WitchandAngel : aprile 2021

Capitolo 29: My sons are my life

Capitolo 29: My sons are my life

Quando Kyle vide il primo figlio di Ivy fu estremamente felice

Non era una bugia

Il bambino era adorabile

Molto

Voleva tanto avere un figlio da Ivy anche lui

Prima che lui avesse figli suoi dalla sua futura moglie, era molto più interessato ai figli di Ivy

La moglie non sapeva che pensare onestamente

-Delle volte mi chiedo perché mi abbia sposata –disse irritata a Ivy

Le due erano sorprendentemente amiche

Nonostante la donna si subisse i dialoghi di Kyle innamorato di Ivy

E tutti i suoi commenti su quanto voleva un figlio da Ivy

Si Kyle non era molto…abile a mantenere segreta la cosa

La fiancé lo ignorava e basta

Erano amici, non amanti

Per essere sinceri, era contenta

Almeno Kyle era onesto su chi amava

E si fidava di Ivy

Le due erano buone amiche

E lei stessa aveva ammesso che i bimbi di Ivy erano adorabili più volte

Richard era nato perché voleva un figlio anche lei

L’idea di diventare madre le venne dopo aver visto Ivy con i suoi bambini

Richard non era un Dragon

Ma era adorabile

Quando la moglie passò a miglior vita, Kyle rispettò la promessa fattale

“Non sposarti di nuovo se non sarà con Ivy”

La precedente imperatrice non voleva altre sul suo trono

Voleva Ivy

Non voleva una nuova madre per Richard

Sapeva che Ivy era fidata, affidabile e che le voleva bene

Aveva anche capito che qualcosa c’era tra i due

Il fatto che Ivy non avesse mosso mano su suo marito era segno di quanto alto fosse il suo morale e la sua condotta

Non poteva chiedere miglior successore

-I miei figli sono la mia vita

L’Imperatrice aveva sentito quella frase tante volte da Ivy…

Ma solo dopo aver avuto Richard capì appieno il significato della cosa

Tutto sommato, poteva capire la scelta di Ivy


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Capitolo 28: They did take after you

Capitolo 28: They did take after you

Se c’era un uomo da cui i figli di Ivy avevano preso era dal padre di Ivy

L’uomo era aggressivo nei suoi modi di fare ma molto buono

Nonostante fosse pressoché sparito nella società

Era presente nelle loro vite

I padri dei ragazzi avevano avuto il piacere di subirsi il suocero molto spesso

Per fortuna erano fan dell’uomo

E l’uomo era buono

Erano anche sollevati

Il suocero era presente per i figli quindi potevano stare più rilassati per il futuro

Quando erano piccoli quindi, nonno Dragon era sempre presente in casa

Feste

Compleanni

Visite a sorpresa

Weekend

Adorava spendere tempo con i suoi nipotini dopotutto

E era il tipo di padre che stava sempre in giro ai figli

Amava parecchio sua figlia

Era una delle poche femmine che aveva dopotutto

Era impossibile non volerle bene nei suoi occhi

Inoltre i suoi nipotini erano troppo teneri per essere ignorati

-Nonno –disse Alexander

-Ah il mio bambinone! –disse lui contento scompigliandogli i capelli

-Non ho due anni!

-Sicuro?

-Nonno!

-Cosa? –chiese lui contento

-Sono adulto

-Si sì

-Ho 81 anni!

-Sei ancora un cucciolo di lupo per me

-…

-Cosa c’è piccolino?

-Quanti anni dovrò avere per essere…per non essere un cucciolo!?

-Uhm…direi…un altro centinaio di anni e potrai essere un cucciolo più grande

-…

-Sei sempre un cucciolo per il nonno- disse lui tranquillo

-…

 

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Capitolo 21: I know you

Capitolo 21: I know you

-Che mal di testa… -disse Heather

Era inutile continuare ormai

Odiava i lavori cartacei

Aveva un casino di pilastri di carta da compilare

Così imparava a non farli prima

I ragazzi non potevano aiutarla purtroppo

Quindi che potevano farci?

Doveva fare da sola

-Posso entrare?

-Si –disse Heather

Sempre pronto a darle una mano, Sebastian ricordava sempre cosa fare per farla felice

-Ho pensato ti servisse –disse posando il vassoio

Una cioccolata calda e una torta al cioccolato…

-Sebastian… -disse lei intenerita

Lui le sorrise accarezzandole la testa

Le sue orecchie uscirono in automatico e così la coda

La cosa fece ridere Sebastian

-In vena di coccole?

Lei annuì baciandolo e godendosi lo snack con delle coccole

Il suo mal di testa era sparito quasi subito

Il mate era utile

Ti curava subito con la sua sola presenza

Ti faceva sentire felice

Era una specie di farmacia a due gambe

Ma per Heather Lucas era più un veleno che una cura

I ragazzi invece avevano sviluppato dei modi di fare che erano pari a un mate per lei

Esempio ora Sebastian che le aveva fatto passare il mal di testa

O Kaleb che le calmava gli attacchi di ira

O Jay che la faceva sentire protetta e piccola

Ad essere sincera i suoi partner erano diventati un singolo mate per il suo lupo

Solo erano 7 e non uno

Ma era ok

Era contenta così

-Come sapevi che avevo bisogno di…

-Non lo so…forse perché ti conosco bene? –sorrise baciandola

Lei ridacchiò abbracciandolo- sei la mia salvezza Sebastian

-Più una condanna per coccole- disse lui tranquillo iniziando a smistare i fogli per aiutarla con il lavoro come poteva

Lei sorrise contenta tornando a lavoro

 

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Capitolo 20: You are worthless to me

Capitolo 20: You are worthless to me

-Non possiamo Lucas

-Andiamo Roxane, fai la brava

-Non possiamo

Quando Heather aveva 10 anni, Lucas iniziò a voler fare cose più adulte

Lucas aveva l’età dei fratelli di Heather, era poco più grande di lei

Ma era più…adulto di lei per molte cose

Era il figlio dell’Alpha

Molte donne erano vogliose di vincerlo a letto ancora prima che lui fosse dell’età per fare quelle cose

Heather nei suoi occhi era come lui

Doveva giocare con lui

Fare ciò che lui voleva

Toccarlo come voleva

Baciarlo come voleva

Fargli ciò che lui voleva

Era una donna no?

