Capitolo 3: You will not talk to me like that
Fin da piccola Alexandra fu cresciuta per diventare una
marionetta di Elizabeth e Alexander, non è certo se il nonno avesse o meno
intenzioni di controllare la ragazza. Volevano darle un tempo di un paio di mesi
e poi l’avrebbero controllata, purtroppo per loro però Alexandra non era
cresciuta come una marionetta ma come un marionettista e per lei controllare i
due adulti divenne un gioco da ragazzi.
Nonostante Alexandra condividesse molte cose in comune con i
precedenti sovrani, lei aveva qualcosa che la rendeva ciò che viene ricordato
come la più grande sovrana che quel regno abbia mai visto. Lei amava il suo
regno. Elizabeth amava il potere e sottomettere uomini a sé, Cathal amava
uccidere e Alexander era semplicemente assetato di potere. Nessuno dei tre
aveva affetto per il regno. Alexandra amava il suo regno e credeva veramente
che esso fosse il migliore, era cresciuta con un forte legame alla sua terra
natia grazie alla madre e sapeva che dal rispettare il regno e gli dei avrebbe
ottenuto da essi rispetto e protezione. Il suo amore per il regno la portò a
cambiamenti che resero un regno già forte più che invincibile che non conobbe
malattia o fame grazie alle geniali trovate della sua sovrana.
Un dettaglio particolare si nota nelle lettere di sua maestà
Alexandra, lei non firmava mai “Regina” o “Re” lei firmava “Re e Regina Alexandra
Catherine Elizabeth” a dire di tutti lei aveva tutte le intenzioni di rimanere
sia re che regina del regno e non avrebbe lasciato il titolo re a nessuno e
sinceramente? Nessuno del regno lo voleva.
C’è di fatto una particolare nota da fare riguardo la
sovrana, nessuno nel regno mai penso male di lei nonostante il suo stile di
vita e le sue scelte. Di fatto la storia e la popolazione la ricorda con gran
amore e venerazione e non stupisce che l’impero religioso sia caduto in
ginocchio ai suoi piedi per la sua meravigliosa personalità di regina.
La donna non era una donna facile, anzi a dirla tutta,
nonostante le varie proposte ricevute, le quantità di denaro proposte e le
richieste a nozze da altri sovrani, lei non è mai stata trovata come amante di
nessuno. Quando veniva insinuato che lei lo fosse il medico di corte
interveniva facendole un esame togliendo i sospetti, di fatto degli oltre
ottanta “partner” che si presentarono al pubblico nessuno venne mai creduto e a
buon ragione, l’unico uomo che ebbe l’onore di risiedere nel letto della regina
fu l’unico che lei rispettasse a suo pari e che andò poi a rendere il suo
personale braccio destro.
Vi è una forte sfiducia tra la regina e chi la serviva.
Nonostante i tentativi della servitù, in pochi ebbero l’onore di venir
considerati personaggi di fiducia dalla regina, anzi la sua sfiducia fu la
salvezza del regno in più attentati. Gli uomini e le donne di cui la regina si
fidava erano contabili con una mano tanto erano pochi ma erano coloro che per
lei avrebbero dato la vita senza nemmeno chiedere perché.
La regina era testarda, molto spesso nervosa e odiava
assolutamente perdere nei confronti di chiunque da giovane, questo l’ha portata
a sviluppare le sue doti in una maniera tale che nessuno potesse batterla tanto
il suo talento, purtroppo questo divenne causa della noia della regina che ora
mancava di una sfida vera e propria in qualsivoglia campo, dall’altra parte la
sua genialità la portò ad interessarsi a nuovi campi che aiutarono l’economia e
la salute del suo regno.
Era la regina crudele? Stranamente la risposta è un unanime
no. La regina poteva essere difficile da comprendere ma non era mai crudele.
Certo non esitò a eliminare chi la odiava ma con il proprio popolo, i propri
sottoposti e persino i propri prigionieri era davvero benevola. Aveva idee
innovative nel suo modo di fare ed era una gran apertura verso il diverso.
Amava conoscere altre razze e religioni, amava ascoltare altrui opinione e non
esitava ad ammettere un errore se commesso. La cosa la rese estremamente
benvista in ogni popolazione che andò a vivere nel suo regno.
Strano ma vero si dice che la regina fosse estremamente
incurante del suo aspetto. In molte occasioni nel castello, in caso di
emergenza, lei si presentava nelle sue vesti da note, incurante di cosa gli
altri avrebbero pensato poiché in quei casi era di prima importanza il suo
popolo. Nonostante le venissero regalati gioielli e abiti preziosi spesso era
vista in abiti di semplice fattura o a portar solo la corona come gioiello,
delle volte nemmeno quella, eppure il suo aspetto era sempre descritto come
regale, non importava quanto semplice fosse l’abito. Viene anche fatto notare
che fosse una gran amante dei doni fatti a mano, di fatto un evento viene
segnato come l’apice dell’amore di una regina per il suo popolo.
