WitchandAngel : novembre 2018

Capitolo 2: Womanizer?

Capitolo 2: Womanizer?

Leonard sorride camminandomi al fianco, cosa che sta inquietando gli altri vedo- per essere uomo sembri molto…femminile
Sento la sua mano prendermi una ciocca di capelli- Non sapevo voi avesse tendenze per il vostro sesso Principe Leonard
Lui molla la presa- non ne ho infatti
-Eppure eccovi a fissarmi con occhi di un predatore sessuale- dico io continuando al fianco di Oscar
Lui non replica e accelera il passo, ora incavolato
Oscar sorride- vuoi proprio farti nemici tu eh?
-Sai che amo fare a botte- replico io
-Molto femminile da parte tua- bisbiglia lui
-Mai stata donna a parere di mamma quindi…- dico alzando leggermente le spalle
Quando entriamo la sala veniamo investiti dal nauseante abbondo di colori su vestiti e accessori delle varie lady
Leonard ruota gli occhi, siamo ancora fuori portata di orecchie dalle Lady- che orrore…
-Non sapevo avesse invitato un circo di pappagalli Principe- mormoro io a bassa voce, alta appena per farlo sentire a Oscar e Leonard, Oscar ridacchia, Leonard sorride
-Credimi, fosse per me avrei preso il circo al loro posto- replica lui con un leggero sorriso
Le lady e le loro maid si posizionano tutte insieme in una linea ordinata. Il compleanno del principe equivale anche a una possibilità per loro di trovare un fiancé…molto triste e abbastanza patetico a mio parere…
-Presentatevi- dice lui in malo modo alle Lady
Beh sappiamo chi avrà problemi a trovare moglie qui. E io che pensavo che Oscar fosse quello completamente privo di speranze…
-Io sono Lady Delora di Luria- dice una ragazza dai capelli neri e occhi rossi, ha diciassette anni e so che è la sorellina di Leonard, povera che sfortuna che ha…
-Lady Serya- dice una bionda dagli occhi blu di diciotto anni
-Lady Emelaigne- dice una bionda dagli occhi verde acqua di diciannove anni
-Lady Ophelia- dice una rossa dagli occhi verdi di diciotto anni
-Sono la maid di Delora, il mio nome è Madison- dice una castana dagli occhi blu di diciassette anni
-Sono Roselline, maid di Serya- dice una mora dagli occhi neri di 18 anni
-Sono Emily, maid di Emelaigne- dice una bionda dagli occhi blu di 18 anni
-Sono Lorraine, maid di Ophelia- dice una mora dagli occhi verdi di 19 anni
Si…non ci proverò nemmeno a ricordarvi lady color arcobaleno…le uniche due normali sono Delora e Madison…
-Io sono il principe Oscar, come già sapete- dice Oscar con un breve inchino che ottiene…zero successo con il lato femminile…ovviamente
Le ragazze mi guardano ma prima che io possa presentarmi un’altra Lady, se possibile ancora più colorata e truccata delle altre, si mette in mezzo- e questo chi è?!
Se magari stessi zitta e mi lasciassi presentarmi carina…
Oscar ruota gli occhi- oh che piacere vederti…
-Sta zitto lurido cane…-replica lei…e poi sono io quella poco femminile e educata eh? –io sono Lady Melody di Noria- dice la bionda dagli occhi blu…se non ricordo male ha diciannove anni.
La sua maid si inchina piano, ha capelli rossi e occhi verdi molto accesi. Se non ricordo male ha diciotto anni- io sono Scarlet, la maid personale di Lady…
-Zitta tu- dice Melody- allora? Chi sei?
Leonard sembra sul punto di colpirla. Io faccio un perfetto inchino- my lady…io sono Alexander, il valletto personale del Principe Oscar. È un vero piacere essere in presenza di tali splendenti fiori di fanciulle…
Tre…due…uno…
-I…il piacere è nostro…- mormora una delle Lady rossa, così come le compagne…
Dovrei preoccuparmi del fatto che sono più brava a sedurre donne che a essere donna?
Melody mi guarda indispettita- hai di certo una bella parlantina Alexander
-Mai quanto la vostra intonatissima voce quando siete furiosa my lady- replico io
Lei arrossisce, prendendolo come un complimento…peccato non lo sia ma…non vado certo a dirglielo io- f…ovviamente
Oscar ridacchia appena lei si allontana- tu sei un demone
-Cosa ho fatto di male? –chiedo io innocente
-Sedurre le lady? –prova Rod
-Ma non era mia intenzione- dico io innocentemente- non ho colpe se ambe due generi mi trovano attraente my lord
Leonard ruota gli occhi infastidito da qualcosa…
Probabilmente dall’esistenza di altri esseri viventi.
-Andiamo…vi faccio portare nelle vostre camere… -mormora indispettito da qualcosa o qualcuno




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Capitolo 29: She did this to me!

Capitolo 29: She did this to me!

Sospiro guardando l’ammonto di lavoro che ho da fare ancora.
È troppo chiedere di voler vedere la mia fiancé più spesso e…
Sento bussare alla porta…sono nella mia camera privata e io e i ragazzi non riceviamo mai visiti a quest’ora
Nicholas mi guarda- Iris?
-Dovrebbe essere con le amiche- dice Light- oggi parlavano di andare a fare un giro in città
Faccio cenno a Sebastian di aprire, lui non si muove
-Sebastian?
L’espressione scura del viso di Sebastian mi congela un secondo
-Sebastian?
-Non dovremmo aprirle- dice lui
-Chi è? –chiede Black
-Lilian- dice lui- ho orribili presentimenti a riguardo
Io guardo i ragazzi e mi alzo piano- vediamo che vuole e…
Lui mi afferra il polso- pensa bene a ciò che fai Ciel
Lo guardo leggermente stupito dalla cosa, lui non usa mai il mio nome in presenza di altri, deve essere serio
-Hai lavorato duramente per avere un rapporto con Iris in cui lei fosse confortata dalla tua presenza e lo stesso vale per voi sei- dice lui guardandoci- apri quella porta e qualcosa metterà tutto ciò in gran pericolo…
Io guardo gli altri ora preoccupato- io…
La porta viene bussata con più forza di prima.
Sebastian mi guarda e sospira- hai il bracciale?
Io annuisco mostrandolo e noto i ragazzi stringere un ciondolo che hanno al collo- Iris?
Loro annuiscono- come porta fortuna
-Iris ha inconsciamente infuso nei ciondoli della sua magia, sarete protetti da quel dannato uccello…se potessi metterci le mani- dice lui quasi tornando nella sua forma originale
Io annuisco- te ne darò l’occasione
Lui annuisce andando ad aprire la porta.
Lilian entra ed è un completo disastro. Ha il mascara che le cola lungo le guancia, i capelli scompigliati, i vestiti rovinati e…un lungo taglio al braccio…oh no…
-M…mi dispiace…so che è tardi…so che…- inizia lei
Iris mi aveva detto che avrei avuto otto eventi in cui l’avrei aiutata contro Iris, questo è l’ultimo ma…gli altri sette che fine hanno fatto?
-Cos’è successo? –chiedo io notando i ragazzi innervosirsi. Sappiamo gli eventi che e ho detto loro le mie teorie. A quanto pare non sono l’unico a pensarla così
-L…Lady Iris mi ha attaccato- dice lei fingendosi terrorizzata- non so che cosa sia successo…mi…mi ha aggredita con un coltello e…
Io la guardo impassibile- ah sì?
Lei annuisce e fa per avvicinarsi- per piacere io…
Sebastian mette una mano tra me e lei allontanandola- il mio padrone non gradisce la tua presenza
-Questa sarà una nota di demerito che riporterò al preside- dico io
-Mi ha aggredito, una semplice nota non la punirebbe…- inizia lei
-Non hai capito- dico io- la nota sarà a te per diffamazione. Lady Iris, la mia fiancé, non è nemmeno nell’edificio ora. E di certo non ti ha attaccato. Una bugiarda, ecco cosa sei- e puttana ma sorvoliamo
-Non mentirei mai a te Ciel- dice lei con occhi piangenti, l’uccellino che brilla
Il mio bracciale si illumina e le collane dei ragazzi anche, una luce nera che crea un piccolo nastro intorno a noi che lei sembra non notare. Io sorrido- mi spiace, ma non funzionano su di me queste moine…Sebastian, occupati tu di portarla in infermeria e avvisa il preside. Questi comportamenti non sono consoni all’immagine della nostra accademia
Lui annuisce trascinandola fuori.
Io guardo i ragazzi- ha iniziato a muoversi contro Iris
-Dobbiamo muoverci in difesa- dice Black aggiustandosi gli occhiali
Annuisco e guardo fuori dalla finestra- nessuno toccherà ciò che è nostro, giusto ragazzi?
Loro annuiscono con un ghigno simile al mio. Nessuno toccherà Iris senza vedersela con noi



