The Right Ruler
Capitolo 1: This wasn’t supposed to happen
In un grande regno anni fa un giovane ragazzo salì al trono
a soli 19 anni, Alexander era il suo nome. Alexander era un ragazzo dai capelli
biondi e occhi azzurri con grandi progetti e un carattere tutt’altro che
pacifico. Alexander era un conquistatore, amava la guerra e avere gente sotto
di lui, le donne erano oggetti e non amava che loro parlassero o rispondessero
a nulla di ciò che lui faceva. Si sposò quattro volte quando aveva vent’uno
anni perché desiderava un erede maschio. Le quattro donne provarono per molti
anni a dargli il figlio che voleva ma le gravidanze non erano mai arrivate al
termine. La prima moglie che diede alla luce un figlio fu Grace, una bruna
dagli occhi verdi, il re al tempo aveva già venticinque anni e non fu
felicissimo dell’attesa o del risultato. Grace diede alla luce un bambino,
David, che purtroppo per lui aveva preso capelli e occhi dalla madre, la cosa
non piaceva ad Alexander poiché desiderava un figlio a sua immagine e
somiglianza, ma lo riconobbe lo stesso come suo. A circa un anno di distanza
nacque, sempre da Grace, il secondo figlio, anch’esso maschio e identico alla
madre, il suo nome era Charles. Di nuovo l’allegria non sembrò presente nella
nascita visto che il re non ne era esattamente contento. Grace diede poi alla
luce un anno dopo l’ultimo figlio, la prima femmina, Beatrix, l’immagine
precisa della madre. Ad Alexander le bambine non interessavano, riconobbe la
ragazza ma fin da subito pianificò di toglierla di torno dandola in moglie a
qualcuno e togliendole i pochi diritti al trono che poteva dichiarare di avere.
Lo stesso anno a distanza di pochi mesi Helena, la seconda moglie del re, bruna
dagli occhi neri, diede alla luce il loro primo figlio, purtroppo per lei fu
una femmina chiamata Fiona che aveva ereditato i suoi capelli e occhi. Helena
diede poi alla luce a quasi un anno di distanza un figlio maschio, Edward,
anch’egli bruno con occhi neri. Intanto le altre due moglie, Isabelle, mora con
occhi neri, e Sophie, mora con occhi marroni, non sembravano capaci di dare
alla luce un figlio. Stanco delle moglie, Alexander trovò rifugio tra le
braccia di una veggente di nome Diana, dai capelli di un rosso acceso e gli
occhi di un verde smeraldo. Diana non fu mai moglie di Alexander ma fu la prima
nel suo letto e l’unica amante che il re decise di tenere e di far dare alla
luce un figlio. Diana era una donna furba e abile nell’accontentare l’uomo, era
docile quanto lui voleva e sapeva come fargli godere ogni secondo del loro
tempo. Forse per questo Alexander le diede un posto fisso a corte e, anche
senza un titolo a suo nome, le diede poteri pari a quelli delle mogli. Con le
quattro donne aveva avuto problemi a dar alla luce figli ma Diana non fu così.
Abile strega qual era, Diana si somministrò un filtro per aumentare la
fertilità, controllava attentamente i suoi cicli e calcolò la notte ideale per
restare in dolce attesa. Nemmeno tre mesi dopo averla conosciuta e portata
nelle sue camere, Diana rimase incinta. Nemmeno a dirlo questo avrebbe causato
l’ira delle altre mogli ma due di loro, Grace e Helena, non volevano più essere
compagne del marito e i figli che gli avevano dato erano abbastanza da evitare
di andare a finire nel suo cattivo lato, e le altre due, Isabelle e Sophie, non
erano ancora state capaci di dargli almeno un figlio, cosa che le metteva già
in una cattiva condizione, non avrebbero rischiato dando noie alla nuova
amante. A ventinove anni Alexander ottenne un figlio a sua immagine.
