo, sapeva che era sola, al buio, con il vampiro che avrebbe potuto farle tutto ciò che voleva senza nemmeno dover chiedere il permesso.
-Entra- disse Dimitri aprendole la porta e chiudendola subito dopo a chiave- voglio chiederti una cosa
-Dimmi- rispose lei, sentiva la tensione di Dimitri, il suo nervosismo, e questo la stava mandando un po' in ansia
-Voglio che tu resti immobile- la richiesta era strana ma non assurda...forse
-Immobile? -chiese lei poi sorrise e lo guardò- va bene
-Se non vuoi va bene
-Ho detto che è ok- era pronta a dare la vita per lui, star ferma non era certo un problema
Lui le posò una mano sul fianco e con l'altra prese il suo mento tra le mani, avvicinò le labbra e la baciò. Era pronto a ricevere un bel ceffone come minimo, visto che la ragazza l'avrebbe potuto anche uccidere con un colpo, lei lo lasciò fare, anzi rispose subito al bacio.
-Vorrei chiederti un'altra cosa, ma questa devi dirmi se...-non finì la frase che lei lo spinse sul letto e si mise su di lui
-Fa di me ciò che preferisci- disse lei notando i canini aguzzi di lui, un semplice bacio l'aveva mandato fuori di testa. Lui invertì i ruoli e la bloccò con decisione.
-Se mi lasci fare potrei non volermi fermare
-Non voglio che ti fermi- disse lei aspettandosi un morso, era un vampiro infondo, era normale che volesse morderla.
Lui fece scendere una mano sulla gonna di lei e la sfilò, le tolse l'uniforme in un secondo, senza che lei se ne rendesse conto era rimasta in reggiseno e mutandine, entrambi in pizzo nero in un modello abbastanza sexy. Lui si fermò a guardarla ancora una volta
-Sicura di volermi far continuare?
Lei lo guardò, i canini erano molto aguzzi, lo sguardo la bramava e il suo respiro era affannato, la voleva e non sapeva se possederla o no, chiuse gli occhi e sorrise per poi riaprirli, se avesse rifiutato l'avrebbe perso, non voleva perderlo e non le dispiaceva che lui la facesse sua, provò a parlare ma si rese conto di essere nervosa, quindi si limitò ad annuire. Lui la baciò ancora- sarò gentile promesso...
***
Si rimise l'intimo, era diventata sua secondo le usanze umane, beh la cosiddetta prima volta, ma lui ancora aveva i canini.
-P...posso morderti? -le chiese lui con evidente imbarazzo, come se non avesse appena fatto altro con lei. Lei sorrise e annuì. Lui si avvicinò al suo collo
-Potrebbe farti male...non so cosa prova chi viene morso visto che solo i maschi mordono
-Dimitri...
-Si?
-Hai la pessima abitudine di temporeggiare- disse lei sedendosi a cavalcioni sulle sue gambe- fa pure
Lui sogghignò e le cinse la vita, morse con delicatezza la clavicola di lei, subito il sangue di lei gli scivolò caldo in gola, gli piaceva ma era preoccupato per cosa stesse provando lei, sentì un gemito, non le stava facendo male, anzi sembrava piacerle. La sete di sangue però si stava trasformando in un'altra sete...spinse la sua guardiana sul letto e tolse i canini, leccò il sangue e la ferita provocandole un brivido lungo la schiena.
-Sto approfittando troppo di te- le accarezzò la guancia- ma non hai idea di quanto io ti desideri
-Allora fammi tua- disse lei- ogni volta che vorrai
***
Si strinsero nel letto- perché ti sei rimessa l'intimo e la camicia da notte?
-Perché non dovrei essere qui e anche tu ti sei rimesso i boxer- lo riprese lei
-Che vuoi che accada? -disse lui
-Che ci attacchino e che ci becchino mezzi nudi- rispose lei guardando il pugnale d'argento posato sul comò insieme alle due spade
-Uhm...mi piace- disse lui accarezzandole i capelli
-Cosa?
-Quando posso essere me stesso e quando tu puoi dirmi ciò che vuoi
-Dormi principino- disse lei cercando di alzarsi ma lui la fermò
-Ecco, ti ho preso verginità e ti ho succhiato via il sangue...il minimo è che dormi qui
-Solo per stanotte- sapevano entrambi che avrebbero dormito spesso insieme. Si accoccolò al suo petto.
-Solo per sempre- corresse lui- io non sono tipo da una botta e via
-Ah no? E tutte quelle che ti sei portato prima?
-Ehm...non sono tipo da una botta e via con te
-Oh carino- rise lei- vuoi dire che sono speciale?
-Certo- rispose lui stringendola- tu sei la mia guardiana, mia amica e beh la mia ragazza no?
-Dimitri sai che posso essere ciò che più ti piace- rispose lei guardandolo con calma.
Si sentì un'esplosione
"A tutti i guardiani controllare i Moroi"
-Dimitri Vanblood è il loro bersaglio- disse un guardiano anziano, gli anziani indossavano un vestito che copriva tutto tranne gli occhi rossi, una specie di tuta da ninja o da ladro. In men che non si dica i guardiani più potenti e importanti dell'intero istituto corsero verso la stanza di Dimitri, la porta era chiusa, il corridoio era ampio. Nemmeno il tempo di avvicinarsi che qualcuno fu scaraventato fuori dalla stanza con poco delicatezza. Uno strigoi dai tratti non più tanto umani si rialzò dolorante.
-Che cavolo?
-Non ti hanno insegnato a non entrare nelle camere altrui- chiese Roze uscendo con solo la camicia da notte e l'intimo a coprirla, non le interessava molto cosa avrebbero pensato gli altri in quel momento, doveva proteggere Dimitri.
Lo strigoi saltò contro Roze che con un colpo secco lo uccise. I più anziani la guardavano, aveva solo tre anni in meno di loro ma era molto più abile di loro.
-Dove sono gli altri? -chiese lei con tono neutro
-In cortile- rispose uno come in trans
Lei rientrò nella stanza, Dimitri si era intanto vestito- dove vai?
-Sta qui, mi occuperò di loro- il suo sguardo era gentile- tornerò promesso
Lui annuì- sta attenta- in quei momenti odiava essere un Moroi, voleva essere lui a proteggerla non viceversa. Lei saltò in cortile e con un colpo secco liberò due guardiani da uno strigoi.
-Levatevi, mi siete di intralcio- la sua voce era autoritaria e vista la fama i guardiani minori si ritirarono lasciandola sola contro altri sette strigoi.
-Ma siete matti?!- urlò un guardiano anziano di vent'anni, aveva capelli bianchi e occhi rossi, il fisico scolpito e tante cicatrici. Era Lucas Grey, uno dei cacciatori più abili del mondo con un record personale di 500 strigoi sconfitti, nulla però al confronto di Roze, lui per uccidere uno strigoi ci metteva ore, lei secondi- non potete lasciarla sola!