Capitolo 28: Scared?

Capitolo 28: Scared?

Camminava per i corridoi con il suo uccellino a illuminare ogni studente possibile.
Funzionava su tutti.
Su tutti eccetto i suoi obbiettivi
Lilian sorrise notando un figlio di un conto spogliarla con gli occhi. Aveva tempo per una sveltina
-Lady Lilian- sorrise lui baciandole la mano- siete stupenda
-Oh, siete troppo lusinghiero my Lord…- ridacchiò lei civettuola
Lui sorrise- posso…invitarla per un thè?
Lei annuì- sarei onorata…
****
Si pulì la bocca con il suo fazzoletto e mormorò un incantesimo per ripulirsi in fretta. Si rivestì e sistemò i capelli nel riflesso dello specchio
-Lilian…io…- iniziò lui
Lei sorrise- non possiamo dire nulla finché non saremo ufficialmente fiancé…-lei gli accarezzò il volto fingendo un sorriso triste- non dovrei nemmeno sognare di rubarti alla tua fiancé Richard…
Lui le prese la mano- la lascerò
Lei scosse la testa- non puoi…non possiamo farla soffrire così…ma…forse in futuro…
Lui sorrise- potrò riaverti?
-Vedremo –sorrise lei uscendo e ruotando gli occhi appena fuori
L’uccellino la guardò
-Non ha abbastanza potere o soldi per essere di mio gusto- rispose lei
Lilian sapeva bene cosa e come comportarsi per attrarre uomini. Sua madre infondo aveva fatto lo stesso, gli dei sapevano chi diavolo era suo padre, di certo non quel vecchio che la madre aveva come marito.
Le cose che importavano in un uomo erano due
Soldi e potere
Il resto era tutto inutile aggiunta. Fiancé? Lei poteva convincerlo a lasciarla. Sposato? Un incidente e ciao ciao alla moglie.
Il suo famiglio poi avrebbe aiutato a convincere i più restii…
Non aveva mai fallito e aveva dimenticato chi era stato il suo primo partner nel letto, erano tutti uguali alla fine
E allora perché i suoi obbiettivi ne erano immuni?
Quando era entrata nell’accademia aveva in mente di conquistare uno, se non tutti, dei sette più importanti ragazzi dell’accademia: Dean, l’ideale paladino, Black, utile per passare l’anno con il massimo, Nicholas, un ottimo intrattenimento nel letto, Zane, ottimo per mantenere la reputazione dell’innocente vittima del marito crudele, Light in caso servisse un appoggio, e infine Ciel, futuro re, il perfetto marito per avere soldi e potere.
Avere uno di loro equivaleva ad avere una possibilità con tutti.
Avere tutti equivaleva la vita perfetta che lei meritava…
Perché diavolo non poteva averla però?
I suoi occhi caddero sui risultati dei test, sul primo posto e il nome della donna che le stava rovinando i piani
-Iris Ophelia Dragon…
Lilian sorrise. Avrebbe dovuto solo eliminare quella ragazza
-Richard- sorrise girandosi verso il ragazzo che l’aveva appena raggiunta- vorresti essere un tesoro e aiutarmi?



