WitchandAngel : Capitolo 34: Mark me

Capitolo 34: Mark me

Capitolo 34: Mark me

Niabi guardò l’Alpha female dei licantropi zoppicare
-Abbiamo finito? Devo resuscitare i morti…- disse lei seccata
La licantropa guardò il padre della ragazza e gli saltò addosso ma venne intercettata dall’aquila che la scaraventò all’indietro, facendola finire ai piedi della figlia che la decapitò- grazie mamma…stai bene papà?
Stephan annuì- tutto bene
Niabi guardò l’Alpha licantropi colpire Askook- mi sono seccata quindi…- lasciò che la spada si sollevasse in aria e la lasciò andare a colpire il petto del licantropo uccidendolo sul colpo
Askook la guardò
-Cosa? Mi hanno rotto le scatole- rispose lei- qualcun altro che vuole fare l’eroe?
L’intero branco dei licantropi si guardò a vicenda e se la diede a gambe levate
-Come pensavo- disse Niabi- papà vieni qui?
Lui si avvicinò e lasciò l’aquila di Migisi poggiarsi sul suo braccio- sei stata bravissima cerbiatta e anche tu piccola- aggiunse accarezzando l’aquila sulla testa
Niabi allungò una mano e dalla collana apparve un diamante nero incastonato in un anello- mettilo a mamma e dovrebbe riportarla in vita…circa…o meglio sarebbe una specie di versione di sangue di lupo ma un’aquila e non un lupo…
Lui la guardò- ok?
Lei sospirò- il libro che mi ha dato la dea diceva che se una persona è morta da meno di vent’anni ed è morta per un errore genetico, come l’allergia di mamma, può essere riportata in vita da un parente di sangue oppure da una persona amata e visto che tu e mamma siete probabilmente mate…
-Potrebbe tornare in vita…- mormorò Nidawi con gli occhi lucidi
-Cosa devo fare? –chiese subito Stephan
-Potremmo avere una coperta? –chiese Niabi a Aylen che subito mandò un lupo a portarla- grazie
-A che serve? –chiese Jonathan
-Beh…mamma non indosserà vestiti e non voglio papà che ammazza tutti…forse è meglio se lasci il fucile al nonno- disse Niabi guardando il padre ubbidire
-Cosa devo fare? –chiese poi dopo aver lasciato che Niabi lo avvolgesse con la coperta
-Chiedile di sposarti- rispose lei- e mettile l’anello poi alla zampa…mano…a sinistra, poi tira su la coperta perché se tutto va bene dovrebbe trasformarsi…ma è solo ipotetico il tutto…
Lui annuì guardando l’aquila- speriamo funzioni…
Askook si avvicinò a Niabi confuso- ehm…
-Dopo ti spiego- disse lei- e tu mi devi un marchio
Lui sorrise- si signora
Stephan prese fiato- Migisi…vuoi sposarmi?
L’aquila annuì e appena l’anello passò attraverso gli artigli si ridusse di misura e l’aquila iniziò a illuminarsi. Stephan fece appena in tempo ad alzare la coperta che si ritrovò due braccia intorno al collo- Mi…Migisi?
La mora dagli occhi noce lo guardò sorridendogli- Stephan…
-Ha funzionato!? –chiese incredulo Tokala
-Sinceramente non mi stupisce nemmeno che riporta in vita i morti mia nipote- disse Jonathan guardando poi Migisi- piccola?
-Papà? –chiese lei guardandolo- mamma…
Nidawi la strinse piano, quasi avesse paura che lei fosse di vetro- oh mia aquilotta…
Niabi guardò la madre, indecisa se o non avvicinarsi. Ma fu la donna a tirarla in un abbraccio a sua sorpresa- la mia piccola cerbiatta- mormorò stringendola- oh miei dei quanto mi sei mancata…sei così cresciuta cucciolotta mia…
Niabi la strinse- anche tu mamma…anche se non sei mai andata via
-Ma il mio vecchio corpo? –chiese lei di colpo mentre Stephan la tornava a stringere
-Oh…quello è tecnicamente ancora sotto terra- rispose Niabi- da ciò che ho capito…la dea ha donato al tuo spirito che aveva preso la forma di un’aquila la possibilità di trasformarsi in umana…credo tu possa tornare un’aquila ogni volta che voi…ma potrei sbagliarmi…
-Nessun effetto collaterale? –chiese Jonathan
-Mamma è sterile ora –rispose Niabi- è il prezzo in cambio di una seconda opportunità