-Lasciala fare Lucas- disse Dimitri raggiungendo i guardiani
-Dimitri Vanblood, permetti che la tua guardiana muoia?!
-Lei non morirà- decretò Dimitri fermandolo- lasciala fare
Roze roteò le spade e puntò uno degli strigoi- vi do tre secondi per dirmi perché volete Dimitri, altrimenti assaggerete le mie lame
-Mortale sei schiocca se pensi di poterci uccidere- disse quello più vicino, Roze si mosse in fretta e in un secondo lo uccise facendolo diventare cenere
-Due...-disse lei guardando gli altri sei
-Uccidetela! -a quell'urlo lanciato da uno strigoi tutti gli strigoi attaccarono Roze.
-Stupide creature- disse lei uccidendoli con un colpo secco. Si girò verso Dimitri, vide la luce di un pugnale, scattò di corsa, spinse Dimitri dietro di lei e fermò la mano che lo stava usando, ferendosi. Ruppe la mano con facilità e con altrettanta facilità lo fece svenire.
Guardò uno degli anziani- portatelo nella sala interrogatori e scoprite che vuole da Dimitri.
Lui si avvicinò a lei e le prese la mano insanguinata- mi spiace
-Se stai bene è quello che conta, è solo un graffio nulla di più e se fosse avvelenato grazie al sangue vampiro. Non ti preoccupare
-Sei stata incredibile- disse avvicinandosi Lucas, intanto Dimitri aveva messo una vestaglia a Roze, non voleva che altri la vedessero così- come ti chiami?
-Roze DarkBlood, ho ricevuto il permesso di abbattere Strigoi quando ho preso posto come guardiana di Dimitri, da allora sono circa seicento strigoi
-Dopo stasera sei arrivata a Seicento-Novantanove- corresse Dimitri- uno solo è arrivi a settecento
-Sei la famosa dea quindi- disse Lucas conoscendo ciò che si diceva di lei- è un onore incontrarti
-Se non le dispiace, riporterei Dimitri in camera e mi andrei a fare una doccia- disse lei allontanandosi  con Dimitri accanto
-Una sola domanda- disse lui, lei si girò verso il guardiano- come mai era già nella stanza di Dimitri?
-Sono la sua guardiana, devo eseguire ogni suo ordine- rispose lei sfiorandosi il collo senza pensarci, cosa che fece arrossire Lucas, aveva capito che tipo di ordine.
***
-Lucas! -chiamò ancora Jack, un altro guardiano -Che pensi?
Erano solo guardiani in quella stanza e quindi si poteva parlare
-Conoscete Roze DarkBlood?- alla risposta positiva di tutti Lucas continuò, lui era dell'Accademia come istruttore e guardia, ma era arrivato solo da pochi giorni dopo una missione fuori di circa due mesi, anche prima aveva sentito nominare Roze, ma non aveva avuto tempo per conoscerla visto che saltava ogni allenamento- io l'ho vista combattere ieri, la fama non le rende ciò che merita, è davvero perfetta
-Non si allena mai molto, sta sempre con il suo protetto Dimitri Vanblood- aggiunse Jack- io non credo di averla mai vista da sola
-Lo segue anche in Classe, lui non vuole che lei si allontani un secondo- confermò Tobia, anche lui istruttore- sinceramente non so come una così possa sopportare un tipo così
-Ieri sera lei era già nella stanza di Dimitri- disse Lucas
-E allora? -chiese inizialmente qualcuno
-Quando le ho chiesto perché ha risposto che deve obbedire agli ordini di Dimitri in quanto sua guardiana, aveva un morso al collo, morso di Moroi- specificò Lucas
-Frena frena amico, vorresti dirmi che Dimitri il futuro governante ha una relazione con la sua guardiana?!
-Non credo si possa definire tale, lei è la più leale di tutti qui- disse un ragazzo di nome Rogger- sono nel suo stesso anno, lei è fedele a Dimitri, esegue tutto ciò che lui le chiede senza ribattere o chiedere perché.
-Aspetta volete dirmi che lei è in mano a un Moroi depravato che la sfrutta e la usa a suo piacimento e nessuno ha provato ha fare qualcosa fino ad ora?! -sbottò Lucas
***
Dimitri starnutì- cavolo...
-Raffreddore?- chiese Roze dandogli un fazzoletto
-Non credo...forse parlano male di me- rispose lui accettando il fazzoletto- va ad allenarti, tranquilla non mi rapiscono
-Lo spero- rispose lei raggiungendo gli altri, indossava una tuta da ginnastica aderente bianca e celeste, attirava molto l'attenzione.
-Bene oggi lotteremo a coppie, Roze tu lotterai contro di me- disse Lucas- fa come se dovesse dipenderne la tua vita
Lei alzò le spalle, non se ne curava molto della sua vita in realtà- va bene.
Dopo un paio di colpi Lucas guardò la ragazza, reggeva i suoi colpi e riusciva anche a infliggerne di potenti, non lo stupiva che avesse ucciso così tanti Strigoi, lo stupiva il fatto che fosse così fedele però, chi era potente di solito era poco incline alla lealtà ai Moroi- come hai conosciuto Dimitri?
-Per caso- rispose lei vaga, ma lo ricordava bene e sapeva che non era stato il caso.
***
Roze aveva sei anni allora, sua madre, una guardiana di alto rango, la portò con sé al lavoro un giorno, lì incontrò Dimitri. All'inizio lo aveva ritenuto noioso ma poi aveva cominciato a diventare sua amica. Quando seppe, all'età di dodici anni, che la famiglia di Dimitri voleva prendere una guardiana per lui lei si offrì come volontaria, Dimitri ne era entusiasta ma la famiglia la considerava ancora una bambina. Fu una notte, quando gli strigoi attaccarono che Roze dimostrò la sua bravura, difese Dimitri uccidendo dodici di quelli che ora erano ex-Moroi. Vollero prenderla subito, anche se giovane, era vicina alla famiglia e soprattutto a Dimitri, il quale aveva reso impossibile la vita a chiunque provasse a proteggerlo.
***
-Da quanto sei la sua guardiana?
-Ufficialmente dall'età di dodici anni, non ufficialmente da quando avevo sette anni- rispose lei ricordando quante volte aveva dovuto salvare Dimitri anche da piccola ed evitare che si uccidesse da solo.
-Conosci bene Dimitri quindi?
-Lo conosco da quando avevo sei anni- rispose lei ancora apparentemente calma ma innervosita dalle domande.
-Quindi non cambieresti Moroi?
Il colpo che lanciò Roze mise al tappeto Lucas, lei lo immobilizzò e lo guardò fisso negli occhi- non osare porre più una simile domanda
-Capito- rispose lui alzandosi appena lei lo liberò- sei aggressiva quando si tratta di Dimitri...