Era durante la prima uscita come regina per le strade del
suo regno, guardie armate erano pronte per difenderla e lei era estremamente
annoiata dalla cosa. Di fatto fermò la carrozza con un gesto e scese tra la
popolazione. Quel giorno in molti ebbero l’onore di parlare con sua maestà e
per tutti quello fu un momento che segnò la vicinanza che Alexandra voleva che
si creasse tra il popolo e la propria sovrana.
Una bambina, sfuggita dalla madre, le corse incontro e le
porse una collana fatta di fiori- regina Alexandra, le ho fatto questo
Alexandra le sorrise e si abbassò al suo livello- ma è
stupenda, l’hai fatta tu?
Lei annuì- mamma mi ha aiutato solo un po’
-Come ti chiami piccolina? –chiese Alexis
-Io sono Mia, mia mamma si chiama Charlotte- sorrise la
bruna dagli occhi blu
Alexis sorrise- me la vuoi mettere tu Mia?
La bambina le mise la collana con un grosso sorriso. Ora
immaginate com’era vestita Alexandra, con un abito regale, adornata di gioielli
preziosi, aspetto da regina…e con una collana fatta da una bambina che non
valeva nemmeno una moneta di rame- le sta bene
Alexandra le aveva scompigliato i capelli in un gesto
affettuoso- vuoi accompagnarmi per il resto del mio giro? Ovviamente se tua
madre vorrà
-Posso mamma? –aveva chiesto la bimba a una donna bruna
dagli occhi blu
-Siete sicura vostra altezza che non sarà un fastidio?
–aveva chiesto Charlotte
Alexandra annuì- ovviamente, vuole venir con noi Charlotte?
Quel giorno Alexandra incontrò chi avrebbe reso la settimana
stessa della sua coronazione la sua maid e assistente personale, nonostante in
quante si presentassero per il ruolo provenienti da una famiglia ricca.
Charlotte era figlia di un soldato e suo marito l’aveva abbandonata per
un’altra donna, la sua bambina era l’unica cosa che la teneva viva finché non
conobbe la regina. Le due svilupparono una vera e forte amicizia, anche se
Charlotte provava quasi una venerazione per la donna, quando Alexandra la rese
la sua maid e assistente personale, la vita di Charlotte venne dedicata
totalmente a due persone, Mia e Alexandra. Tra tutti i servi della regina
Charlotte è forse la più vicina e la più protettiva, da giovane aveva imparato
a lottare e riprese l’allenamento al solo scopo di proteggere la nuova sovrana,
divenne così abile che uccise ogni attentatore che avesse mai passato le sue
guardie. Mia, al tempo della coronazione di soli otto anni, crebbe nella
cultura, diventando l’informatrice e ricercatrice personale della regina ai
suoi dodici anni, anch’ella crebbe con una venerazione per la regina.
C’è da notare anche che molti dei più fedeli alla regina
furono persone prese dalla strada che la regina salvò da cattiva sorte, persino
schiavi resi suoi ufficiali si troveranno nella sua corte. Forse questo fu
anche motivo per cui la regina verrà considerata una delle più generose del suo
secolo e colei che mai venne tradita nella sua corte.
Ma c’è da dire che la regina, benché generosa, non era
stupida e non sopportava coloro che la sfidavano sul potere. Questa sarà la
causa di molte morti.
-Come osi prendere una popolana come tua maid personale e
assistente quando ti abbiamo proposto valide candidate! –le aveva chiesto
urlando Helena
-Hai idea di come sia umiliante ciò!? –chiese Grace
-Non prenderò una delle vostre puttane –rispose lei
tranquillamente
-Sono bravissime donne! –disse Isabelle
-Sei solo una mocciosa- disse Sophie
-Guardie! –aveva chiamato subito Charlotte già al suo fianco
con una mano sulla spada pronta a combattere
Le guardie presero subito le quattro donne- come osa…
Alexis sorrise- due settimane di prigionia, niente confort
di nessun tipo –disse con calma- forse imparerete che non potete usare quel
tono con me e qual è il vostro posto ora…oppure marcirete in cella…ciao ciao
Charlotte la guardò- mia imperatrice abbiamo dei mercanti
che attendono udienza
Alexis sorrise al termine, Charlotte era da poco a corte ma
sapeva già che la regina era destinata a essere imperatrice- grazie Charlotte,
sai dove sono i miei fratellastri?
-Sono sotto controllo come chiesto- bisbigliò Charlotte
accompagnandola per i corridoi- ogni loro mossa è ora sotto nostra continua
sorveglianza. Ho anche disposto le pozioni di vostra madre nella vostra stanza
privata, una lettera è arrivata da lei dicendo che vostro padre è ignaro di
tutto per ora
-Ottimo- sorrise Alexis, Charlotte era l’unica che aveva
accesso alla corrispondenza della regina nella storia e con la sua assistenza
Alexandra velocizzerà parecchie operazioni. Di fatto Charlotte aveva un dono
unico nel capire cosa la regina voleva prima che essa lo chieda, molte volte di
fatto Charlotte aveva già tutto pronto per ogni capriccio di Alexandra, cosa che
la renderà la migliore serva di Alexis e la sua più fidata consigliera.
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