WitchandAngel : The Right Ruler
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The Right Ruler

The Right Ruler
Trama:

Cresciuta per prendere la corona e diventare il burattino del padre e della nonna, nessuno si poteva aspettare quanto furba e astuta la nuova regina potesse essere e quanto la sua sete di potere l'avrebbe portata a trionfare su chi un tempo avrebbe dovuto amarla.

Lista dei capitoli:

Capitolo 40: The Right Ruler




Capitolo 40: The Right Ruler

-Mama giochiamo? –chiese Lyon
Alexandra lo guardò ancora seduta sul divano- amore scusami…la mamma è stanca
-Mama è sempre stanca ora? –chiese Neptune
Alexandra sorrise- colpa di papà
Ace alzò le mani- colpa mia
Lyon guardò male Ace e salì sul divano per farsi coccolare dalla madre- papà cattivo, mama è nostra
Neptune imitò il gemello- nostra
-Hey la conosco da più tempo –disse Ace
Alexandra ridacchiò- ma è anche vero che loro hanno solo un anno tesoro, quindi mi conoscono dalla nascita
Ace la fissò- sul serio?
Alexandra ridacchiò- i miei bambini vincono sempre
I gemelli gli fecero la linguaccia.
Ace sospirò- come farò quando tra un mese nasce il terzo?
Alexandra ridacchiò- oh sopravvivrai
-Ma non è terzo- disse Lyon
-Tu e Neptune siete i primi due- iniziò Ace
-Ma non è uno! –disse Neptune
-Che intendi tesoro? –chiese Alexandra
-Non è uno- confermò Lyon
-Saremo in sette! –sorrise Neptune
-Mamma, io- iniziò Ace- voi due e…?
-E i tre gemellini! –dissero i due in coro.
-Tre? –chiese Alexandra
-Due maschietti e una femminuccia –disse Neptune
-Tre…- mormorò Ace prima di cadere sul divano dietro di lui privo di sensi
-Papà morto? –chiese Lyon
-Mamma nostra –sorrise Neptune
Alexandra ridacchiò- Ace se non ti riprendi i tuoi figli mi rubano
Lui aprì un occhio- nessuno ruba a un pirata
Alexandra ruotò gli occhi- siete sicuri siano tre?
I gemelli annuirono- due maschietti e una femminuccia come mama
Ace si andò a sedere accanto a Alexandra- cinque figli…
Lei sorrise- non vedo l’ora di vederli…volete vedere i piccolini?
I gemelli annuirono- saremo fratelloni!
Ace sorrise scompigliando i capelli dei due- ma mamma rimane mia
-Vedremo- risposero i gemelli in coro.
Alexandra sorrise piano. Erano passati tre anni e cinque mesi dal giorno in cui aveva preso la corona. Mancava un mese circa alla nascita dei suoi bambini ed era stata nominata Imperatrice all’inizio del terzo anno.
Le cose sarebbero cambiate in futuro ma per il momento era felice del suo presente.
~The End~

Capitolo 39   Lista Capitoli   


Capitolo 39: The Last one standing




Capitolo 39: The Last one standing

Nel giro di tre anni precisi l’intera famiglia reale originaria era morta, tutti eccetto Alexandra.
Nella storia molti sostennero che fu una punizione divina quella che loro subirono.
La verità era che loro si erano messi contro la donna sbagliata.
Alexandra era una superstite della peggior specie.
Una superstite del sangue del suo sangue.
Una donna che avrebbe ucciso per proteggere la propria famiglia ma…
Che non aveva mai sentito la sua famiglia realmente sua.
Edward ed Elizabeth erano la sua famiglia.
Aveva cercato di fare il meglio per i due.
Non era servito a molto alla fine.
Pensandoci ancora una volta era strano come lei sola fosse sopravvissuta a tutto.
Poco sapeva che se loro fossero rimasti in vita lei sarebbe morta.
La realtà era una e l’aveva capita grazie ai poteri di Circe.
La sua famiglia in vita significava la sua morte.
Se David avesse preso la corona lei sarebbe finita succube di nozze non volute organizzate dal fratello.
Se Charles avesse preso la corona lei sarebbe diventata sua moglie, cosa che per lei era quasi peggiore di morire.
Se una delle sorelle avesse preso la corona, lei sarebbe diventata la concubina del marito di loro, cosa che avrebbe fatto sì che la sua vita fosse misera.
Se Edward avesse preso la corona, Jack l’avrebbe abusata e violentata.
I minori non avrebbero saputo controllare il regno e lei sarebbe stata uccisa con loro.
Alexander aveva attenzioni particolari per lei e se Diana non l’avesse incantato avrebbe fatto di lei tutto ciò che voleva.
La loro morte aveva portato Alexandra a sopravvivere.
Il regno a vivere una vita migliore.
Un pirata a innamorarsi e ad avere una famiglia.
E Alexandra ad avere una madre.
Circe e lei di fatto furono in grado di crearsi un rapporto madre e figlia.
Circe amava profondamente la magia e insegnarla ad Alexandra era diventato un piacere unico e raro.
Avrebbe voluto insegnarle ad Ace ma lui purtroppo non poteva usare la magia.
Lyon e Neptune avevano abilità magica ma erano ancora piccoli per imparare.
Ma avere Alexandra era stata una benedizione per la strega.
Le sue tradizioni e le sue conosce sarebbero passate di mano in mano grazie alla sovrana.
***
Alexandra si buttò sul letto facendo saltare Ace che stava leggendo.
-Successo qualcosa? –chiese lui
Lei lo guardò male- sono stanca di dover gestire l’eredità di tutta la mia famiglia e grazie a QUALCUNO sono stanca di mio per la gravidanza.
Lui sorrise- mi spiace…posso fare qualcosa?
-Mi fanno male le spalle- disse Alexandra
Ace subito le iniziò a fare un massaggio- non pensavo avrei mai avuto figli
-Ed ecco che hai un terzo in arrivo- disse Alexandra chiudendo gli occhi
-I gemelli li amo…ma devo ammettere che mi manca non averti tutta per me- disse lui girandola per baciarla
Lei sorrise- pensarci prima di mettermi incinta?
Lui ridacchiò- manca poco più di cinque mesi per il parto…poi ti avrò di nuovo solo per me almeno a letto.
Lei sorrise- così andiamo a fare figlio numero quattro?
Lui sorrise- anche cinque e sei…e mille e duemila.
Lei rise- sei troppo attivo
Lui la strinse- solo per te.