Era sua

Era suo diritto farle ciò che voleva

Ma Heather era più pura di mente

All’epoca pensava che era meglio aspettare

Preferiva fare quelle cose da adulti quando sarebbe diventata adulta

Alla fine le cose erano andate di male in peggio per lei

E la sua v card venne presa quando venne salvata e rimossa da quel branco

Per essere precisi, il suo primo partner fu Jay

Sentiva che era…giusto

Quindi perché non farlo?

Quello fu il momento in cui Lucas seppe che lei era viva

La cosa ovviamente non era buona ma nemmeno cattiva

Infondo a chi importava?

Beh a Lucas

Lui la voleva indietro

Ma una volta che Heather scoprì i piaceri di venir sedotta sotto le coperte ne divenne leggermente dipendente

Amava profondamente giocare con i suoi partner

All’inizio era solo Jay poi i gemelli e poi gli altri

Jay era il più…speciale per lei alla fine

Era quello che aveva più esperienza con lei dopotutto

E per quanto riguardava Lucas

-Sei senza valore per me

Heather aveva già deciso che non avrebbe dato chance a quell’idiota

 

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Capitolo 27: General Dragon!

Capitolo 27: General Dragon!

In molti onestamente parlando si erano scordati che papà Dragon era ancora vivo e vegeto

Alla veneranda età di quasi 200 anni, il vecchio generale militare era più arzillo che mai

-Ah! La mia bambina è tornata sul campo di battaglia e non dovrei venire a vedere se sta bene? –rise l’uomo

Papà Dragon era un uomo alto e muscoloso, occhi oro e capelli diventati bianchi con l’età

Sembra ancora sui cinquant’anni massimo…

-Voglio il loro DNA… -mormorò Richard guardando l’uomo

-Generale! –urlarono i vecchi generali quando lo videro

-Oh dei, ma i ragazzini sono cresciuti, guarda un po’ se me li ritrovo adulti ora!

Era un uomo buono

Adorato dai nipoti

Amato profondamente dalla sua famiglia

Rispettato da tutti

Terrore vivente ancora per parecchi regni

Abile condottiero

E incredibilmente socievole con chi era nel suo “branco”

-Quindi questo è Kyle eh? –chiese guardando il principe e annuendo- oh beh, è un Dragon dopotutto

-Da quando!? –chiese Richard

-Richard, ragazzo mio, ti sei scordato che sono secoli che i Dragon hanno integrato i Rhododendron come famiglia? I figli del nostro fondatore hanno sposato i figli dell’Imperatore Kyle Rhododendron, inoltre ogni…paio di secoli diciamo

-…

Kyle sorrise abbracciando Ivy da dietro- perché non riuniamo la famiglia?

Papà Dragon era molto buono…non stupido

-Buono ragazzino –disse afferrandolo per il retro della giacca e tirandolo su di peso

-…

Perché i Dragon erano inumani?

Ivy rise- papà se fossi io a dire che voglio sposarlo

-Allora ti sposa.

-…ha scelta? –chiese Richard

-No –rispose l’uomo trasportandosi via Kyle

-Sr…

-Può posare il principe?

-Non…non lo trascini via…

-Sr…

Le guardie del corpo di Kyle erano…molto utili

-Devo vedere se questa mezza calzetta sa come si conducono i soldati e sa combattere, un marito Dragon non può essere un incapace! –disse l’uomo tranquillo

-…

Richard guardò Ivy- mamma…

-Si sì, vado a vedere che rimanga vivo- rise Ivy tranquilla seguendo il padre

Ore dopo, Kyle ottenne l’approvazione del futuro suocero…

 

 

 

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Capitolo 19: So…bad

Capitolo 19: So…bad

Heather era tutto tranne incapace di manipolare la gente.

I suoi sette partner ne erano al corrente, preferivano ignorare la cosa…

Intimo nero in pizzo, una minigonna a pieghe nera, un top aderente che lasciava lo stomaco scoperto, stivali alti con legacci e tacco a spillo con una giacca di pelle nera sulle spalle. Trucco seducente e capelli in morbidi boccoli…

Era impossibile dire che quella sera parecchi non si girarono a fissarla

Era una festa organizzata in una villa di uno dei pochi membri neutrali dell’accademia dove studiavano

-Siamo tornati al liceo? –chiese Jay infastidito

-La mentalità è quella –disse Heather ignorando un ragazzo ubriaco fradicio che Kaleb propriamente fece cadere nella piscina- Kaleb…

-Cosa? Se crepa è uno in meno da uccidere –rispose lui

-Guarda come ti fissa…- mormorò Theo

Heather sorrise cattiva

Le piaceva essere sexy, comprare roba che altri non potevano permettersi o indossare con il suo stile

-Lasciali guardare- disse prendendosi un bicchiere di liquore tranquilla dopo che Leo confermò che non era stato manomesso

Non aveva mai avuto problemi con l’alcol

-Hey bellezza… -disse una ragazza provandoci con Sebastian

Heather sorrise mettendosi in mezzo- levati o ti sgozzo

-Tu…! –la mano alla gola e la ragazza scaraventata contro un muro bastò come avvertimento a tutto il pubblico femminile

Jay scoppiò a ridere alla scena mentre Sebastian venne trascinato nella prima stanza libera che trovò da Heather

Lucas che urlava era un piacere per le orecchie dei ragazzi

-Heather! –ringhiò lui trovandola sul divanetto tra le braccia di Jay con l’aria di chi si stava godendo la serata

-Oh guarda…l’idiota- disse lei guardandolo tranquilla

-Dobbiamo parlare

Lei sorrise alzandosi tranquilla- di cosa?

