WitchandAngel : luglio 2020

Capitolo 20: He doesn't deserve you...

Capitolo 20: He doesn’t deserve you…

-Cosa? –chiese Lycoris incredula.
Nel gioco Damian non spariva dalla vita di Duke.
Non vi era mai menzione di quella scena.
Lui non era mai andato via dai Von Dragon…
Eppure ora…
-Lord Damian deve tornare a casa ovviamente- disse il tipo guardandola
-Ma è a casa! –disse lei
-L’arciduca rivuole suo figlio a casa.
Damian Demon era il figlio dell’arciduca Demon.
Era nato da una donna che l’Arciduca si era scopato una notte e basta.
Era stato abusato per essere figlio illegittimo.
Aveva visto sua madre morire per quello.
Era un bastardo in quella famiglia.
Era odiato.
E ora osavano venire a chiederlo indietro?!
-Perché? –chiese Lycoris furiosa
-…
-Risponda- disse Lycoris incavolata nera al nobile che era venuto a raccattare Damian
Osavano venire così…
-Lord Damian è l’unico erede rimasto –disse l’uomo senza cambiare emozione sul viso
-Ah…
Non ci volle un genio per capire cos’era successo dopo una breve spiegazione.
Lycoris aveva salvato CENTINAIA di bambini e adulti affetti da Black Dream.
Caso volle che il padre di uno di essi avesse deciso di vendicarsi dell’abuso subito dal figlio, la sua malattia era nata a causa dell’Arciduchessa Demon, e aveva fatto uccidere i ragazzi unendosi all’odio comune per la famiglia Demon.
L’Arciduca era tornato a casa trovando sua moglie in lacrime che lo supplicava di perdonarla mentre i suoi figli erano stati uccisi brutalmente da essa.
Per ciò che l’Arciduca sapeva, sua moglie aveva dato di testa e li aveva uccisi tutti lei.
In realtà un allucinogeno aveva fatto vedere alla donna altri al posto dei figli.
Lycoris lo sapeva perché poteva usare i suoi poteri per saperlo.
Gli altri? Nessuno avrebbe mai saputo.
-My Lady…- disse Damian
-Non deve chinare il capo a… -iniziò l’uomo
-Sta zitto –disse Damian infuriato
-Puoi andare- disse Lycoris guardandolo- ma ricordati questo…non sei un oggetto che loro possono rifiutare e accettare a piacere…Io ti lascio andare…ma se osi abbassare il capo a chiunque…CHIUNQUE…avrai una Lycoris molto ma molto arrabbiata…chiaro?
Lui la strinse in un abbraccio- non piangere…
-…-lei non rispose ma si tenne a lui singhiozzando



Capitolo 21: I am not going to leave you

Capitolo 21: I am not going to leave you

Dopo aver decretato che Ludovic sarebbe stato messo alla ghigliottina, il caos dell’Impero parve frenarsi in uno stato di fermo.
Vi era panico? Si.
Incertezza? Si.
Ma vi era speranza.
Speranza che Alexander fosse forzato a lasciare il ruolo.
Speranza che Leon diventasse il nuovo imperatore.
E dopo l’evento di potere che l’Impero aveva visto…la speranza era certezza.
Di fatto, Alexander Demon apparve di fronte al popolo dando le sue più sincere scuse e rimuovendosi dal trono.
Nonostante ciò il contenuto del suo discorso aveva lasciato molti…stupiti.
-La mia salute non mi permette di starci sopra ma anche da sano non ci sarei rimasto. Non sono fatto per essere sovrano e ciò me lo aveva detto anche mio padre prima di passare a miglior vita…fin dall’inizio, l’Imperatore Noir Leon Demon ha proclamato che Leonhardt Noir Damon Demon sarebbe diventato il suo successore. Di fatto vi è un contratto che io ho deciso di firmare concordando con il piano di mio padre. Leon avrebbe avuto una normale vita e si sarebbe ritrovato sul trono a fine dell’Accademia. Di ciò mio fratello non è mai stato informato
Ed era vero.
Nemmeno nel gioco ciò veniva detto.
Quando Leon lo sentì era chiaramente sconvolto dalla cosa.
-Mio padre non era perfetto né particolarmente attento ai nostri desideri. Quando io ero più giovane mi prestava più attenzione di ciò che ho visto dare a Leo se sono onesto…
Il discorso durò parecchio.
Ma la parte più importante era che…
-Mio padre ha sempre, SEMPRE, visto che talento mio fratello era e quanto il nostro Impero avrebbe mostrato una nuova luce sotto la sua guida. Per questo…andrò contro il contratto di mio padre e darò a mio fratello questo impero prima del tempo…dopotutto che glielo dia ora o in due settimane quando l’Accademia finirà…non cambia no?
Subito dopo ciò avvenne quello che per Leon sembrò troppo veloce.
Venne incoronato.
Divenne imperatore.
E gli venne dato il riconoscimento di tale.
Tutto nell’arco di 24 ore.
In due settimane avrebbe finito l’accademia.
In due mesi aveva il primo evento con ogni nobile esistente.
In due ore dalla sua incoronazione erano iniziate le lettere per cambiare fiancé.
-Che razza di…- mormorò guardando il terzo giorno del suo orribile mal di testa- ho una fiancé, che cazzo mi servono queste?!
-Leo… -disse Angelica entrando nel suo studio- se disturbo…
Lui la tirò in un abbraccio- non voglio la corona…
Lei ridacchiò- ma sei così attraente con essa…
Lui sospirò tenendosela a sé- non lasciarmi
-E chi ti lascia- rise lei- tu non…
-Mi hai detto sì, non puoi dirmi no ora- disse lui
Lei rise e lo strinse di più- andrà tutto bene, sei forte e coraggioso e io sarò qui con te per ogni secondo di debolezza…governerò al tuo fianco Leo, non avrai nessun tipo di imperatrice inutile
Lui sorrise- saresti la migliore anche solo se mi sorridi e abbracci…
Era con lei. Angelica stava ricevendo e prendendo la posizione dell’Imperatrice più che seriamente. Voleva sposare Leon, avrebbe messo a tacere quelle dannate oche con un eccelso lavoro di Imperatrice. E dopo? Dopo avrebbe mostrato loro ciò che Raven le aveva insegnato!



Capitolo 20: Are you fucking kidding me?

Capitolo 20: Are you fucking kidding me?