Capitolo 38: Sorry not Sorry




Capitolo 38: Sorry not Sorry

Nello stesso mese in qui Elizabeth si spense altre due vite si fermarono.
Alexander e Diana erano morti.
Le previsioni di Alexandra mesi e mesi prima erano corrette. La strega aveva pagato le conseguenze delle sue azioni.
Alexander era diventato sempre più ossessionato da Diana.
Prima era amore.
Per un lungo periodo i due erano felici e Diana era lieta delle sue azioni per lei, le attenzioni che le dava e come la guardava.
Poi iniziò la gelosia.
Alexander si iniziava a mostrare geloso ma Diana lo scambiava come segno di affetto e non gli dava peso.
Avrebbe dovuto.
La gelosia divenne possessività.
Di nuovo Diana non diede alle attenzioni di Alexander peso e le cose stavano peggiorando di giorno in giorno.
Poi iniziò ad essere un po’ troppo possessivo.
Ogni essere di sesso maschile che guardasse Diana rendeva Alexander geloso al punto che aggrediva chi l’aveva guardata.
Le cose continuavano a peggiorare di giorno in giorno.
Ogni ora diventava una tortura per Diana.
Alexander era costantemente convinto che lei lo tradisse e di conseguenza le liti e le minacce avevano preso il posto dei bei momenti dei primi mesi.
A causa di questo Diana fu forzata a non andare alle nozze di sua figlia.
La cosa iniziò a rompere la donna in più modi di ciò che lei pensava fosse possibile.
Le lettere che voleva scrivere alla figlia venivano bloccate da Alexander che credeva che invece di scrivere alla figlia lei scrivesse ad un amante.
Le notti insieme erano prive di affetto e ora erano forzate.
Alexandra le mandava lettere e quella era l’unica linea che teneva Diana sana di mente.
Alexandra aveva capito la situazione e fece ciò che poteva per alleviare le sofferenze di Diana.
Era davvero felice quando sentì che le nozze con Ace andavano bene.
Non poteva però negare che quando lesse della nascita dei gemelli, a cui Circe era presente, si mise a piangere.
Le sue azioni le avevano tolto molto più di ciò che poteva sopportare.
Dopo la morte di Elizabeth sapeva che sua figlia non aveva nessuno al suo fianco della sua famiglia essendo lei e Alexander gli unici in vita della sua famiglia di origine.
Provò a rompere l’incantesimo.
Ci provò per giorni ma…
Era troppo tardi.
Alexander perse completamente il senno e attaccò Diana.
La strega perì quella notte strangolata dall’ex sovrano che procedette poi a togliersi la vita.
Alexandra non dovette nemmeno sentire le notizie delle guardie per capire che era successo.
Purtroppo però non riusciva a provare dispiacere per la sorte dei due.
Diana aveva creato il suo finale e ora ne aveva pagato il prezzo.
Poteva solo sperare che il futuro della sua famiglia fosse meno intriso di sangue.






Capitolo 37: Goodnight Queen




Capitolo 37: Goodnight Queen

A due anni e nove mesi dal giorno in cui Alexandra prese la corona Elizabeth si ammalò.
Non fu una sorpresa per la ex-sovrana quando i dottori le dissero che sarebbe morta.
Lo sapeva.
A dirla tutta lo sapeva da anni.
Sul letto di morte Elizabeth confessò parecchie cose ma una rimase nella mente di Alexandra.
-Ho convinto io, tanti anni fa, tuo padre che era ora di lasciare il trono –disse la donna
-Perché?
La donna sorrise- perché volevo lasciarti la mia corona…e per farlo dovevo essere ancora viva
Elizabeth procedette a raccontare tutto.
Aveva convinto nobili a dar fastidio al re.
Aveva convinto Alexander a scegliere un erede al trono.
Aveva presentato David alla sua ragazza e spinse la tipa a convincerlo ad andare via in cambio di denaro.
Aveva incrementato la dipendenza di Charles.
Aveva spinto Edward a smettere del tutto gli studi.
Aveva spinto Alexander a dar via le figlie in moglie il prima possibile.
Aveva scelto i candidati per le sorelle di Alexandra.
Convinto il nipote a far mollare alle ragazze i diritti al trono.
E iniziato a impiantare in lui l’idea che Alexandra era eccelsa come sovrana.
Man mano che la conversazione continuava, molte cose uscirono allo scoperto.
Elizabeth aveva ucciso parecchie persone.
Aveva causato parecchie guerre di proposito per eliminare concorrenza.
Aveva favorito Alexander al trono e convinto suo figlio a darlo ad Alexander.
Aveva favori Cathal al tempo e forzato suo marito a darlo a Cathal il trono.
Aveva ucciso le mogli del marito e i figli che lui aveva avuto da altri.
Aveva ucciso le mogli di Cathal e coperto Alexander quando lui uccise i propri fratelli.
Aveva provato ad eliminare le mogli e i figli di Alexander quando questi erano nati.
Aveva pagato Diana per sedurre il figlio e poi quando lei aveva detto di essere incinta l’aveva preso come un segno del destino.
Quando Alexandra era nata la sua convinzione aumentò per un motivo.
Le venne detto che sarebbe morta nel giro di vent’anni.
Invece di disperarsi Elizabeth decise che prima di morire avrebbe assicurato il potere a sua nipote e avrebbe distrutto chiunque avesse intenzione di ferirla, persino suo figlio o suo nipote Alexander.
E adesso era lì, al termine della sua vita, a confessare tutto all’unica che avesse mai considerato sua parente.
Elizabeth morì con un sorriso sulle labbra, serena di aver finito tutto prima del suo tempo.
La cosa che stupì Alexandra fu quando le due fossero simili ma quando lo aveva accennato alla donna lei rise.
-Simili? No mia cara…potrai essere simile a me come intenzioni ma tu sei una migliore versione di me che io potrò mai essere.
Elizabeth venne sepolta accanto ad Edward.
Ace le fu accanto ma stavolta non era distrutta come alla morte del fratello, anche perché nel mentre i gemelli erano già al quarto mese e lei era preparata alla morte della donna.
Inoltre un’altra notizia l’aveva presa di sorpresa pochi giorni dopo. I gemelli avrebbero avuto un fratellino o una sorellina.