-Di noi…

-Esiste un noi? –chiese lei divertita

-Heather parliamo…-disse lui provando a stare calmo

-Puoi parlare con loro davanti no? –chiese lei tranquilla

-Da soli

-Scordatelo…

-Heather non farmi arrabbiare o…

Si zittì guardando i sei ragazzi alzarsi in contemporanea e fissarlo male

Sei contro uno non era valido…

Ma non avrebbero giocato leale a prescindere quindi…

-Se ti mancano le palle per parlarmi, va a giocare con le bambole…magari mammina ti può fare un panino nel mentre–disse Heather ruotando gli occhi

Lui ringhiò e girò sui tacchi per evitare la lite

Non poteva farla arrabbiare di più di così…gliel’avrebbe pagata…

 

 

 

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Capitolo 19: The one I married

Capitolo 19: The one I married

L’uomo che Cleo sposò si chiamava Edward

Edward era un principe di un regno vicino

Alto

Possente

Bello

Affascinante

Biondo

Occhi chiari

Classico stereotipico principe

Con carattere di un megalomane narcisista e superbo maschilista

Era un orribile, orribile, marito

Ricordava notti sola

Notti in cui sentiva rumori molesti dalle sue camere

Le maid che erano sempre così…promiscue…

La prima concubina

La seconda concubina

I figli di altre

Maid che diventavano mogli

Maid che venivano uccise

Figli avvelenati

Figli sepolti

Aveva visto parecchie cose in quella casa

Tradimenti

Odio

Amore

Ma non era qualcosa che Edward aveva mai avuto a cuore

Era incurante

Per questo…

-Ah…lei è la famosa Cleopatra, è un piacere

Quando le sorrise, Cleo era pronta a spargere sangue

Se Elvira non era a portata di orecchio l’avrebbe fatto

Ma da brava bambina non voleva che la madre sapesse…

-Ah lei è Lady Elvira presumo?

-Si…lei è?

-Chissà, magari il suo futuro marito –sorrise Edward

-…

No al diavolo fare la brava bambina, qualcuno voleva decapitato.

 

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Capitolo 26: No Man must Die

Capitolo 26: No Man must Die

*anni prima*

-Papà, i soldati non sono più in condizione critiche –disse uno dei fratelli di Ivy con un sorriso

-Bene

Quando erano piccoli il padre la portava spesso in guerra

Lei e i suoi fratelli erano abituati a quell’ambiente

Amavano aiutare come potevano

Ivy non riusciva ad aiutare nell’ambito medico purtroppo

Spesso si sentiva inutile

-I lupi ti vogliono bene piccola Ivy –rise il fratello maggiore guardandola giocare con vari lupi che l’avevano seguita

La famiglia era sempre circondata ma solo Ivy aveva la magica connessione con loro come il loro fondatore Wolfe Dragon aveva in passato.

Ivy era la più simile al patriarca fondatore, cosa che riempiva i Dragon di orgoglio nel non aver perso i loro geni originali

Dopotutto anche quella figura così distante di secoli prima era famiglia per loro

Quell’anno Ivy faceva 3 anni e mezzo

Il fatto stesso che i suoi le dessero l’ok per stare in un campo militare era follia per i soldati

Ma che potevano dire?

I Dragon erano pazzi

Ricordavano tutti il fratello maggiore di Ivy distruggere degli scudi nemici a 6 anni e condurre la sua prima vittoria

O il padre di lei che strangolò a morte degli intrusi a 8 anni salvando la bella figlia di duca che divenne poi sua moglie per puro caso quando stava visitando l’abitazione

Erano macchine da guerra

La domanda era in che ambito si sarebbero immersi

Ivy quel giorno era stranamente silenziosa osservando tutto come se non fosse presente

-Stanca? –provò il fratello maggiore a cui non ricevette risposta

Era…come confusa nel vedere qualcosa di inverosimile davanti a sé

Qualcosa che non capiva del tutto

-Il generale è stato catturato!

A quell’urlo lady Dragon, che era lì solo per controllare sua figlia minore, sbiancò

-Cosa?

Suo marito non era mai finito in una situazione pericolosa, non importava quanto grave fosse, non aveva mai…

Nel caos di cercare di salvare il marito, nessuno notò che Ivy e i lupi erano spariti

-Mamma dov’è Ivy…? –chiese il fratello maggiore notando pallido l’assenza della bambina

A quelle parole tutti entrarono in un panico peggiore

-Ivy! –disse subito un altro fratello notandola nel campo di battaglia

L’Arciduchessa pallida fissò i suoi figli provare a correre dalla sorella minore e la bambina muoversi senza troppa paura per il campo di battaglia con i lupi intorno

Il padre non poteva muoversi ma il terrore era nei suoi occhi.

Un Dragon non teme la morte

Ma un Dragon teme la morte di chi ama

-Ivy va via!

La bambina piegò il capo di lato guardando il soldato che stava ridendo

-Sei venuta a salvare papino? Ma che carina…

Prima che la sua mano potesse toccarla però la sua testa era stata decapitata, la bambina aveva recuperato la spada di allenamento che usava con il padre e sembrava a suo agio nel decapitarci gente…la spada non era nemmeno abbastanza affilata per fare del male a qualcuno…

-Patetici- disse lei guardando i soldati nemici e sorridendo- credete davvero che dei meri insetti possano ferire un lupo Dragon? Tsk…insulse creature

Fu un bagno di sangue prima che chiunque potesse muoversi per fermare la bambina e il padre venne velocemente raggiunto dalla figlia che lo liberò

-Ivy…stai bene? –chiese lui rilassandosi

-Nessun uomo può morire- disse lei tranquillamente- questo vale anche per te papà, sta più attento d’ora in poi

Lo stesso aspetto

Lo stesso carattere

Chi aveva vissuto quel giorno poté giurare su tutto che Wolfe Draco Dragon era di nuovo vivo e vegeto…solo aveva scelto di reincarnarsi stavolta in una ragazza nata come sua discendente.

Nessuno si stupì qualche mese dopo quando i genitori di Ivy le lasciarono in mano il controllo dell’Arciducato, dopotutto…era sempre stato del fondatore quel posto…

 

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Capitolo 18: Unwanted

Capitolo 18: Unwanted

Cleo non era una figlia voluta fin dall’inizio

L’aveva scoperto qualche anno dopo essersi risvegliata dal suo sonno

I suoi genitori non la volevano

Il padre voleva un maschio

Non una femmina

Quando poi venne maledetta perse tutto ciò che valeva per loro

Dopo la maledizione?

Era solo una delle figlie

La maledizione aveva le sue conseguenze

Il corpo non era il migliore

Era debole

Era incapace di avere figli

Era inutile per suo marito

E il suo finale finì come si aspettava

Non era voluta

Elvira queste cose non poteva saperle

-Mamy

-Si?

-Se non potessi avere figli…ti darebbe fastidio?