Ludovic venne fatto entrare nella sala del trono dai soldati.
Non capiva cosa fosse andato storto.
Aveva seguito il suggerimento della sua fidanzata.
-Se uccidi tuo padre sarai imperatore- gli aveva detto Marybelle
-Non c’è modo che ciò fallisca
-Ovviamente Lord Leon non ti farà nulla
-Sei il principe di questo impero
-Non c’è motivo per cui finirai nei guai
-Ovviamente la corona è tua
-Non è forse ovvio che prenderai il trono?
-Sei perfetto per il ruolo…
Ogni singolo commento.
Ogni singola frase.
Ogni singolo atto.
Davano valore a ciò che lui pensava.
Davano convalida ai suoi pensieri.
Alla sua corruzione mentale.
Al suo diavoletto sulla spalla.
E così lo fece.
Dopo averlo fatto non ebbe rimorso finché sua madre non chiamò le guardie.
Solo allora capì che l’avrebbero ucciso.
Ma ora andava bene…
-Zio Leo –disse con un sorriso Ludovic
Suo zio era sul trono.
Suo zio che sapeva l’avrebbe capito e supportato.
Era suo zio dopotutto.
Era lo zio Leo!
-Ludovic…vuoi dirmi in che situazione ti ritrovi? –chiese Leon
-Tutto questo è solo un malinteso –disse Ludovic
-Un malinteso?
-Si! –disse lui
-E cosa sarebbe successo nella tua modesta opinione? –chiese Leon
-Ovviamente è colpa di mio padre!
-Di Alex? –chiese Leo
-Si! Se lui avesse dato la corona come gli avevo chiesto non sarebbe successo!
-Sire… -disse il ministro al suo fianco
Leon sorrise- capisco Ludovic…
Lui sorrise- e allora…
-Portatelo nelle celle –disse Leo- e preparate la procedura per chi tenta di uccidere un membro della famiglia Imperiale…
-Cosa…perché? Cosa vuoi farmi?! –chiese Ludovic
-Non è ovvio cosa ti aspetta? La ghigliottina… -disse Leon diretto- non so cosa tu credevi ma…niente al mondo mi farà mai ignorare il tentato omicidio di mio fratello…considerati fortunato, fosse stato per me saresti morto anni fa…



Capitolo 6: I was a Bitch




Capitolo 6: I was a bitch

Isabelle sospirò sedendosi alla scrivania.
Doveva scrivere parecchi nomi.
Quando era nella sua prima vita come Isabelle era stata infedele.
Aveva avuto…
Avuto…
Forse…più di trenta amanti…
Erano di ogni tipo…
Soldati
Nobili
Ricchi
Poveri
Attraenti…
Chiunque le desse attenzione e la facesse sentire bene onestamente.
Sospirò ancora riguardando la lista e aggiungendo nomi su nomi.
Era difficile ricordare tutti.
Alcuni se li era portati a letto.
Altri erano solo da flirt.
Alcuni li aveva approcciati lei.
Altri presentati dall’Imperatrice.
Altri l’avevano approcciata.
Era difficile dire chi era peggiore o chi avesse colpa tra lei e gli altri.
Ma ciò le aveva dato parecchi dati.
Parecchi piani segreti.
Parecchi segni di corruzione.
Parecchi omicidi nascosti.
Parecchia…roba che doveva venir celata per evitare ghigliottina.
Lavorò per ore sulla lista e poi su ciò che ricordava di aver scoperto o di aver sentito.
Era…disgustoso.
Ogni nome portava in mente centinaia di eventi.
Le storie di una notte.
I tradimenti di mesi.
Le mani del marito insanguinate.
Era…
-Bell tutto bene? –chiese Stephan notandola pallida
Era nel passato.
-Si –disse lei correndo quasi a farsi coccolare e consolare- ora sì
Lui la guardò confuso ma la coccolò contento- che facevi
-Una lista di cose che ho scoperto…potrebbero servirti? –chiese Isabelle dandogli la lista
Era stata una puttana ma almeno ora poteva usare quella conoscenza per aiutarlo…
Lui sorrise- grazie amore…
Perché voleva aiutarlo.





Capitolo 19: Emperor, I'm Emperor now?!

Capitolo 19: Emperor, I’m Emperor now?!

