The Evil
Wife
Capitolo 1: Wake Up
Quando ho vissuto la mia prima vita ero Isabelle Catherine
DeDragon, avevo capelli caramello e occhi viola. Ero 16enne quando mi sposai
con un uomo che il giorno delle nozze aveva già fatto i suoi ventisei anni. Fui
stupida e crudele, fui una pessima moglie e tradii spesso mio marito per
vendicarmi delle nozze non volute. Fui uccisa, giustiziata anzi, per ciò che
feci, avevo circa ventisei anni il giorno in cui morii. La mia seconda vita fu
anche veloce, morii a sedici anni per un errore di un Dio di quel mondo. La
terza è finita prima di iniziare, sono morta alla nascita. E così per tante
volte…
-Questa volta andrà bene- mi promette il dio che ormai ho
visto un minimo di ottanta volte
-La mia vita più lunga è stata fino ai ventisette anni ed
era la numero trentanove- dico io- va bene se non mi…
Lui sospira- e se ti rimandassi alla tua prima vita?
-Intendi…- inizio io
-Saresti di nuovo Isabelle Catherine DeDragon –dice lui- con
tutte le conoscenze delle tue varie vite e qualche potere per assicurarti che
tu viva.
Io lo guardo- perché…perché ho una seconda possibilità? Ero…
-Sappiamo entrambi che non è a causa tua che eri così- dice
lui con un sorriso che mi tranquillizza- e poi sei una buona persona in tutte
le vite eccetto quella…perché non la cambiamo?
Io annuisco- va bene
-Ti riporterò alle tue nozze. Buona Fortuna
***
Apro gli occhi e mi ritrovo nella stanza di mio marito. È la
sera delle nozze. Non ho avuto una singola conversazione con il mio sposo. Quel
giorno ero estremamente crudele…vediamo se ricordo cosa lui preferisce…
Sento la porta aprirsi e mi giro verso di lui.
Non mi piacque quando lo vidi nella prima vita. Non credo
avessi buon gusto allora perché di certo ora non lo vedo come il mostro di
allora.
Stephan Logan BloodBlade è un uomo alto circa sui due metri,
molti muscoli e tante ferite di guerra. Stephan ha capelli neri ribelli e un
po’ lunghi, occhi di un intenso celeste ghiaccio, sopra il destro ha una
cicatrice che va da sopra il sopracciglio a poco sotto l’occhio, nonostante sia
grossa non ha danneggiato l’occhio, di fatto può vedere benissimo. Ha una
leggera barba, probabilmente se l’era fatta per fare una buona figura su di me.
Era nervoso anche allora? Prima non riuscivo a capirlo, per nulla, ma ora credo
di capire che non sa cosa fare con me.
-Ehm…- dice lui schiarendosi la gola, la sua voce mi dà
ancora i brividi ma sono di un tipo diverso stavolta, non ho paura ma mi
piace…- io…
La prima volta finì in lite e lui si forzò su di me, cosa
che peggiorò la nostra relazione. Vediamo di fare andare le cose per il meglio
stavolta…
-Io…sono…Catherine- dico con una voce che non sentivo da
anni- ehm…non so cosa fare in questo caso…quindi…mi affido a te…
Ero così timida allora? Quando provo a parlare la voce mi
esce a fatica…la cosa pare piacergli però.
-Io sono Stephan- dice lui ora più calmo- non devi essere
così tesa
Come mi guarda ora…credo che nessun uomo mi abbia mai
guardata così.
Mi sento arrossire quando rispondo- ma…non…non ho…esperienze
da sola con gli uomini…
Perché diavolo sono così tesa?!
Lui nasconde un sorriso a fatica- nemmeno un bacio?
Non ho baciato nessun’altro per ora- io non…quello delle
nozze era…il primo bacio…
Stephan è sempre stato possessivo e pare che l’idea che io
sia solo sua gli piace parecchio. Si avvicina piano facendomi indietreggiare di
istinto fino a bloccarmi contro una delle colonne del letto a baldacchino. Mi
accarezza il viso, bloccandomi le vie di fuga- quindi stanotte sarà la tua
prima volta?
Non ricordavo questo sorriso di orgoglio puro e
possessività.
Io annuisco piano, incapace di parlare o levare gli occhi
dai suoi.
Lui sorride- nessuno ti ha mai vista come ti vedrò io?
-Si…
Lui sorride posando una mano sulla mia vita e avvicinandomi
al suo petto piano.
-Farò il bravo stanotte- dice piano nel mio orecchio.
Stanotte!? E il resto sarai cattivo!?
Oh dei…
***
Lo guardo ancora accoccolata a lui e con la sua mano che mi
accarezza la schiena. Ha un viso rilassato e sembra appagato e contento. È la
prima volta che lo vedo così…la prima volta finì con me che piangevo disperata
e lui incazzato nero…
-Posso…chiedere una cosa? –chiedo io piano
Lui mi guarda e annuisce piano.
-Posso essere l’unica? –chiedo io
Lui mi guarda- non vuoi che io abbia altre a letto o fuori?
In questo tempo non era raro avere una o due amanti oltre
alla moglie. Devo assicurarmi di essere l’unica, quelle donne non devono
ritornare a peggiorarmi la vita.