Quella domanda dal nulla era più di ciò che sembrava

Era un test

-Non avere…tesoro non sei troppo giovane per figli?

-Rispondi

-Amore…c’è una cosa che mamma deve dirti

A sorpresa, Elvira confessò di non esserle madre

-Ti ho adottato, non sei veramente mia figlia

-…

-Ma ciò non significa che vali meno di una figlia di sangue cucciola, mamma ti ama per chi sei dopotutto

-Perché me lo dici ora…?

-Perché se non potrai avere figli, nulla ti vieta di adottarne –replicò con un sorriso Elvira

-Adottarne…?

Non ci aveva mai pensato nella sua prima vita

Non era qualcosa che una famiglia come la sua avrebbe acconsentito

Ma era Elvira chi aveva davanti ora

-Si

-Sarebbe…la stessa cosa?

-Ovviamente –sorrise lei- la famiglia che scegli delle volte vale più di quella che ti danno…

Cleo sorrise alzandosi per abbracciarla, la sua decisione rafforzandosi sul rendere Elvira sua…

 

 

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Capitolo 18: Don’t care

Capitolo 18: Don’t care

Lucas era un caso perso oramai

I suoi lupi stavano sparendo

Cadaveri apparendo

Era un segno che qualcuno li voleva morti

Eppure eccolo lì a fare piani per riprendere Heather

Heather era felice con altri

Adesso erano 7 i partner frequenti che aveva

I gemelli potevano fare magie di clonazione però

Quindi spesso Lucas scambiava i 7 per parecchi extra

Che poteva farci?

Heather era una licantropa

Con mancanza di affetto

Quindi tendenzialmente voleva più affetto e attenzione

Sette delle volte erano pochi

Tutti capivano cosa ciò significava

Sapevano che in teoria era un problema

Era causato da ciò che aveva passato però

E stava migliorando

In passato non lasciava che i ragazzi stessero distanti da lei

Terrorizzata che loro la lasciassero

Che venisse abbandonata

Ma le cose erano migliorate

Tantissimo

E Heather stava migliorando

Speravano che liberandosi dei carnefici

Liberandosi del suo passato

E liberandola da tutto ciò che aveva passato

Forse sarebbe guarita del tutto

Era difficile da digerire ciò che aveva passato

Lucas l’aveva manipolata per anni e torturata per un anno quasi

Hunter l’aveva abusata per un paio di settimane e instaurato nel suo cervello un trauma più grosso di ciò che tutti pensavano

Logan infine l’aveva ferita a un livello più emotivo

Non si sentiva tranquilla

Erano tre traumi che avevano colpito la sua autostima, la sua sicurezza, la sua capacità di legarsi a qualcuno e dandole problemi di fiducia molto seri

Ma sarebbe andata bene

Non le importava più di parecchie cose e le bastava chi l’amava per vivere bene

Solo…nulla sarebbe mai tornato come quando era ancora incontaminata dagli orrori del suo mondo…

 

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Capitolo 17: Joking or not

Capitolo 17: Joking or not

La vita di Roze a casa non era delle migliori

Sua madre era disgustata dalla sua esistenza

Suo padre era…apatico

Suo fratello era…meglio se non esisteva delle volte

E gli altri membri della famiglia erano alquanto…

Roseline era nata come una normale bambina vampira

All’inizio era il gioiello della sua famiglia…

Questo finché non giunse l’età in cui doveva bere sangue

A 12 anni Roze scoprì di non poter bere sangue maschile, non importava il tipo, era solo quello di donna che riusciva a digerire e bere

Era interessata a donne e solo donne

Era anomala

Era una purosangue “sbagliata” per i genitori

Ma andava bene

L’avrebbero comunque sposata a qualcuno e gestito la cosa di sottobanco no?

Beh no…

Il corpo di Roze crebbe in una bellissima donna certo…ma aveva una parte del corpo in più

Era ironico

Forse si era accorto del pericolo e aveva deciso di essere il “maschio” tra lei e il proprio partner

Era diventata un’ermafrodita e di non piccole dimensioni

E per quanto la madre avesse voluto rimuovere quella parte…nessuno poteva esattamente tagliarlo senza consenso della diretta interessata che aveva tutte le intenzioni di tenersi la sua spada

Dopotutto era sterile come donna ma era fertile come uomo

Il padre di conseguenza detestò la madre, dopotutto tagliare spade…non era esattamente un buon argomento con un uomo

Essendo “difettosa” era priva di doveri verso fiancé

Era libera alla fine dei conti

Trascurata ma libera

Quando provò sentimenti di amore per la prima volta e si confesso…

-Schifo, sei disgustosa

Non andò bene

Ma sperava davvero che con Heather fosse diverso…

-Voglio che tu mi prometta che non ti arrabbierai –disse Roze nervosa nella camera di Heather

-Ok…

A sua sorpresa…

-Oh? Funziona come una maschile?

-Si…cosa fai?!

Heather fu più che felice di giocare con lei e vedere come funzionava la spada di una donna

I ragazzi quando lo scoprirono alzarono le spalle non curanti

Onestamente finché non la dovevano prendere loro la spada…

-Sei davvero contenta? –chiese Roze coccolandola

-Si –disse lei allegra- ora ho sette spade con cui giocare

-…

La sua amata aveva un leggero problema di controllo degli ormoni…non che a qualcuno dei ragazzi dispiacesse

 

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Capitolo 16: Sure

Capitolo 16: Sure

-Roze vuoi venire a dormire da me? –chiese Heather con un sorriso

A ripensarci, probabilmente a quel punto Roze aveva già perso la testa per Heather

Roze era una brava ragazza

Molto timida con Heather

Ma era parecchio…normale con i ragazzi

Poteva parlare

Poteva scherzare

Poteva prendere in giro

Fare battutacce

Era normale

Non c’era imbarazzo

-Non ti preoccupi? Sola con tutti questi ragazzoni? –chiese Theo con un sorriso perverso

-Non proprio

-…

-Nei miei occhi siete pari a un arredo –disse Roze

-…

Molto gentile soprattutto

I ragazzi gironzolavano mezzi nudi in casa

Più per istigare Heather a letto che altro onestamente

Ma Roze li trattava al pari di vedere se stessa o un animale

Non era molto interessata

A Heather però…

-Roze vuoi farti un bagno caldo prima di cena? –chiese Heather con solo mutandine e una t-shirt larga addosso

-S…Si –disse lei correndo via rossa

-Ho detto qualcosa di sbagliato…? –chiese Heather confusa

-…

I canini le si allungavano facilmente

E le docce erano fredde

Però era contenta

Heather non aveva problemi a farsi mordere e sfiorare da lei

Inoltre per la relazione con i ragazzi…non era suo interesse onestamente

Non aveva molta gelosia nei confronti di loro, strano ma vero

Era quasi…fossero la stessa persona?