Capitolo 1: Calm before the storm


Hunter and prey

Capitolo 1: Calm before the storm

Nell’università per mostri Restnom vi erano parecchie razze di mostri, cacciatori e umani. Dire che le liti fossero all’ordine del giorno era dir poco. Delle varie razze vi erano cinque ragazzi che spiccavano per popolarità: Tyler, biondo con occhi blu, un figlio di drago di vent’anni; Victor, dagli occhi rossi e capelli neri, vampiro di vent’anni; Dylan, castano con occhi neri, licantropo di vent’anni; Jason, dai capelli neri e occhi verdi, cacciatore di vent’anni; e Michael, dai capelli platino e occhi celesti, elfo di vent’anni. Questi cinque erano le leggende dell’Università, ancora single, o almeno in quel periodo di tempo non avevano una delle loro solite ragazze intorno. Erano l’emblema perfetto di come dei purosangue dovevano essere e, anche se il comportamento di alcuni di loro era poco “nobile”, erano considerati i principi indiscussi dell’istituto. Per loro prendere una ragazza era così facile che era probabile che l’intera Università fosse passata almeno una volta tra le loro mani. Questa cosa era disgustosa per un particolare gruppo di persone e molti ragazzi erano più che pronti a ripagarli con la stessa moneta a spesa di qualcun altro.
 I cinque erano i più fighi, popolari e amati dell’intera Università, ogni essere che fosse attratto dal sesso maschile, di qualsiasi razza o sesso fosse, li mangiava con gli occhi…tutti eccetto cinque ragazze non poi così fuori dal comune, sfortunatamente imparentate con loro. Le ragazze in questione, amiche da quando erano in fasce come i ragazzi erano: Ivory, dai capelli biondi e occhi d’oro, figlia di drago, sorella minore di Tyler di diciannove anni; Evelyn, bionda con occhi rossi, e Amaryllis, mora con occhi rossi, entrambe vampire e le sorelline gemelle di Victor di diciannove anni; Katelynn, castana dagli occhi verdi, licantropa e sorella minore di Dylan di appena diciannove anni; e infine Faith, castana dagli occhi smeraldo, elfa di diciannove anni sorella minore di Michael.
Con tali bellezze di fratelli le cinque non potevano che essere più anonime.
-Dei…Dylan di nuovo a limonarsi una- piagnucolò Katelynn- papà lo sbrana prima o poi…
-Dovrebbe cercasi la mate e starsene buono- disse Evelyn guardando comprensiva l’amica
-Ancora problemi con il sangue voi due? –chiese Faith prendendo i libri dall’armadietto
Amaryllis annuì- papà ancora non accetta che l’unico sangue che sembra andarci bene sia quello di donna…
-Se siete attratte dal gentil sesso e non da quello rincoglionito che colpa ne avete? –rispose Ivory con un mezzo sorriso
-Nessuna traccia del tuo mate Kat? –chiese Faith
Lei scosse la testa- no…ho già diciannove anni…dai diciotto avrei dovuto trovarlo…
-O trovarla- disse Evelyn
-Evy! –la richiamò Ivory
-Cosa? Possiamo essere partner di una donna anche senza provare attrazione al nostro stesso sesso…- lei sorrise crudele
-Cosa? –chiese Amaryllis guardando la gemella
-Ti immagini i cinque idioti che sono legati a maschi e non femmine? –chiese lei
Tra le cinque calò il silenzio prima che scoppiassero a ridere- oh miei dei vi prego!
-Papà sarebbe la volta buona che ci resta secco! –rise Amaryllis
Faith si poggiò all’armadietto- e le varie cerimonie che richiedono tutte un viaggio nel letto?
Le cinque continuarono a ridere
-Di buon umore sorellina? –chiese Dylan avvicinandosi ma Kat si allontanò in risposta- hey…
-Puzzi di cagna- rispose lei
-Andiamo Katy lasciagli un po’ di libertà –provò Tyler
-Non chiamarmi Katy- disse lei
-E tu non sei meno porco- rispose Ivory guardando il fratello- se papà ti vede di nuovo…
-Non lo saprà mai- rispose Victor per lui
-Puzzi di sangue fresco- notarono le gemelle fissandolo
Michael le guardò- dai ragazze non…
-Energia rosa Mike? –chiese Faith al fratello- non è la tua o sbaglio?
Jason ruotò gli occhi- andiamo ragazze lasciateli in pace…
-E a giudicare dai segni di rossetto sul tuo collo direi che tutti e cinque vi siete dati da fare…- mormorò Ivory
-Sono le dieci di mattino! –commentò Evelyn- come diavolo faccio a essere imparentata con te!
Faith chiuse l’armadietto- andiamo, abbiamo da fare
-Volevamo presentarvi dei nostri amici…- provò Tyler
-Non usciamo con cavernicoli in calore- risposero le cinque in coro.
-Passerà –provò Jason
-Non capisco…eravamo così vicini una volta- mormorò Dylan
Jason li guardò- beh diciamo che da quando avete tutti e quattro sviluppato i corpi da mostro non siete esattamente gli stessi fratelloni che le proteggevano sempre ma più…attenti a altre ragazze
-Senti chi parla- rispose Victor
-Hey io sono figlio unico, non ho colpe qui- rispose lui
****
Ivory chiuse la porta della libreria che, come sempre in quel periodo dell’anno, era vuota. Le ragazze si misero nel più remoto punto della biblioteca e tirarono fuori i vari libri.
A dirla tutta nessuna delle cinque era brutta, solo che per gli standard mostruosi erano abbastanza nella media. Ivory adorava vestiti larghi e comodi, nascondendo così le curve che il suo essere figlia di Drago le dava, aveva i capelli sempre raccolti in una coda poco ordinata e aveva un carattere da maschiaccio delle volte; Evelyn e Amaryllis indossavano entrambe occhiali da vista e vestiti molto casti come era consono usare per vampire di alta nobiltà, anche se nessuno realmente lo faceva più, cosa che nascondeva i tratti vampirici e le aiutava a passare inosservate; Katelynn indossava sempre la prima cosa che capitava nel suo armadio, spesso capo sportivo, aveva un pessimo temperamento e non si curava troppo di abbellirsi ormai; infine Faith aveva i capelli sempre in una disordinata treccia e cercava di nascondere il corpo da elfa. La maggior ragione di questa “non curanza”, come amavano chiamarla i loro fratelli, era per il semplice fatto che avere loro come fratelli implicava attenzioni, attenzioni che nessuna voleva se non dal proprio partner.
-La ricerca era su? –chiese Ivory
Evelyn si sistemò gli occhiali- i tipi di “partner” eterni per le razze del gruppo…quindi dobbiamo scrivere del partner per figli di Drago, vampiri, licantropi e elfi
-Sempre preparata- sorrise Faith
-Non ho tutte A per errore sai? –rispose lei con un sorrisetto compiaciuto
-Beh almeno con i voti siamo tutte più o meno intorno alle A- sorrise Kat- almeno i nostri non avranno problemi a garantirci libertà di andarcene in futuro
-Se trovo il mio partner mi sposto di casa più in fretta di un fulmine- concordò Faith
-Ok- disse Evy aprendo il pc e iniziando a scrivere- cominciamo con…licantropi?
Kat annuì- dunque…per i licantropi il partner eterno, o anima gemella, è chiamato Mate. Con esso si condivide ogni tipo di legame, telepatico, emotivo, fisico…per “reclamare” un mate il più dominante, o il licantropo, dei due morde un punto del collo marchiando entrambi. Dopo qualche ora si presenterà il marchio, un tatuaggio potremmo dire, unico nel suo genere che solo loro due avranno. Se non si finisce la cerimonia il marchio può essere sovrascritto da un altro licantropo. La cerimonia non è finita finché non la si conclude con uno dei tre modi: durante il marchio facendo uscire del sangue durante il morso, dopo scambiandosi il sangue, o facendoci sesso. Non c’è regola sul sesso che la coppia deve essere. Possono essere due maschi, due femmine, maschio e femmina…tutto dipende da ciò che il nostro lupo sceglie
-Kat! –la richiamò Amaryllis
-Cosa? È vero! –rispose lei
-Sei tremenda- rise Faith
-Calme- rispose Ivory- facciamo i vampiri?
Amaryllis annuì- per i vampiri è il Lynn, il partner di Sangue. Si scambia sangue se sono entrambi vampiri, il loro sangue diventa l’unica fonte che davvero sazia la sete di sangue. Il partner viene marchiato dandogli un bacio di sangue, lasciando quindi un tatuaggio su entrambi. Di nuovo dipende da cosa noi possiamo bere…quindi me e Evy avremo un Lynn donna al 100% visto che è l’unico tipo di sangue che possiamo bere
-E visto che voi, a differenza di Victor, tenete al primo morso siete affette dai difetti di quello artificiale- sospirò Faith
Evelyn alzò le spalle- siamo più deboli e meno “attraenti” di ciò che saremmo se bevessimo sangue fresco ogni giorno, ma non voglio sprecare il mio primo morso su qualche idiota oca bionda…senza contare che nessuna delle due vuole provarci a chiedere il sangue di qualcuna…
-Victor si era offerto di portarci qualche “preda”, come le chiama lui, ma abbiamo rifiutato –rispose Amaryllis
-Perché? –chiese Ivy
-Un morso per un licantropo è uguale al matrimonio quando la cerimonia è finita…- ragionò Kat
-Un morso per un vampiro purosangue equivale a fare sesso –rispose Evy
-Quando glielo abbiamo ricordato a nostro fratello è sbiancato…per quanto può sbiancare un vampiro ovviamente- rise Amy ricordando la sua faccia- non ha mai più osato chiedere
-E ci credo- risero le altre
Evelyn sorrise- altri due e abbiamo finito…Ivy ti dispiace dirci dei figli di drago?
-No problem- rispose lei con un sorriso- dunque…per i figli di drago è il Core. Con lui ci sentiamo calmi e siamo più forti, tuttavia siamo molto ma molto possessivi del nostro Core e arriviamo al punto di uccidere per averlo solo per noi. Un morso per marchiarlo e un tatuaggio apparirà. Nessuna regola su il sesso che deve essere…e ci sono casi in cui possano esserci più persone coinvolte, tipo due figli di drago e il terzo no ma entrambi saranno il suo Core. Di solito si diventa possessivi per tutti i membri partecipi
-Quando si dice relazioni aperte…aspetta quindi fate sesso tutti insieme? –chiese Kat
-Dipende se tutti vogliono penso…- disse Ivory
Evelyn sorrise- sembra bello però come cosa…non avere problemi di gelosia per altri membri del legame
Lei annuì- già…tocca a te Fy
-Per gli elfi è lo “spirit”, le nostre energie fisiche sono connesse- spiegò Faith- e aumenta i nostri poteri. Anche noi lo reclamiamo con un morso, appare anche per noi un tatuaggio. Avremo poi una connessione totale e potremo usare i poteri per guarirlo e guarirci…
Evelyn finì di scrivere- ok tutto fatto…che dite, la caffetteria suona male come idea? Ho bisogno di un cornetto e una cioccolata calda
-E questo è un motivo per cui ti adoro! –disse Ivory- dolci!
-Girl…hai detto le parole magiche- rise Kat- ho voglia di un tacchino arrosto…intero, con patate…e un paio di contorni…
-Vuoi divorare l’intera caffetteria? –rise Faith aprendo la porta per tutte
-Circa…ma mi accontento di due o tre fette di torta- rispose Kat
****
-Adoro i dolci di qui- sorrise Ivory
Kat annuì finendo la quinta fetta di torta- siamo in due…
-Hey sorellina- disse Dylan provando a fregare una patatina dal piatto di lei, beccandosi un ringhio in risposta- sono tuo fratello maggiore…
-Solo il mio mate avrà il diritto di fregarmi da mangiare dal piatto –rispose Kat
-Parlando di altro…- disse Jason- ragazze abbiamo grandi novità…
-Siete tutti e cinque gay? –chiese entusiasta Faith, facendo strozzare Victor, Tyler e Michael che stavano bevendo e strozzare con una patatina Dylan
-NO! –risposero in coro
-Oh ti pareva…- mormorò Evelyn- mai che ci facciate un favore…
-Nessuno che io conosca si farebbe mai qualcuno dello stesso sesso sorella- rispose Victor
Le gemelle lo fissarono- letteralmente l’unico sangue che possiamo bere è femminile. Vuoi davvero farmi credere che non hai capito che siamo interessate a ragazze e non ragazzi?
-Ok che c’entra? –chiese Michael
-Un vampiro si nutre del sangue del sesso di cui si ritrova naturalmente attratto…intendo fisicamente attratto- rispose per loro Faith bevendo un sorso del suo succo di frutta
-Dovrei preoccuparmi per…- iniziò Tyler
Le cinque lo fissarono- anche fosse non è affare di nessuno di voi…
-Quale era la notizia che volevate dirci? –chiese Ivory
-Ah già…ci sarà un nuovo arrivo…-rispose Jason
-Ragazzo o? –chiese Kat
-Ragazza- sorrisero i cinque facendo girare gli occhi a tutte e cinque.
Evelyn aspettò che fossero sole prima di parlare- ho una buona sensazione per l’arrivo della nuova
-Dici? –chiese Faith
Lei annuì- sarà una nuova amica lo sento. Sarà nel nostro gruppo
-Benedette predizioni di veggente che hai –rise Amaryllis- quando arriverà vedremo