La notte in cui Diana partorì era di luna rossa. David, di
ora quattro anni, Charles, di tre, Beatrix e Fiona, di due, e Edward, di uno,
erano particolarmente fastidiosi per Alexander quella notte e ordinò alle
quattro mogli di sparire dalla sua vista con quei bambini di cui cominciava a
dubitare da anni di esserne il padre. Diana fu esausta quella notte ma riuscì a
dargli una bambina. Ora, il re non ha mai apprezzato figlie in vita sua ma
quella era diversa. Una bambina bionda con occhi argentei gli venne offerta in
braccio. Per lui fu un trionfo il solo averle dato quegli occhi e quei capelli
che non potevano che venire da lui. Diana purtroppo divenne sterile dopo quel
parto, era calcolato dalla donna, sapeva cosa la sua magia avrebbe causato in
cambio di un erede, ma la sua bambina sarebbe stata la chiave per restare a
corte anche in vecchiaia. Il re adorò così tanto la piccola che decise di darle
un nome degno di lui, chiamandola quindi a sua immagine. Quel giorno nacque
Alexandra Catherine Elizabeth. Scelse sempre lui i nomi per i figli precedenti
dando loro nomi di un parente o l’altro, nessuno di importante, ma lei era
diversa. Portava il nome Elizabeth per la madre di suo padre, regina del nord
ancora in vita ma che cercava da tempo un’erede donna a cui lasciare il ruolo
in futuro e che aveva disprezzato sia Beatrix che Fiona per il semplice fatto
che non avessero i suoi occhi e capelli, anche lei era bionda dagli occhi
azzurri e aveva ordinato al nipote di dare il suo nome solo a una bambina con
occhi e capelli come i loro. Portava il nome Catherine in onore di suo padre,
il re Cathal, che aveva sempre voluto un nipote a suo nome ma con i loro geni e
avrebbe voluto il nome anche su una femmina se necessario, ma doveva essere il
primo dai capelli biondi e occhi chiari. Infine il nome Alexandra in suo onore
ovviamente. Nessuno dei figli precedenti aveva avuto l’onore di avere due nomi,
figurarsi tre, la cosa ovviamente chiarì chi tra le figlie era la prediletta,
se fosse stato maschio probabilmente avrebbe completato ciò che il re
desiderava per un erede.
La prima parola detta da David, Charles, Beatrix, Fiona e
Edward fu la stessa: mamy o una versione della parola mamma o madre. La cosa
non interessava a Alexander, presente per caso alla prima parola dei figli maschi
e riferito in seguito per le due femmine. Alexandra, o Alexis come la chiamava
il padre, fu di nuovo la prima a trionfare. Durante la presenza della regina
Elizabeth, dell’ex sovrano Cathal, di tutte le moglie e figli del re, e
ovviamente del re stesso lei parlò. La scena, vista da occhi esterni al
castello, poteva essere estremamente adorabile, per chi era al castello fu
spaventosa. Alexis era in braccio alla madre in quel momento e aveva, in
qualche modo, capito che il padre stava lodando David per i risultati degli
studi. Allungò una mano quando il re le passò accanto, terrorizzando chiunque
per il gesto, Alexander odiava di fatto anche solo venir sfiorato da un figlio
maschio, figurarsi una femmina. Lui la guardò, pronto forse a sgridarla, ma si bloccò
quando lei parlò.
-Papy
La sala fu ancora più sorpresa quando lui la prese in
braccio con estrema cura coccolandola quasi. La primissima parola dell’unica
che portava il suo nome era papy, ovvero lui. La primissima parola della
figlia, di fronte al padre Cathal e alla nonna Elizabeth per di più, era stata
padre. Ricevette particolari attenzioni dal re da quel giorno in poi, cosa che
in futuro iniziò a terrorizzare chiunque per il loro strano rapporto.