Quando Leo arrivò a corte aveva il cuore in gola.
-Leo…
-Alex… -disse lui correndo al capezzale del suo letto
-Avevi ragione eh…- ridacchiò Alexander tenendogli la mano
-Che è successo? –chiese Leo
Era fuori con Angelica ad un appuntamento quando ricevette la notizia che Alexander era stato aggredito.
In quel momento il suo cuore si era fermato.
Non voleva che come nel gioco lui…
-Non è grave- disse Alex
-Che cosa è successo? –richiese Leon guardandolo dritto negli occhi
-Ludovic l’ha assalito con un coltello- disse Sarah ancora in lacrime
Leo non rispose alla cosa ma guardò la coppia.
-Leo…
Si girò verso il medico- è in fin di vita?
-No –disse subito il dottore- ma non potrà sforzarsi per un paio di mesi…
-Bene… -disse Leo
-Leo…
-TI AVEVO DETTO DI STARE ATTENTO A QUEL FOTTUTO RAGAZZINO VIZIATO CHE MI RITROVO COME NIPOTE E TU CHE FAI?! TI LASCI PRENDERE ALLA SPROVVISTA E ACCOLTELLARE! SEI PER CASO ANDATO DI TESTA?! COME CAZZO GOVERNI UN IMPERO SE NON SAI GESTIRE UN MOCCIOSO DI DICIASSETTE ANNI!?!
L’intera corte si congelò, Leon non era mai…rumoroso. Se si arrabbiava, raramente successo, era sempre calmo nel parlare. Quella era la prima volta che lo sentivano urlare, soprattutto all’imperatore…
I ministri che erano stati chiamati per la situazione erano sbiancati.
-Leo…
-NON “LEO” NIENTE! NON OSARE DIRMI DI CALMARMI PERCHÉ TI ASSICURO CHE NON MI CALMERÒ PER PARECCHIO TEMPO! CHE DIAMINE HAI IN QUELLA TESTA?!? ARIA FRITTA?! TI HO DETTO CHE QUEL MOCCIOSO ERA PRATICAMENTE CERTO CHE TI AVREBBE CERCATO DI FAR FUORI E TU CHE FAI?! UNA BEATA MINCHIA! CHE CAZZO TI COSTAVA TENERTI UN SOLDATO VICINO!? NON CHIEDO CHE TU ABBIA LA GRANDE DOTE DI ATTUALMENTE DIFENDERTI, MA ALMENO UN FOTTUTISSIMO SOLDATO!? CHE CAZZO LI PAGHIAMO A FARE SECONDO TE? PER DECORO DI INTERNI!?
-… -Alex abbassò il capo, in quel momento Leo era identico a suo padre…
-Leo… -provò Sarah
-Ah non pensare che perché sei donna tu la scampi signorina- disse lui incurante di aver dato signorina a una donna che poteva essergli madre- sei la madre di quel moccioso e marito di questo coglione, ti ritengo altrettanto responsabile della cosa! Sei imperatrice, non una mocciosa di dodici anni in amore!
Nessuno dei due sovrani osò fiatare.
-Avete capito?
-Si…- dissero i due in coro
-Bene…e ora dov’è il futuro cadavere… -disse Leo girandosi verso le guardie che si irrigidirono
-Scappato… -disse una
-Fantastico…vedo che avete preso l’essere decorazioni da muro molto seriamente…dopo mi assicurerò di ricordarvi cosa fate per mestiere e cosa vi paghiamo a fare –disse lui allontanandosi dalla sala. Alex guardò Sarah che subito lo aiutò a mettersi sulla sedia a rotelle
-Sire…
-Leo! –chiamò Alex mentre l’Imperatrice lo spingeva- che vuoi fare? Sarà già al confine per…
-Oh fintanto che è in territorio del nostro impero non mi scappa –disse lui facendo gelare tutti mentre andò diretto al trono dove la corona di Alex era ancora poggiata.
-Leo…-provò Jonathan capendo la situazione ma Angelica lo tenne fermo.
Leon prese la corona da Imperatore e aprì la balconata principale che dava sul regno- vediamo dove scappi moccioso…
-Leo…- chiamò Alex e rimase stupito dal vederlo mettersi la corona e rimuoversi i guanti- quello…
Immediatamente il cielo si oscurò e Leon mosse la mano verso la città.
Vi era un potere che la famiglia Demon poteva ereditare, potere che Alex non aveva. Era un potere di magia d’ombra che controllava ogni essere vivente nel confine del proprio territorio. Con esso si poteva giustiziare sul posto o trovare un fuggiasco o intruso. La corona era solo un amplificatore del potere.
Un’enorme mano di ombra stretta in pugno emerse vicino alle mura della capitale. Il cielo si schiarì immediatamente.
-Trovato… -disse Leon girandosi verso le guardie tremanti- avete dieci minuti per trascinarlo qui…muovetemi
Loro corsero fuori quasi la loro vita dipendesse da ciò…beh…
-Imperatore, cosa facciamo? –chiese un ministro guardando Leon
Avere quel potere era diritto di riprendere la corona più diretto di qualsivoglia cosa al mondo- chiama i nobili…ho un decesso da pronunciare…



Capitolo 5: He is very...mean...




Capitolo 5: He is very…mean…

Se c’era un uomo che Isabelle odiava era l’Imperatore.
Per quanto suo marito aveva lati poco piacevoli non era mai e poi mai stata sua intenzione ferirla in alcun modo.
Beh la prima notte fu un disastro ma dopo quella si scusò veramente e provò più volte a farsi perdonare, senza contare che non la sfiorò minimamente senza il suo consenso dopo ciò.
Anche adesso, se lei diceva NO era un NO.
L’imperatore invece…No era Si e Si era Si.
La madre di Stephan era riprova di ciò.
E purtroppo non tutte avevano avuto modo di dirlo…
L’Imperatore non era l’unico uomo con quella mentalità.
Molti erano…aggressivi con le proprie mogli.
Ma lui lo era con tutti.
Era impossibile per un uomo dire no se la moglie veniva presa.
Stessa cosa per una donna.
Come potevano altrimenti i mariti di così tante donne accettare in silenzio?
Come poteva qualcuno andare contro sua maestà l’Imperatore?
Come poteva lei andarci contro?
Per questo stava resistendo ora.
-Se solo fossi più giovane- rise l’Imperatore
Isabelle sorrise trattenendo i conati.
-Oh ma sua maestà è giovane…
Lui rise- mi lusinghi usignolo, mi lusinghi usignolo
Nella sua prima vita non l’aveva “degnata” di tale grazia per fortuna.
Ma in questa pareva non avere tale fortuna…
Dopo ore di sopportazione finalmente tornò a casa.
-Preparate un bagno –disse disgustata dalla sensazione che aveva a causa degli occhi dell’uomo su di sé
-Si my lady –disse una maid
-Bentornata –disse Stephan distratto- com’è andata?
Sebastian le sorrise- bentornata
-Bene…tuo padre voleva SOLO stuprarmi –disse Isabelle salendo le scale
Sebastian quasi perse la presa sui documenti e guardò in ansia Isabelle.
Non voleva ciò forse dire…
-Ah ok –disse Stephan distratto
Sebastian lo guardò.
Tre secondi dopo i documenti in mano di Stephan
-Cosa?!
Stephan corse dietro a sua moglie per spiegazioni mente Sebastian si era incupito. Sperava solo che Isabelle potesse scamparla, non voleva che la storia si ripetesse…


Capitolo 4   Lista Capitoli   Capitolo 6


Capitolo 4: Alone...




Capitolo 4: Alone…

Stephan sorrise guardandola sotto di sé- uhm…niente male la vista
-Hai ancora energie…? –chiese lei affannata
-Sono un generale militare, ho più energie di ciò che credi…ma a giudicare da qui sotto non sembrerebbe una cosa negativa per te…
Lei divenne rossa- idiota
Lui ridacchiò- quindi…l’Imperatrice?
-Pensa che la stia aiutando a farti fuori –disse lei riprendendo fiato sotto di lui
Lui la guardò dispiaciuto- mi spiace…se non fosse per me eviteresti di dover fare il doppio gioco
-Per te farei anche di peggio –sorrise lei guardandolo dolcemente
Era vero.
Isabelle si sentiva tremendamente colpevole nei confronti di Stephan.
Per questo motivo aveva deciso che l’avrebbe messo su quel trono, tanto la sua famiglia era lui ora.
Per quanto amasse sua zia…non poteva dimenticare che era causa di parecchio dolore.
I suoi cugini erano…indifferenti per lei.
Onestamente non aveva nessun tipo di relazione con loro.
I suoi…meh
Madre e padre erano…distanti.
Non ricordava molto perché non erano mesi che non li vedeva ma anni però ricordava ciò che le serviva per decidere.
Erano assenti.
SEMPRE assenti.
Erano famiglia reale quindi impegnati.
Padre Primo Ministro.
Madre principessa.
Lei…futura schiava di marito X.
Li vedeva solo per cerimonie, feste e simili obbligatori.
Se non fosse stato evento con nobili i suoi compleanni sarebbero stati solitari.
Non che non lo fossero ora che ci pensava…
-Tutto bene? –chiese lui notandola inscurirsi in volto
-Si…
-Tesoro?
-Stavo solo pensando ai miei- disse lei sospirando
Lui la guardò- non…credo di averli mai incontrati ora che ci penso…erano alle nozze?
Lei scosse la testa- no
-…
-Stephan? –chiese lei che venne tirata a sedere e stretta in un abbraccio
-Non pensarci, ora sei mia famiglia non loro –disse lui
Lei capì e lo strinse- grazie…
Dopo averla calmata la tirò tra le sue braccia per chiacchierare.
-Mesi? –chiese lui
Lei annuì- se escludo le nozze, ho visto i miei la prima volta in…forse otto mesi quando mi hanno comunicato che mi sarei sposata in due settimane…
-…
-Poi sono spariti al solito e apparsi per spedirmi il giorno delle nozze via. Dopo…né visti né sentiti –disse lei
-Se divento Imperatore, rado al suolo quel cazzo di palazzo- mormorò lui baciandola
Lei sorrise- grazie tesoro…