Roze l'ho immobilizzò con uno sguardo, stava premendo i tasti in modo errato, era stato troppo diretto.
-Scusami- disse riprendendo l'allenamento- come mai hai scelto di diventare una guardiana?
-Beh...volevo proteggere Dimitri
-Come mai?
-Quando era piccolo mi occupavo io di lui, stavo attenta a lui inconsciamente così decisi di diventare la sua Guardiana per lavoro
-Carino- rispose lui parando un suo calcio
-In molti lo troverebbero strano
-Chiunque sappia combattere per me non è strano
Lei si fermò- grazie- disse sorridendogli e facendolo arrossire
-N...nulla- come faceva a rompere le sue difese con un sorriso? Non era normale per lui provare attrazione verso una persona, era "asessuato" per come dicevano gli altri visto che non voleva né maschi né femmine- allora...stai insieme a qualcuno?
-Non avrei tempo e comunque l'unico mio obiettivo è tenere Dimitri al sicuro- rispose lei finendo bloccata nella sua morsa
-Ma voi due state insieme?
-Geloso? -chiese lei liberandosi e scaraventandolo a terra, gli porse la mano- io sono solo di Dimitri
-Roze- la chiamò Dimitri
-Grazie per l'allenamento Lucas, ci vediamo in giro- disse lei correndo da Dimitri
Lucas la guardò allontanarsi, era inutile, aveva vinto ben più del Mach, aveva preso il suo cuore.
***
Tra Dimitri e Roze c'erano sempre lunghi, lunghissimi, silenzi. Camminavano da un bel po' sotto la luce della luna piena in silenzio, normalmente le persone odiavano stare in silenzio, anzi meno ci stavano meglio era, ma per loro era normale, anche perché non potevano di certo mettersi a dire tutto quello che volevano per strada. Quella "notte", visto che in quel posto il concetto di giorno era una cosa sconosciuta, però il silenzio era disturbato dall'ansia di Dimitri e dal nervosismo di Roze. Dimitri sapeva bene che Roze sapeva che lui sapeva...ok in poche parole Dimitri sapeva che Roze era al corrente del fatto che lui si sarebbe dovuto sposare appena maggiorenne, ovvero dopo il ballo scolastico, e sapeva che lei era l'unica che avrebbe voluto sposare, il problema era "come glielo chiedo?"; Roze invece era inquieta perché sentiva su di loro lo sguardo di qualcuno, più di qualcuno in realtà, non poteva di certo pensare agli istruttori dei guardiani o che gli strigoi volessero averla come moglie del re strigoi...si insomma nessuno sapeva che significava farsi i cavoli propri.
 -Senti Roze- prese la parola Dimitri- ecco...certo...se...vuoi...
-Dimitri- lei si fermò a guardarlo negli occhi, mentre tutto stavano cercando di capire che cavolo stesse dicendo il Moroi- mi stai chiedendo di sposarti?
"Come cavolo l'ha capito?!"
-Si...ecco...-lui tirò fuori una scatolina- se...ti va...di sposarmi
-Sarei rimasta comunque con te fino alla morte Dimitri- rispose lei lasciando che il vampiro le mettesse alla mano un anello d'argento con un diamante nero incastonato
Lui la tirò tra le sue braccia e la baciò- chiederò il permesso di sposarti a tua madre oggi stesso
-Non c'è fretta- rispose lei- e sei il mio Moroi, puoi fare di me quel che ti pare
-Ma...voglio lo stesso chiedere e rispettare la tradizione- disse lui
-Come preferisci Dimitri- rispose lei riprendendo a camminare
Mentre i due conversavano tutti gli spioni della serata si stava chiedendo come cavolo faceva Roze a capire quel cavolo di Moroi e come il Moroi non approfittasse di quelle occasioni per farla sua...e si avevano proprio le grandi domande filosofiche da farsi eh?
****
Il matrimonio si sarebbe tenuto dopo il ballo e la cosa aveva messo in subbuglio la scuola e il mondo dei vampiri in generale. Ma saltiamo alla sera del ballo.
-Wow...Dimitri sta bene in completo- urlò qualche ragazza Moroi mentre i guardiani e i Moroi maschi si chiedevano che cavolo ci trovassero in un tenebroso come quello.
-Wow...-fu un coro generale

Roze indossava un lungo vestito da sera aderente color notte, i lunghi capelli erano acconciati e lei riluceva tra le altre ragazze, nonostante l'abito scuro. Non si allontanò da Dimitri, né durante quella serata, né durante il resto dell'eternità. Potrei dirvi di cosa successe dopo, di cosa decisero di fare, degli attacchi degli Strigoi, di amori e avventure secondarie, di gelosia, passione e tanto sangue versato...ma questa è un'altra storia.

5-Puppet e Lydia. Fine prima parte

5- Puppet E Lydia
-Che bella vetrina- dice Mangle trascinando Lydia davanti alla vetrina, subito raggiunta da Chica
-Si...stupenda- dice Lydia sarcastica
-Lydia sei l'unica ragazza che conosco allergica allo shopping
-Foxy prova a starci tu dietro a queste due-mi ribecca lei
-Ho un'idea, io e Mangle andiamo, insieme a Freddy e gli altri per negozi e voi due, visto che siete permalosi e cattivoni, andate in giro soli soletti- dice Chica allontanandosi e lasciandoci soli, ridacchiando con gli altri. Grandioso...
****
Grandioso...e ora si può sapere che facciamo?
-Vuoi andare...al parco? -propone lui. Guardo un attimo come siamo vestiti, lui sembra il classico teppista Figo con tutte le ragazze che gli sbavano dietro e io, beh, una ragazza di buona famiglia. Cioè lui jeans scuri, scarpe da tennis, maglietta da rocker, giacca di pelle, le medagliette da militare e un capello nero che gli copre i capelli rossi, io un vestito elegante celeste e bianco, con una bella scollatura a cuore, scarpe con il tacco celesti, un copri-spalle bianco e una borsa celeste...insomma io uscita da qualche commedia romantica lui da qualche film criminale...giorno e notte...
-Va bene- dico io camminandogli accanto, le persone ci guardano
-Mai uno che si fa i cavoli propri?
-Già- commento io avvicinandomi di più- dobbiamo sembrare due fidanzati per occhi esterni
-Beh allora...- mi mette un braccio intorno alle spalle e mi avvicina, alcuni si fermano a guardarci, ma la gente non ha davvero nulla di meglio da fare?!- facciamoli divertire no?
-Sai vero che penseranno che io sia la classica ragazza di buona famiglia e tu il classico teppista che la farà diventare una ragazza molto cattiva?