Capitolo 28: Alpha Female


Capitolo 28: Alpha Female

Hestia sorrise alzandosi tra le braccia di Neal. Gli diede un leggero bacio e sgusciò via dalle sue braccia per entrare nel bagno.
Dopo una doccia veloce e essersi vestita per la giornata
Uscì dalla stanza in completo silenzio e controllò che Zane dormisse ancora tranquillo.
Scese le scale con calma e entrò in cucina.
Prese la macchinetta del caffè iniziando a prepararlo per Neal. Tagliò delle arance per fare una spremuta per Zane e si mise poi a fare dei pancake per tutti e tre.
Presto la casa si riempì l’odore dolce dei pancake e del caffè caldo.
Neal si svegliò piano allungando la mano per cercare Hestia, trovando solo un letto vuoto
-Tesoro? –chiese mezzo assonnato prima di alzarsi pigramente per entrare nel bagno.
-Tesoro? –chiese appena scese le scale ancora mezzo addormentato, ancora in soli boxer
Hestia gli sorrise- buongiorno amore, la colazione è pronta
-Posso mangiare te? –chiese lui baciandola e baciandole il collo
-Anche mentre stai dormendo in piedi sei il solito pervertito –sorrise lei dandogli una tazza di caffè- svegliati su
-Zane? –chiese lui sedendosi a tavola
-Dorme…- disse lei andando verso le scale- Zane! La colazione è pronta!
-Sono sveglio…- mormorò lui apparendo alla cima delle scale
-Vedo che i capelli non sono l’unica cosa che avete in comune- rise Hestia guardandoli seduti uno accanto all’altro
I due si guardarono e Neal sorrise scompigliandogli i capelli- siamo persone notturne
-Se non ricordo male, non sono io quella che dovrebbe essere più stanca tra noi due amore? –chiese Hestia
Lui sorrise- non mi pare che ti sia lamentata ieri sera della cosa
Lei servì i pancake- rimane il fatto che tra i due dovrei essere io quella meno sveglia oggi
-Se sono bravo a…- iniziò Neal
-Minore in sala- ricordò Zane guardando il padre- non ci tengo a pensare a cosa le fai grazie
Hestia gli baciò la guancia- scusa tesoro
-Colpa di papà non tua mamma- sorrise lui contento
Neal ruotò gli occhi- sempre la preferita
-Non lo sono per te? –chiese lei
Lui sorrise- sempre…
Lei sorrise giocando con l’anello che aveva al dito alla mano sinistra
-Qualcosa non va signora BlackDiamond? –chiese Neal notando il suo nervosismo
-Beh…- lei sorrise- mio caro marito…
-Devo preoccuparmi? –chiese lui iniziando a innervosirsi
Lei scosse la testa- beh…spero tu non abbia problemi con figli…
Lui la guardò- adoro Zane?
Zane si alzò- oh mio dio…Sei incinta!
Lei annuì divertita dalla relazione- vedo che mio figlio è più veloce di mio marito a capire le cose…
Neal si alzò avvicinandosi- sei davvero incinta?
Lei annuì- triste?
-Scherzi vero? –sorrise lui baciandola e sfiorandole il ventre
Hestia rise alla reazione di Neal e sorrise quando Zane si alzò per abbracciarla- posso avere una sorellina?
-In caso non sia una femminuccia ritenteremo- promise Neal coccolandola piano
Zane sorrise- abbiamo tante cose da fare prima che arrivi e…
Neal annuì- la cameretta, i giochi, prodotti per bebè e…
Lei rise sedendosi al tavolino con un sorriso e guardando le due persone più importanti della sua vita. La sua famiglia.
Il cellulare le suonò- pronto?
-Lady? Abbiamo delle novità…- le disse Raven
Lei sospirò alzandosi- devo andare a lavoro…fate i bravi
-Sta attenta –le disse Neal
-A dopo mamma- sorrise Zane
Hestia diede un bacio ad entrambi. Membro in più o in meno, quella era la sua adorata famiglia e la sua vita. Non avrebbe cambiato mai nulla, compreso bere quella fatidica notte anni e anni fa.
~The End~