Capitolo 36: Bad news




Capitolo 36: Bad news

Nemmeno un mese dopo la nascita dei loro figli, le cose erano cambiate.
Alexandra ci mise due settimane a riprendersi completamente dal parto e dire che era perfetta nel suo ruolo di madre, moglie e sovrana era dir poco.
Una delle principali nozioni che ogni figlio nobile aveva era che i genitori raramente spendevano tempo con i propri figli.
Alexandra era determinata a evitare la cosa e di fatto era vista con i bambini in braccio anche durante riunioni di guerra e in seguito, mentre i bambini crescevano, con loro sempre al suo fianco.
Lyon e Neptune infatti in seguito ricordarono come da piccoli la loro madre li volesse sempre vicini e come gli insegnasse a governare un regno. Spesso la donna anche chiedeva loro un parere cosa che, anche se non sempre potevano dare in maniera corretta, li faceva sentire importanti e ascoltati dalla madre.
Ace stesso era sempre presente nella vita dei figli. Se non fisicamente, nei rari periodi lunghi di viaggio che faceva per mare, perché poteva aver sposato un’imperatrice ma ciò non cambiava che lui era e sarebbe sempre stato un pirata, era vicino loro in lettere, portava loro regali o, se Alexandra doveva andare in guerra, li portava a fare un viaggio con lui sul mare.
I gemelli ricordarono infatti con passione come il padre li istruisse sulla vita del pirata e quanto si infuriava se qualcuno provava a commentare sul fatto che avesse i bambini su una nave pirata. Era un padre amorevole e un pirata eccelso.
Con due figure genitoriali del genere non stupisce che i gemelli crebbero come uomini di onore, dalla grande intelligenza e dal gran coraggio seguendo volentieri le orme dei due e lavorando insieme per continuare il lavoro dei genitori.
Tornando però a quanto Alexandra aveva partorito da un mese circa, una notizia sconvolse la corte.
Richard e Octavius erano stati uccisi insieme da Jack in un impeto di ira. L’uomo di fatto aveva pensato che uccidendo ogni membro della famiglia reale potesse far tornare a corte Edward e quindi anche se stesso. Edward lo affrontò, in uno scontro in cui Jack confessò che non solo non era gay ma che l’unico motivo per cui era con Edward era la speranza di prendersi la corona per sé in futuro. Quella fu l’ultima goccia per Edward che lo uccise ma nel farlo rimase gravemente ferito e venne subito portato riportato a corte dove le guardie dissero l’accaduto a Alexandra.
-Edward- disse Alexandra avvicinandosi al suo capezzale con Ace e i due figli in braccio
-Sorellina- sorrise lui guardando i bambini- sono…?
-Sono i tuoi nipoti. Lui è Lyon e l’altro è Neptune –disse Alexandra sedendosi al suo fianco- che è successo?
-Mi dispiace…avevi anche provato ad avvisarmi che Jack non ti piaceva in passato…e alla fine ti ho anche convinta a sostenere le mie nozze- disse Edward guardandola negli occhi
-Eddy… -mormorò lei prendendogli la mano
-Sei una gran sovrana sorellina. Sono fiero di te…- sorrise lui- mi spiace…per le nozze…lui è il tuo Ace?
Ace annuì- Ace Asher…
Edward sorrise- prenditi cura di loro per piacere…abbiamo causato tanta sofferenza a Lexy…
-Non mi hai mai fatto nulla Eddy- disse lei sincera
Lui le sorrise- ma avrei potuto…Jack…sono così felice che non abbia mai fatto nulla per ferirti Lexy…mi spiace…
Alexandra rimase con lui fino a quando non chiuse gli occhi. Dopo aver stretto per la prima e ultima volta i nipoti e abbracciato la sorella un’ultimissima volta.
I bambini vennero messi a letto da Ace mentre Alexandra era seduta sul letto con gli occhi chiusi.
-Lo seppellirai con gli altri? –chiese Ace
Lei scosse la testa- Eddy verrà seppellito nella zona della famiglia reale. Per noi è tradizione seppellire chi ci amava nella zona della famiglia reale e chi ci ha fatto soffrire o odiato nella tomba dei reali. Lì sono sepolti anche i fratelli del nonno e di papà. Ho intenzione di seppellire lì i miei genitori con le mogli di papà. La zona della famiglia reale è veramente priva di tombe quasi…sono secoli che questa famiglia va a rotoli…
Ace la strinse quando la sentì piangere piano- Shh…
-Era l’unico che si curava di me…- pianse piano Alexandra- era l’unico che mi ha sempre sostenuta…perché doveva morire? Se non gli avessi dato il mio consenso lui…
Ace la strinse piano, calmandola come poteva, impreparato per questo legame tra i due fratelli. Fu scoperto solo in seguito che non solo Edward era l’unico a proteggere e aiutare la sorella da piccolo, ma anche l’unico che aveva un contatto continuo con lei in forma di lettera. Approvava la scelta di Alexandra di sposare Ace, anche se Jack lo bloccò dal presentarsi alle nozze, e fu immensamente felice alla nascita dei gemelli. Quando i due minori morirono, Edward li aveva presi per tornare a corte per conoscere i nipoti e chiedere ad Alexandra se poteva aiutarla diventando un suo cavaliere, rinunciando quindi definitivamente al titolo di sovrano per sé e avrebbe preso come “figli adottivi” Richard e Octavius, rendendo loro impossibile prendere la corona in futuro. Jack non sopportò la sua scelta e le cose finirono male.
Nella zona della famiglia reale vennero sepolti Edward, in seguito Elizabeth e poi in un futuro lontano, alla veneranda età di quasi duecento anni l’uno, Ace e Alexandra. I figli della coppia in loro onore dichiararono giorno di lutto un’intera settimana. Quel giorno fu uno dei più duri per i ragazzi in quanto i due morirono insieme, nello stesso momento, privandoli quindi sia di padre che di madre in una volta sola.
La notte della morte di Edward fu dura per Alexandra ma fu alleviata dalla presenza dei due gemelli, incredibilmente molto tranquilli per l’intera serata, e da Ace. In futuro Edward II divenne il nome del loro terzo figlio.