-Dici? Beh non mi dispiace l'idea di vederti in vestiti più sexy- scherza lui
-Stronzo- rispondo io
-Vedi? Cominci già a comportarti come una Bad Girl
-Idiota- dico io ridendo
*****
-Che dite abbiamo fatto bene a mollarli da soli? -chiede Mangle guardandoci
-Per me no
-Freddy non essere geloso- mi riprende Bonnie- è per il bene di Foxy
-Certo- commenta Puppet guardandolo- io ho davvero paura però
-Per?
****
-Puppet? -chiedo avvicinandomi a lui- su dillo
-Non ora, c'è gente Chica- mi dice lui camminando per seguirli
-Mangle tu hai capito? -chiedo io alla mia amica
-Chica, tra tutti noi, Puppet è quello che pensa sempre tutte le possibilità negative
****
Corro da Puppet- che ti prende
-Lasciami solo un po' in pace BB, ti prego, ho solo un forte Mal di testa
-Non è mai un buon segno, prevedo con questi le brutte notizie, non sarà che- inizia Bonnie
-No, prevedo solo un'imprevisto, un grande imprevisto, non è detto che sia cattivo- dice lui guardando Lydia da dietro un albero
****
-Si può sapere perché li seguiamo?! -sbotto io stanco di seguire Lydia, forse più di vederla con Foxy nel parco degli animali che altro
-Bonnie calmati e sta un po' zitto! Mio fratello non ha mai avuto una ragazza, questa è una cosa fantastica! -dice Mangle- su muoviamoci
-Non credo sia giusto tutto qui...
-Li abbiamo persi?! -dice Chica non vedendoli più
-Ora ci spiegate perché ci seguivate? - chiede Lydia sbucando da dietro con Foxy e facendoci prendere un infarto
***
Guardo Lydia, alla fine mi sono intromessa nell'appuntamento di mio fratello...beh l'avevo combinato qui ma...uffa!
Lydia è davvero straordinaria con gli animali, conigli, anatre (o galline non so distinguerle sinceramente), un orsetto marrone, volpi...sembra quasi che le nostre copie animali la amino, sta simpatica anche alle volpi, che di solito sono molto timide e insicure con gli umani.
-Lydia lo vuoi posare o no quella volpe? -chiede mio fratello ridendo
-Uffa è così coccoloso- dice lei poggiandolo sull'erba. La volpe di spaventa e scappa correndo verso un recinto
-No è il recinto dei lupi- dice una guardia, perché ora ho la voglia di farlo fuori? Ah già...l'abitudine da animatronix è dura a morire
****
Dei lupi?! Lo mangeranno! Guardo Lydia che ha scavalcato il muro come se nulla fosse- ma sei matta?!
Lydia non pare darmi retta, maledizione che cavolo ha in mente quella?!
-Foxy sta buono! -mi frena mia sorella- dobbiamo cercare il custode!
-Ma..!
-Guardate! I lupi! - dice Puppet indicando la gabbia. La volpe si è intrappolata in un tronco, Lydia è lontana e i lupi stanno correndo dalla volpe...cavolo...cavolo...non posso stare qui a guardare!
-Cosa...
Lydia si muove troppo veloce per essere umana. Con gli occhi da animatronix rallentiamo il movimento, corre veloce, in fretta, prende la volpe in braccio, i lupi si fermano a guardarla e indietreggiano con la coda e le orecchie tese, sono impauriti da lei? Alla stessa velocità torna dietro il muro e poggia la volpe sull'erba. Rimettiamo il tempo normale, non è possibile per un umano essere così veloce...
***
-Possiamo parlare? -chiedo a Lydia avvicinandomi a lei, siamo soli visto che gli altri sono saliti sulla ruota panoramica
-Dimmi Puppet
-Tu non sei totalmente umana vero?
Mi sorride- sono nata umana
-Ma non lo sei rimasta?
-Sono successe delle cose che hanno cambiato alcune cose...
-Non ne vuoi parlare?
-Non tutti vogliamo parlare del passato no? -dice guardandomi negli occhi- il passato è qualcosa che ti tormenta, ti uccide lentamente, non lo puoi cancellare, né dimenticare, ma lo puoi solo accettare e cercare di andare avanti
Dalla prima volta che ho guardato i suoi occhi, dal primo istante che ho parlato da solo con lei, ho visto...ho visto come lei fosse diversa...il nostro segreto...il mio segreto...lei forse non lo riterrebbe negativo...lei forse non sarebbe spaventata da tutto ciò...forse potrebbe accettarci...forse potrebbe accettarmi...
-Puppet -dice alzandosi e voltandosi a guardare la luna piena, siamo fuori da ore- se vuoi sapere del mio passato ti posso accontentare...ma- si gira verso di me, nei suoi occhi c'è qualcosa di strano, robotico- non sono l'unica a nascondere qualcosa no?

Fine prima Parte

4-Un bicchierino di troppo

4- Un bicchierino di troppo
Come ci eravamo accordati, quella sera avremmo avuto la nostra festicciole privata con Lydia.
-Chiaro? -chiede ancora Chica- non dite nulla
-Si Chica- ripetiamo noi, quando si tratta di feste lei è una strega dittatrice
-Freddy più convinto! -mi dice
-Io torno a lavorare Chica
-Noioso! -mi urla lei
****
Non c'è la faccio più con Freddy! Devo parlare con qualcuno...ma Mangle ha già i suoi problemi di cuore...Lydia!
-Lydia!
Entro senza bussare e la guardo piegata sulla piattaforma musicale, ha un bel sedere...ma che vado a pensare, oggi indossa dei pantaloni neri e una camicetta bianca.
-Dimmi Chica- mi dice lei distogliendomi dal fissarle le curve.
-Ecco...ho un problema
Lei si ferma e si poggia alla scrivania- ok siediti, ne parliamo e vedo che posso fare
-Grazie! -mi illumino allegra, nessuno vuole mai ascoltarmi qui!
***
Mi metto a giocare come al solito con le bottiglie di alcol e lo shaker, facendo su un vero e proprio spettacolo e attirando l'attenzione di tutte le ragazze nel bar, eccetto Lydia che mi ignora completamente.
-Niente continua a non volermi parlare- dico a Bonnie che sta lavorando insieme a me, oggi non ci sono animatronix poiché il locale è strapieno
-Su Foxy, l'hai baciata senza chiederle il permesso! -mi dice Bonnie servendo un'altra biondina tutta curve.
-Si ma non capisco, queste umane qui ci corrono dietro come assatanate, lei invece non ci caga di striscio!
-Non le capisco le donne! -dice lui versando un'altro drink
-Non c'è nulla da capire, Lydia ha un po' di classe e non sbava dietro al primo che passa- afferma mia sorella poggiandosi al bancone e beccandosi le occhiate languide dei ragazzi.
-Che intendi?
Mia sorella mi indica qualcosa- beh guardala lavorare
****
La guardo anch'io, cammina sui tacchi con naturalezza si muove con passo svelto tra i tavoli, ride e scherza con i clienti, è l'indiscussa regina qui dentro.
