WitchandAngel : Capitolo 14: I'm not her!

Capitolo 14: I'm not her!

Capitolo 14: I’m not her!

-Alex…- mi dice mio padre ma lo stesso io mi alzo dritta e fisso mia madre negli occhi
-Chi diavolo ti credi di essere?! –chiedo io
-Sono tua madre- dice lei alzandosi
-Mia madre?! Bella madre! Quale dannata madre si comporta come te?! Quale diamine di madre non riesce a capire che sua figlia è felice di vivere una vita da maschiaccio e che detesta questa sua “fantastica” vita da lady!? –chiedo io infuriata
-Questa è la vita che ogni lady…- inizia lei
-Non è la MIA vita- dico io- non è ciò che voglio
-So cosa è meglio per te! –dice lei
-Davvero?! –chiedo io girando il tavolo e guardandola diretta negli occhi
-Sono tua madre- dice lei- so cosa è meglio per te!
-Non sai un cavolo di me…- dico io fredda
-SO più di te- dice lei
-Ah sì? E qual è il mio colore preferito? Il piatto che prediligo? L’animale che ho avuto per primo? La cosa che preferisco di più fare se sono sola? –chiedo io
-Ti piace il pervinca, ami i macarons, un gatto bianco e ti piace cantare- dice lei convinta
Io scuoto la testa, ferita
-Questa è Cinderella- dice mio padre subito, i suoi occhi sembrano più delusi dei miei
-Ma…- mia madre guarda Cindy e poi me- io…
-Papà? –chiedo io
-Ama il rosso e l’oro, perché sono i colori dello stemma della nostra famiglia, e l’argento e il verde, perché sono i colori della mia armatura da giovane. Le piacciono i piatti di carne ma il suo assoluto preferito sono i croissant alla crema che facciamo insieme quando piove. Il suo primissimo animale è stato Diablo, il nostro cane da caccia, un meticcio che l’ha fatta piangere quando l’ha lasciata. La cosa che preferisce fare di più sola è leggere o studiare o dipingere, questo in base al suo umore. Se è particolarmente giù va a correre o fa a botte con i sacchi di allenamento- dice mio padre
Mia madre lo guarda come se stesse per la prima volta capendo che non sa nulla, assolutamente nulla, di me.
-Mamma sai chi è la persona a cui tengo di più al mondo anche se non è membro della mia famiglia? –chiedo io
-L…Lucy…- prova lei cercando disperatamente l’appoggio di mio padre
-Quella è la mia mamma- dice Cindy
-Oscar- dice mio padre- è sempre stato il fratello che non ha avuto, sono cresciuti insieme e sono uno l’appoggio dell’altro, anche se spesso fingono di litigare…
Io guardo mia madre- io non sono Cinderella Celestia di Historia. Io sono Madeleane Alexandra di Historia…
-Io…
-Non osare dire di sapere cos’è meglio per me, che non troverò mai una persona che mi ami, che non avrò mai una vita felice…non osare giudicare nulla della mia vita. Questa è una cosa che non ha diritto di fare nessuno che non mi conosca. Papà mi conosce. I suoi consigli li accetto perché sono basati sulle sue conoscenze di me. SA che io sono fatta così. Mi accetta per quella che sono. Tu non vuoi nemmeno provare a conoscermi prima di rigettarmi, tu vuoi una seconda Cindy. Ma io non sono lei. Non lo sarò mai. Io amo essere quella che sono. Quindi non osare venirmi a dire cosa dovrei essere. Che sai cos’è meglio per ME. Tu non conosci nemmeno chi diavolo sono…
-Io…
-E per tua informazione –dico io- ci sono persone che mi AMANO per quella che sono. Cosa che tu in tutti i miei anni di vita non hai mai fatto
-Io ti amo! –dice lei provando a prendermi per mano
La scanso- non è vero. Chi ti ama non ti cerca di cambiare. Chi ti ama ti ama per ciò che sei. Chi ti ama non ti cerca di rinchiudere in un ruolo che non vuoi…tu non mi ami. Tu ami solo l’idea di avere due Cindy. Io non voglio essere Cindy…io sono Alex. Io voglio essere me stessa non una copia di mia sorella!
Sento le lacrime correre lungo il mio viso ma non sposto lo sguardo- Alex…
-Non hai capito vero? –chiedo io- la ragione per cui io non sono mai in questa dannata casa sei tu. Odio vederti perché so che cosa provi ogni volta che i tuoi occhi mi guardano. So che sono una delusione, qualcosa per cui tu ti vergogni. So che tu non mi vuoi come figlia…non sono stupida. Hai idea almeno di cosa io faccio? Di cosa io so? Di che studi ho preso?
-Io…- inizia lei- io…
-Ho studiato legge, medicina, botanica, dialettica, etichetta, so parlare ventisette lingue, sono in comunicazione con ottantanove regni, ho conoscenze di guerra e di ambasciatrice, sono abile in ogni sport che io abbia mai provato, ho trenta re che mi devono la vita perché li ho salvati da attentati, venti futuri re che mi considerano loro amica stretta, più di mille famiglie nobili che mi ammirano…ho così tanti lati di me che tu non conosci e non hai mai conosciuto…ho tante persone che sanno amarmi per chi io sono e non per cosa dovrei essere…sei davvero sicura che io sia quella sbagliata? –chiedo io- non sono io quella che prova vergogna per le mie azioni. Non sono io quella che non riesce a guardare gli altri negli occhi. Non sono io quella che ha problemi a fronteggiare un adulto in una conversazione di botanico o medicina o legge…sono donna, ma sono prima di tutto Alexandra. Per chi mi conosce davvero, il mio essere “poco femminile” è sempre stato un pregio…che tu, tra tutti, non riesca a capirlo…per piacere non considerarti mia madre. Non riesco più a tollerare l’idea che tu ti creda tale senza sapere nemmeno chi davvero è tua figlia. Senza che nemmeno tu ti sia mai interessata a me…tieniti la tua Cindy…non cercare di rendermi lei!
Giro sui tacchi e corro fuori dalla sala. Sento mio padre corrermi dietro.
****
-Io…- la donna guardò la sua figlia maggiore- Cinderella…tu…
-Mamma…- disse la ragazza con calma- tu sei davvero una delusione come madre delle volte con me…ma con Alex non hai nemmeno mai provato…lei e io siamo diverse…continua così e potresti perderla per sempre…se non l’hai già persa…
Cindy uscì dalla sala alzando in fretta la gonna per correre dietro ai due. La donna si lasciò cadere in ginocchio- che ho fatto?
****
-Va tutto bene piccola- mi dice papà stringendomi- mamma capirà prima o poi
-Non capirà –dico io piano
Lui sospira continuando a coccolarmi- sai…io ti adoro così come sei.
Io lo guardo confusa
Lui sorride- la mia piccola Alexandra è infondo stata chiamata per i miei due antenati preferiti…due grandi conquistatori di regni. Due grandi uomini di cultura e di lotta…
Io sorrido
Lui mi bacia la fronte- ti amo così come sei e non ti cambierei per il mondo piccola mia…
Lo stringo forte a me- ti voglio bene papà
-Anch’io piccola- dice lui stringendomi- ti voglio davvero tanto bene piccola mia…



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