Capitolo 35: It was an accident




Capitolo 35: It was an accident

Come avevano promesso ci fu un incidente.
Il cavallo si imbizzarrì a causa di un sasso e David cadde.
Di fronte a tutti cadde.
Mentre stava dicendo che avrebbe ripreso la corona.
Mentre stava mal parlando Alexandra.
Mentre stava insinuando che il bambino era di qualcun altro e non di Ace.
Mentre stava aprendo sempre di più il popolo ad odiarlo.
Il cavallo si imbizzarrì e lo fece cadere all’indietro su un pezzo di ferro tagliandogli la gola nel mentre.
Alexandra non ebbe tempo di reagire perché le sue acque si ruppero andando in travaglio durante la notte.
-Ace dove pensi di andare? –chiese Elizabeth guardandolo seguire la moglie nella camera
-Al suo fianco? –chiese lui sarcastico- non la lascio sola
-È tradizione che solo le donne siano…- iniziò Elizabeth
-Ace- chiamò invece subito Alexandra e lui corse al suo fianco- mi tieni la mano?
Lui annuì subito- respira…non ti lascio sola
Elizabeth sospirò entrando con le infermiere mentre fuori dalla porta Nightmare e Freddy erano nel panico, Charlotte se la rideva e li stava rassicurando sul fatto che sarebbe andato tutto bene, infondo lei aveva avuto una figlia e sapeva com’era la cosa, Mia e Jason invece cercavano di capire cosa stesse succedendo.
A mezzanotte precisa Alexandra diede alla luce una coppia di gemelli.
Lyon e Neptune furono i nomi scelti per i due maschietti.
Lyon aveva capelli dorati come la madre e gli occhi d’ambra del padre.
Neptune aveva capelli neri come il padre e occhi celesti come la madre.
L’infermiera li diede piano in braccio ad Alexandra che dopo un po’ guardò Ace seduto al suo fianco che guardava i gemelli con tutto l’amore del mondo.
-Hey piccoletti…- disse piano sfiorando i due con attenzione- sono…così piccoli…
Alexandra sorrise poggiandosi a lui- ci lasciate un momento…
Prima che potesse finire la frase tutti erano fuori e le porte chiuse.
-Sono i nostri principini- sorrise Ace- sono così belli…
-Ovvio…abbiamo te come padre- rispose lei
-E te come madre- sorrise lui
Neptune prese la mano del padre imitato da Lyon.
Lui ridacchiò- oh siete così carini…
-Già pensi a come viziarli? –chiese Alexandra
-No- disse lui
-Io si- rispose lei
Lui ridacchiò- li voglio portare con me in mare qualche giorno quando saranno più grandi
-Sarebbe bello se gli insegnassi come navigare- sorrise Alexandra- li porterò con me in guerra magari…
-Devo preoccuparmi? –chiese lui
Lei scosse la testa- voglio che sappiano cosa dovranno fare in futuro…voglio che siano migliori di chiunque abbia governato questo regno in passato…io…
Lui la baciò- se saranno anche la metà del sovrano che sei saranno grandiosi piccola.
Lei sorrise chiudendo piano gli occhi- puoi mettere i bambini nelle culle?
Lui annuì prendendoli con calma. Nemmeno il tempo di posarli e girarsi che Alexandra era nel mondo dei sogni.
Sorrise dandole un bacio- sei stata bravissima amore mio.