-Capito cosa intendo? -dico indicando i ragazzi e le ragazze
-Non proprio- ammettono i due
-Voi siete corteggiati solo da donne, lei da uomini e donne- dico io- quindi è abituata a evitare di guardare i ragazzi in quel modo
I due mi guardano insieme.
-Oh andiamo! Lei non cederà mai all'amore con facilità, chiaro?
Torno a guardarla, nonostante quel sorriso, ciò che ho visto ieri, sotto la magli sulla sua schiena...no mi sto solo preoccupando Foxy ha visto male.
****
Guardo Foxy ancora imbambolato.
-Com'è?
-Cosa? -chiede lui riprendendo a lavorare
-Baciarla- dico io indicando Lydia
-Ho provato una scossa elettrica, mi sono sentito vivo, veramente vivo, era come se...il mondo si fosse fermato all'improvviso e il tempo scorresse a mio favore. Come se avessi...non so...rivisto solo le cose belle della mia vita.
-Così mi fai venire voglia di baciarla eh! -lo dico scherzando ma non ne sono così sicuro, le ragazze protestano dicendo "bacia me" ma non le cago.
-Provaci e ti sbrano
Ridiamo, stiamo insieme da anni e quindi ci conosciamo benissimo, sappiamo bene che Lydia è una bomba che potrebbe esplodere se uno di noi fa passi falsi. Ma come non farli con una così bella ragazza?
****
Spio Puppet che spia Lydia che lavora, ok non sono uno stalker ma vedere il mio migliore amico attratto da quella fata è strano...io credo di capire cosa prova per Lydia, lei è molto gentile con noi e non sembra spaventata nemmeno dalla nostra forma di robot. Si sta dando molto da fare per il locale e la cosa sta piacendo molto a tutti, Freddy compreso.
-Vuoi che ti presto la macchina fotografica?
Lui sobbalza- ecco...
-Sei sempre così impacciato! -rido io- non riesci nemmeno a parlarle!
-Sta zitto BB!
-Puppet! -grida Freddy entrando e facendoci prendere a entrambi un infarto- vai a distrarre Lydia così che noi possiamo fare gli ultimi preparativi.
-Si signore- fila lui
-Sei geloso? -chiedo io guardandolo
-Di chi?
-Lydia
-Perché lo chiedi?
-Perché non hai mandato Foxy, me, Bonnie o le ragazze, evitando così che uno di noi ci provasse o le ragazze mettessero in testa a Lydia strane idee.
-Torna a lavoro tu...
Direi che ci ho preso in pieno.
****
Mi avvicino a Lydia- Hey
-Hey, tutto bene?
Stiamo chiudendo, devo trovare una scusa per fermarla- ecco...
-Qualcosa non va?
-C'è...una...una ragazza...ecco...
-Problemi di cuore? Siediti su e dimmi tutto- si siede sul divano rosso sangue e incrocia le gambe, mi siedo accanto a lei
-Allora...non la conosco da moltissimo tempo, ma è davvero dolce e gentile e...non so...non riesco a non pensarla, è bellissima e...credo che mi piaccia moltissimo...
-Questa ragazza ha mai parlato con te?
-Un paio di volte ma sono timidissimo e non riesco a dirle ciò che provo...
-Beh non dovresti dirglielo, prima dovresti conoscerla meglio, magari ci sono cose che di lei ti potrebbero terrorizzare a morte e non la vorresti più...
-Sono sicuro che sarebbe il contrario...-guardo l'orologio- vieni su andiamo
****
Guardo per l'ennesima volta i miei nuovi amici sbronzi, solo io e Foxy siamo rimasti sobri, io perché non amo l'alcol, lui per evitare figuracce con me.
-Li porto a letto- dice lui caricandosi Freddy e Bonnie su una spalla e BB e Puppet sul l'altra- ehm...faccio palestra?
-Io non ho chiesto nulla- dico io sorridendo- porto Mangle e Chica in camera allora.
Rimessi tutti a letto torniamo a sederci al bar.
-Allora...mi spiace per...
-Non importa- dico io guardandolo tranquilla
-Posso chiederti cos'è successo alle tue ossa?
-Lo stesso che è successo alle tue?
Foxy mi guarda tra il sospettoso e il curioso- cioè
-Uhm chissà la crescita?
-Spiritosa- sembra sollevato dalla cosa
-Anche se...le mie non sono proprio totalmente umane
-Cioè?
-Avevo un problema da piccola e le mie ossa furono sostituite con un'endoscheletro- spiego io- di ossa umane non è ho quasi più
-Io- sentiamo un vetro rompersi, lui guarda l'orologio e sospira- è tardi, quasi mezzanotte, è meglio che tu torni a casa
-Oh...hai ragione, buona notte Foxy- dico io uscendo
-Notte Lydia- lui chiude la porta dietro di me. Guardo la mia mano, mentre continuo a camminare verso casa, non avevo mai detto a nessuno di avere ossa di animatronix...mai


3- Foxy giù le mani!

3- Foxy giù le mani!
Sorrido vedendo entrare Lydia, puntuale come un orologio svizzero, indossa un paio di jeans neri, una camicetta grigia e stivali neri, si toglie gli occhiali da sole e mi sorride.
-Buongiorno Freddy
-Puntuale come sempre- le dico sorridendo- gli altri stanno ancora dormendo
-Nell'appartamento di sotto giusto?
-Esatto, intanto puoi fare un po' ciò che vuoi
-Beh se vuoi ti do una mano, sembri indaffarato con quelle carte
Si siede accanto a me- stavo pensando un po' a fare della pubblicità ma non sono abile con queste cose
-Allora lascia che ti aiuti
Prende il pc e lo mette al centro, le sue mani sfiorano le mie per prendere le carte che stavo esaminando.
-Prima di tutto, serve un sito internet che mostri la pizzeria, il locale e le persone che qui lavorano, gli animatronix e magari anche il menù completo, poi ci deve essere una bacheca con cui scrivere al ristorante, prenotate e anche dargli una votazione con le stelle e lasciare magari un commento o una recensione- si mette a scrivere velocemente sul Pc, cercando foto dalle telecamere e vecchie immagini, dopo nemmeno 5 minuti ecco il sito del Freddy's- questo è un contatore, indica quante volte altri hanno guardato il sito, non conta le visite di questo pc. Basterà chiedere ai clienti di lasciare un giudizio sul sito e la voce passerà velocemente.
-Ma è fantastico! -dico io guardando le foto e le immagini che ha creato
-Basterà tenerlo sotto controllo e aggiornarlo spesso e non avrete problemi, poi- prende i volantini che stavo facendo e apre l'immagine dei volantini sul Pc, li ristruttura e li ricrea- con questi dovrebbe andare meglio, basta metterli a disposizione dei clienti, distribuirli nelle cassetta delle lettere del quartiere e chiedere il permesso di affissione al comune, dovrebbero andar bene no?
