Capitolo 5: Run!
Apro piano la finestra ed entro nel corridoio principale
della villa.
L’ufficio era alla quinta porta del corridoio destro dopo la
statua del lupo…secondo piano…
Mi appiattisco al muro e muovo i piedi lentamente. Se vengo
beccata sono morta.
Il silenzio può essere inquietante in questi momenti
Il tuo respiro sembra quello di qualcun altro…
I tuoi passi quelli di qualcuno dietro di te…
E al buio gli occhi possono farti degli scherzi crudeli
facendoti vedere immagini non vere…
Apro piano la porta dell’ufficio e entro richiudendola
dietro di me
Devo sbrigarmi o rischio di fare una brutta fine
L’ufficio del boss è enorme ed inquietante. Ha diplomi e
lauree appese ai muri a suo nome, una libreria gigantesca, un ritratto di sé e
della moglie, una donna bruna con occhi chiari, appeso alla parete sopra il
camino.
Sfioro il quadro con attenzione e lo sposto, rivelando la
cassaforte dietro di esso.
La cassaforte ha una password particolare che non è a numeri
ma a lettere. Sette per la precisione.
La moglie del boss si chiamava Katherine…sono nove quindi no…il
boss si chiama Damon…
Deve esserci un indizio sul nome…
Mi giro verso la scrivania e inizio a cercare tra i cassetti,
ho solo tre possibilità per aprire la cassaforte e se fallisco l’allarme
suonerà per tutta la villa, dando quindi certezza della mia presenza…
Un foglio piegato attira la mia attenzione.
È una lista di nomi per una bambina?
“Ho pensato a questi nomi per nostra figlia, so che è presto
e siamo solo alla seconda settimana ma non è facile decidere il nome no? E poi
sento che sarà una bambina!”
Il boss non ha figli…la moglie è morta al settimo mese, il
bambino è morto con lei…
Non sentire rimorso, non sentirti in colpa…
Guardo i nomi e trovo subito tre nomi con le sette lettere
che mi servono: Blanche; Elspeth e…Dahlias…
È una coincidenza calmati.
Provo Blanche e poi Elspeth ma nulla…
Dahlias e la cassaforte si apre…
Il mio nome è la password…
Calmati…calmati…
Stai perdendo tempo devi…
Sento la porta aprirsi e mi congelo per un secondo.
Mi giro velocemente e guardo il boss fissarmi, ancora
bloccato forse per la sorpresa che qualcuno sia riuscito ad entrare ed aprire
la cassaforte. I miei occhi rosa incontrano i rossi del boss che sembra
sorpreso dalla cosa, i miei occhi sono una rarissima mutazione genetica e chi
non mi conosce da molto tende a rimanere a fissarmi per parecchio, il boss ha
anche una mutazione genetica che ha tinto i suoi di rosso.
-Boss? –chiede una voce, lui gira la testa verso la porta e
io ne approfitto per saltare dalla finestra sul balcone e correre di nuovo
nella villa per i corridoi
-C’è un intruso! Prendetelo! –lo sento urlare
Dannazione…cosa diavolo faccio ora!?
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