Inoltre se Heather era felice…

-Perché non ti togli mai quelle gonne lunghe? –chiese Heather confusa

-…sono comode… -disse in panico Roze cercando di sorridere naturalmente

E poi…era abbastanza ovvio che in futuro sarebbe finita con lo scoprire i suoi segreti…

 

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Capitolo 17: Fake

Capitolo 17: Fake

Elvira era stupida

Non poteva esserci altra spiegazione

Come poteva non capire che Cleo era falsa?

Era così falsa quella ragazza…

Era chiaramente un pericolo per tutti

Odiava i maschi

Era probabilmente innamorata di lei

Era impossibile che non lo capisse

Quindi perché Elvira chiudeva un occhio?

-Che fai?

-Sto preparando una sfera per registrare delle cose –disse lo stregone

-Per?

-Per provare ad Elvira che quella è un mostro!

Il numero di ammiratori di Elvira era elevato

Il numero di persone contro Cleo quindi era anche elevato

Come dar loro torto?

Cleo era un ostacolo

Un grosso ostacolo con cui avere a che fare

Elvira non si sarebbe mai sposata finché lei era in giro

Se era figlia biologica era un problema

Ma Cleo era adottata

Potevano sbarazzarsene no?

Un figlio adottivo valeva meno di un biologico nei loro occhi

Ma Elvira pensava il contrario

Proprio perché non era biologica doveva trattarla meglio

Non era sua madre

Quindi doveva essere migliore della madre biologica

Non che ci volesse molto per esserlo visto chi era la donna che l’aveva partorita

Ma a prescindere

Elvira amava molto Cleo

Erano una famiglia

Una famiglia non si lascia mai indietro o abbandona

Quindi quando le prove le vennero date…

-Leva queste menzogne

Semplicemente le ignorò

La sua Cleo aveva la priorità dopotutto

 

 

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Capitolo 16: She is amazing like she is

Capitolo 16: She is amazing like she is

Cleo non era un tipo di donna che accettava un fallimento

Era cresciuta con gusti particolari

Affetti particolari

E carattere particolare

Quando i ragazzi iniziarono a provarci nella sua prima vita era contenta

Finalmente qualcuno la voleva

Era impossibile negarlo

Tutta la sua vita l’aveva passata a soffrire in silenzio

Ora aveva qualcuno che voleva lei

Era impossibile dire che non era…ingenua

E fu manipolata

Molte volte

Troppe volte

E nessuno della sua famiglia si interessava alla cosa

Fratelli

Sorelle

Madre

Padre

Erano solo titoli

Non vi erano sentimenti tra loro

E ora che era nella sua seconda vita…sapeva la verità

Nemmeno loro avevano interesse in lei

Alla fine era solo interesse nel tenerla maledetta

Elvira era la primissima creatura che l’amava veramente

Adorava stare con lei

La faceva sentire bene

L’amava

Era impossibile non essere felice della cosa

Certo per Elvira era una bambina

Non solo era un figlia

Ma era una bimba piccola

Ma per ora andava bene

Era bellissimo già starle accanto così

Non poteva di certo negare di volere di più però

Ma per ora andava bene

Elvira era fantastica così com’era

Avrebbero cambiato relazione in un po’ di tempo…

 

 

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Capitolo 25: I am a Dragon, we will never lose to a mere mortal!

Capitolo 25: I am a Dragon, we will never lose to a mere mortal!

Sotto ordine di Ivy, i figli si erano allontanati

Ivy era tranquilla con la spada in mano

Non era una sensazione nuova

Aveva già combattuta

Aveva già versato sangue

Non era spaventata di lottare

-Uccidetela! –rise il generale nemico

Una donna contro tutti loro?

Ah!

Avevano vinto!

Ivy sorrise nostalgica

Sempre a sottovalutarla eh?

Fischiò tre volte e dai boschi velocemente i lupi corsero al suo fianco

I Dragon erano noti per usarli in battaglia

-Cosa… -mormorò il generale cercando di ricordare quale Dragon era in vita…

Lei sorrise e in un battito di ciglia i giganteschi golem erano a pezzi a terra insieme a parecchi soldati

-Cosa…tu…

Ivy sorrisi- io sono Leilani Liu Ivy Delyth Dragon, temo siano un paio di decenni che non vedo un campo di battaglia di persona…- l’uomo sotto di lei sputò sangue a causa dell’arma conficcata in lui- sono arrugginita pare

Ogni Dragon aveva un suo tipo di lotta ben preciso

Il padre era il tipo da combattimento pesante

Adorava armi pesanti e attacchi che distruggevano ciò che era intorno a loro

Alcuni suoi fratelli preferivano gli attacchi a distanza

Altri quelli come il padre

Altri armi più veloci

Ivy apparteneva al tipo di velocità

La sua arma di preferenza era leggera e a medio raggio

Le piaceva muoversi velocemente e tagliare il nemico

Di fatto nell’intera battaglia non si macchiò di una singola goccia di sangue

Era veloce, agile e aggressiva

Non aveva nessun tipo di esitazione

Dopo lo shock generale tutti quanti i soldati del loro Impero si mossero velocemente per riprendere la mano

Nel giro di 10 minuti da quando Ivy aveva messo piede nel campo di battaglia

-Game over- disse Ivy con la spada alla gola del generale nemico

-Tu…

-Sono una Dragon, non perderemo mai contro un mero mortale –sorrise lei decapitandolo sul posto e rimanendo lo stesso priva di sangue sui propri abiti

 

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Capitolo 15: You will never win

Capitolo 15: You will never win

Lucas stava iniziando a irritarsi

Perché la sua mate era orribile con lui?

Era ingiusto

Le altre donne erano più che felici di essere sue

Perché lei no?!