-Sono perfetti, avremo un sacco di nuovi clienti- è bravissima lo devo ammettere
-In più questo dovrebbe andar bene- mette in stampa i volantini e prende ciò che ha stampato prima- è un semplice quiz, per vedere quale animatronix o cameriera preferiscono vedere, così da regalarti con i turni ecc. Va bene no?
-Perfetto! Sul serio, davvero perfetto.
-Scusa, dovevo darti una mano invece ho finito per fare tutto di testa mia
Le sorrido- va benissimo anche perché io sono una frana con queste cose
-Se ti serve qualcos'altro dimmelo
Mi balena in mente una bella idea, Foxy mi vorrà morto- potresti svegliare gli altri? Foxy per ultimo per piacere
-Va bene
*****
Arrivo all'ultima porta e busso, non sento risposta, starà dormendo ancora...certo che dormire alle 15:30...entro piano, è una stanza in pieno stile maschiaccio, ci sono poster di varie band rock sui muri rossi, il pavimento è nero, in giro, oltre ai vestiti, stranamente ordinato ma fuori dall'armadio, ci sono una chitarra elettrica e un peluche di una volpe rossa. Mi avvicino al letto dove Foxy dorme ancora, ha i capelli lontano dagli occhi, che sembrano sani entrambi, quindi è il suo stile, capisco. È coperto fino al collo con la coperta rosso fuoco, sembra così Pacifico ora, al collo ha una collana, non la vedo bene ma sembra una di tipo militare, quelle piastrine su cui è inciso il nome e i dati del soldato per i riconoscimenti vari.
-Foxy- lo chiamo io, lui si gira verso di me ma continua a dormire. Gli accarezzo una guancia- Foxy svegliati su- mi esce una voce dolce e gentile, perché questo ragazzo mi suscita così tanto interesse?
Lui apre piano gli occhi, entrambi di un meraviglioso ambra.
-Freddy vuole che ti prepari e vai su
Lui sghignazza e senza nemmeno che io capisca come mi ritrovo bloccata sotto di lui, scoprendo l'abitudine del ragazzo di dormire solo in boxer neri, ha un fisico che dire perfetto è dire poco, divento rossa di istinto e non riesco a liberarmi, non riesco a spostarlo, ha una presa di ferro.
-Foxy?
-Sto sognando...tanto vale divertirsi no?
-Non è un sogno! Cavolo ragiona Foxy...
-Se non è un sogno, perché sei qui in camera mia?
-Perché mi ha mandato Freddy!
Sento la sua mano scendere e un brivido mi percorre la schiena, è la prima volta che non sento un senso di disgusto nel stare così vicina ad un ragazzo, la sua mano si ferma sulla mia schiena e mi avvicina a se, con l'altra si mette a giocare con una mia ciocca e per poi spostarla per prendermi il mento e baciarmi. Per un momento lascio che le sensazioni prendano il sopravvento ma come sento la sua mano risalire, sopra la maglietta, vicino alla spina dorsale e al mio segreto lo allontano e gli butto un ceffone. Scatto in piedi e corro sopra.
I ragazzi mi guardano arrivare come una furia
-Cos'è successo?
-Oh niente Foxy ha solo provato a stuprarmi! Se scusate vado a fare il mio lavoro e se Foxy mi si avvicina avrete stufato di volpe come nuovo piatto- corro di filato via.
***
Guardo mio fratello come a volerlo ammazzare, cosa che voglio in effetti- le sei saltato addosso?!
-Pensavo di stare dormendo!
-Ma non ne combini una giusta eh?
-Non volevo...vado a scusarmi
Lo blocco- e farti uccidere? No caro, ora torni alla forma Animatronix e lavori come Foxy volpe, così lei si calma
-Va bene
Bonnie ride.
***
-Bonnie finiscila- mi dice Freddy avvicinandosi- renditi conto che Lydia ora stata attenta il triplo a ciò che facciamo noi maschi
-Oh...oh! -guardò male Foxy, già non le sto simpatico mi mancava la cazzata di questo per aiutare la mia relazione con Lydia.
-Va a lavoro va- dico io seccato- e chi si trasforma con lui?
-Io- dice Mangle- lo terrò d'occhio
-Eh fai bene- dice Freddy
***
Io e Puppet ci guardiamo, Foxy riesce a fare solo stronzate, non è una novità, ma poverina Lydia, non ha fatto nulla di male, anzi, ma con Foxy non si può mai stare tranquilli.
-Puppet, andiamo in cucina va e iniziamo a preparare gli impasti.
-Va bene BB, ma sono preoccupata per Lydia- mi dice lui entrando in cucina.
Siamo abituati così tanto a fare quei piatti che ormai facciamo più cose al minuto- che intendi?
-Lydia...non mi sembra una ragazza forte...forse ha bisogno di qualcuno che la conforti- continua a sorridere anche mentre lavora
-Vuoi aiutarla come lei ha aiutato te?
-Si- dice lui, il suo sorriso è ancora più sincero- sarei felice di renderla felice- diventa rosso- non in quel senso! Ah che mi fai dire fratellino!
-Certo certo, è colpa mia è colpa mia! - ridacchio, lui che si interessa alle ragazze? I miracoli esistono.
***
Guardo i ragazzi lavorare e appena Freddy mi passa vicino sbotto- non ci posso credere che Foxy l'abbia quasi stuprata!
-Sta calma! -mi dice lui- Foxy l'ha bloccata sul letto e lei si è liberata di lui in meno di 5 minuti, non è successo nulla, ma starò ben attento a Foxy d'ora in poi.
Sorrido- bravo, così mi piaci
-Puoi andare a prendere una scatola in magazzino? Siamo a corto di spezie
-No problem.
Apro le porte del magazzino che si trova in pieno salone, ancora i clienti non sono arrivati quindi non c'è nessun problema, tutti sono in sala a parlare, anche Mangle e Foxy anche se sotto forma di animatronix. Mi alzo sulle punte e cerco di prendere la scatola, che mi cade ovviamente addosso, se fossi davvero umana mi romperei l'osso del collo di sicuro. Nonostante però io sappia che non mi può succedere nulla urlo. Cado a terra terrorizzata ma sento che qualcuno mi protegge dalla scatola, la guardo in faccia- Lydia
***
Mi alzo piano, per fortuna sono arrivata in tempo- stai bene?
La tiro su, la scatola avrebbe rotto l'osso del collo a Chica se le fosse caduta addosso, lei annuisce piano-cavolo ma non sapete che la roba pesante va in basso? L'importante è che non ti sei fatta male...
Lo sguardo stupito di Chica è lo stesso che hanno gli altri, Mangle e Foxy compresi apparsi dal nulla al posto degli animatronix.
-Qualcosa non va?