Quando Alexis aveva quattro anni nacque il primo figlio di
Isabelle, Alice, una bambina identica alla madre, un anno dopo nacque l’ultimo
figlio di Isabelle, Octavius, anche lui identico alla madre Isabelle, Richard,
nato però da Sophie e anch’egli identico alla madre, e l’ultimo figlio in
assoluto del re, nato sempre da Sophie, Camille, identica alla madre. Le loro
prime parole di nuovo furono una variante di mamma, forse per quanto poco fosse
il tempo che Alexander passava con i figli. Gli ultimi quattro nati furono una
delusione per Elizabeth che si ritrovò a riconoscere solo Alexis come nipote
visto che era l’unica che portava i suoi occhi e capelli, Cathal stesso
riconobbe solo Alexis come figlia del figlio per la stessa ragione. Alexander
non diede peso agli ultimi quattro per le stesse ragioni e un’altra ancora, il
suo tempo era solo per la sua adorata Alexis.
Alexis era un genio fin dall’infanzia, in pochi mesi venne
affidata ai tutori del fratello David, nonostante lei non fosse l’erede al
trono, avesse ben quattro anni in meno rispetto al ragazzo e persino Charles,
che aveva solo un anno di differenza da David, non riusciva a seguire le
classi. I tutori furono lieti di informare al re che la figlia che aveva il suo
nome avesse superato il fratello negli studi in pochi mesi. Elizabeth stessa la
trovò a spiegare difficili teoremi all’età di cinque anni a suo fratello
maggiore e fu lietissima di informare che la ragazza aveva queste doti a suo
nipote Alexander e a suo figlio Cathal. La genialità di Alexis fu esaltata
ulteriormente quando le sorelle e i fratelli iniziarono a fallire le
aspettative dei tutori che, ovviamente, pretendevano da loro simili risultati.
Alla fine Alexander decise di deviare lo studio degli altri, dando loro una
scelta su cosa studiare e se studiare, eccenzion fatta per David, Charles e
Alexis. David era il futuro erede al trono, Charles avrebbe preso il suo posto
se fosse successo qualcosa, ma Alexis era invogliata allo studio per semplice
capriccio del re, per dirla tutta era più che altro fiero di avere una femmina
che si comportasse a sua immagine e diletto.
Alexander non ci mise molto a prenotare le nozze alle figlie
a dirla tutta. Bellatrix si sposò appena tredicenne con un nobile di frontiera,
dovette rinunciare ai diritti alla corona e partire per essere moglie di un
uomo che aveva il doppio dei suoi anni. Simile destino toccò Fiona che a
quattordici fu data in moglie a un duca dell’est, rinunciò alla corona e
divenne moglie dell’uomo di quasi trentotto anni. Nonostante ancora piccole
Alice e Camille vennero promesse fin da subito a due nobili dell’ovest, appena
raggiunti i quattordici entrambe sarebbe state sposate e avrebbero perso i
diritti alla corona. Come sicuramente avrete notato Alexis non venne promessa o
sposata nonostante con Bellatrix e Fiona ci fossero solo due anni di
differenza. Perché ciò? Non era chiaro a nessuno ma era chiaro che il re
volesse Alexis single o…per sé. Da quando Alexis aveva circa dieci anni le
attenzioni e il tempo dedicatole aumentarono ancora, se prima aveva ore con
altri, ore libere, ora aveva quasi solo ore con il re. Dei servi e delle
guardie notarono pure una strana cosa una notte, un evento singolare che
divenne un’abitudine. Il re era solo nelle camere, come spesso dopo aver
ricevuto l’ultimo figlio da Sophie, e aveva dato ordine di rimandare indietro
chiunque venisse, unica eccezione per la sua Alexis. Alexis quella sera navigò
i corridoi, la sua camera era la meno distante da quelle del re, persino le
mogli erano su altro piano e la più vicina oltre la sua era quella di Diana, ma
lei era in una zona diversa. Alexis fu vista bussare alla porta da due guardie,
indecise se o meno bloccarla dallo svegliare lo scorbutico re. La decisione fu
fatta per loro quando il re aprì la porta e la fece entrare nelle sue stanze.