Capitolo 3: I hate you

Capitolo 3: I Hate You

-Oscar –lo richiamo io appena lui si scaraventa sul letto
-Va bene no? –chiede lui- è la mia camera
Io scuoto la testa- sei tremendo
Lui sorride e si tira a sedere mentre io ritorno nel salottino prima della camera e apro la porta della mia camera da letto
-So che la adori –sorride lui
Guardo il color pervinca dell’intera stanza e alzo le spalle- fintanto che ho un letto non mi interessa
-Molto femminile
-Disse quello che mi fa vestire e comportare da uomo- rispondo io
-Hai fatto colpo su tutti però- sorride lui
-Non importa molto ma bene –dico io sistemando i miei vestiti e cercando un cambio- vuoi una mano con il bagno?
Lui diventa violo- Lexy!
-Sono il tuo valletto- replico io- dovrei aiutarti
-Sono un adulto! Posso fare da solo- assicura lui uscendo dalla stanza
-Non sai ancora allacciarti la cravatta senza di me- replico io
-Ti odio! –urla lui chiudendosi nel suo bagno privato
Io ridacchio- certo, come dici tu…
Chiudo a chiave la mia porta e entro nel bagno privato che ho. Mi spoglio e guardo il mio riflesso allo specchio. Anche fasciato il mio seno si vede…
-Ahi…- mormoro appena lo libero dalle fasciature- i piaceri di dover nascondere una quarta…
Apro l’acqua calda e mi infilo nella doccia. Credo farò una passeggiata prima di cena oggi pomeriggio nel mio tempo libero. È meglio controllare la zona…
Sono paranoica? Sì. Oscar è un erede al trono, un futuro re e gli assassini in famigli non mancano…
Guardo il riflesso nello specchio, i miei lunghi capelli abbracciano le mie curve…almeno così sembro una donna…
***
-Io vado- dico a Oscar
Lui annuisce- divertiti, ci vediamo per cena
Annuisco uscendo subito. Maid personali e Valletti cenano con i propri principi.
-Ti odio! –sento urlare qualcuno
-Torna subito qui signorina! –replica Leonard
Guardo Delora correre via in lacrime e Leonard uscire da una stanza imprecando
Lo guardo e guardo dove Delora è andata- andrò io a vedere Lord Leonard, credo sia il caso lei si calmi prima che dica o faccia qualcosa che potrebbe portare a gravi conseguenze
Lui mi guarda ma annuisce prima di tornarsene nella camera.
Mi muovo in fretta e trovo la via per un piccolo balcone poco distante. Delora è seduta su una sedia e piange
Le offro un fazzoletto, rendendole quindi nota la mia presenza
-G…grazie- dice piano
Mi siedo al suo fianco- posso esserle utile?
-Hai…hai fratelli maggiori? –chiede lei
-Una sorella –dico io
-Oh…non ti…paragonano a lei immagino- dice lei
Io sospiro- l’hanno paragonata a vostro fratello?
Lei annuisce- lui è perfetto in tutto…lotta, studi…danza…
-Mia sorella è tutto fuorché perfetta- dico io- andiamo d’accordo per lo più delle volte ma…non mi capisce
Lei mi guarda pronta ad ascoltarmi
-Quando era piccola mio padre era in guerra, nostra madre l’ha cresciuta per anni da sola e quando papà è tornato non riusciva a vedere in lei nulla di lui. Poi sono nato io- dico piano- mamma dovette partire e mia sorella andò con lei. Mio padre mi istruì come meglio credeva, rendendomi un “maschiaccio” secondo le parole di mia madre…papà e mia sorella mi amano così ma so che mia madre preferirebbe altri miei comportamenti. Qualsiasi cosa io faccia è sempre un “tua sorella questo” “tua sorella quest’altro” “potresti comportarti come tua sorella” …diventa davvero snervante sentire per ore e ore chi dovrebbe amarti che sei sbagliato.
Lei annuisce- papà sembra non avere che occhi per mio fratello delle volte
-Mia madre mi guarda solo per criticarmi –rispondo io- ma so che papà critica molto mia sorella e sono certo che tuo fratello viene criticato anche per ciò che fa
-Odio Leonard…- dice lei
-Non dovresti- dico io- non ha colpe se altri sono così idioti da paragonarvi
Lei annuisce- parlerò con lui…
-I ragazzi sono idioti cara- dico io- ricordatelo sempre
-Non sei anche tu un ragazzo? –chiede lei
-Shh- dico io- sono ciò che le persone vogliono pensare io sia
Lei sorride dandomi la mano- posso pensare che siamo amici?
Io annuisco facendole un baciamano- è un onore
Lei sorride- sai ballare?
Io annuisco- ballerino provetto mi dicono
Lei sorride- potresti insegnarmi?
-Sarà un mio piacere- sorrido io
La vedo rientrare e sorrido notando che qualcuno ci spiava. Forse non mi annoierò così tanto qui…non che rimarremo per molto tempo comunque…



Capitolo 4: The Sword master

Capitolo 4: The Sword master

Oscar sorride quando mi vede uscire dalla mia camera
-Sei sveglio…- dico io guardandolo- e vestito…
Lui sorride
-Cosa ti serve? –chiedo sospirando
-Mi deve per forza servire qualcosa? –chiede lui con un finto broncio
-Ti conosco. Non ti alzi dal letto finché non ti ci scaravento fuori- dico io
Lui sospira- ti odio…
-Allora? –chiedo legandomi i capelli nella coda
-Voglio che combatti contro Leo- dice lui
Io sorrido- andiamo su…
-Oh? Niente richieste indietro? –chiede lui stupito
Io sorrido- dopo colazione gli farò il culo…e poi sai che amo fare a botte
****
-Qualcun altro? –chiede Leonard dopo aver steso anche l’ultimo dei lord presenti- Oscar?
-Passo grazie- dice lui
Il padre di Leonard ruota gli occhi- femminuccia
Oh…io sorrido- se non vi dispiace Principe Leonard, potrei offrirmi per la sfida?
Lui sorride- certo
-Un valletto? –chiede incredulo il padre- sa combattere
-Non ha mai perso- dice Oscar
Mi tolgo la giacca nera e la poso sulla mia sedia. Raccolgo la spada e la faccio ruotare prima di metterla al mio fianco- vuole iniziare lei?
-Ti conviene- lo avvisa Ciel
Leonard lancia la sua giacca sul prato e iniziamo a girarci intorno. Le nostre pose sono diverse. La sua è pronta all’attacco spada tesa, la mia tiene la spada sul fianco, più elegante. Leonard si lancia all’attacco e io respingo con un semplice movimento di spada.
I colpi iniziano a aumentare di velocità, io semplicemente paro o schivo, lui sembra aumentare il livello. Mi abbasso schivando la spada che mi passa sopra la testa. Con un salto evito il calcio basso di Leonard e letteralmente gli atterro dietro. Spada in mano e pronta al colpo. Lui gira subito il braccio parando il colpo. Indietreggia mentre io torno nella posizione iniziale.
-Stanco? –chiedo io in tono di presa in giro
Lui ghigna- ho appena iniziato
I colpi cominciano ad essere più veloci ma stavolta non è l’unico ad attaccare. Non so nemmeno cosa diavolo sembra ciò che stiamo facendo. So solo che mi sto divertendo. Ma è ora di bloccare l’allenamento va…
Con un movimento veloce Leonard è bloccato sotto di me, la sua spada conficcata lontano da lui e la mia puntata al suo collo
-Arrendi? –chiedo io
Lui sorride e con un colpo di reni molto pericoloso, la spada poteva accidentalmente ferirlo o peggio, inverte le posizioni ma la mia spada finisce lontana dalla mia presa- mai…
Guardo le mie mani bloccate sopra la mia testa e lui comodamente a bloccarmi- oh boy…non sapevo aveste questi gusti my lord
Lui si accorge della posizione e allenta la presa. Cosa che mi permette di scaraventarlo lontano e di fare una ruota all’indietro e recuperare la mia spada. Lui sorride recuperando la sua- niente male per un valletto
Io sorrido e faccio un leggero inchino- la ringrazio
Leonard parte all’attacco ma di nuovo lo paro. Stavolta però il colpo fa volare la mia spada. Con un veloce salto l’afferro a mezz’aria e atterro con una capriola- non male
Lui sorride- sei parecchio agile
-Così dicono- replico io attaccando.
Leonard è un avversario eccelso, lo ammetto…ma non contro di me
Di nuovo ci ritroviamo come prima. Lui bloccato sotto di me e la mia spada alla sua gola- scacco matto
Lui prova a divincolarsi ma si blocca subito e alza le mani- mi arrendo
Io sorrido togliendo la spada e alzandomi…o cazzo ero a cavalcioni su di lui…ecco perché non si è divincolato…evitiamo di far vedere a papà che hai un’erezione per un uomo va…
Gli tendo la mano e lui l’accetta. Lo tiro su- sei un eccelso rivale Alex
Io sorrido- potrei dire lo stesso p…
-Leonard o Leo- dice lui- chiunque possa fare un duello così contro di me merita di potermi dare del tu
-Grazie Leo- dico io. Lui sorride e sentiamo un applauso dal moro con occhi rossi che è il padre di Leonard
-Mai pensato che qualcuno potesse battere mio figlio- ride l’armadio di muscoli viventi- nome?
-Alexander- dico io
Lui ride battendomi una mano sulle spalle. Ahi…fai male bestione! –sei un uomo vero
Oscar sta per morire dal ridere- la ringrazio sire
-Vero uomo…- ride Oscar cadendo a terra
Leonard lo guarda- che diavolo…
-Ignoralo –dico io- ho capito che funziona meglio evitare di pensare ai suoi momenti di demenza e fingere di non vedere i suoi comportamenti da malato mentale
Lui mi fissa- hey! Dovresti essere il mio valletto
-Se lei ride a caso my prince non so come altro reagire se non ignorarla- rispondo io
Leonard mi poggia una mano sulla spalla- ogni tanto ti va di venire ad allenarti con me? Trovare un degno rivale è raro
Io annuisco- sarà un piacere
Oscar sorride guardandoci…oh no. Che diavolo ha in testa?


