Capitolo 15: Guardian Angel
-Scusate il ritardo –dico entrando
-Tranquilla- sorride Neal- tutto bene?
Sospiro. Cosa diavolo gli dico ora? –Derek Lorens ti dice…vi
dice nulla?
Entrambi sbiancano
-Lo prendo per un sì –dico io togliendomi il cappotto e
sedendomi sul divano
-Ti ha fatto qualcosa mamma? –chiede subito Zane
-Ha insinuato che io avessi una relazione con lo stronzo-
dico io- e poi, oltre a darmi della puttana e praticamente dichiarare che Neal
è un mafioso, ha anche osato insinuare che Zane è coinvolto nella morte di
Henry…
-Mamma io non…-inizia Zane ma si blocca. Ha sempre avuto
problemi a mentirmi- io non voglio che lui ti faccia male a causa mia
Io sorrido- tesoro non farà nulla e se si avvicina a te è un
uomo morto
-Mi spiace che per causa mia sei coinvolta in tutto ciò-
dice Neal prendendomi la mano
-Ho scelto io di farti entrare nella mia vita- dico io
alzandomi piano- e quell’uomo sarebbe morto in ogni caso
I due mi guardano confusi- Henry?
Io annuisco- lavoro con internet ricordate?
Loro annuiscono
-C’era una lista che ho trovato per puro caso…- cercandola…per
puro caso cercandola
-E che diceva? –chiede Neal
-C’erano ottocento o più richieste per un assassino che
uccidesse l’uomo- dico io- chiunque l’abbia ucciso se non è stato un suicidio
non ha fatto nulla di male, era un molestatore e aveva dovuto pagare parecchio
per mantenere una fedina penale pulita
I due si guardano stupiti- hai scoperto altro?
Io sorrido- chissà…vi vanno dei muffin? –chiedo andando in
cucina
“Tutto fatto” dice un messaggio di Raven
Sorrido piano e i due lo notano- mamma?
-Oh nulla- sorrido- ho appena ricevuto un’ottima notizia
riguardo un affare in corso…Neal vuoi restare qui stasera?
Lui annuisce subito- certo tesoro
Io sorrido. Derek Lorens…puoi salutare le tue prove
****
Cliccò ancora sullo schermo ma nulla.
Era tutto bianco
Nessuna foto era rimasta, quelle stampate erano state
bruciate da qualcuno.
Nessun file
Nessuna prova
Il caso era un castello di carte pronto a essere buttato giù
senza le prove che aveva raccolto…
Era di nuovo tutta una sua supposizione…come diavolo erano
entrati però senza essere visti?
****
Raven sorrise seduto su un tetto vicino con il binocolo in
mano. Nell’altra teneva un coltellino con cui giocava tranquillo, anche se non
indossava guanti non avrebbe trovato impronte, le mani di Raven erano prive di
impronte dopo un particolare incidente e anche ne avesse avute non era più in
nessun database esistente. Il suo vero nome? Chi lo sapeva era o morto o dalla
sua parte…anzi a essere più precisi l’unica a saperlo oltre lui era Hestia, la
sua salvatrice e boss. Nessuno toccava chi lui considerava famiglia e purtroppo
per tutti, Hestia era come una madre per lui, anche se lui era il più grande
dei due. Sorrise notando lo sconforto dell’uomo. L’avrebbe tenuto sotto stretto
controllo, nessuno sfiorava la sua “mamma”
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