Quando questa divenne un’abitudine di ogni sera, quando le mogli furono vietate
nelle sue camere e quando molto spesso il re chiedeva che fosse portato un
cambio per Alexis nelle sue stanze…beh la voce che la povera principessa fosse
soggetto a più che semplice amore paterno iniziarono a girare. Un medico,
durante una visita, confermò però che lei fosse infatti ancora vergine. La cosa
diede solo ulteriore panico poiché si sapeva quanto il re amasse la sua Alexis,
tanto da portarsela ovunque se poteva, dandole libertà che persino le mogli non
avevano. Spesso se era nel bagno a lavarsi e qualcuno chiedeva di lui, lui li
mandava via, eccezion fatta per qualche consigliere particolarmente vicino,
persino il padre Cathal aveva difficoltà ad entrare in quei momenti, Elizabeth
non aveva mai avuto quel permesso anche se era la nonna prediletta dell’uomo.
Alexis invece non doveva nemmeno chiedere, apriva la porta, entrava e si sedeva
al bordo della vasca per parlare con il padre, privilegio mai dato agli altri
figli, nemmeno a David che avrebbe preso il trono.
A corte vi erano varie opinioni sui figli del re, ma
potevano essere riassunte in poche parole: David era un ottimo figlio e poteva
essere un buon re; Charles era un errore vivente che passava il tempo a bere e
a donne; Beatrix, Fiona, Alice e Camille erano vipere con la servitù e chi
consideravano inferiore a loro; Edward era un bravo ragazzo ma non aveva lo
spirito di un sovrano; Octavius e Richard invece era fin troppo chiaro che
avessero mancato il giorno in cui veniva dato qualche senso di intelligenza o
furbizia. L’opinione su Alexis invece era quasi unanime. Era una bravissima
figlia attenta sia a padre che madre, amante della religione, del proprio regno
e delle proprie tradizioni. Non guardava mai nessuno dall’alto e cercava, se poteva,
di aiutare chiunque avesse un problema. Il popolo l’amava perché dalla sua
nascita il re era più calmo e la situazione era migliorata, anche se tutti
temevano per quale fosse il motivo di questo cambiamento. Le guardie l’amavano
particolarmente poiché lei permetteva loro di far pausa quando erano assegnati
a lei, era la più calma tra tutti, strettamente legata ai suoi studi e se lo
chiedevano lei dava loro ordine di riposarsi per qualche ora, nel mentre
studiava tranquilla e li svegliava quando necessario per evitar loro problemi.
Aveva sempre un sorriso gentile per le sue maid e aiutava volentieri le serve
in dolce attesa a portare i cesti o stendere il bucato, nonostante il padre non
fosse felicissimo della cosa ma la lasciava fare, fintanto che era felice la
sua prediletta non aveva da ridire. Anche se era di buon cuore le influenze
paterne erano presenti. Aveva come tutori ottimi uomini di cultura ma anche
loro venivano zittiti dalla grande Elizabeth, da Cathal e ovviamente Alexander.
I tre avevano particolar cura di influenzare la ragazza su come diventare
regina, di fatto Elizabeth aveva reso noto al nipote il suo voler rendere
Alexandra la sua erede, con gran gioia di lui visto che il trono di Elizabeth
passava di madre in figlia e non padre in figlio come quello di Cathal. Il suo
regno era del padre e del nonno, ma nonostante le nozze tra Elizabeth e il
nonno di Alexander, lei rifiutò di rompere le tradizioni e quindi rimase regina
del regno, specie quando l’unica femmina nata oltre a Cathal fu dell’amante del
marito, ovviamente Elizabeth rifiutò la ragazza e alla morte del marito fece
uccidere sia lei che l’amante, era una donna spietata delle volte, così come il
figlio, così come il nipote Alexander e sperava che così sarebbe stata Alexis.