Capitolo 3   Lista Capitoli   Capitolo 5


Capitolo 19: Oh fuck it!

Capitolo 19: Oh fuck it!

-Non accetterà mai –disse Duke seduto con i suoi nel soggiorno
-Se fosse una normale lady, forse potremmo ma…lei è figlia di un Arciduca…nemmeno con il mio legame con la famiglia reale potrei…-il padre sospirò sconsolato.
Suo figlio era innamorato…e lui poteva fare assolutamente niente per lui.
Lycoris guardò i suoi e poi sospirò- posso provare io
I tre si girarono verso di lei.
-Lycoris? –chiese Duke
-Davvero? –chiese Katherine speranzosa
-Devo solo parlare con l’Arciduca…penso di poter muovere la mano. Dopotutto sta ancora lavorando per rimuovere il principe no? Non vedo come questo non sia ottimo per noi…- mormorò lei
Katherine la strinse- grazie
Lycoris sospirò- va bene…esco per un paio di ore…
-Dove vai? –chiese il padre
-A procurarmi il peggiore materiale per ricatto esistente…un figlio –disse Lycoris uscendo dalla stanza e prendendo il bastone da passeggio.
***
-Come? –chiese l’Arciduca molto calmo. Dopo la rottura del fidanzamento della figlia aveva capito quanto pericolosa e utile fosse la più giovane della famiglia Von Dragon.
-Ciò sarà compito mio…può organizzare la riunione tra 3 ore? –chiese Lycoris- se otterrò la rimozione del principe come erede al trono, voglio che lei acconsenta che mio fratello sposi sua figlia
Lui sorrise- bene…hai tre ore…
Lei sorrise alzandosi- non c’è niente che io non possa fare…né in cielo né in terra…
****
-My Lady questa zona…- disse Damian preoccupato
-Non è nulla- disse Lycoris aprendo la porta del locale
-Cosa posso fare young lady? –chiese il barista distratto mentre puliva i bicchieri
-Sto cercando un ragazzo, capelli neri, occhi ametista- disse Lycoris
L’uomo alzò gli occhi e si congelò sul posto. Una sola donna poteva avere Black Dream ed essere di età da marito…- lady Von Dragon…cosa vuole da mio nipote?
Lycoris sorrise- dov’è suo nipote Sr?
-Qui –disse un ragazzo di circa vent’anni- cosa vuoi?
-Aaron –disse il biondo dietro il bancone
Lycoris mosse la mano e sorrise- sto per proporti qualcosa che permetterà a te e tuo zio di vivere al di fuori di questa zona, in un luogo dove nessuno di voi due avrà problemi economici…
Il ragazzo la guardò confuso- cosa vuole?
****
-Non capisco perché…- mormorò il moro dagli occhi celesti seduto sul trono
Il padre di Lycoris sorrise- Nicholas su, mia figlia avrà un buon motivo
-Quella ragazza sta bene vero? –chiese la bionda con occhi verdi sul trono alla sua migliore amica
-Mia figlia sta benissimo Beatriz- sorrise la madre di Lycoris
-Perché sono qui? –chiese Stephan irritato con al suo fianco Lovely- perché sono loro qui?
L’intera corte reale e i nobili più importanti erano presenti. Qualcosa gli diceva che nulla di buono sarebbe accaduto
-Che poi perché hai chiesto in prestito uno dei miei vecchi abiti? –chiese Nicholas al migliore amico ignorando il figlio
-Non lo so, voleva mia figlia- disse l’uomo onestamente
-Scusate il ritardo- disse Lycoris entrando nella sala. Indossava stivali con tacco, un paio di pantaloni da completo neri, una camicia a righe bianca con su un gilet e una cravatta rossa. Sulle spalle vi era la grossa giacca da uomo nera che le dava l’impressione di essere…un boss. I capelli lunghi erano tenuti in una coda alta e il trucco leggero la faceva sembrare solo più matura- ma ho dovuto fare una piccola sosta…
-Non importa- disse tranquillo il sovrano- di cosa volevi parlarci?
-Della rimozione del principe Stephan dagli eredi al trono –disse Lycoris diretta con le mani poggiate sul bastone di passeggio di fronte a sé
-Come ho già detto all’Arciduca, i miei altri figli sono ancora tutti di età inferiore ai 10 –disse il re- e io sono vecchio
-Oh ma sire, non dovrebbe mentire- disse Lycoris con un sorriso congelando la sala
-Cosa? –chiese la regina
-Sua maestà ha ragione se si parla di figlio ottenuti dalla regina, ma sua maestà dovrebbe sapere che non ha solo la regina come madre di propri figli –disse Lycoris
L’intera sala era in shock. Il re sbiancò- non ho mai tradito mia moglie
-Corretto –disse Lycoris
-Allora…? –chiese la regina confusa
-Entrambi avevate un’amante…o avete forse scordato Nives? –chiese Lycoris facendo fermare tutti in confusione e capire i due sovrani
-Si…avevamo una maid che io e mia moglie avevamo a letto –ammise il re capendo- ma è morta…
-Vent’anni fa per Black Dream…-disse Lycoris- e chiese di passare i suoi ultimi mesi di vita nella dimora di famiglia al lago…l’avete seppellita con la famiglia reale…ma avete mai chiesto alla famiglia di lei se avesse avuto…altro durante i sette mesi lì?
-No…- ammise il re- ma era sterile…
-Aver la Black Dream non rende sterili- disse Lycoris- più difficile avere figli ma non sterili…se permettete…vorrei presentarvi qualcuno…
Dalle grosse porte entrò insicuro un ragazzo alto e muscoloso di circa vent’anni, con due grandi occhi viola e capelli neri come la notte. Ciò che indossava era una delle vecchie uniformi del sovrano ma anche senza era impossibile non notarlo…era la copia del re da giovane.
-Il suo nome è Aaron –disse Lycoris raccontando la sua data di nascita, da dove veniva e chi era sua madre.
-Per gli dei… -mormorò la regina con le lacrime agli occhi alzandosi dal trono e avvicinandosi al giovane prima di sfiorargli tremante il volto- ha gli occhi di Nives…
Il re si alzò anche avvicinandosi- vent’anni…sono vent’anni che…portate un quadro di Nives!
Uno dei servi corse fuori e Aaron li guardò confuso- che sta succedendo…?
Lycoris gli sorrise- puoi fargli vedere il medaglione di tua madre?
Lui annuì tirando fuori un portafoto in argento con delle iniziali incise
-Nives! –disse la regina sfiorando quello identico al suo collo- Celestia! Guarda!
La madre di Lycoris si avvicinò di corsa e sfiorò il proprio- Nives…le iniziali, NCB, stanno per Nives Celestia e Beatriz. Fu un regalo che la regina precedente ci fece quando eravamo molto giovani. Nives non lo levò mai…quando la seppellimmo non l’aveva giusto?
-Si –disse in conferma il re- all’epoca non ci abbiamo pensato e dopo…non volevamo aprire la tomba
Aaron guardò Lycoris confuso e lei sorrise- riconosci la donna nel quadro?
Aaron si girò- perché avete un quadro di mamma?
-Sei suo figlio! –disse la regina tirandolo in un abbraccio e facendo morire di infarto il ragazzo
Il re sorrise- mi spiace…abbiamo messo troppo tempo a trovarti…
L’Arciduca capì al volo cosa era l’opportunità- con questo sire, potete diseredare Stephan
-Non potete accettarlo così! –disse Stephan capendo che cosa stava per succedere
-E perché no? –chiese la regina furiosa. Nives era la sua migliore amica e amante, un figlio di lei era SUO figlio. La logica di ciò non esisteva ma dettagli…
-Lui è chiaramente un fake! –disse Lovely
Aaron li guardò irritato- certa gente…
-Beh facciamo un test del DNA, la fortuna vuole che ne abbia inventato uno anni fa- disse Lycoris con un sorriso- o forse non è fortuna visto che io posseggo l’abilità di vedere il futuro…chissà…
La cosa congelò ogni nobile nella sala, ciò voleva dire che aveva volutamente…
Il re sorrise- portate il macchinario! Ora!
Aaron la guardò confuso- cosa…
-Il re è tuo padre- disse Lycoris
-COSA?! –chiese lui ancora più confuso e guardando la regina leggermente in ansia- io…
-Oh non preoccuparti, tua madre era la mia amante- disse la regina divertita
-… -Aaron non era certo di come reagire alla cosa
***
-Il test è positivo –disse il medico di corte presentandolo per conferma a Lycoris- giusto?
-Si- disse lei- siete padre e figlio
Il re sorrise tirando Aaron in un abbraccio e dando al ragazzo il terzo infarto della giornata. Non era tutti i giorni che passavi da orfano a figlio del re ok?!
Nemmeno a dirlo, Stephan venne rimosso dagli eredi e Aaron divenne il nuovo futuro sovrano. Gli altri figli della regina e re furono subito attratti dal fratellone appena apparso, dopotutto era così dolce e gentile con loro e giocava sempre con loro, a differenza dell’altro fratellone che li ignorava per stare con la sua fidanzata. I due sovrani erano incredibilmente felici di avere Aaron a corte, era un ragazzo cortese, gentile e molto filiale, inoltre era studioso e volenteroso…
Lycoris un paio di settimane dopo stava sorridendo nell’ufficio del padre- visto?
-Mi ricordi di non scommetterle mai contro –disse l’Arciduca divertito finendo la firma del fidanzamento della figlia- ecco
-Grazie- disse Duke
Lui mosse la mano- alla fine dei conti, mi conviene più avere legami con la famiglia Von Dragon che altre
Lycoris sorrise- almeno non rischia di finire nella tela di ragno che sto facendo per altre…
Lui rise- mi faccia sapere in quali, siamo famiglia ora dopotutto…
Katherine sospirò di sollievo accoccolandosi a Duke, almeno ora era salva dai suoi…