-So che è una richiesta assurda- dico io calcolando le mie
parole- ma voglio essere l’unica
Lui mi guarda- non…
-Due mesi- dico io velocemente- se per due mesi riuscirò a
soddisfarti completamente da sola…
Lui sorride- in quel caso accetterò di avere solo te…ma sei
sicura?
In questo tempo era accettato dalle mogli che il marito
avesse altre per un motivo, si era liberi di non dover soddisfare il marito e
di avere amanti senza che lui sapesse nulla.
-Non voglio che altre ti abbiano e voglio essere l’unica
tua- dico io
I suoi occhi hanno una strana luce per un secondo, sono
aggressivi ma non nel senso di violenza…sembra essere eccitato all’idea della
cosa credo…- non avrai altri oltre me
Non è una richiesta la sua. Come se fossi così stupida, i
miei amanti morirono per mano di mio marito e io venni punita ogni volta, non
faccio quell’errore questo giro. Io divento rossa- perché mai dovrei…una donna
trova un’amante solo quando il marito non riesce a soddisfarla a letto…
Lui mi guarda con un leggero ghigno invitandomi a
continuare- e io…
Sono probabilmente viola ora. Questo carattere non lo
conoscevo di lui! Non è giusto tormentare tua moglie sai?! –so che era la prima
volta ma…non credo tu mi lascerai mai in…
Non mi lascia finire la frase che mi sta già baciando
dolcemente e ritirando sotto di lui. Sorride appena mi lascia andare- farò in
modo che tu non sia mai insoddisfatta piccola
Io annuisco piano mentre lui mi ritira al suo petto e mi
coccola contento. Credo gli piaccia che io sia così possessiva e che lo lasci
fare come gli pare con me…
-Domani ti mostrerò la tua camera- dice lui con leggera
irritazione…ora che ci penso una volta mi pare avesse detto che una moglie
dovrebbe avere solo camera con il marito, a dirla tutta non apprezzava l’idea
di averle amanti ma io non gli diedi molta scelta…vediamo di farlo felice va…
-Ehm…
-Qualcosa non va? –chiede lui notando la mia esitazione
Come glielo dico che non voglio…- non…non possiamo dormire
insieme?
Lui mi guarda- non…- si schiarisce la gola, quella voce era
eccitata o sbaglio? Lo sguardo di eccitazione che ha conferma il mio pensiero-
non penso di avere…così tante energie…
Io divento rossa…credo che ormai sia stata rossa il 99% del
tempo con lui. Questo è un demone! –ma…mi andrebbe bene anche solo dormire al
tuo fianco…magari leggere coccole così?
Perché mi guardi così? Non sono occhi che dovresti mostrare
a una donna questi sai? –sai che non avrai privacy vero?
-Che intendi? –chiedo io
Lui mi accarezza il fianco e sembra molto contento della
cosa- che ogni occasione per me sarà buona per farti mia e averti.
E sono rossa, tanto per cambiare- non…mi dispiace la cosa…
Lui sorride baciandomi il collo, si giocare con la sua
possessività è pericoloso! –allora va più che bene per me
Io sorrido e presto noto che è nel mondo dei sogni…ha sempre
avuto un sonno così veloce o sta fingendo?
Lo guardo un po’ prima di accoccolarmi per dormire.
Cosa succedeva domani? Dopo questa notte ricordo di aver
evitato Stephan per tutto il tempo ma sapevo cosa succedeva e…sarà una
giornataccia per lui…
***
Guardo Stephan svegliarsi e continuo a fingere di dormire.
Lui mi sfiora il viso e mi tira più vicina. Sento le sue mani accarezzarmi
piano la schiena e potrei giurare che sta sorridendo al ricordo di cosa è
successo ieri sera.
-Buongiorno…- dico io aprendo piano gli occhi e dandogli un
bacio sulla guancia.
Lui sorride, mi stringe di più e mi bacia sulle labbra-
buongiorno amore
Amore?! Non mi ha mai chiamato Amore!
Sembra particolarmente contento di avermi al suo fianco e
sembra trarre piacere da ogni singola mia reazione, il che non so quanto mi
piaccia.
-Oggi ho del lavoro da fare- dice piano giocando con una mia
ciocca- quindi sarai sola per un po’…almeno fino a pranzo di sicuro…
Come dovrei comportarmi? Oh beh proviamo così…
Poggio una mano sul suo petto e lo guardo dal basso
tristemente- ok…
La sua reazione è immediata e mi ritrovo stretta tra le sue
braccia- non fare così piccola, cercherò di liberarmi il prima possibile e…
-Non…posso stare con te mentre lavori? –chiedo io
guardandolo
-Ti annoieresti –mi assicura lui mal celando la contentezza
che prova per la mia richiesta
-Va bene…se ho qualcosa da leggere o un blocco su cui
disegnare non mi annoierò –prometto io
Lui sorride- puoi leggere e disegnare nel mio studio piccola
ma…ci saranno altri uomini…i miei soldati…
-E con ciò? –chiedo io- l’unico che conta è mio marito no?
Lui sorride ancora di più- sarà bello averti con me nello
studio
Perché ho la sensazione che il signorino qui presente userà
la scusa per farmi sua nel suo studio?!
Io sorrido- grazie!
Nessun commento:
Posta un commento