Mangle è una tipa diretta ormai l'ho capito, si avvicina e mi tira su la maglietta per vedere la schiena, cosa che non riesce a fare visto che me la ritiro giù prima che qualsiasi persona possa vederla.
-Ma che fai?!
-Ti è appena caduta addosso una scatola che potrebbe averti rotto qualche costola! Dobbiamo andare in ospedale e...
-Non serve, sto bene- dico io pacata
-Ma- dice lei
-Sto bene davvero
****
Guardo Lydia uscire dal locale e tornare a casa
-Ok Foxy che cosa c'è? -chiede Freddy vedendomi così pensieroso
-Ho usato i raggi dei miei occhi da animatronix
-Non voglio sapere che intimo usa grazie- dice lui
Io lo guardo seccato e tutti si mettono in ascolto
-Non ha ossa umane, né la colonna vertebrale umana, né le altre ossa del busto umane
-Spiegati- mi dice Puppet
-Ho visto, ha ossa dello stesso materiale nostro, e quando Mangle ha alzato la maglietta ho visto una lunga cicatrice, ma non ne sono sicurissimo sulla cicatrice.
-Questo spiegherebbe perché non si è fatta male- ammette Chica- ma cosa può essere successo per avere le ossa di animatronix?
-Beh...noi le abbiamo avute morendo- dice mia sorella facendo una smorfia
-Non credo, sembra ancora viva, cioè viva viva, non viva morta come noi- dice Bonnie sedendosi sul bancone
-Potrebbe aver subito un'operazione? -ipotizza BB
-Temo sia peggio di così- dice Freddy riprendendosi dal suo silenzio
-Cosa vuoi dire? -chiedo io guardandolo
-Sono solo teorie...dai dati che sono riuscito a trovare, pare che sia stata adottata due volte, la seconda è quella attuale con i genitori con qui vive, la prima era un uomo single, viveva in una villa e lavorava come custode ad una pizzeria...
-Vorresti dire che...
-Sono solo teorie- afferma lui- però da ora in avanti, cerchiamo di avvicinarci a lei per scoprire cosa sta succedendo.
***
Poso la borsa sul divano, mi tolgo i vestiti e mi faccio una doccia, mi fermo davanti allo specchio a fissare la grande cicatrice che ho sulla schiena.

-Non può ferirmi nulla, io non sono più umana.

2- Lydia la Lupa

2- Lydia la Lupa
-Lydia- entro con calma nella sala di controllo, Lydia sta maneggiando con i pannelli di controllo
-Oh Ciao Chica, ti serviva qualcosa? -riattacca un cavetto e le telecamere si mettono a funzionare tutte insieme
-Wow, erano anni che non le vedevo funzionare! -mi sfugge, con il mio accetto credo che riesca a capirmi, più o meno
-Anni? -chiede lei- comunque cosa volevi? -si alza con calma da sotto la scrivania e si pulisce le mani.
-Cosa dovevo dirti...oh si ti vuole vedere Foxy, rimanga tra noi ma...
-Chica! -vedo Mangle entrare
****
Entro e guardo Lydia- quei vestiti?
-Cosa c'è di male? -chiede lei
Io sorrido, una salopette da lavoro con una mini gonna che arrivava a metà coscia, ai piedi porta degli stivali con il tacco, ha i lunghi capelli legati in una coda alta, il vestito e scollato.
-Vuoi fare colpo su qualcuno? - mi avvicino e le prendo una ciocca tra le mani- così stenderai mio fratello
-Fratello? Foxy? -chiede lei- perché dovrei volerlo attrarre?
-Chissà -commentiamo io e Chica, è bello poter fare queste chiacchiere con altre ragazze oltre Chica- vai che ti aspetta...è bello averti con noi
****
Io ridevo tranquillo a vedere il mio migliore amico guardarsi allo specchio- non ti sei mai preoccupato così tanto per il tuo aspetto! -rido ancora, sia Freddy che Foxy che si mettono in tiro per una ragazza! Che scemi io non lo farei mai! Puppet e BB invece hanno altro a cui pensare.
-Bonnie sta zitto! -mi dice Freddy
-Se tu vuoi rimanere il deficente che sei non è colpa nostra-Foxy è gentile come sempre vedo.
Sentiamo bussare alla porta dell'ufficio i due saltano come se avessero sentito chissà cosa
-È aperto- dice Freddy con il suo tono pacato. Ora crepo dal ridere.
-È permesso?- mi congelo vedendola entrare- Chica mi ha detto che mi avevi chiamato Freddy
****
Bonnie mi fissa a bocca, ok mi inquieta, in mano ho ancora la chiave inglese che stavo usando per il centro di controllo- ti serviva qualcosa?
-Ehm...come ti trovi qui da noi?
Ok mi hanno fermata per farmi questa domanda? -Bene, c'è molto da fare, quando Chica è venuta da me avevo appena riavviato il pannello di controllo delle telecamere-indico le telecamere che ora si muovono- così dovrebbe funzionare, se c'è qualcosa che posso fare ditemelo, apriamo tra due ore no?
-Esatto, potresti controllare le luci sul palco?
-No problem- dico io- se avete bisogno di me fate un fischio
-Lydia, come mai le code? -mi chiede Foxy
Ne sfioro una- Chica e Mangle mi hanno assalita, me le hanno fatte loro, sotto costrizione, credo che mi abbiano presa per una bambola, io torno a lavoro a dopo.
Esco e mi dirigo al palco, ok strani e dir poco, pensano che non abbia notato lo sguardo sulla scollatura? Maschi! Per questo preferisco i robot!
****
-Bonnie è uscita sai?
-Freddy...sembrava una coniglietta con quelle code- mi dice lui- cioè Wow
-Io vado a vedere la lavorare- dice Foxy- sapete com'è ora che le telecamere sono attive, posso guardarla senza problemi
-E io ti seguo a ruota libera
I due escono, che schiocchi, le luci sono collegate a terra, figurati se lei starà inginocchiata in modo da farsi vedere dalle telecamere! Ma, in quanto capo, ovviamente, devo controllare che lavori bene, solo perché sono il capo, non per altro
****
-Serve una mano? -mi chiede Puppet sbucando dal nulla, e facendomi prendere un mezzo infarto
-Oh no tranquillo- dico io, mi sono rifatta una coda alta e l'ho legata in una treccia stretta e ordinata- ti serve qualcosa?
-Carion- dice lui
Stringo l'ultimo cavo e faccio partire le luci, funzionano perfettamente ora- carion? Fammi dare un'occhiata
-Ecco- mi porge una scatolina di legno, molto fine e carina
-Ok vediamo un po'- la apro, non fa suono, la chiudo, giro la chiave e la riapro- niente eh? Posso aprirla?
-Se riesci a farla suonare ancora, sarebbe fantastico- ha un'espressione molto triste
-Vedo cosa posso fare- dico io- ma in cambio devi sorridere, facciamo questo patto? Io ti aggiusto il carion e tu sorridi, ok?