Capitolo 10: Oh, a Bitch

Capitolo 10: Oh, a Bitch

Con la fama venivano i fan.
Con i fan venivano gli ammiratori.
Con gli ammiratori venivano anche purtroppo i pazzoidi.
Era qualcosa che veniva con la fama purtroppo.
Per ogni fan decente, vi era il pazzoide ossessionato.
Specie per i musicisti ciò era vero.
Rex, con la sua attitudine da bravo ragazzo, timido e indifeso, aveva ottenuto parecchie umane del genere come fan.
I commenti in cui erano taggato, lettere, mail alla casa discografica, messaggi…
Era una follia pura.
La maggior parte di esse poi voleva sapere chi era la Sugar mama di Rex.
Volevano eliminarla dalla faccia della terra e prenderne il posto.
Nella loro immaginazione, Bellrose era un mostro che si approfittava di Rex.
La cosa all’inizio era accettabile per Rex finché non fu coinvolta vocalmente la sua fidanzata.
Un paio di fan erano molto udibili nel pubblico mentre loro parlavano in una intervista con live-audience
Una delle fan sorrise quando il microfono le venne dato da uno dei suoi posti a sedere.
-Sono Megan, sono una vostra grande fan! Soprattutto di Rex
-Grazie –sorrise lui molto contento
-Volevo dirti che non devi rimanere con quella donna e che ti supporteremmo noi economicamente se c’è bisogno
-…cosa? –chiese Rex confuso
-L’orribile donna che chiami Sugar Mama ovviamente!
-…
-Noi fan sappiamo quanto orrendo debba essere
-…
-E tu sei così dolce e gentile, quella donna deve esserti così insostenibile…
-…
-Per questo dovresti solo…
-Hai finito? –chiese Rex senza il solito sorriso
-Io…-la sala si era congelata. Parecchie persone erano fan ma vi erano anche hater di Rex. Un ragazzo senza spina dorsale non piaceva ai maschi di norma, specie ai suoi compagni vampiri
-Se hai finito di aprire quella fogna e dire cazzate puoi anche uscire da questa sala- disse Rex diretto lasciando di stucco tutti
-Io volevo solo…
-Cosa? Credi solo perché sono timido, gentile e di carattere amichevole accetterò che dici una marea di stronzate sulla donna che amo? Che razza di diritto hai tu o chiunque altro di dirmi che io e la mia fidanzata non possiamo stare insieme?
-Io…
-E soprattutto chi cazzo credi di essere per insultarla in quella maniera? La mia ragazza è la prima a sostenermi in tutto ciò che faccio. Sono un vampiro ma non ho super forza, poteri o altro di eccelso, non sono alto, non sono muscoloso come altri miei simili, non ho un carattere forte, non riesco a sostenere un confronto, non riesco a parlare in pubblico senza morire dentro per l’imbarazzo. Non sono ricco, non ho potere sociale o altre delle stronzate che fatto di un vampiro un vampiro nella società di oggi. Questo è il ragazzino che la mia fidanzata ha conosciuto. Un moccioso con un sogno, senza soldi, senza potere, che viveva in un appartamento al 23 di Road Man Carillon 54 e che l’aveva abbordata per una botta e via dopo che avevo bevuto e mi ero fatto convincere dai miei amici. Non ha rifiutato niente di ciò che ero. È stata incredibilmente onesta con me dal principio, mi ha fatto traslocare a casa sua il giorno dopo che ho dormito con lei, datomi soldi, sicurezza e protezione. Mi ha detto che potevo fare il musicista se volevo fintanto che io ero felice di ciò. Che mi avrebbe sostenuto e supportato lei fintanto che io non ero infelice di questa vita e che mi avrebbe sempre aiutato se l’avessi chiesto. Mi ha procurato il provino che ha dato alla mia band e me il nostro lavoro. Non ha forzato la nostra fama ma senza di lei non avrei ora una platea di fan adoranti. E se questi fan hanno intenzione di dire stronzate sulla mia donna…preferisco non avercela questa platea. Perché alla fine della giornata, preferisco una moglie che mi ama a un mucchio di fan che non capiscono che la mia vita privata è solo e soltanto mia da decidere. Gradirei che buttaste fuori la ragazza, sarò calmo e gentile ma non mi fotte minimamente di ciò se si sfiora chi amo
Al contrario di ciò che tutti pensavano, il numero di fan del gruppo aumentò e un enorme marea di commenti che chiedevano scusa apparve online. Rex era calmo e gentile ma il modo in cui aveva reagito quando la sua fidanzata era stata aggredita aveva mostrato che il ragazzo poteva, volendo, diventare molto aggressivo. La cosa aveva solo dato lui punti per alcuni fan maschi e portato altri vampiri a trovarlo interessante. Di tutto questo Bellrose non seppe nulla, era un po’ distratta dal proprio toy boy che aveva sviluppato un ottimo tempismo per evitarle di vedere l’intervista e portarla a letto per distrarla completamente dalla cosa…
Cosa? Rex era un cucciolo certo ma i cuccioli imparano molto in fretta nuovi trucchi…


Capitolo 3: Your Wife is cute




Capitolo 3: Your Wife is cute

-Decisamente, è meraviglioso averti qui Bell –disse la donna sorridendole.
L’Imperatrice Anne-Mary DeDragon era una donna dal fascino noto.
Era la più bella donna dell’Impero e da giovane era molto ma molto affascinante.