-Lucas

-Cosa?! –ringhiò lui

-La donna è quasi morta, lasciala andare- disse Damian calmo

La donna che era sotto Lucas era la mate di uno dei loro uomini

Lucas aveva trovato che era piacevole e l’aveva invitata nel suo letto

Era inutile dirlo, più tempo passava meno perdonabili erano le sue azioni

*****

-Lei ti piace? –chiese Jay guardando Heather

-Lei?

-Roze

Heather sorrise- la sento…simile a voi

Jay non commentò sulla cosa prendendola in braccio- ok…

-Jay?

-Non voglio tu rimanga ferita di nuovo –disse lui

Lei lo guardò- Jay…

-So che sono stupido, mi sono innamorato di te e lo sai bene –disse lui diretto

Lei annuì- io…

-Non voglio un sì, né voglio che tu ammetta lo stesso, so che hai qualcosa per me e che non sei di facili costumi. Ognuno di noi sa che per te siamo speciali, non mi importa se ti condivido con loro…

-Ma…

-Ma non credere che non sia geloso o possessivo –disse lui con un sorriso baciandola

-Non lo sei mai…

-Questo perché con i ragazzi ho la sensazione di vedere me stesso riflesso in uno specchio delle volte –rispose Jay- non li sento come estranei ma come me stesso con make-up

-Hai grosse doti di make-up artist se riesci a cambiare tutto di te così facilmente –rise lei

-Lo so, suona strano- disse lui

-Per me non lo è –disse lei addolcita

-Allora…

-Starò attenta Jay…voi siete miei e io vostra- rispose lei baciandolo- quindi non temere, non avrò nessuno che voi non vogliate nella mia vita

-O nel tuo letto-disse lui spingendola piano giù

-Jay…- rise lei

-Cosa? Devo infastidire Lucas… -disse lui baciandola

-Solo?

-E far urlare di piacere te…

-Molto meglio…

 

 

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Capitolo 15: You are young

Capitolo 15: You are young

-Mamy non vuoi che mi sposo vero?

-Tesoro… -disse Elvira in panico

Sposarsi?!

Cosa?

La sua bimba?

Andiamo Cleo aveva quindici anni!

Quindici!

Chi le aveva messo quell’idee nella testa?!

Chi osava sedurre la sua Cleo?!

Doveva preoccuparsi di pervertiti ora?

Chi ci provava con una quindicenne!?

La sua Cleo non era di età di marito!

-Chi ti ha messo in testa quest’idea? –chiese subito lei

-Alcune mie amiche sono già fidanzate e sono più piccole di me…

Cleo non voleva sposarsi

E sapeva che Elvira non avrebbe mai e poi mai organizzato un matrimonio combinato per lei

Ma ciò non le toglieva il dubbio

Doveva assolutamente mettere in chiaro la cosa

Altrimenti si sarebbe sentita per parecchio in ansia…

-Assolutamente no!

-Mamy?

-Sei troppo piccola! Matrimonio?! Non se ne parla nemmeno!

A saperlo avrebbe urlato alle madri delle sue amiche

Che significava che le sposavano?!

Erano bambine!

Ah questo mondo era pazzo!

Ma perché era stupita?

Sapeva benissimo quanto al mondo fregasse degli accaduti nel libro

Era impossibile per lei non essere innervosita…

-Mamy non sono così piccola…

-Lo sei

-…

-Sei una bambina Cleo

-…

-Non pensarci nemmeno a cose come amore, matrimonio e simili! Sei troppo piccola!

-…

In qualche modo la risposta di Elvira non le piacque…

 

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Capitolo 24: Mom…?

Capitolo 24: Mom…?

Per quanto Ivy avesse insegnato ai figli non poteva dar loro l’abilità di essere perfettamente abile nella lotta

Purtroppo era impossibile per loro pareggiare un esercito del genere

Per farla breve

Erano incapaci di gestire al meglio un problema in battaglia

Il che era ironico

In molti avevano almeno un paio di guerre fatte

Ma era impossibile che sapessero gestire tutto

Erano abili

Non erano invincibili

E forse Ivy non era altrettanto severa quanto suo padre

Non voleva ferire i suoi bimbi

Wolfe per molti era reincarnato in Ivy

Iris per molti era reincarnata in Kyle

Che potevano dire?

Era simile il comportamento

Anche i ruoli nella relazione sono gli stessi

Ogni figlio di Ivy usava armi diverse

Ogni figlio di Ivy aveva un suo stile

Ma nessuno di loro aveva la guerra nel sangue

Era un modo come un altro per dire che non avevano preso troppo dal lato Dragon della famiglia

Avevano preso parecchio ma non tutto

Il fatto che invecchiavano ne era segno…anche se MOLTO lentamente ma dettagli

-Alex!

-Grazie- disse il maggiore guardando Duncan dagli manforte contro i mostri che i nemici usavano in guerra

Erano stati presi di assalto da quei cosi

Erano qualcosa simile a golem, parecchio forti e robusti, difficili da abbattere e molto ma molto bravi a fare grandi danni

Erano già in seria difficoltà…

Continuando così…

-Alex!

Il maggiore venne scaraventato a terra e lontano dalla sua spada, non poteva difendersi per tempo

-Dannazione…

-Alex!

Il rumore di una lama che si spezzava si sentì e un grosso tonfò seguì quel rumore

-M…mamma? –chiese Alex guardandola sotto shock

-Alexander, non ti ho detto più volte che un’arma più piccola è di obbligo in guerra? Lo spadone di due metri è ottimo per uccidere ma è pessimo se sei in svantaggio di forza fisica –sospirò la donna calma con in mano una lama sottile e appuntita, quasi troppo delicata per reggere un singolo colpo, ma il mostro distrutto davanti a loro era segno che non era così

-Che…

-Duncan, trascina i tuoi fratelli al castello –disse Ivy tranquilla recuperando la spada del figlio e sollevandola con estrema facilità- ci pensa mamma qui

Perché i nemici sentivano musica da boss battle…?