Tra i fratelli non correva buon sangue, persino quelli nati
dalla stessa madre, tuttavia Alexis era l’unica ad aver con tutti un ottimo
rapporto. Con i quattro minori era la prediletta sorellona che aiutava negli
studi, giocava con loro e raccontava loro storie da piccoli, poi da grandi
aiutava a uscire dai guai, le sorelline adoravano anche che le aiutasse con
preparativi per le future nozze, dando loro un sorriso e speranza per il futuro
con il marito. Edward l’adorava, era la più vicina a lui tra le sorelle e
l’unica a non giudicarlo per essere il terzo al trono, quando l’aveva trovato a
poltrire invece che studiare, aveva ricordato lui che non doveva continuare a
studiare e che le probabilità di ereditare il trono erano minime e che non
doveva per forza essere come Alexander desiderava. Lui era lui e non doveva
essere nessun altro, quando poi aveva scoperto dell’omosessualità di Edward,
Alexis si era dimostrata pronta a sostenerlo, parlando addirittura a cena con
il padre di un’idea che aveva avuto per un matrimonio tra chi aveva lo stesso
sesso. Il padre non aveva rifiutato l’idea ma le aveva detto che forse in
futuro avrebbe rivalutato l’idea, cosa che aveva dato Edward la speranza di
vivere con l’uomo che amava, la sua guardia del corpo Jack, dai capelli e occhi
marroni. Bellatrix e Fiona crebbero amando profondamente la loro sorellina, in
particolar modo nel periodo delle nozze quando Alexis fu l’unica a dar loro
conforto e ricordar loro che erano giovani e gli incidenti capitavano spesso
agli uomini vecchi e che se, casualmente, i loro mariti fossero morti cadendo
dalle scale avrebbero potuto dar colpa all’età degli uomini. Bellatrix e Fiona
furono tuttavia fortunate nelle nozze, amavano i loro mariti, ma furono grate
che la sorella le avrebbe difese in caso avessero ucciso i propri consorti.
Charles l’apprezzava perché lo copriva con il padre, era spesso ubbriaco o a
donne e se Alexander l’avesse scoperto sarebbero stati dolori, ma Alexis lo
proteggeva divergendo l’attenzione del re quando notava il figlio in quelle
condizioni su un argomento di politica o finanza o guerra, tanto adorati dal
padre che dimenticava tutto il resto. Infine David aveva il rapporto migliore
con Alexis, i due erano molto vicini ed era chiaro quanto lui amasse la
sorellina che lo supportava in tutto. Le aveva parlato più volte dei suoi dubbi
sul prendere il trono, della paura di deludere tutti, del fatto che amasse
un’altra donna e non la sua fiancé…Alexis lo confortava sempre e sempre copriva
i due quando si vedevano in segreto.
Quando Alexis compì diciannove anni il re decise di lasciare
a David il trono…purtroppo per lui il figlio non ebbe voglia di seguire il
volere paterno…
****
-David? –chiese sorpresa Alexis facendo entrare il fratello
nelle sue camere dalla finestra- che succede?
-Non posso farlo- disse lui subito- non posso prendere la
corona domani Alexis…non voglio sposare quella donna…non amo lei ma un’altra e
non è giusto per nessuno di noi questo.
Lei si bloccò incerta su cosa dirgli
-Lo so dovrei calmarmi e…- iniziò lui
-Va via allora- disse lei guardandolo
Lui la guardò confuso
-Non intendo dalla mia camera- rispose lei- intendo dal
regno. Bellatrix ha un regno vasto e abbastanza caldo, puoi nasconderti lì
finché non viene coronato Charles con lei, sposarti lì e poi tornare quando
sarai fuori dalla rotta al trono.