Purtroppo con l’età la bellezza era via via sparita e lo stress e i problemi che aveva causati dal marito avevano portato a renderla tutto eccetto bellissima.
Era stanca, truccata più del dovuto e chiaramente oppressa dal non potersi vendicare in nessuna maniera di ciò che era successo.
Non era una storia di una notte, erano tre amanti pubblicamente riconosciute.
Gli dei sapevano quante altre donne aveva avuto nel letto, dopotutto le riconosceva solo se dava lui dei figli.
Al danno la beffa di dover poi crescere a corte i figli delle amanti del marito.
Quale donna non avrebbe ceduto con quelle condizioni?
Ma non poteva dire o fare nulla, non era in una posizione di potere su loro. L’Imperatore avrebbe fatto pagare la cosa alla donna.
Per questo voleva far sposare Isabelle a suo figlio Edward. Erano cugini, lei era la sua nipote più adorata. Avrebbe avuto un altro membro della famiglia dal suo lato.
Un’altra persona che avrebbe avuto modo di aiutarla…e invece eccola nelle mani di quello che più di tutti odiava.
Perché? Perché Seraphine fu il grande amore dell’uomo. Se non si fosse tolta la vita così velocemente sarebbe diventata la moglie di lui. Era convinta che avrebbe divorziato pur di averla come sua.
Per certi versi quella donna era più sfortunata dell’Imperatrice stessa. Una contessa senza supporto con figli da gestire che era stata forzata a letto dall’uomo…era più che orribile ma non poteva non odiarla.
Isabelle sorrise- è bello vederti zia, mi spiace così tanto…
-Le nozze non sono mai state cosa che avevi tu in mano –sospirò la donna- come va? Siete sposati da tre giorni…non avrà…
-Per ora, oltre la prima notte e quelle dopo, non ha fatto niente contro me- disse Isabelle pesando ogni parola più di una volta. Non poteva supportare Stephan anche volendo né poteva supportare troppo l’Imperatrice. Se voleva vivere doveva giocare bene ciò che diceva
-Ho saputo che ci sono stati problemi –disse la donna
Isabelle annuì- un amico di Stephan ha portato il libro su come tradire il marito
-Quella Ellen deve essere idiota se pensa che il marito non lo legga prima di darlo alla moglie del superiore- disse l’Imperatrice
-Oh ma lui non l’ha letto zia, sono stata io a dargli quelle informazioni –disse Isabelle
-E perché?
-Perché prima di tutto mi ha dato un paio di punti positivi nel libro di mio marito
La donna annuì- ragionevole
-Inoltre volevo aiutarti Zia
-Aiutarmi? –chiese la donna
-So che zia soffre ma non ha avuto modo di convincere zi…ehm…padre Imperatore a lasciarti punire le sue amanti…
-E come rompere le nozze tra una delle figlie dell’amante e un amico di suo figlio mi è utile? –chiese la donna
-Zia scordi che io sono moglie del figlio? Se adesso mio marito avesse sospetti su di me a causa di quel libro, non sarebbe più che giusto che tu spinga a punire la ragazza in questione e la madre di essa? –chiese Isabelle
-Non saprei…
-L’imperatore mi adora –disse Isabelle diretta- e per ciò mi ha dato al suo figlio favorito, non puoi certo negare ciò. Possiamo ora dire che l’azione di lei ha messo me in cattiva luce e ora lo sarà anche Stephan di conseguenza…
-Non crederà mai che io voglia difendere suo figlio –disse la donna
-Oh ma tu difenderai la nipote che consideri figlia- disse Isabelle prendendole la mano- tu dovrai anzi arrabbiarti ancora di più con Stephan dicendo quando ora lui potrà essere crudele verso di me a causa di ciò. Mostrati solo MOLTO preoccupata per la mia felicità e sicurezza, come se non ti accorgessi di dare aiuto a Stephan. Se riesci a prendere la cosa abbastanza bene…potresti anche poter ferire la sua amante molto più di ciò che lui pensa farai…non pensi?
L’Imperatrice le strinse la mano sorridendo- si vede che sei mia nipote, buon sangue non mente! Andiamo…devo mettere in scena questa presa in giro…
-Per ora zia, concentriamoci a sbarazzarci di ogni amante e figlio, lasciamo Stephan per ultimo, dopotutto sarà il più facile da far…accidentalmente morire… -disse Isabelle
La donna la strinse in un abbraccio- solo tu mi capisci Bell, solo tu e i miei figli. Sapevo che averti qui sarebbe stato un ottimo inizio per tutto…andiamo
Isabelle ricambiò l’abbraccio ma il sorriso che aveva era crudele e nient’altro, non che la donna potesse vederlo- lo so zia…sono qui per aggiustare il danno fatto…
****
-Di cosa avete parlato voi due? –chiese Stephan nella carrozza mentre tornavano a casa, Sebastian era con loro e entrambi gli uomini avevano visto la scenata dell’Imperatrice e il successivo consenso dell’Imperatore nel punire la famiglia dell’ex di James.
-Ho solo consigliato all’Imperatrice come “casualmente” liberarsi dell’amante di tuo padre- disse Isabelle diretta- ho intenzione di supportarla per sbarazzarsi di figliastri e amanti, tutti eccetto te…nel mentre potrò tenerla d’occhio e riportare cosa vuole farti…
Stephan strinse la presa che aveva su Isabelle- grazie…