Capitolo 27: My Past

Capitolo 27: My Past

Non sono mai stata fortunata nella mia prima vita. Non lo negherò mai. Quella vita era uno schifo dall’inizio alla fine. I miei genitori mi lasciarono presto, venni lasciata ad un orfanotrofio quando avevo cinque anni. Non tutti gli orfanotrofi sono crudeli, il mio era molto confortevole, la casa famiglia che mi ha preso tuttavia non lo era. Era gestita da due drogati che ancora mi chiedo come diavolo abbiano fatto a rimanere nel libro di persone responsabili per tenere un bambino. Delle volte non ero sicura di riuscire a sopravvivere lì dentro. Eravamo otto ragazze lì e dodici ragazzi. Io ero entrata quando ne avevo sette anni, ne sarei uscita a dieci ma quei pochi anni furono inferno in terra. I ragazzi erano più grandi di noi ragazze, erano tutti o quasi inseriti in qualche giro strano. Alcuni sparivano per giorni e nessuno in casa sembrava darsi pena per loro. Alcune ragazze sono sicura si prostituissero e non sono nemmeno certa se fosse loro la scelta o delle persone che ci tenevano lì dentro. Io non venni mai toccata o picchiata, sapevo come passare sotto il radar e come muovermi in fretta fuori dalle situazioni pericolose. Lì dentro era un “sta zitto o ti zittiscono”, se i due adulti erano nervosi o stressati o in qualsiasi modo di malumore era meglio se non esistevi o ti avrebbero fatto desiderare di non esistere. Non ho paura di ammetterlo, ho trascinato alcuni miei “fratelli” e “sorelle” fuori dalla casa appena percepivo la possibile presenza di uno dei due di malumore. Le conseguenze erano che i due se la prendevano a vicenda, noi ragazzi eravamo nascosti in qualche angolo del giardino o nel bosco vicino casa. Dopo aver capito che io ero quella che poteva aiutarli a evitare botte per i ragazzi e le ragazze divenni qualcuno di importante, questo mi evitò liti con loro e pericoli con loro. Con il tempo riuscimmo anche a toglierci dai guai a vicenda e eventualmente i più grandi riuscirono a smettere di bere, fumare o drogarsi.
Ho sempre avuto un potere strano. Delle volte avevo delle visioni, brevi ma reali. Vedevo piccoli frammenti del futuro. Al tempo non sapevo gestire i miei poteri, ai nove anni avevo molto più controllo però. Ai dieci anni vidi qualcosa che diede una svolta alle nostre vite…io…io…
Ho ucciso.
Mi svegliai nel cuore della notte in preda a una delle mie “crisi”, al tempo erano quelle per noi. Una delle ragazze mi teneva ferma per evitare che mi ferissi e un’altra era andata a svegliare i ragazzi. Quando avevo le visioni era sempre meglio che tutti fossero presenti.
Vidi una cosa che mi fece solamente dire una cosa “abbiamo venti minuti per andarcene o moriremo qui”
Prendemmo ciò che ci serviva di più e poi corremmo fuori. Passarono i venti minuti e la casa saltò in aria. Qualcuno aveva lasciato il gas acceso e quando uno dei due adulti aveva acceso uno dei soliti sigari che si fumavano in casa la stanza era già piena di gas.
Avrei potuto salvarli? Sì.
Volevo? No
Quando la polizia arrivò e ci trovò nelle condizioni in cui eravamo…diciamo che la prima cosa fu portarci in ospedale per controlli medici, la seconda fu lanciare una denuncia ai servizi sociali per la loro inaffidabilità. Io avevo dieci anni all’epoca. Ma dopo i quattro mesi in ospedale decisi di filarmela.
Imparai a controllare il mio potere di visione a poco a poco. Riuscivo a entrare nei negozi non sorvegliati, prendere cibo e dormire al sicuro, lavarmi nei bagni pubblici delle palestre, cambiarmi con vestiti che rubavo in giro.
Ogni volta che provavo a pensare di restare ferma in un punto, in una casa…diciamo che le mie visioni mi mandavano in paranoia. Non potevo fermarmi. Non ero al sicuro.
Verso i dodici anni ho capito che mi serviva una educazione per poter crearmi un nuovo futuro. Mi servivano documenti, falsi ovviamente, una scuola, una casa, cibo stabile, soldi…soprattutto soldi se volevo sopravvivere. Dove mi trovavo l’età per giocare alla lotteria minima era dodici anni…usai i miei poteri, vinsi il montepremi e sparii appena presi i soldi prima che qualche dannata televisione venisse a farmi un’intervista. Con quei soldi mi comprai un’identità. Affittai un appartamento in una città dove tutti erano nessuno e nessuno era tutti, ovvero nessuno si sarebbe interessato a una ragazzina che viveva da sola, e iniziai a studiare. La mia educazione fu tutta fatta da me. Da auto-didatta appresi le basi che mi mancavano, il comportamento che dovevo tenere…in pratica mi sono fabbricata le basi. Fu dura. Specie perché cose di comune nozione per me erano totalmente nuove o fuori dal comune. Sapevo leggere e scrivere grazie alle suore e qualcosina l’avevo imparata, ma una volta entrata nella casa famiglia non ho più visto libro.
Per i soldi…cominciai a giocare con quelle macchinette e a giocare di azzardo online.
Entrai in un liceo privato e da lì le cose andarono bene per un paio di anni. Entrai in medicina, strano ma vero ero portata per lo studio.
Nel mentre scoprii la mia passione per i videogame. Non avendo avuto un’infanzia di giochi ho sviluppato una passione per giochi e giocattoli. Restai sola dopo che un ragazzo al liceo mi tradì con un’altra…ormai sembra tutto così inutile.
Morii di mia volontà. Ero nel reparto dei bambini. Vidi la catastrofe. Vidi cosa mi sarebbe successo. Decisi di rimanere e far scappare i bambini per primi. Rimasi nell’edificio e morii soffocata.
***
-L’ultimo mio desiderio fu di avere una vita migliore –dico io finendo il mio discorso
Prima che io possa capire cosa sta succedendo mi ritrovo tirata in un abbraccio stretto- andrà tutto bene…non sei più sola



Capitolo 27: Who Am I?


Capitolo 27: Who Am I?

