Capitolo 19: Emperor, I’m Emperor now?!
Quando Leo arrivò a corte aveva il cuore in gola.
-Leo…
-Alex… -disse lui correndo al capezzale del suo letto
-Avevi ragione eh…- ridacchiò Alexander tenendogli la mano
-Che è successo? –chiese Leo
Era fuori con Angelica ad un appuntamento quando ricevette
la notizia che Alexander era stato aggredito.
In quel momento il suo cuore si era fermato.
Non voleva che come nel gioco lui…
-Non è grave- disse Alex
-Che cosa è successo? –richiese Leon guardandolo dritto
negli occhi
-Ludovic l’ha assalito con un coltello- disse Sarah ancora
in lacrime
Leo non rispose alla cosa ma guardò la coppia.
-Leo…
Si girò verso il medico- è in fin di vita?
-No –disse subito il dottore- ma non potrà sforzarsi per un
paio di mesi…
-Bene… -disse Leo
-Leo…
-TI AVEVO DETTO DI STARE ATTENTO A QUEL FOTTUTO RAGAZZINO
VIZIATO CHE MI RITROVO COME NIPOTE E TU CHE FAI?! TI LASCI PRENDERE ALLA
SPROVVISTA E ACCOLTELLARE! SEI PER CASO ANDATO DI TESTA?! COME CAZZO GOVERNI UN
IMPERO SE NON SAI GESTIRE UN MOCCIOSO DI DICIASSETTE ANNI!?!
L’intera corte si congelò, Leon non era mai…rumoroso. Se si
arrabbiava, raramente successo, era sempre calmo nel parlare. Quella era la
prima volta che lo sentivano urlare, soprattutto all’imperatore…
I ministri che erano stati chiamati per la situazione erano
sbiancati.
-Leo…
-NON “LEO” NIENTE! NON OSARE DIRMI DI CALMARMI PERCHÉ TI
ASSICURO CHE NON MI CALMERÒ PER PARECCHIO TEMPO! CHE DIAMINE HAI IN QUELLA
TESTA?!? ARIA FRITTA?! TI HO DETTO CHE QUEL MOCCIOSO ERA PRATICAMENTE CERTO CHE
TI AVREBBE CERCATO DI FAR FUORI E TU CHE FAI?! UNA BEATA MINCHIA! CHE CAZZO TI
COSTAVA TENERTI UN SOLDATO VICINO!? NON CHIEDO CHE TU ABBIA LA GRANDE DOTE DI
ATTUALMENTE DIFENDERTI, MA ALMENO UN FOTTUTISSIMO SOLDATO!? CHE CAZZO LI
PAGHIAMO A FARE SECONDO TE? PER DECORO DI INTERNI!?
-… -Alex abbassò il capo, in quel momento Leo era identico a
suo padre…
-Leo… -provò Sarah
-Ah non pensare che perché sei donna tu la scampi signorina-
disse lui incurante di aver dato signorina a una donna che poteva essergli
madre- sei la madre di quel moccioso e marito di questo coglione, ti ritengo
altrettanto responsabile della cosa! Sei imperatrice, non una mocciosa di
dodici anni in amore!
Nessuno dei due sovrani osò fiatare.
-Avete capito?
-Si…- dissero i due in coro
-Bene…e ora dov’è il futuro cadavere… -disse Leo girandosi
verso le guardie che si irrigidirono
-Scappato… -disse una
-Fantastico…vedo che avete preso l’essere decorazioni da
muro molto seriamente…dopo mi assicurerò di ricordarvi cosa fate per mestiere e
cosa vi paghiamo a fare –disse lui allontanandosi dalla sala. Alex guardò Sarah
che subito lo aiutò a mettersi sulla sedia a rotelle
-Sire…
-Leo! –chiamò Alex mentre l’Imperatrice lo spingeva- che
vuoi fare? Sarà già al confine per…
-Oh fintanto che è in territorio del nostro impero non mi
scappa –disse lui facendo gelare tutti mentre andò diretto al trono dove la
corona di Alex era ancora poggiata.
-Leo…-provò Jonathan capendo la situazione ma Angelica lo
tenne fermo.
Leon prese la corona da Imperatore e aprì la balconata
principale che dava sul regno- vediamo dove scappi moccioso…
-Leo…- chiamò Alex e rimase stupito dal vederlo mettersi la
corona e rimuoversi i guanti- quello…
Immediatamente il cielo si oscurò e Leon mosse la mano verso
la città.
Vi era un potere che la famiglia Demon poteva ereditare,
potere che Alex non aveva. Era un potere di magia d’ombra che controllava ogni
essere vivente nel confine del proprio territorio. Con esso si poteva
giustiziare sul posto o trovare un fuggiasco o intruso. La corona era solo un
amplificatore del potere.
Un’enorme mano di ombra stretta in pugno emerse vicino alle
mura della capitale. Il cielo si schiarì immediatamente.
-Trovato… -disse Leon girandosi verso le guardie tremanti-
avete dieci minuti per trascinarlo qui…muovetemi
Loro corsero fuori quasi la loro vita dipendesse da ciò…beh…
-Imperatore, cosa facciamo? –chiese un ministro guardando
Leon
Avere quel potere era diritto di riprendere la corona più
diretto di qualsivoglia cosa al mondo- chiama i nobili…ho un decesso da
pronunciare…
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