-Va bene
Mi siedo sulla sedia del bar e poggio il carion sul bancone, dalla mia tasca tiro fuori dei cacciavitini è capovolgo la scatolina, la apro e inizio ad armeggiare- non sembra rotta...da quanto non suona più?
-Da un bel po' in realtà, non ho avuto tempo per farla aggiustare però- confessa lui- sai nessuna ragazza mi aiuterebbe
-Dici? -che c'entra con ciò che stava dicendo? -beh non capisco la razza umana in generale, mi trovo meglio con i robot, ma direi che non sei tu il problema...
-Dici?
Richiudo il coperchio e faccio partire la musica, funziona- fa una bella musica- dico io. Chiudo il carion e lo dò a Puppet- un sorriso?
Lui sorride- grazie
-Visto? Sei molto più carino quando sorridi, prova a sorridere di più e le ragazze non mancheranno- mi alzo e guardo l'orologio- ti lascio prepararti
****
-Lydia- entro nel camerino- Freddy dice di dare a Chica e Mangle una mano in sala
-Oh ok, grazie BB- mi risponde sorridendo lei- di a Freddy che mi cambio e arrivo subito
-Perfetto a dopo- mi allontano, Lydia è molto simpatica, non me lo aspettavo, di solito gli umani non lo sono
****
Guardo Chica e Mangle che fanno praticamente i fiori moe-moe degli anime giapponesi, loro indossano una divisa da Maid, in pieno stile Maid giapponese con gonna corta e cerchietto, gialla per Chica e rosa per Mangle. Io ne indosso una color nero. Mi sento osservata. Chica e Mangle filano a servire i clienti subito, il locale ha aperto da quindici minuti e già sono pieni a metà. Chica corre sui roller per portare e prendere le ordinazioni di pizza e dolci, Mangle si occupa di dolci e dessert, io entro in sala cercando di non farmi vedere più di tanto, raggiungo Chica e le chiedo istruzioni.
-Servi ai tavoli, io ora vado a occuparmi di alcune cose con Bonnie e Freddy, dobbiamo sistemare gli animatronix e li controlliamo da una sala, tu servi al posto mio per piacere.
-Va bene- ok ammetto che ho subito pensato a un triangolo tra i tre, la vedo allontanarsi con Bonnie. Servo velocemente i tavoli, sento costantemente gli occhi di Foxy, di Puppet, di BB, degli animatronix, di Mangle...insomma di tutti, su di me, la cosa mi mette a disaggio, ma non lo mostro, devo lavorare e basta non preoccuparmi di loro. Puppet si mette ad aiutare ai tavoli mentre Mangle prende il posto in cucina. Ha un'aria così tetra che i clienti si spaventano a vederlo.
-Puppet- lo chiamo- sorridi, così li spaventi
-Va bene- dice lui
-No, prova a sorridere, parla con un tono un po' allegro e vedrai che l'ambiente si illumina, guarda come faccio io- mi avvicino ad un tavolo, con un bel sorriso sincero. La coppia sorride subito di rimando e subito punta la sua attenzione su me- buondì e benvenuti al Freddy's, posso prendere le vostre ordinazioni?
-Vorremmo prendere due pizze piccanti, il menù "Chica infuocata" e...come dolce ci consiglia qualcosa?
-Oh i nostri dolci sono tutti buonissimi, ma visto che siete una così giovane e bella coppia- i due si guardano sorridendo, lei arrossisce e sorride dolcemente- vi consiglio una fetta di torta del cuore, si dice che chi trova dentro la ciliegia mentre la divide con il proprio amato rimarrà con lui per sempre
-La ciliegia c'è sempre vero? -ride lui
-Oh beh può anche darsi, ma infondo non è più romantico così?
-Prendiamo quella allora- dice lei sorridendo, prendo i menù è segno tutto, da l'ordine a Mangle e torno da Puppet- capito come?
-Credo di sì- dice lui
-Prova su- gli sorrido io
Lui si avvicina ad un tavolo di ragazze, sorride e parla tranquillamente con loro, prende l'ordine e lo da a Mangle che come una pazza fa avanti e indietro.
-Visto? -dico io passandogli accanto- se sorridi fai colpo
Lui mi sorride e annuisce tornando a lavoro.
****
-Bene ragazzi e ora di chiudere
Sono tornato nella mia forma umana insieme a Chica e Bonnie, ormai rimangono solo i ragazzi adolescenti che si bevono qualcosa ma presto se ne vanno e si chiude, è stata una bella giornata, Lydia è stata perfetta, era cordiale con i clienti, li spingeva, senza che loro se ne accorgevano, a prendere primi, secondi e tanto altro. Aveva aiutato Puppet a essere più cordiale, cosa che sembrava funzionare con le ragazze.
-Lydia come ti sembra?
-È stata fantastica oggi- questa è la risposta che mi hanno dato tutti, non potevo assumere nessuno migliore di lei.
-Hey lasciala! - mi giro al grido di Foxy, un cliente ha preso Lydia per il polso.
***
Ah sempre problemi devo avere?
-Allora schiava della pizzeria? Perché non vieni a lavorare per me? Ti pagherei di più e- lo guardo nella maniera più seccata, annoiata e disinteressata che ho, cosa che lo fa zittire
-Chica, apriresti le porte? -chiedo io, lei annuisce e va ad aprirle.
-Che vuoi fare eh agnellino?
Io pesto il piede del tipo, gli afferro la mano e lo scaravento sul pavimento, gli girò il braccio dietro la schiena e lo immobilizzo così.
-Sbagli a dire che sono un agnellino, io sono il lupo cattivo.
Lo butto fuori, torno a sorridere, ma stavolta da sadica- e torna a trovarci mi raccomando- rientro con calma e mi becco uno sguardo stupefatto di tutti, che poi scoppia in una risata clamorosa.
-Alla faccia! L'hai steso- dice Mangle sorridendo
-Stai bene? -mi chiede Chica- questo succede ogni tanto con i clienti, di solito è Foxy che li caccia a calci nel sedere.
-Scusate per la scenata, ma non sopporto i cretini così -dico io
-Ti capitano spesso? -chiede Puppet
-Più di quanto vorrei, di solito me ne libero e basta o li mando in ospedale, dipende da che umore ho
Loro scoppiano a ridere. Foxy scavalca il bancone del bar e mi mette un braccio intorno alle spalle sorridendo- ho il soprannome!
-Sentiamo- dice Freddy
-Lupa- dice lui fiero- perché ha l'aspetto di un agnello ma è un lupo nel cuore
-Beh non male- dicono loro

-Bene...Lupa benvenuta nella famiglia del Freddy's

I am the father apparently

I am the father apparently Trama: Ritornata indietro nel tempo a quando era ancora una bambina, Lia non vuole soffrire alle mani dell’abusiv...