Capitolo 34   Lista Capitoli   Capitolo 36


Capitolo 34: Welcome home Brother




Capitolo 34: Welcome home Brother

Charles non era un uomo di ingegno e fu così stupido da tornare nel regno poco prima dell’inizio del secondo anno di governo di Alexandra. Purtroppo per lui, benché fosse incinta di quattro mesi e estremamente felice, la sovrano non aveva dimenticato la sua promessa e quando Charles venne avvistato fu dato l’ordine di ucciderlo a vista per la morte non solo delle sorelle ma anche di Cathal.
Il quarto mese di gravidanza fu un mese movimentato poiché oltre alla morte di Charles per esecuzione vi fu una grossa guerra che Alexandra fu costretta a condurre da casa ma vinse lo stesso.
Al nono mese di gravidanza Alexandra ebbe una sorpresa non tanto gradita: David era ritornato.
David aveva scoperto che il bimbo non era suo, era stato facile a dirla tutta scoprirlo, David era bianco come un foglio di carta e il bambino era color cioccolato. Aveva deciso di stare comunque con la donna per un paio di mesi ma alla fine dopo l’ennesimo tradimento e una nuova gravidanza di chissà chi aveva ceduto e l’aveva mollata.
Purtroppo non era quella la verità.
Alexandra di fatto scoprì poco prima del suo arrivo che quando David aveva scoperto che lei aveva dato alla luce un primo figlio di un altro uomo lui era andato fuori di testa e aveva ucciso entrambi. L’unico motivo per cui nessuno lo sapeva era perché David era stato bravo a nascondere la cosa.
Non abbastanza per le spie di Nightmare però.
Ace lo vide entrare nella sala del trono quel giorno e l’istinto gli disse che sarebbero stati problemi.
Non si sbagliava.
-David, che sorpresa –disse Alexandra non muovendosi dal trono, nonostante fosse incinta la donna non mostrava molta pancia, per quello dovette ringraziare la sua genetica, di fatto sua madre stessa non pareva incinta quando lo era di lei e i vestiti che indossava le permettevano anche di nascondere la cosa.
-Sorellina, ho saputo delle nozze, congratulazioni –disse lui con un sorriso
-Nozze che non hai voluto degnare della tua presenza- commentò Ace seduto sul trono vicino ad Alexandra, non aveva titolo nobiliare a suo nome se non “Marito di” ma non significava che non avesse poteri, non era re certo, ma era rispettato come tale anche perché Alexandra avrebbe ucciso chiunque avesse guardato dall’alto il suo Ace.
-Ero impegnato- disse lui
-Così tanto da non poter venire a vedere tua sorella sposarsi? –chiese incredulo Nightmare
-Che ci fai qui? –chiese Alexandra già stanca della sua presenza
-Sono qui per il trono ovviamente- disse lui
Lei rise- cosa?
-Sono il legittimo erede- disse David
-Non credo proprio –disse Elizabeth- hai rinunciato ai diritti al trono due anni e cinque mesi fa David. Non hai nessunissimo diritto
-Andiamo nonna non vorrai dirmi che lei ha le qualità di essere un re- rispose lui
-No, infatti ha le qualità di essere un’imperatrice- rispose Elizabeth
-Non importa. Il regno necessita di Re e Regina –disse lui- visto che lei ricopre uno dei due ruoli io farò il re
-Non credo proprio –rispose Charlotte- la nostra sovrana riveste in sé i poteri di re e regina. Non abbiamo bisogno di un falso al comando
-Inoltre vogliamo ricordare di cosa pensa il popolo di te? –chiese Freddy giocando con le lame- un traditore che ha mollato il trono per una donna
-Ma sono comunque il legittimo… -iniziò lui
Alexandra sospirò alzando una mano- David ne riparleremo domani, per oggi ho abbastanza lavoro da fare…perché non fai un giro a cavallo o una cosa del genere?
Lui annuì- ne parleremo appena torno, il trono è mio
Alexandra sospirò guardandolo uscire- non so che diavolo c’è di sbagliato in questa famiglia…
Elizabeth le sorrise- tesoro perché non vieni con me e Circe a prendere qualcosa da mangiare?
-Si, in effetti è il caso che mangi qualcosa- disse lei alzandosi
Elizabeth guardò Nightmare ed Ace prima di uscire- gli incidenti capitano piccola, magari cadrà da cavallo e si romperò l’osso del collo
-Sarebbe un giorno fortunato- sospirò Alexandra- il bambino sembra irrequieto oggi…
Ace le diede un bacio- riposati e mangia qualcosa ok? Ci pensiamo noi qui.
Lei annuì uscendo con calma dalla sala, conscia di cosa avrebbero fatto.
-Comandi? –chiese Nightmare
-Facciamogli venire questo incidente a cavallo- disse Ace