-Quindi…sei Lady Death…- sospira Neal
Io annuisco- deluso?
-Impressionato- risponde lui- Zane sarà tutta la serata con i suoi amici vero?
Io annuisco di nuovo sedendomi sul letto
Lui si poggia di nuovo alla cassettiera- non…
Lo guardo sospirare
-Neal? –chiedo io
-Ho capito ciò che hai spiegato a me e a Zane…
Io annuisco sperando che continui a parlare
-Sinceramente…non mi interessa la cosa- dice guardandomi
Io lo guardo aspettando che continui
Lui fa un passo veloce e mi blocca contro il materasso
-Neal?
-Cosa sono io per te?
Rimango in silenzio per un paio di secondi- c…cosa?
Lui mi guarda- io cosa sono per te? Chi sono per te?
Io lo guardo confusa- il…padre di mio figlio e…l’uomo con cui sono in una relazione
Lui mi guarda- cosa…provi per me?
Lui si sposta da sopra di me- Neal?
-Hestia…io sono innamorato di te- risponde lui prendendomi le mani
Sento che sto arrossendo per qualche motivo…
Lui mi accarezza il viso- voglio passare il resto della mia esistenza con te…e voglio avere la certezza che non sono il solo
Io divento ancora più rossa- vorresti dire…
-Sono innamorato di te Hestia- ripete lui avvicinandosi
Io mi lascio baciare e le mie braccia si intrecciano dietro il suo collo
-Lo posso prendere per un…- inizia lui
-Sono innamorata di te- dico io- non pensavo sarebbe stato così imbarazzante dirlo però…
Lui non mi fa finire che mi ritrovo di nuovo sul letto bloccata da lui e le sue labbra sulle mie
-Neal…- mormoro io mentre lui tortura il mio povero collo
Lui sorride- sposami
Mi blocco- non mi stai chiedendo di sposarti mentre mi stai bloccando sul letto di casa mia e mi hai fatto eccitare…
Lui sorride- ho cominciato questa relazione mettendoti incinta…
Io sorrido- dovrai chiedere il permesso a mio padre…e dobbiamo avere il consenso di Zane…
Lui sorride baciandomi di nuovo e tirandomi più vicina- domattina vedrò di avere i loro permessi…vieni qui ora




Capitolo 5: Big Boy

Capitolo 5: Big Boy

-Che ne dici di una doccia insieme? –chiede Leonard
Ehm…
Oscar sorride- che ne dici Alex?
-Passo- dico io- preferisco la mia privacy
-Siamo tutti uomini- mi fa notare Leonard
Ehm no, io no
-Sarà…ma preferirei che solo la persona che sposo sia l’unica a vedermi come mamma mi ha fatto- replico io
-Oh? Poco confidente nelle tue doti? –chiede Michael
-No- dico io- al contrario
-Oh? –chiede John- quindi dici di essere molto dotato
Beh direi che la mia taglia di seno e il mio fondoschiena sono sopra la media come curve e che posso volendo far venire a un ragazzo un imbarazzante problema nei pantaloni, e questo vestita, figuriamoci nuda…
-Perché diavolo mi state chiedendo la taglia? –chiedo io generica
-Curiosità- dice Michael
-Sicuri che non vogliate solo vedere un altro uomo nudo? –chiedo io
I lord diventano rossi
Leonard mi guarda- perché non vuoi?
-Così interessato a volermi vedere senza vestiti Leo? –chiedo io
Lui alza le spalle- sembri avere qualcosa da nascondere
-E tu sembri fin troppo interessato a volermi sotto la tua stessa doccia- replico io
-E voli due avete della tensione sessuale che si taglia con un coltello- dice Oscar
-Io sono Etero –dico tranquillamente io
E a dirla tutta non mi dispiacerebbe vedere Leonard senza vestiti
Oscar sorride conoscendo i miei gusti
-Io anche- dice Leonard ma mi guarda in maniera strana
-Si Leo, so che ti piacciono le donne…specie quelle formose- dice Oscar guardandomi- tipo una bella donna con una quarta…
Io lo fulmino zittendolo
Leonard però nota il mio sguardo- di chi stai…
-Io vado a farmi una doccia, con permesso- dico io
Oscar sorride seguendomi ridendo- qualcosa non va?
-Sei un idiota- mormoro io
-Ti sei innamorata- mormora lui
-Zitto tu…gradisco solo…le sue tecniche con la spada
-E vorresti provare l’altra spada- ride lui
Io mi blocco- forse
Lui scoppia a ridere



Capitolo 26: Lady Death

Capitolo 26: Lady Death

Hestia atterrò sul tetto senza farsi notare da nessuno. Mosse una mano indicando agli altri di restare in posizione e attendere il suo ordine. Si sporse dalla finestra e notò gli uomini di Neal e di Zane legati come salami. Prese un respiro profondo prima di saltare giù dal tetto e sfiorare la maschera per farle cambiare forma, in modo da non essere riconosciuta subito. Si sistemò il mantello in modo che non mostrasse cosa indossava ma che sembrasse solo un lungo cappotto.
-Occupatevi di chi è fuori- disse a Raven che subito diede il segnale
Uno dei suoi ragazzi posò la bomba sulla porta e le diede il detonatore prima di raggiungere gli altri. Hestia bussò cortesemente prima di far saltare in aria la porta
-Che diavolo!? –chiese il boss guardando la donna- chi cazzo sei?
-Scusate il disturbo- sorrise dolcemente Hestia- sono qui per riprendere il ragazzo, il figlio e i loro sottoposti di una mia cara amica
-Oh…- il boss guardò il panico negli occhi di Zane e di Neal e sorrise- bene…prendetela
-Oh my…- Hestia sorrise piano- sei davvero sicuro di voler sfidare me?
-Perché no? Una semplice donna d’affari non potrà far…- i due uomini che avevano toccato appena Hestia caddero a terra decapitati- …nulla…
Hestia sorrise muovendo una mano e rivelando le lunghe lame celate che aveva- i bambini non dovrebbero giocare contro chi ha esperienza nel campo sai?
-Esperienza di cosa? –chiese lui ridendo- solo perché hai una…
Hestia sospirò ritoccando la maschera e sistemando il mantello- guarda tu…prendeteli
Appena videro i soldati dalle maschere bianche, i figli di Lady Death, gli uomini del boss sbiancarono- Sparate!
Hestia sorrise guardando i suoi ragazzi prendere i proiettili in pieno e nemmeno tremare al colpo
-Non puoi uccidere chi è morto- sorrise lei dietro la maschera- e non puoi uccidere la morte
Mosse la mano e i ragazzi si lanciarono all’attacco. Hestia si mosse in fretta dove i prigionieri erano tenuti e con un calcio fece saltare il lucchetto della gabbia in cui era Zane
-Non toccarlo! –urlò Neal
Hestia lo ignorò inginocchiandosi di fronte al figlio- stai bene?
Lui annuì- non…non mi hanno fatto nulla
Lei annuì e tagliò le corde che lo legavano- l’importante è che stai bene…
Con uno scatto tirò un coltello contro un uomo che era dietro di lei. Zane la osservò- ti…ti ha mandato mamma?
Hestia sorrise e gli scompigliò i capelli- diciamo che mamma è coinvolta.
Si avvicinò a Neal con calma- perché ci aiuti?
-Perché devi sempre fare domande inutili? –chiese Hestia liberandolo dalle catene- dovremo trattare questi tagli…chi li ha fatti?
-Il loro boss…- disse Neal stregandosi i polsi- dammi una pistola e lo uccido io
-Spiacente- disse Hestia- ma quello è mio da uccidere…- gli diede comunque la pistola e dei coltelli- tieni tuo figlio e i tuoi sottoposti al sicuro…lascia a noi il nostro mestiere
Neal la guardò e prese la pistola- grazie
-La famiglia prima di tutto- disse solo Hestia saltando contro il muro e lanciandosi contro un nemico
Zane la guardò- perché…è qui?
-Credo tua madre sia…una sua conoscente? –provò Neal liberando i suoi uomini- state lontano dalla battaglia…non vogliamo mescolarci concerti mostri
Zane guardò un uomo- Attento!
Neal si girò in tempo per vedere Raven prendere per lui un proiettile e decapitare il nemico- maledizione…come…
La maschera di Raven era caduta- smettila di preoccuparti e pensa a tuo figlio…noi siamo insensibili al dolore e un proiettile non ci fa nulla…
Zane lo guardò- mi dovrai insegnare a combattere così…
Raven sorrise- vedremo se Madre sarà d’accordo…
Il boss nemico venne bloccato da una spada trafitta nella sua gamba, i suoi sottoposti erano o morti o rinchiusi- aspetta!
Hestia lo guardò curiosa- cosa?
-Possiamo fare un accordo! –disse lui- posso pagarti! Sono sicuro di poterti dare più di chiunque altro al mondo!
Hestia iniziò a ridere- oh boy…tu hai rapito qualcuno di molto caro a me…molto caro…
-Sono solo due idioti! Posso darti tutto ciò che vuoi! –disse lui
Hestia sorrise dietro la maschera- tutto?
-Tutto! –disse lui
Hestia sorrise mettendosi una mano sulla maschera- dopo che tu hai rapito mio figlio…- si tolse la maschera- pensi davvero che io ti lascerò vivere?
Prima che lui potesse muoversi una spada era finita giù la sua gola.
Hestia si guardò intorno- Raven, sistemate al solito
-Sì madre- disse lui tranquillo e scompigliò i capelli di Zane divertito dall’espressione scioccata del ragazzo
Hestia si avvicinò a Zane- stai davvero bene vero? Non ti hanno fatto male vero?
Lui scosse la testa fissandola
Lei sorrise prendendolo in braccio- andiamo a casa su…vieni Neal?
Lui annuì fissandola
James lo guardò- credo…che tua moglie sia letteralmente la più letale del mondo…
Lui annuì- ricordami di non farla mai incazzare…
Zane guardò Hestia- mamma? Sei tu vero?
-Ovvio amore- sorrise lei- mi spiace che hai visto questo lato di mamma
-Credo di aver appena deciso di voler diventare come te da grande…- mormorò Zane guardando i suoi amici seguirli fuori
Hestia sorrise- tutto ciò che vuoi amore.
-La signora ha appena raggiunto livelli leggendari di epicità- disse Rick
-Credo li abbia superati quei livelli- mormorò Jeff



