WitchandAngel : Capitolo 4: Family

Capitolo 4: Family

Capitolo 4: Family

-Rottura… -mormorò il ragazzo accendendosi un’altra sigaretta

-Jay, Heather non sopporta che fumi –disse un biondo al suo fianco

-…- il ragazzo ruotò gli occhi e continuò tranquillo- quando arriva la faccio sparire promesso

La squadra più vicina a Heather era composta dal suo “branco”.

Per iniziare i gemelli, Theodor e Leonhardt, che fungevano da forza magica.

L’umano Jay, dai capelli bianchi e occhi neri, che aveva ricevuto il dono dell’immortalità dopo aver formato un contratto con Heather e il suo lupo.

Il vampiro Kaleb, dai capelli biondi e occhi blu, che aveva ricevuto il dono di poter camminare sotto il sole dopo essersi fatto semi trasformare da Heather e aver “infettato” il proprio purosangue con i geni dei licantropi.

La volpe maledetta Jackson, dai capelli rossi e occhi verdi, che aveva dato la sua anima in cambio di potere immenso ed era finito con l’essere salvato da Heather che aveva disposto del demone sotto cui era contratto.

Infine il non morto che per davvero non doveva esistere, Sebastian. In origine era un umano che era finito in mano a un gruppo di vampiri che procedettero a farlo a pezzi e sperimentare su di lui. Heather si occupò personalmente di quel caso e lo vide ancora vivo anche se la sua testa era distaccata dal corpo. Heather riportò ogni parte del corpo nel laboratorio della sua base e lo ricompose, usò poi i suoi poteri per farlo rivivere.

Heather era una licantropa demoniaca dopotutto, nulla nella sua personalità diceva che sarebbe stata buona.

-Jay leva quello schifo –disse Heather arrivando

Il ragazzo fece spense la sigaretta e sorrise vedendola- oh? Chi devo uccidere?

Heather sorrise- il mio second mate è Hunter

Gli occhi dei quattro si assottigliarono con un sorriso cattivo sulle labbra mentre Leonhardt spiegava la situazione.

Jay sorrise- prendo l’equipaggiamento allora capo, andiamo nella dimora nella zona lì vicino

-Mi occupo delle iscrizioni –disse Sebastian calmo seguendo Jay

Jay era qualcuno che poteva facilmente prendere il cuore di una donna, alto, muscoloso, classico volto da cattivo, un passato da militare e l’attitudine a uccidere chiunque gli dava ai nervi…era qualcuno che poteva facilmente sedurre una donna o un uomo se voleva informazioni.

Con pantaloni scuri, stivali in pelle della milizia, un maglione a maniche lunghe e collo alto aderente al corpo e le targhette di riconoscimento che aveva sin dal suo tempo in milizia. Le maniche tirate fino al gomito mostravano tatuaggi poco…docili, cosa che gli dava di più l’impressione di essere un serial killer più che qualcuno che ti avrebbe salvato.

Kaleb era qualcuno che sembrava di un’altra epoca, dava l’impressione di un potente arciduca che poteva dannare o salvare la tua vita. Con pantaloni di completo, scarpe eleganti in pelle, una camicia bianca semi sbottonata e un cappotto lungo nero. I lunghi capelli semi legati in una coda e un sorriso divertito che mostrava i canini.

Jackson preferiva vestirsi più formalmente, un completo perfettamente messo con una giacca poggiata sulle spalle e un capello nero sulla testa i guanti neri in pelle e le maniche alzate fino al gomito facevano notare i muscoli sempre tesi e pronti a colpire qualcuno.

Sebastian indossava un completo completamente nero, camicia e cravatta comprese, guanti neri in pelle e un cappotto nero che arrivava quasi fino ai piedi. Le centinaia di cicatrici che possedeva erano tutte perfettamente nascoste dai vari strati di vestiario, se qualcuno l’avrebbe visto senza…non era facile capire dove una cicatrice iniziava e un’altra finiva. Una delle più evidenti che era visibile in quel momento era sul collo, dove un tempo era stato decapitato.

-Miss, si sente bene? –chiese Sebastian mentre guidava una delle auto

-Non dovrei? –chiese lei

-Sappiamo che è successo qui –disse Jay seduto accanto a Sebastian guardandola nel sedile di dietro- non permetteremo che ciò riaccada

-Come se con noi sarebbe possibile –disse Theo dalla radio mentre guidava la seconda auto con Leonhardt seduto nel sedile del passeggero che sistemava delle bombe a mano

-Se lasciassimo un disonore del genere accadere di nuovo non oserei chiamarmi Arciduca- disse Kaleb guardando Jackson guidare la loro auto con calma

Le tre auto che avrebbero usato erano più per copertura che uso, le vere auto degli Hunter erano già nei sotterranei della vecchia villa che avevano…legalmente comprato. Dopotutto se i proprietari erano morti non vi era nessun tipo di problema nel possederla no?

-Lucas avrà parecchio da imprecare- sorrise Jay tranquillo giocando con uno dei coltelli da lancio

-La vicinanza aumenta l’effetto no? –sorrise Sebastian- vero miss?

Heather annuì guardando i documenti che aveva davanti- chissà se riusciremo a sentirne le urla da casa…

I sei maschi scoppiarono a ridere alla cosa. L’essenza dei sei era ormai cattiva e lei non aiutava di certo a renderli meno maniaci di ciò che erano…

Nonostante ciò…la loro era una famiglia.

 

 

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