WitchandAngel : Capitolo 4: What can I say? I'm an asshole

Capitolo 4: What can I say? I'm an asshole

Capitolo 4: What can I say? I’m an asshole

-Bentornato Arciduca- disse il maggiordomo accogliendolo a casa
-Grazie Alfred- disse Leon- mia madre?
-Qui –disse la donna dalla cima delle scale
La madre di Leon aveva capelli neri corti fino alle spalle, occhi rosso sangue e un fisico abbastanza attraente, vestita solo e soltanto di nero.
-Bentornato
-Mamma- disse Leon salendo i gradini in fretta- regalino per te
-Ovvero? –chiese la donna guardando la scatola che il figlio le dava
-Coltelli da lancio
-Oh tesoro…tu sì che sai come rendere mamma felice- sorrise la donna giocando con il ventaglio.
Da quando Leon era nato la donna aveva preso la vita da nobildonna molto seriamente, doveva proteggere il suo bambino dopotutto.
Alla fine il suo cucciolo di leone era più un leone maturo che un bambino ma era suo dovere proteggerlo.
Lui sorrise- ovvio che lo so, sono tuo figlio dopotutto
Lei sorrise- com’è andata a corte?
-Solita rottura- disse Leon prendendola a braccetto e portandola alla sala da thè
-E la ragazza, figlia di quel cretino, ancora la corteggi?
-Lady Flamel? Si mamma
-Non so riguardo quella ragazza, è troppo…debole di carattere
Leon non poteva negarlo, Angelica era tutto eccetto una crudele cattiva.
Anche nel gioco era una pessima cattiva. Quindi perché era cattiva e soprattutto con che motivazione?
Era la protagonista che le diede problemi ecco cosa.
Angelica aveva una cotta per Leon fin da piccola ma non osò agire sulla cosa. Quando né parlo in segreto con una amica, la protagonista lo sentì e iniziò a mettere voci in giro su Angelica per assicurarsi che i due non finissero insieme. Angelica alla fine ruppe il proprio buon temperamento e l’attaccò pubblicamente quando la protagonista accusò il padre di lei.
Alla fine Angelica era vittima diventata carnefice.
Leon aveva intenzione di rovinare alla puttana ogni possibilità di fare ciò.
-Per questo speravo che quando te la introdurrò come fiancé aiuti a…rafforzarne il carattere- disse Leon
Raven era un’ex assassina con ancora ogni talento del mestiere. Era una donna molto attiva e non aveva paura di combattere.
-Beh non sarebbe male- mormorò piano lei, dopotutto il padre della ragazza aveva addestrato suo figlio- se solo avessi avuto un marito come te…
-Mamma non ti sei mai sposata
-Lo so, ma io e tuo padre ci amavamo!
-Amavate?
-Beh amavo il suo cazzo- disse diretta Raven facendo quasi strozzare il figlio- cosa? Aveva un…
-Non ci tengo a saperlo- disse Leon
La donna sorrise- che intendi fare ora?
-Rendere la vita a una ragazza l’inferno in terra- disse Leon
-Perché?
-Perché non la sopporto –disse Leon con calma
La madre sorrise- oh? Basta così poco
-Sono tuo figlio, come tu uccidevi perché ti andavano poco a genio, io mi sbarazzo di chi mi sta sul cazzo. Dopotutto sono uno stronzo- disse Leon
La donna sorrise- sei mio figlio dopotutto…





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