Capitolo 39: Finally Free
-Tutti in piedi –disse la guardia
-Seduti- disse il giudice guardando l’aula- ms Phylia
Blackgunn può venire un momento qui davanti
-Si vostro onore- disse lei alzandosi
-Abbiamo controllato ogni documento che il suo ragazzo ha
trovato, grazie a quelli abbiamo avuto accesso al testamento dei suoi genitori
adottivi e naturali…ora sono sicuro che per quello dei naturali ve la possiate
vedere lei e il signor BlackForest- Aaron annuì tranquillamente- per quello dei
suoi adottivi parlerò io. I suoi adottivi avevano due testamenti firmati e
attivi. Il primo in caso di morte naturale in cui lei e mr Milson avreste
diviso in eque parti l’intero patrimonio, ma questo non è il caso…il secondo
nel caso di omicidio, a quanto pare i due si erano preparati alla possibilità
che il loro stesso figlio li uccidesse…nel testamento rilascino ogni loro avere
alle sue cure.
-E…Steven? –chiese lei sinceramente colpita
-Dove andrà ora non ne avrà bisogno –le assicurò il giudice
dandole dei documenti- tuo padre e il tuo ragazzo sono certo potranno aiutarti
con i vari documenti per avere tutto a tuo nome entro una settimana di tempo
-Grazie- disse lei tornando a sedersi
Damon la guardò altrettanto stupito- io non c’entro
-Una cosa buona oggi- sorrise Thomas
-Mr Milson si alzi- disse il giudice- ho un’ultima domanda
da farle prima del mio verdetto…quale pensa sia la sua relazione con la
signorina Blackgunn?
-Ci amiamo ovvio –disse Steven
-E Damon? –chiese il giudice
-Lui è un demone! La sta imbrogliando! –rispose lui
Il giudice sospirò- bene…l’imputato è dichiarato colpevole e
condannato all’ergastolo senza possibilità di appello, visita o libertà di ogni
tipo. Se scapperà dalla prigione verrà attivato un periodo di isolamento di
oltre dodici anni. Si aggiunge inoltre che l’imputato venga messo sotto cure
psichiatriche e farmacologiche secondo un medico assegnato dallo stato. La
signorina Blackgunn riceve inoltre la concessione di una ordinanza ristrettiva
nei confronti del signor Milson, non che lui possa vederla in ogni caso ma
verranno interrotte le comunicazioni tra il signor Milson e la signorina
Blackgunn. Il signor Milson non potrà mandarle lettere, chiamarla o contattarla
in qualsiasi modo…
-Non può farlo! Noi ci amiamo! –disse Steven
Il giudice lo guardò e si tolse gli occhiali- amore non è
quello che prova mr Milson, la sua è ossessione. La signorina Blackgunn non
escludo abbia cercato più volte di mantenere un rapporto di amicizia o almeno
famigliare
-Mi chiamava fratellone ma…
-Lei la vedeva massimo come un fratello…ha smesso di essere
un fratello quando ha cominciato a spaventarla al punto di farla rinchiudere
nella sua camera in paura di cosa sarebbe successo se fosse stata sola con lei
-Ma…
-Chiudeva la porta a chiave? –chiese il giudice
-Sì
-Passava tempo da sola con lei? –chiese il giudice
-N…no- ammise Steven
-Lei non la ama mr Milson. La signorina Blackgunn sono
convinto sia innamorata di mr De Inferno…buona fortuna con il chiamare i figli
con quel cognome tra parentesi- commentò il giudice facendo sorridere Damon-
l’amore è una cosa meravigliosa ma la sua era ossessione per Phylia…quella che
credeva fosse sua sorella. Sapeva che eravate estranei?
-Si- disse Steven
-Lei no- rispose il giudice- per lei era innaturale,
inquietante e spaventoso ciò che lei voleva…forse sarebbe stato peggio sapendo
che lei non era nemmeno parte della sua famiglia…lei ama Phylia?
-Sì –disse Steven
-Allora la lasci andare- rispose il giudice- non merita
nulla di quello che lei le sta facendo passare
Steven non rispose ma guardò Phylia con comprensione
-Se ms Blackgunn deciderà mai di scriverle potrà rispondere,
ma solo quando e se lei vorrà contattarla. L’udienza è tolta.
Phylia lo guardò venir portato via e sentì le braccia di
Damon stringerla- è finita…
Lui annuì piano
-È finalmente finita- disse lei iniziando a piangere- grazie
al cielo è finita…
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