Lui la guardò- ma…
-Vuoi il trono? –chiese lei al ventitreenne
-No- rispose lui subito- non l’ho mai voluto e personalmente
penso che tu saresti l’unica a far felice papà come regnante.
Lei sorrise prendendo dalla scrivania carta e penna- scrivi
una lettera rinunciando ai diritti al trono e al matrimonio con la tua fiancé.
Metterò la lettera nello studio di papà, uno dei suoi consiglieri la leggerà e
porterà subito al re…
Lui annuì scrivendo velocemente la lettera- grazie sorellina
Lei lo strinse- sta attento ok? L’ultima cosa che voglio è
che tu ti ferisca…
Lui annui piano- quando mi sarò sistemato verrai via ok?
Sappiamo tutti qui che papà…ha attenzioni particolari per te
-Non mi ha mai…- iniziò lei
-Il fatto che non ti abbia ancora toccato non cambia cosa
desidera- rispose lui- sta attenta te ne prego
Lei annuì- siate felici ok? E voglio che mi scrivi…usa un alias
o un nickname, scrivimi ok? Riconoscerò la tua grafia…
Lui annuì uscendo dalla finestra velocemente.
Lei guardò la lettera e sorrise piano. Uscì in fretta dalla
camera, nessuna guardia avrebbe detto nulla o fatto nulla, sapevano tutti che
lei non era cattiva…
***
Il re era seduto sul trono, aspettando che suo figlio David
arrivasse. Alexis evitava il suo sguardo, di proposito, cosa che gli diede
subito idea che qualcosa fosse successo la notte precedente.
-Sire- disse entrando uno dei suoi consiglieri con la
lettera scritta di David. Il re guardò Alexis un secondo e capì perché la
figlia non lo guardava- vostro figlio David ha rinunciato al trono ed è
scappato ieri sera.
Il re strinse le mani in pugni- quel bastardo…uscite! Tutti
quanti!
Tutti si sbrigarono a uscire, eccenzion fatta per i
consiglieri e Alexis che aspettò pazientemente di essere priva dei fratelli e
delle mogli del re per parlare, i fratelli non ci misero che un secondo a
capire che Alexis sarebbe stata nei guai, ma nessuno aveva il coraggio di
affrontare il re nei momenti di ira, nessuno eccetto Alexis. Elizabeth e Cathal
intuirono pure che David aveva convinto Alexis ad aiutarlo e ora temevano per
la ragazza.
-Alexis –chiamò il re
Lei fu svelta a inginocchiarsi, cosa che stupì tutti i
presenti nella sala, non aveva mai chinato il capo di fronte a nessuno, nemmeno
Alexander- perdonami padre
Lui la guardò stupito- che è successo ieri sera? –chiese più
calmo, si sentiva in colpa per qualche ragione
-David si è presentato nelle mie stanze. Non voleva il trono
e voleva sposare un’altra donna- disse lei subito- mi ha consegnato la lettera
e mi ha pregato di dargli il tempo di fuggire con lei prima della cerimonia. Mi
spiace
Il re si alzò dal trono e si avvicinò alla figlia, tutti
erano pronti a uno schiaffo ma il re le poggiò una mano sulla spalla- hai
protetto tuo fratello, come hai sempre fatto figlia mia, non hai nulla di cui
chiedermi perdono, tuo fratello è quello in torto. E poi…se lui non vuole il
trono sono affari suoi. Il disgraziato non è mai stato degno del trono in ogni
caso- rispose lui facendola alzare
Lei annuì rasserenata
-Ma ora siamo in un’orrida situazione… -disse il re- David è
andato…
-C’è Charles- provò un consigliere
-Posso? –chiese una guardia
-Parla- disse il re
-Charles è noto per bere molto e non è responsabile vostra
altezza, se non fosse per lady Alexandra sarebbe già morto per chissà cosa-
disse la guardia
Il re fece una smorfia- perché non mi stupisce…Edward?