 

 

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Capitolo 23: War is in our bloodline

Capitolo 23: War is in our bloodline

-Ivy vieni qui da papà

Quando Ivy era piccola, suo padre era molto attento a insegnarle tutto ciò che le sarebbe servito per diventare un membro della famiglia Dragon

Essere una Dragon era parecchio divertente per lei

Allenamenti

Combattimenti

Addestramento delle abilità

Aveva i più bei ricordi in famiglia

Suo padre era una bestia come corporatura

Era un gigantesco uomo di due metri e mezzo con parecchi muscoli, un sorriso gentile e un buon cuore

Era parecchio devoto alla famiglia e aveva insegnato a tutti i figli le stesse doti

Nessuna seconda moglie

Nessun’amante

Nessun tradimento

Se ti sposi devi rimanere devoto a chi sposi

Se ci sono problemi divorzi

L’onore di un Dragon non era nel rimanere in nozze ingiuste dopotutto

Si doveva essere felici in esse

Si doveva essere amati

Ricordava ancora l’ammonto di pretendenti alla porta

Chi con soldi

Chi con potere

Se i suoi figli non li volevano, papà Dragon li cacciava a calci

Anche un principe di un regno vicino ci provò più volte a prendere una figlia Dragon come moglie

Purtroppo la scelta del marito e della moglie era in mano ai figli

Ivy aveva sposato chi voleva

La famiglia mai disse nulla sulla cosa

I suoi mariti erano mariti Dragon alla fine

Nessuno venne mai ignorato o trattato meglio degli altri

Erano famiglia

E il padre era felice che tutti la trattassero con amore e affetto

Inoltre gli davano nipoti e papà Dragon amava i suoi nipoti

La famiglia era tutto

Era impossibile per un Dragon non proteggere la propria famiglia

Crescendo Ivy era stata immersa dai valori dei Dragon

Non vi era mistero che in essi vi fosse anche la conoscenza militare necessaria per vincere guerre

Dopotutto era nel sangue dei Dragon essere il terrore di chiunque respirasse

 

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Capitolo 22: I know we will win

Capitolo 22: I know we will win

-Una Guerra? –chiese Kyle calmo

Che novità

Ne aveva fatte a centinaia quando era ancora vivo

Richard guardò il figlio e si tranquillizzò

Era il leggendario Demonio dei Rhododendron

Non c’era di cui preoccuparsi

-Contro quale regno? –chiese uno dei generali

Quell’anno erano più tranquilli a finirci in guerra

Kyle era tornato

Erano di nuovo a pieno potere

E lady Ivy era di nuovo in piena sede

Stava già aiutando a sistemare le truppe

I figli sembravano particolarmente stupiti della sua conoscenza

-Vostra madre era ed è il miglior generale militare dell’Impero, ha fatto le strategie militari di questo impero da quando aveva 4 anni, non temete- disse un generale nostalgico

Ivy si dimostrò velocemente più abile dei suoi figli

La cosa…li rese alquanto stupiti

Sapevano che aveva conoscenze militari

Sapevano che sapeva combattere, dopotutto aveva personalmente allenato tutti i suoi figli all’inizio

Ma era decisamente un conto saperlo e un altro vederlo

Era estremamente abile nel comandare le truppe

Nel rispondere a crisi

Nel progettare guerre

Era…eccelsa

Kyle e lei avevano un’affinità assurda in guerra

Sapevano cosa fare

Sapevano come l’altro si muoveva

Era chiaro che non era la prima guerra insieme

-Dobbiamo gestire questo lato…

-La strategia di 30 anni fa?

-Troppo ovvia?

-Ha funzionato l’ultima volta

-Perché l’avversario era un idiota- replicò Ivy

-Beh quello anche ma…

-Sarebbe meglio occuparsi del nemico qui e attaccarlo alle spalle da qui e qui

-Uhm

-Se non se lo aspettano sono idioti

-Anche vero

 


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Capitolo 14: Hello father

Capitolo 14: Hello father

Ludovic Black era un uomo che nessuno trovava amabile

Alexander aveva deciso che lui era suo nemico giurato

Il castano dagli occhi castani era il padre biologico di Heather

Qualcuno che aveva il suo ruolo

Alexander era l’unico che poteva considerarsi papà per Heather

E non avrebbe facilmente dato il ruolo ad altri

Dovevano ucciderlo per farlo

-Sta venendo in accademia? –chiese a una delle guardie che aveva messo a spiare in giro

-Si signore

-A fare?

-A riprendere Heather

-Tsk –disse Alexander giocando con un fucile e puntandolo contro un manichino- arrivo allora

-Sir? A fare?

-A prendere mia figlia ovviamente- sorrise lui chiudendo la chiamata e guardando due streghe- datemi una mano, devo far sbavare chiunque anche solo respiri la mia aria

-Yes Sr

*****

L’abbigliamento di Ludovic era pessimo come sempre, non era adatto al suo corpo e le varie stoffe non erano belle insieme.

Era un pugno nell’occhio.

Quando vide i figli notò anche Heather con i suoi amanti

Quella ragazza doveva essere istruita

-Roxane –ringhiò attirando l’attenzione della rossa che guardò oltre lui

-Papà? –chiese correndo giù dalle scale

Era ovvio che venisse da lui

Ludovic sorrise pronto ad un abbraccio ma…

Lei lo superò e corse tra le braccia di un moro dagli occhi chiari in completo nero elegante.

Alexander lasciava sempre l’impressione di un grande boss pericoloso e potente

-La mia bambina –sorrise lui stringendola e guardando i suoi sei ragazzi seguirla docili

Poteva anche vedere quella sottospecie di padre scuro in volto…

Doveva andare a prendere la figlia più spesso a scuola.

-Tu… -disse Ludovic avvicinandosi e provando a sfiorarla

-Mi scusi che vuole da mia figlia? –chiese Alexander afferrandogli il polso e rompendolo

Heather rimase tra le braccia di Alexander contenta

Era bello stare così

Vedere suo padre lì con lei mentre affrontava l’uomo che aveva contribuito alla sua nascita e alla sua morte

Era al sicuro

Si sentiva tranquilla

La sua famiglia era lì per lei…nessuno l’avrebbe ferita

 

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Capitolo 13: Mate

Capitolo 13: Mate

Il giorno dopo quella notte di inferno, Lucas voleva strangolare qualcuno

Quanto potevano essere abili quei damerini da strapazzo?!

A quel punto era chiaro come il sole che sapevano dove toccare Heather per farla urlare di piacere

E questo anche durante la sua primissima volta cavolo

Che cos’erano? Amanti secolari?!

Ma andava bene così

Li avrebbe puniti per bene!