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Capitolo 18: Not yours, never was

Capitolo 18: Not yours, never was

-Lord Leon!
Leon sospirò, perché ora?
Aveva un mal di testa tremendo da quella mattina.
Ludovic aveva creato ALTRO casino
Aveva speso mezza nottata a risolvere problemi politici gravi
Aveva dovuto calmare un paio di nobildonne che volevano ammazzare suo nipote…
Odiava a morte suo nipote…
Ora come ora, voleva uccidere qualcuno.
Da ciò che le nobildonne stavano dicendo, era diventato uno stupratore o molestatore.
Dipendeva dai punti di vista…
Per Leon? Era diventato ancora più probabile che lo linciava prima del tempo.
Oltre ciò…
Chi cazzo voleva sentire il nipote VANTARSI di aver Marybelle nel suo letto?
Ma se si voleva fare una puttana almeno prendesse una professionista pagata!
La situazione era grave.
Ogni mossa di Ludovic portava più negatività su Alexander.
Perché?
Perché il padre, l’Imperatore, nascondeva ciò.
Non aveva punito Ludovic una singola volta…
Era davvero sul punto di subire una ribellione causa figlio rincoglionito…
-Cosa vuole Ms Marybelle?
-Vorrei sapere cosa ho fatto per ferirla… -disse lei
Lui la guardò- esistere?
-…
Leon fece per andarsene ma venne bloccato.
-Lord Leon…
-Dei santi datemi la forza…- mormorò lui- cosa?
-Voglio sapere cosa ho fatto…voglio sapere perché mi ha lasciata- disse lei con gli occhi lucidi
Erano nel mezzo del corridoio.
Il gossip che sarebbe accaduto dopo…
-Ms Marybelle, le consiglio di non dire falsità. Tra noi non vi è mai stato nulla. Ho degli standard io
-Mente!
-Ah sì? E come?
-Mi ha donato la rosa! Ha iniziato a corteggiarmi e…- iniziò lei pronta a far guerra, se forzava la cosa forse poteva
-Ho dato una rosa a ogni essere di sesso femminile o che si identificava tale quella settimana, dopo ho deciso di sedurre e corteggiare lady Flamel, la mia fiancé- disse Leon calmo- perché dovrei corteggiare chi non voglio sposare? La sua testa è un po’ troppo montata ms, non ogni essere maschile ha standard così bassi che si accontenterebbe di una puttana di strada.
A quelle parole l’intero corridoio rise in maniera molto udibile.
Leon sorrise crudele- e ora si levi dalle scatole prima che io l’accusi per molestie alla mia persona. Sono certo che uno dei suoi bambolotti vorrà giocare con ciò che ha tra le sue gambe, vada a rompere a loro e non me grazie…buona giornata.
Detto questo girò sui tacchi e continuò a camminare come se nulla fosse.
Il messaggio mandato a tutti i gossip era chiaro: Leon non sopportava Marybelle.
E come non usare la cosa a loro vantaggio? Dopotutto l’alta nobiltà era ciò che tutti volevano compiacere, perché non compiacere la più alta a scuola prendendo di mira quella mocciosa che tutti odiavano?