Capitolo 33   Lista Capitoli   Capitolo 35


Capitolo 33: A wonderful marriage




Capitolo 33: A wonderful marriage

Il matrimonio tra Ace e Alexandra fu uno degli eventi più aspettati di quell’anno.
Nonostante l’evento però non tutti ne furono contenti ma nessuno avrebbe osato opporsi.
Per il matrimonio vennero invitati i fratelli minori di Alexandra, David, i genitori di lei ed Elizabeth.
Di questi si presentò solamente l’ultima che fu lieta di chi avesse scelto come marito e di come avesse deciso di gestire il trono.
Ace fu parecchio furioso quando capì che non sarebbero venuti, non perché a lui interessasse, avrebbe volentieri ucciso i restanti membri della famiglia di Alexandra se si fossero rivelati un problema, ma perché stavano ignorando il gran momento della sua amata. Era il loro matrimonio. Un momento che lei avrebbe voluto festeggiare con chi diceva di amarla.
Per fortuna però Nightmare, Freddy, Jason, Mia e Charlotte furono veloci a prendersi il ruolo di famiglia e di supportarla come tale.
Quando Elizabeth incontrò Ace il ragazzo non negò di avere un leggero timore che lei fosse come Cathal e che avrebbe cercato di rompere le nozze. Invece la donna fece solo due domande “vorrai mai la corona?” e “sei sicuro di poterla fare realmente felice?”, quando Ace rispose che la corona non gli serviva a nulla e che avrebbe dato la sua vita pur di farla felice, ricevette un sorriso da Elizabeth e il suo marco di approvazione.
Elizabeth per quanto fosse stata una sovrana severa e molte volte di questionabile morale, amava Alexandra, forse più dei suoi stessi genitori. Per la donna la cosa più importante era che la figlia non si ritrovasse intrappolata in nozze prive di amore come le sue, non venisse usurpata del suo potere e che fosse felice di chi avrebbe avuto come marito.
A dirla tutta forse fu quello l’unico motivo per cui la donna visse per parecchio tempo.
La madre di Ace era una donna dai capelli scuri e occhi di un verde strega vispo di nome Circe. Era una bellissima donna che catturò l’occhio di parecchi cavalieri. Alexandra era nervosa quando la conobbe ma Circe fu al settimo cielo che la sua futura nuora possedesse poteri magici, non curante che essa fosse anche una sovrana di un regno che stava sempre crescendo, ed era ancora più entusiasta alla notizia che sarebbe diventata una nonna di un bambino con poteri.
A dirla tutta le due legarono così in fretta che Alexandra chiese alla donna di trasferirsi a vivere con lei al castello, cosa che fu subito accettata da Circe e creò un po’ di panico in Ace, non pensava avrebbe visto la madre così spesso in futuro e non sapeva come comportarsi visto che le due stavano facendo alleanza a sue spese.
Elizabeth anche decise di accettare l’invito di restare a corte in vece di nonna, purtroppo di fatto di Diana non vi erano più arrivate notizie e il padre di Alexandra…beh diciamo che era sempre più vicino alla follia pura.
Un’interessante conversazione avvenne tra Elizabeth e Alexander un pomeriggio prima delle nozze, conversazione che mostrò dove risiedesse l’amore della donna.
-Ace- disse Elizabeth- penso tu sappia che dei miei pro-nipoti siano in vita ancora David, Charles, Edward e i due mocciosi senza cervello di Richard e Octavius…poi ovviamente c’è la mia adorata Alexandra.
Lui annuì- non ho incontrato Edward o David e se vedrò mai Charles gli farò incontrare la mia spada
Elizabeth sorrise- io credo che sia il caso che ogni singolo di loro incontri codesta spada Ace
Nightmare guardò la donna e guardò Ace posare la tazza e guardarla- cosa intende?
-Non stiamo a girarci intorno. David verrà nel giro del secondo anno di dominio di Alexandra a pretendere il trono, siamo a un anno e nove mesi esatti dal giorno in Alexandra ha preso la corona e lui ha già scoperto che non è il padre del figlio della compagna. Per ora sta sistemando la situazione con lei, secondo me ci metterà…diciamo tornerà all’inizio del secondo anno, massimo due anni e due mesi. Vorrà la corona e ciò sarà un problema non credi?
Ace annuì piano
-Edward…diciamo che ha un compagno abbastanza assetato di potere che mi ha recentemente chiesto se supporterei lui come candidato a marito di Alexandra e ora che le nozze sono annunciate ha espresso il suo parere su come Edward sia un migliore sovrano di Alexandra- disse la donna- e quel ragazzo è un idiota, so che Edward farà qualsiasi cosa lui voglia.
Nightmare strinse piano i pugni- che venga a palazzo, lo faremo sparire, sia lui che Edward
Elizabeth sorrise- Charles…credo tu sappia già perché è un pericolo
Ace annuì
-Richard e Octavius sono pericolosi anche se stupidi. Molti nobili li vogliono al trono per poterli manipolare e benché siano membri della mia famiglia…
-Nessuno deve fermare il governo di Alexandra- finì Ace
Lei annuì- devono sparire. In passato non ho agito per paura che la mia piccina sarebbe stata sola ma…lei ha te- disse guardando Ace- ha voi –disse guardando Nightmare- e siete una miglior famiglia di quella che ha. Per ciò penso che dovremmo sparire dalla sua vita, me compresa. Morirò presto a prescindere per la mia età, prima di ciò voglio la sicurezza che la mia adorata Alexandra non abbia problemi in futuro. Per ciò te lo chiedo…sbarazzati di chiunque attenti a prendere il potere da lei…è il mio unico desiderio
Ace annuì- sarà un piacere farlo
***
Alexandra il giorno delle sue nozze era bellissima e nessuno la poté mai eguagliare nelle nozze, non importava quanti soldi altre nobili spendessero, Alexandra sarebbe rimasta l’unica sposa che venne paragonata ad una dea.
L’abito di Alexandra era meraviglioso. Formato da uno stretto corpetto ricoperto di pizzo con uno scollo generoso che lasciava la schiena completamente nuda se non per delle gemme che pendevano da catenine di oro bianco che legavano il vestito da dietro. Aveva maniche lunghe fino al polso strette e ricoperte di pizzo. La gonna esaltava le forme della regina ed era simile a una a sirena ma con uno strascico ricamato finemente abbastanza lungo. Ai piedi indossava dei tacchi alti bianchi legati da un complicato intreccio decorato da vari gioielli. Il trucco era leggero e gli occhi risaltavano tantissimo come le labbra rosse. Il velo era decorato da ricami complicati e la corona lo bloccava sulla testa di Alexandra. I capelli erano semi raccolti e fatti in morbidi boccoli.
Era bellissima ed era solo di Ace.
Fu Nightmare a darla in sposa, prendendo il ruolo che di diritto era di Alexander.
Charlotte fu la damigella di onore mentre Mia diede gli anelli.
Freddy e Jason erano seduti in prima fila e quando venne chiesto “se qualcuno si oppone” si alzarono con le armi in mano pronti a sistemare chiunque osasse opporsi.
Diciamo che nessuno avrebbe vissuto se avessero obbiettato alle nozze.
***
Ace la baciò ancora facendola sedere sul letto- sei bellissima
Lei sorrise- avevi gli occhi lucidi quando mi hai vista arrivare
Lui annuì- perché stavo sposando una dea in terra mia cara
Lei ridacchiò mentre lui le accarezzava il viso- sono felice
-Io sono l’uomo più felice del mondo- sorrise lui baciandole il collo- posso aiutarti a rimuovere queste vesti?
Lei ridacchiò baciandolo- vuoi consumare le nozze?
-Le sto consumando mentalmente dal momento in cui hai detto sì –replicò lui baciandola e facendola ridere- ti amo
-Ti amo anch’io –sorrise lei contenta.
Quello fu uno dei momenti più felici nella vita di Alexandra e di Ace seguito dalla nascita dei figli e altri lieti eventi MA non fu l’unica volta in cui i due si sposarono. Come anniversario dieci anni dopo l’uomo le richiese di sposarlo di nuovo e non sarebbe stata nemmeno l’ultima volta che l’avrebbero fatto e ogni volta Alexandra avrebbe detto quel fatidico sì.