Osavano toccare la sua mate

La sua!

Ah!

Aveva ucciso per molto meno

Dopotutto la faida tra lui e Hunter era nata dal fatto che lui era il responsabile della morte della mate di Hunter

Non era importante che Heather avesse avuto due o tre amanti

Le avrebbe dato una lezione dopo averla riavuta al suo fianco

Per ora era il caso di finire le sue relazioni

Bastava che ne trovasse uno da solo

Quei codardi non avrebbero potuto vincere contro di lui

Era l’alpha

Era il più forte

Era il più potente di tutti

Non avrebbe perso contro loro

Per cui trovò da solo Jay

Jay era un ex militare e un mercenario

Aveva speso parecchio tempo sul campo di battaglia ed era più vecchio di ciò che mostrava

Erano tutti iscritti a qualche anno di quel college, Heather era al primo ad esempio, ma Jay era…abbastanza…grande da fare il professore più che lo studente

Aveva esperienze in battaglia superiori a quelle di Lucas

Non fu una sorpresa che il lupo si ritrovò severamente ferito e spinto contro gli armadietti appeso per il collo

-Che hai detto sacco di pulci?

-Roxane…

-Roxane l’avete uccisa, Heather è il nome che lei ha preso –disse lui furioso

Lucas sorrise- lei è mia

-Lei è solamente di se stessa- disse Jay stringendo la presa- voi non avete NULLA a che fare con lei e se non capisci la cosa ti insegnerò qual è il tuo posto

-Tu…

Jay lo bloccò a terra e lo pestò con il volto sul pavimento premendogliela con lo stimale- ascolta bestia, tu non sei degno di stare con Heather. Non sei forte come noi, non sei pericoloso come noi, non sei attraente come noi, non sei nulla. Noi siamo più forti, più potenti, più attraenti e più ideali come partner di ciò che tu potrai mai essere per Heather. Tu non hai metà della metà della metà del nostro potere…sei inutile e lo resterai. Sparisci prima che ti faccia qualcosa di cui so che non me ne pentirei

Heather guardò Lucas a terra e guardò poi Jay- ti sei fatto male?

-No tranquilla –disse lui non badando più di tanto al pugno che aveva ricevuto in viso

Heather però lo tirò lo stesso nell’infermeria per medicarlo preoccupata e si ritrovò ad essere premuta sul lettino dal ragazzo molto contento della sua infermiera…

 

 

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Capitolo 12: You can’t

Capitolo 12: You can’t

-No…fermo

Lui rise contento- dici fermo ma mi stai facendo le fusa come una gattina…

-Sebastian sono seria…

-Heather hai le orecchie e coda visibili, stai scodinzolando –disse lui divertito

La ragazza divenne viola nascondendosi nel suo petto- cattivo

-Il tuo –sorrise lui baciandola e dandole tregua

I suoi partner erano tutti muniti di extra stamina il che spesso la riduceva priva di energie e completamente priva di voglia di muoversi ma particolarmente contenta

Ognuno aveva i suoi modi di fare a letto

C’era chi era più aggressivo, chi più passionale, chi più lento, chi veloce, chi stuzzicava, chi ti mandava in paradiso con un tocco e ti teneva lì per il resto della notte…

Theo e Leo lavoravano in squadra

Sapevano dove colpire, non avevano paura di entrare insieme e sapevano come stuzzicarla e tenerla concentrata su di loro

Jay era più attento a ciò che Heather provava

Con lui erano lunghi preliminari, parecchie coccole e tantissime attenzioni

Kaleb era più passionale, era in grado di farle perdere la testa e darle momenti interi senza pensieri

Jackson era più docile, seguiva ciò che lei voleva e desiderava dandole il comando il più delle volte e lasciandosi tormentare da lei docilmente

Sebastian…era dominante. Sapeva leggere cosa il corpo di lei diceva e seguiva quello più che ciò che Heather stessa diceva, per quanto servile fosse fuori dalla camera, a letto era molto più padrone che servo e la cosa non le dispiaceva.

Le toglieva parecchio peso per qualche motivo essere meno in carica.

Le piaceva parecchio essere sola con loro

Delle volte averli tutti insieme era anche meglio

Si complimentavano a vicenda in un certo senso

Ed era un buon team

-Heather? –chiese Leo

-Dorme- rispose Sebastian aprendo il frigo per prendersi da bere

-Sfinita? –sorrise Jackson

-Si, volevo che smettesse di pensare al dannato sacco di pulci –rispose calmo Sebastian sedendosi un secondo sul divano per bere con calma

-Non le fa bene essere qui, sapevo che avrei dovuto fermarla- mormorò Theo

-Pensaci però, non è ingiusto che lei non si vendichi? –chiese Jay- saremo fantastici a letto, ma penso sia il caso di rimuoverlo dalla circolazione quel dannato Lucas e non solo torturarlo come abbiamo fatto finora

-Anche vero… -disse Kaleb

Sebastian annuì alzandosi- dopo ditemi che dite

-Torna a lavoro tu –replicò tranquillo Leo continuando a vedere il piano di azione con gli altri

Dopotutto…

-Seb…dov’eri…?

Heather dopo averlo fatto diventava docile come un’agnellina che aveva bisogno di attenzioni e coccole.

-Ero andato a bere- sorrise lui passandole una bottiglietta di acqua e prendendola in braccio dopo che aveva bevuto- ti ho lasciato per tanto?

-Ero sola… -disse lei aggrappandosi a lui

-Mi spiace, è colpa mia –disse lui infilandosi sotto le coperte e coccolandola- dormi su, hai bisogno di riposare…

-Non puoi lasciarmi –disse lei

Poteva non dimostrarlo a mente lucida, ma era ferita parecchio da ciò che era successo in passato

-Non lo farei mai, sei il mio mondo dopotutto –disse lui baciandola e sentendola calmarsi dopo poco e tornare a dormire tranquilla tra le sue braccia

C’era un motivo se nessuno di loro avrebbe mai perdonato Lucas o gli altri

Ciò che avevano fatto a Heather meritava una punizione peggiore della morte e nulla avrebbe dato loro altra idea

 

 

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I am the father apparently

I am the father apparently Trama: Ritornata indietro nel tempo a quando era ancora una bambina, Lia non vuole soffrire alle mani dell’abusiv...