Capitolo 18: Oh he did not

Capitolo 18: Oh he did not

-Voglio rompere il nostro fidanzamento! –disse con convinzione il principe guardando Katherine
Lei si guardò intorno sentendosi incredibilmente…piccola.
Cosa poteva dire?
Cosa poteva fare?
Come poteva salvarsi da quell’umiliazione?
Come poteva evitare di essere il centro di tutte le prese in giro?
Come poteva mantenere la testa alta ora?
Nemmeno lo amava più quell’uomo…
Era così umiliante…
-Perché? –chiese guardandolo
Lovely era al fianco di Stephan, lo teneva stretto a sé…era così irritante come cosa
Avesse almeno la decenza di rompere in privato…
Perché doveva…
-Perché non sei la donna che credevo tu fossi
Lei non lo era?
-Sei meschina, crudele e non sei il mio tipo, quindi è meglio rompere le cose ora…
-…- Katherine era così furiosa, voleva urlargli contro, voleva sfogarsi, voleva…- va bene…avrai notizie da mio padre…
Lui non parve darle retta e continuò a parlare con Lovely.
***
-Quindi stai qui a piangere per quel coglione? –chiede una voce facendomi girare.
-Lycoris…
Sono un disastro in questo momento, capelli biondi fuori ordine, trucco rovinato dalle mie lacrime e i miei occhi celesti sono probabilmente orrendi ora come ora.
-Mi ha lasciata…
-E con ciò? –chiede lei- quello che ci perde è lui non tu
-Ma…
-Chi tra voi ha il maggiore potere? Sai che devi scrivere ai tuoi? Nulla più che la verità…anzi, sono disposta ad aiutarti nella cosa…oggi possiamo tornare a casa tua, non abiti lontano vero?
Annuisco- trenta minuti…
-Bene…-mi afferra per la mano e trascina via- andiamo
-Così?! –chiedo io in panico
-Ovvio- dice lei- non importa quanto rigido sia tuo padre, nessuno oserebbe rimanere impassibile con la figlia così…lascia a me il resto.
***
-Katherine è qui? –chiese l’uomo- e con un’amica?
-Si lord- disse il maggiordomo
-Falle entrare- disse lui- Katherine cosa…che è successo?
Katherine era in uno stato pietoso per dirla in maniera gentile- il mio fiancé…
Il nobiluomo rimase interdetto e fece per chiedere ma fu stupito dall’amica di Katherine che non esitò a prendere le difese della figlia raccontando in ogni singolo dettaglio ciò che era successo.
-Come può permettere che sua figlia venga disonorata per una mera puttana di strada?! –chiese furiosa Lycoris- pensi a ciò che si dirà! Se vuole salvaguardare la faccia deve intervenire!
-E come? –chiese l’uomo guardando la figlia e stringendo le mani. Era stranamente orribile vederla piangere…
-Compenso monetario, pubbliche scuse e la rimozione del ragazzo dagli eredi –disse Lycoris priva di freni- sono le basi…credo lei sappia come continuare vero?
Lui annuì- gli farò pentire di essere nato…ma come potere…
-Può chiedere ad amici oppure…può ricattare la gente- disse Lycoris diretta- il mondo non è pulito, perché giocare pulito?
-Che intende? –chiese lui intrigato
Lycoris tirò fuori una lista che gli passò- allora?
-Questa! –disse lui guardando- ha prove?
Lycoris posò un bracciale di bronzo sul tavolino- lì dentro
L’uomo prese il bracciale e lo strinse- questo…
Lycoris colpì piano Katherine facendole segno di dire ciò che avevano accordato- mi dispiace papà…ho deluso la tua fiducia e creato questo casino…
Di norma l’uomo l’avrebbe punita o urlato contro ma…le sorrise- oh non preoccuparti tesoro, non hai niente di cui preoccuparti, papà penserà al resto…perché non vi andate a cambiare e restate qui la notte? Avviserò io l’Accademia…
Le due annuirono uscendo mentre l’uomo sorrideva crudele. Oh le minacce che poteva fare…
***
-Cosa c’era nel bracciale? –chiese Katherine mentre Lycoris le spazzolava i capelli dopo un bagno caldo
-Foto e video delle figli di alcuni alti ranghi intente a fottersi nobiluomini –disse Lycoris
Katherine si girò a guardarla rossa- oh…dei!
Lycoris ridacchiò- tuo padre dovrebbe essere molto più tenero ora con te, consideralo karma…
Lei annuì- grazie per oggi
-Le amiche servono a questo no? –chiese Lycoris con un sorriso



Capitolo 9: Music is my life

Capitolo 9: Music is my life

Se si parlava di una passione, quella di Rex di sicuro era la musica.
Molte volte quando Bellrose tornava lo trovava a suonare.
Non vi era spesso un brano che suonava.
Delle volte era solo musica randomica
Altre era per scrivere canzoni
Altre ancora provava ciò che scriveva
Altre…stava scrivendo serenate per Bell che non le faceva mai per imbarazzo
Bell adorava beccarlo così.
Era nel suo piccolo mondo.
Non vedeva altro che la sua chitarra e la sua musica.
Era molto contenta quando lo trovava a cantare o suonare.
Era una delle poche volte in cui era confidente al 100% in ciò che faceva.
Era in pace.
Era particolarmente…sexy.
Quello era anche il motivo per cui Bellrose aveva creato quel regalo per il compleanno di Rex.
-Occhi chiusi –disse Bellrose tenendogli le mani sugli occhi.
Erano tornati da un viaggio in una delle isole di proprietà di Bell…
Il fatto che avesse più di dieci isole private…
Era ricca ok?
-Cosa vuoi fare? –chiese lui rosso
-Oh? Cosa vai a pensare?
-…- lui divenne ancora più rosso
-Il mio vampiro che si comporta da cagnolino e ha un’arma da cava…
-No! –disse lui rosso girandosi e tappandole la bocca con le mani
Lei ridacchiò e rimosse le mani i lui baciandolo- fa il bravo e dopo ti lascerò fare il cattivo…
-…
-Allora? –chiese lei
-…sei tremenda- disse lui rosso
Lei ridacchiò conducendolo in una delle precedenti stanze per gli ospiti e rimuovendo le mani
-Allora? Ti piace?
-…
La precedentemente costosa camera da letto era ora una ancora più costosa sala musica, con parecchi strumenti FIRMATI che costavano da solo il prezzo di una casa…con 30 o più stanze come minimo…
-…
-Rex?
-Bell…è stupenda ma…quanto hai speso per…
-Fintanto che sei felice non importa- sorrise lei- non ti piace?
-La adoro! –disse lui onesto e divenne parecchio rosso- come potrò mai ricambiare…
Lei lo fece sedere sulla poltrona della stanza e si inginocchiò di fronte a lui- che dici di inaugurare la stanza?
Lui divenne viola- Bell…
Lei giocò con la cintura dei pantaloni di lui- hai detto che vuoi ricambiare…
Gli occhi di lui si scurirono e lei venne sollevata sul divano e bloccata sotto di lui prima di venir morsa senza preavviso da un rosso e imbarazzato vampiro che aveva però preso parecchia confidenza nelle sue abilità a letto…dopotutto, nessuno oltre lui poteva far urlare di piacere o far supplicare la tirannica Bellrose Nightmare…


I am the father apparently

I am the father apparently Trama: Ritornata indietro nel tempo a quando era ancora una bambina, Lia non vuole soffrire alle mani dell’abusiv...