Capitolo 32: Who do you think you are?!




Capitolo 32: Who do you think you are?!

Quando Ace disse che avrebbe ucciso per lei non scherzava.
Nonostante fosse passato pochissimo dalla notizia i risultati furono immediati.
Ace stava per partire quando la lettera di Cathal arrivò.
L’uomo era furioso con Alexandra sottolineando più e più volte che il suo comportamento era insostenibile e che doveva pubblicamente rompere con Ace e sposare un nobile e, in caso fosse davvero incinta, abortire il bambino.
La notizia infuriò Alexandra che venne calmata da Charlotte ricordandole che lo stress noceva al bambino.
-Non può costringermi a fare ciò –disse lei
-Sta già preparando i candidati pare- disse Nightmare portando un resoconto
-Non ha diritti, è nonno non padre- disse Ace
-Si ma comunque è un membro della famiglia reale- rispose Alexandra- arriverebbe al punto di mandarmi cibo o bevande con veleno per forzare un aborto…
Ace guardò la lettera e chiuse gli occhi prima di baciare piano la mano di Alexandra
-Ace?
-Non fare nulla e pensa a nostro figlio. Parlerò io con questo idiota e sistemerò la situazione- rispose lui
-Parlare? –chiese lei
-Con spada- rispose lui
-Ti potresti fare male e…- iniziò lei
Lui le sorrise- amore, sono un pirata e ho più che abbastanza esperienza nella lotta per uccidere quell’idiota…pensa a riposare e non stressarti troppo. Devi badare a nostro figlio ok? Tornerò nel giro di due settimane promesso, forse anche meno
Lei annuì piano- sta attento
-Ovvio- rispose lui- porterò mia madre al ritorno, credo sia il caso che vi incontriate
Lei sorrise e annuì- certo
-Faremo le nozze in un mese vero? –chiese conferma lui
Lei annuì- per evitare che io mi sposi con il pancione…
Lui sorrise- saresti comunque meravigliosa…
Anche se spaventata per la sorte di Ace, Alexandra mantenne la calma.
Aveva un matrimonio da organizzare e un bimbo in grembo di cui occuparsi.
Via lettera i preparativi venivano fatti, Ace aveva poche richieste e l’unica vera e propria che aveva riguardava il dopo-nozze nella camera da letto, per il resto aveva dato Alexandra libera scelta su tutto, richiedendo però che il rosa fosse ai minimi come colore.
Per fortuna sua Alexandra detestava il colore rosa, lo trovava frivolo e lei non voleva quell’immagine di sé.
Ace arrivò alla residenza di Cathal senza interruzioni.
Di fatto le guardie che avrebbero dovuto difendere l’uomo erano già passati da tempo sotto comando di Alexandra e dunque vedevano in Ace la figura di potere pari a quella della loro regina.
Nessuno avrebbe nemmeno lontanamente dato lui problemi e di fatto le guardie presenti furono più che felici di dar lui una mano a coprire le tracce.
Cathal morì da solo per una spada al cuore durante la loro lotta, Ace lo guardò negli occhi quando gli disse che avrebbe ucciso ogni membro della sua famiglia se avessero provato a separarlo da sua moglie e da suo figlio.
Dopo aver rimosso la spada lo decapitò sul posto, non volendo che l’uomo ritornasse in circolazione in caso il cuore non fosse stato colpito dal primo colpo.
Le guardie aiutarono a nascondere la morte ad Octavius e Richard, comunicando loro che il fratello maggiore Charles era venuto a parlare con il nonno nel tentativo di prendere il trono da Alexandra e che in una lite il ragazzo aveva assassinato il sangue del suo sangue.
La popolazione fu si infuriò quando la notizia che Charles fosse ancora dietro alla corona arrivò loro. Come osava quell’uomo uccidere la sua famiglia e minacciare la sicurezza di quella che era una benedizione divina per loro? Quando poi la notizia che Cathal fosse contrario alle nozze tra Alexandra e Ace arrivò nessuno pensò al pirata come assassino, anzi confermarono solo che gli dei avessero punito l’uomo per aver osato opporsi al volere della loro sovrana.
Nemmeno a dirlo, coprire i propri crimini per Ace divenne un gioco da ragazzi, specie vista la stupidità dei fratelli minori di Alexandra che non solo credettero che Charles fosse l’omicida, ma non si ricordarono di lui nemmeno quando lui si presentò una seconda volta prima delle nozze.
Restava però un fatto: David, Charles, Richard e Octavius erano ancora un pericolo per Alexandra e di conseguenza per il loro bambino. Se avessero messo di nuovo piede nella reggia per cercare di fare loro male…beh…avevano una spada ad attenderli.