-Edward non ha…continuato gli studi- disse Alexis- non
pensava che avrebbe avuto a che fare con il trono quindi si è liberato dagli
impegni delle lezioni…
-Razza di scansafatiche- commentò Cathal
-Inoltre…- continuò Alexis- Bellatrix è sposata da otto
anni, Fiona da sette, Alice da uno e Camille da un paio di mesi, hanno tutte
rinunciato al trono come tua richiesta e quindi non potranno accedervi anche
volendo, né loro né i loro mariti.
Lui annuì- ne sono consapevole
-Inoltre…né Richard né Octavius sono…come dire…-iniziò
Alexis
-Intelligenti? Ne sono consapevole- disse Alexander
Alexis gli prese la mano- resta ancora al trono papà…almeno
finché Edward non sarà in grado di prendere il trono
Lui la guardò con uno strano sguardo- nonna tu hai detto che
vuoi Alexis come tua erede vero?
-Sarà un’ottima regina- confermò lei capendo il filo del
pensiero del nipote
-E non vuoi assolutamente unire i nostri regni? –chiese lui
Lei sorrise- se avessero una sola corona potrei volerli
unire…ma dovrà essere una donna quella a comando della mia…
-Alexandra- chiese il re guardandola- vorresti diventare la
regina di questo regno?
-Sire non è la tradizione…- provò un consigliere
-Si fotta la tradizione- disse Cathal- sono stato re prima
di lui è ha il mio consenso di essere regina
Alexis guardò il padre- no io non…
-Tesoro sarai un’ottima regina- la rassicurò la nonna- e ti
aiuteremo se ci sarà bisogno
Lei guardò il padre- sei sicuro?
Lui sorrise baciandole la fronte- amore mio, sei sempre
stata l’unica di dieci figli che ho mai guardato come mia…sono sicuro tu possa
prendere il trono…
-Ma Richard e Octavius potrebbero…- iniziò lei fingendosi
insicura della cosa
-Sono figli di altri- rispose Cathal di botto- oh non
reagite così stupiti. Ero presente quando le quattro stronze hanno ammesso di
aver avuto figli tradendo il re. Tua madre è l’unica che ha avuto un erede
quindi parlando per eredità sei l’unica a meritare il trono…prendi ciò che è
tuo di diritto Alexandra
Lei guardò il padre e chiuse gli occhi prima di annuire e
guardare il padre- se è ciò che credi sia giusto…prenderò il trono
Lui sorrise- chiamate indietro tutti…la coronazione avverrà
ora e…
-Fermo un secondo- disse Elizabeth- prima fammela
cambiare…non posso lasciarle prendere una corona con un semplice vestito da
cerimonia. Vieni piccola, ho giusto un vestito per l’occasione, volevo dartelo
per la mia cerimonia ma…-la donna si illuminò- tesoro perché non prendi anche
la mia corona oggi?
-Idea grandiosa nonna- sorrise Alexander
Alexis fece per rispondere ma annuì tranquillamente, non
aveva programmato quella parte.
****
Il vestito che Alexis indossava era un vestito bianco dalle
lunghe maniche che lasciava uno scollo generoso, il vestito era ricoperto da
decori in oro, ricami di fiori e pizzi decorati. Sul vestito indossava un lungo
mantello dai bordi di pelliccia bianca, la stoffa era nera ma i decori erano in
oro e creava uno strascico leggero. Ai piedi indossava dei sandali d’oro con
tacco alto a spillo. I lunghissimi capelli vennero fatti a boccoli e semi
legati in un modo che avrebbe fatto risaltare la corona. Indossava una elegante
collana di oro bianco con un pendente a spirale fatto di diamanti e al centro
uno zaffiro brillava. Alle orecchie indossava dei lunghi orecchini a pendenti
con diamanti e due grossi zaffiri. Il trucco leggero aumentava la bellezza
della ragazza.