Capitolo 26: The so called "good girl"

Capitolo 26: The so called “good girl”

Sapevo cosa sarebbe successo oggi ancora prima di svegliarmi.
So che cosa succederà oggi…quindi perché mi viene da piangere?
-Iris sai quando…- dice entrando Leila io mi sbrigo a togliere le lacrime dagli occhi- stavi piangendo?
-No- dico io cercando di sorridere
-Iris stavi piangendo- ripete lei avvicinandosi- cos’è successo?
-Io…- dico ritornando a piangere
-Iris! –dice Chloe notandomi e avvicinandosi con Victoria e Roze- oh dei cos’è successo?
-Non voglio che mi odino- dico crollando a sedere sul pavimento- so che devono e che è giusto ma…non voglio che mi odino. Non voglio essere cattiva
Lei mi stringe piano- che succede? Cosa hai visto?
-Lady Lilian…lady Lilian mi accuserà davanti l’intera accademia di essere stata crudele con lei- dico io ricordando l’evento del gioco- i ragazzi la supporteranno…l’intera scuola mi andrà contro…
Loro si guardano e Leila mi stringe- non succederà, noi saremo sempre dalla tua parte Iris
-Ma…
Roze mi sorride- non lasciamo il tuo lato piccola, siamo le tue personali seguaci no? Non andremo mai da nessuna parte
Io annuisco- possiamo stare qui…per un altro po’?
-Tutto il tempo che vuoi tesoro
****
Sento il nervosismo aumentare mano a mano che l’orario arriva…
Ho paura…ho davvero paura di vivere questo evento…
Ciel sembra notarlo- hey…che succede?
-Non ti senti bene? –chiede Zane guardandomi- sei molto pallida
-Io…
-Posso avere la vostra attenzione? –chiede Lady Lilian alzando la voce.
Ciel pare notare il mio tremolio- cosa sta per succedere?
-L’ha sta per dichiarare una stronza- risponde Leila stringendo i pugni mentre Victoria mi stringe in un abbraccio
L’intera sala si silenzia mentre il suo uccellino diventa più chiaro di colore. Che sia il Glamour?
Noir mi si avvicina e i suoi occhi si accendono di una leggera luce, sta percependo un pericolo per me…sta reagendo contro qualcosa…ma cosa?
Sebastian sembra aver notato anche un pericolo per Ciel visto che si avvicina subito per sicurezza
-Ci ho messo parecchio a prendere il coraggio per dire ciò che questo mostro mi ha fatto dall’inizio dell’anno…non sono ancora sicura che questa sia la scelta ideale…forse dovrei star zitta e rimanere nei suoi abusi, così sarei meno soggetta alle sue ire…ma non posso più sopportare che questa donna usi e sfrutti tutti voi per i suoi scopi! –dice lei
Non ricordavo il discorso suonasse così…forzato nel gioco…
Roze mi stringe la mano e non oso alzare lo sguardo sui ragazzi…
-Questa persona mi ha bullizzato, insultato all’estremo, spinto, minacciato e molto ancora- suona falso…suona davvero molto falso…non ho interagito con Lilian…non…non ho il coraggio di interagire con lei non ho…non riesco a darle fastidio come dovrei…- Lady Iris Ophelia Dragon è la persona che ha reso la mia vita un inferno finora! Per piacere- perché non sento niente quando lei piange? –portatela via da me
Ora mi odieranno…come nel gioco mi…
-Che diavolo stai dicendo!? –chiede Leila alzandosi- la nostra Iris non farebbe mai del male a una mosca!
-Confermo- aggiunge Chloe- non ne ha il cuore
-Lei non ha cuore- risponde Lilian
-Ma sei stupida?! –chiede Roze- Lilian non farebbe mai cose del genere!
-Non è il tipo di persona che lo farebbe! –dice Victoria
-Siete state accecate dalle sue bugie! –dice Lilian
-Sta zitta- dice Dean alzandosi- Iris non farebbe mai nulla di tutto ciò!
Light annuisce- non è il tipo!
-Iris non lo farebbe- dice Nicholas- non come te che ti sei fatta già più di mezza accademia
Zane si sistema gli occhiali- Iris non ha che ottimi rapporti con l’intera accademia, non è strano che solo tu abbia problemi con lei?
-Iris è un tipo di ragazza sincera e molto attenta a non ferire gli altri, non riesco a pensare che ciò che stai dicendo possa essere anche lontanamente vero- dice Black
Ciel sta in silenzio a fissare Lilian
Lei lo guarda- Ciel…tu mi credi vero?
-Ciel? –chiedo io
Lui sorride- mi spiace…ma non credo alle puttane Lady Lilian- dice tirandomi in piedi e avvicinandomi al suo petto- la mia fiancé non ha nessunissima vena di cattiveria in sé. Non avrebbe mai fatto ciò di cui la accusi
-Ciel…- dico io
Lui mi sorride dandomi un bacio sulla guancia- nessuno di noi ti lascerà mai in pace Iris…saremo, per tua sfortuna, sempre dalla tua parte
Io sorrido piano mentre vedo con la coda dell’occhio Lilian correre fuori…
Sto…rovinando il gioco…
-Iris…- dice Ciel facendomi alzare gli occhi- ora andremo nella sala del consiglio studentesco, credo sia ora che tu ci spieghi tutto…va bene?
Prendo un respiro profondo prima di annuire.
Ormai…la storia sta andando a rotoli



I am the father apparently

I am the father apparently Trama: Ritornata indietro nel tempo a quando era ancora una bambina, Lia non vuole soffrire alle mani dell’abusiv...