Capitolo 31: Mercy is not in my vocabulary




Capitolo 31: Mercy is not in my vocabulary

 Alexandra mantenne la sua parola nel momento prima che partisse per tornare nel suo regno.
Non fu un incantesimo.
Fu un semplice ordine.
Charlotte aveva creato il veleno che Nightmare e i suoi usarono negli acquedotti del regno.
Fu una strage.
Il veleno sarebbe sparito e avrebbe smesso di essere un pericolo nel giro di quarantotto ore, non era letale per i bambini o per gli animali, per gli adulti…beh alcuni sarebbero sopravvissuti con problemi altri no.
Quando Nightmare tornò e partirono, più di metà del regno era già avvelenato e in procinto di morire.
All’arrivo della nave il regno avrebbe perso più dell’85% della propria popolazione e alla fine un misero 5% sarebbe rimasto in vita.
L’impero era stato ufficialmente conquistato da Alexandra.
Dopo un paio di settimane avrebbe mandato dei mercenari di Nightmare con i suoi soldati e altri ufficiali per ricostruire l’impero e ripulire gli eventuali problemi che potevano esserci.
La paura di andare contro Alexandra aumentò di parecchio quel giorno.
Un nuovo nome le venne dato “L’intoccabile imperatrice”.
La notizia della gravidanza venne detta a Charlotte, Mia, Jason, anche se lui capì solamente che avrebbe avuto un bambino da proteggere e non erano sicuri avesse capito davvero cosa stava succedendo, e pochi uomini e donne fidati.
Il castello era in procinto di prepararsi per i futuri arrivi.
Ma ad Alexandra non bastava ciò.
***
-Tutto bene? –chiese Alexandra guardando Ace
Lui sospirò- si…solo vorrei che questi dannati nobili sapessero che sono il tuo ragazzo e il padre di tuo figlio…
Lei lo guardò pensierosa e gli rubò un bacio- vedrò di fare qualcosa a riguardo allora
Lui sorrise- va bene anche così, sapevo che non potevo averti pubblicamente. Non preoccupartene.
Purtroppo per lui, Alexandra aveva altri piani.
***
-Qualcosa non va? –chiese Ace entrando nella sala del trono
Lei sorrise prendendogli la mano- mi hai chiesto una volta che vorresti che il mondo sapesse
Lui annuì- principessa cosa…
Lei gli fece segno di sedersi nel trono al suo fianco e fece segno a Nightmare di fare entrare i nobili, ufficiali, generali e chi era tra i più fidati di Alexandra.
Lo sguardo di loro andò subito a Ace seduto sul trono ma non osarono aprir bocca, Alexandra era più pericolosa di ciò che loro potevano affrontare.
-Vi ho riuniti qui per parlare pubblicamente delle centinaia di lettere che mi sono arrivate di proposte di nozze- disse lei facendo cenno a Charlotte di far cadere ai loro piedi le pergamene che velocemente ricoprirono interamente il pavimento e formarono una montagna abbastanza grossa.
-Ha deciso il futuro re? –chiese un nobile ancora fedele a David.
Alexandra lo fulminò con gli occhi ma fu Ace a parlare- come se questo regno necessitasse di tale ruolo.
-Abbiamo solo una regina- rispose lui
-NO- rispose Ace alzandosi- avete entrambi i sovrani nella figura di Alexandra. Lei è RE e REGINA. Se mai si sposasse il marito non avrà mai il comando
-Questo non è corretto! –disse un nobile fedele a Charles
Alexandra sorrise- oh? È perché mai? Sono io a potere. Io deciderò chi sarà o meno mio marito e deciderò se lui avrà un titolo o meno. Mio padre non diede mai potere a nessuna delle sue mogli. Non ho obblighi di dar la corona.
I nobili si zittirono.
-Per vostra informazione l’intero regno ci sta guardando. Così come altri. Voglio che la mia decisione si sappia- rispose lei
Ace guardò Charlotte che alzò le spalle. Nessuno di loro sapeva cosa intendesse fare Alexandra.
Alexandra fece sedere Ace e gli prese la mano- ho deciso di rifiutare CHIUNQUE si proponga per le nozze. Non ho assolutamente intenzione di sposare nessuno dei candidati e chiunque mi abbia mandato la richiesta.
-Ma il regno necessita un re e…- disse un nobile ma fu fermato dalla spada di Nightmare
-Non hai capito vero? Alexandra rimarrà sempre l’unica sovrana- disse l’assassino.
Alexandra sorrise- e non sposerò nessuno dei vostri figlioletti o voi. Non ho assolutamente intenzione di sposare un uomo che prenderà il MIO trono.
I nobili si guardarono confusi.
-Ma non solo ho intenzione di sposarmi. Ho anche già in mente chi sarà il padre di mio figlio- disse stringendo la mano di Ace che in quel momento capì- Ace Asher è il mio promesso sposo e padre del bambino che porto in grembo.
Qualcuno fece per protestare ma Jason alzò il machete facendolo tacere terrorizzato.
Alexandra sorrise- non avete scelta e chiunque proverà ad opporsi alla cosa verrà ucciso- il sorriso angelico e le intenzioni delle sue parole fecero raggelare chi avrebbe voluto ribellarsi- è tutto. Volevo solo fosse chiaro ciò.
-E…un secondo ma…- iniziò uno dei nobili ma un colpo di proiettile poco distante da lui lo fece zittire.
Ace lo guardò con ancora in mano la pistola e un sorriso gelido- sarò lieto di rifiutare i candidati. Mi servivano bersagli di allenamento.
-E prima che lo chiedete…se trovo anche una singola donna o uomo di qualsivoglia classe sociale o stato provarci con il mio futuro sposo…verrà decapitata- disse Alexandra
****
Alexandra si coricò tranquilla sul letto- che giornata…
Ace la guardava poggiato al muro
-Qualcosa non va? –chiese lei guardandolo
Lui sorrise e si avvicinò per darle un bacio- grazie
-Per? –chiese lei
Lui si sedette al suo fianco e la tirò vicina- per aver reso ufficiale che sei mia e io tuo.
-Ovviamente l’ho fatto- disse lei- non potevo certo lasciare che qualche sgualdrina ci provasse con te
Lui sorrise- come se i miei occhi vedranno mai qualcuno che non sei tu
Lei sorrise- ottimo. Meno morti da fare…non merito una ricompensa capitano?
Lui sorrise baciandola- si mia imperatrice
***
Quando al ballo della settimana dopo una donna nobile ci provò con Ace, mal celandosi agli occhi degli altri ci fu un singolo sparo alla spalla della giovane da parte di Ace stesso che poi disse solo un “E questa va alla ghigliottina”.
Nessuno avrebbe mai potuto avvicinarsi ad Ace o Alexandra con intenzioni di corte senza incontrare il proiettile della pistola dell’uomo o la spada della donna e chi era così folle da provarci…beh non è vissuto per raccontarlo.



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I hate it here

I hate it here Trama: Quando l’angelo posto a controllare chi entra nel paradiso ha una personale vendetta contro il paradiso, non potevi as...