Era bellissima e regale.
-Posso? –chiese il re entrando e sorridendo appena la vide-
sei bellissima Alexis
Lei sorrise e guardò la scatolina nera che il padre le
porgeva- cos’è?
-L’anello che mia madre mi diede da dare a chi ritenevo lo
meritasse, fosse una moglie o una figlia…credo sia il caso tu lo prenda…voglio
che lo indossi durante la cerimonia
L’anello che le diede il padre era particolarmente bello,
era in oro bianco con sette gemme, quattro zaffiri e tre diamanti. Alexis annuì
indossando l’anello alla mano sinistra senza domande
-Sinistra? –chiese il padre sorridendo
-Da oggi sarò sposata al mio regno- rispose lei facendo
aumentare il sorriso del padre e apparire due sui volti di Elizabeth e Cathal
-Ben detto piccola- sorrise l’uomo- andiamo…dobbiamo
renderti regina
***
Alexis si inginocchiò di fronte ad Alexander quando la
corona fu posta sulla sua testa. La corona di oro e argento era ricoperta di
pietre preziose. Il padre le diede la spada da fodero nero e dall’impugnatura
decorata. Alexis si alzò
-Inchinatevi di fronte alla regina Alexandra Catherine
Elizabeth I –disse l’annunciatore- regina di due corone, sovrana di un popolo e
imperatrice di molti cuori!
Alexis sorrise alzando la spada e guardando tutti
inchinarsi.
****
Alexis si lasciò cadere sul letto e si tolse la corona per
guardarla prima di scoppiare a ridere- non pensavo sarebbe stato così
semplice…e pensare che David ha creduto davvero che la sua amata avrebbe odiato
a morte essere la seconda moglie…di un re per di più…
Sorrise guardando la corona
-Finalmente ho il potere e il ruolo che merito…
Alexis si alzò e rimise la corona per guardarsi allo
specchio- infondo…mi hanno cresciuta così quei tre…ed è ora che io prenda il
mio regno…e lo trasformi in un impero…
Alexandra era la figlia di Alexander, nipote di Cathal e
pro-nipote di Elizabeth. Era stata cresciuta per compiacere il padre dalla
madre, le era stato insegnato come sembrare perfetta e come farsi amare, come
celare chi odiava e come manipolare le persone nel fare ciò che voleva, Diana
voleva che sua figlia fosse libera e felice e per fare ciò dovevano renderla
regina. Elizabeth, Cathal e Alexander erano anche responsabili della sete di
potere della ragazza infondo, l’avevano cresciuta per la corona di Elizabeth ma
l’avevano spinta a desiderare entrambe le corone. Aveva subito le “attenzioni”
del padre, per quanto strane fossero, con il solo scopo di poter essere
l’ideale erede per il suo trono quando David avrebbe mollato la corona, perché
sapeva che avrebbe seguito, romantico com’era, la cavolata che aveva detto sul
come le seconde mogli si sentissero male in confronto alle prime e come la sua
amata non avrebbe amato che lui avesse un’altra moglie, cosa che era vera vista
l’idiozia di quella pastorella ma dettagli. Charles quando l’aveva trovato a
bere aveva capito che si sarebbe eliminato da solo, le ragazze erano fuori
gioco dall’inizio e Edward era gay per cui…fuori gioco, i più piccoli erano
fuori gioco per età…lei era in perfette condizioni per essere erede al trono,
che Elizabeth avesse deciso di lasciarle il trono fu una sorpresa, ma chi era
lei per rifiutarlo se offerto?
Ora era la parte più complicata…trasformare il regno in un
impero…e per farlo doveva assicurarsi di essere sola al palazzo…per
fortuna…tradizione le dava il diritto di levare le mogli del re precedente di
torno…le avrebbe spedite in un castello lontano dal suo…la domanda era…cosa
farsene dei fratelli?
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