Stephan sorrise- non importa, ora sei qui, il resto non conta
-Stephan- sorrise lei stringendolo
-Non per dire…ma…papà mamma è ancora nuda- ricordò lui Niabi
L’uomo guardò la figlia e poi la moglie- andiamo a casa. ORA.
Migisi rise- mi era mancata la tua gelosia
-Io? Tu inseguivi le tipe che mi guardavano con un fucile! –disse lui prendendola in braccio dopo averla avvolta per bene nella coperta
Lei rise- ovvio, nessuna stronzetta bionda mi ruba mio marito, che io sia viva o meno
-Aspetta cosa? –chiese Ahiga
-Oh…l’aquila…Migisi forma aquila, spesso inseguiva chi ci provava con Stephan dopo la morte di Migisi- rispose Jonathan come se nulla fosse- aveva una mira eccelsa per essere un pennuto…
Niabi guardò Askook- andiamo a casa, abbiamo tutti bisogno di riposo, mio padre di ritornare con mamma, i miei nonni di stare con lei e tu mi devi marchiare.
-Non vuoi stare con tua madre? –chiese lui stupito
-Non sparirà- rispose Niabi- e papà la terra in camera per le prossime quarantotto ore quindi…ci vediamo dopo domani
Askook si lasciò trascinare- perché dici…
-Tu non esci da casa per due giorni nemmeno caro- replicò lei- e non voglio sentire proteste o ritiro fuori l’arco
Lui sorrise- e chi si lamenta…parlando di altro…queste vesti?
-La dea- rispose Niabi
-Devo ricordarmi di fare un’offerta al tempio…- mormorò lui sorridendo
****
-Farà male? –chiese Niabi seduta a cavalcioni su Askook
-Per un momento…e poi andrà tutto bene- promise lui
Lei sorrise baciandolo- ti amo
Lui sorrise tirandola più vicino- anch’io piccola
Niabi piegò il collo e strinse gli occhi quando sentì i canini di Askook morderla. Ma come aveva promesso lui, un secondo di dolore e poi solo piacere.
****
Stephan chiuse la porta della loro camera e guardò Migisi guardare la casa- i tuoi vestiti sono nell’armadio
Lei lo guardò- non li hai buttati via?
-Non ho buttato via nulla di tuo –rispose lui leggermente in imbarazzo
Lei sorrise- la casa è come quella che avevamo disegnato insieme…
-Volevo creare la casa dei tuoi sogni –rispose lui sedendosi sul letto
-Cos’hai? –chiese lei avvertendo i suoi occhi
-Ancora non ci credo che sei davanti a me- rispose lui con gli occhi lucidi- sei davvero qui vero? Non un’altra delle mie allucinazioni
Lei sorrise avvicinandosi e sedendosi al suo fianco- sono qui- promise- sono davvero qui
Lui le sfiorò il viso e la baciò piano- sei qui…
Lei sorrise spingendolo sul letto- sei stato davvero un bravo maritino…hai aspettato tua moglie per tutto questo tempo senza vedere nessun’altra
-Nessuna avrebbe mai preso il posto di mia moglie- disse lui guardandola ancora avvolta nella coperta
Lei sorrise- mi è mancato il tuo tocco amore…e il mio?
Lui annuì guardandola togliersi la coperta- f…forse non dovremmo…sei appena tornata umana e potrebbero esserci con…
Migisi lo baciò per zittirlo- sono passati anni dalla mia prima volta con te e ogni volta mi sembra la stessa storia, devo legarti al letto per farti accettare il fatto che ti voglio fottere Stephan?
Lui sorrise- la mia Migisi…- la tirò più vicina e la baciò piano- sai vero che sei ritornata nelle braccia di un predatore aquilotta mia?
Lei ridacchiò- e chi mai vorrebbe lasciarle quando tu mi tratti come una dea in terra?
***
Stephan riaprì gli occhi il giorno dopo- ti prego fai che sia ancora qui…
-Chi? –chiese Migisi accoccolata
Lui quasi saltò dal letto quando la vide
-Stephan che ti pre…- iniziò Migisi ma venne bloccata dalle labbra di Stephan
-Sei qui! Non stavo sognando! –quasi urlò lui
Lei lo guardò per poi scoppiare a ridere e stringerlo- non vado da nessuna parte amore
-Dobbiamo organizzare le nozze –disse lui di colpo
-Siamo ancora sposati no? –disse lei
-Sei tecnicamente morta Migisi- rispose Stephan- e nulla mi vieta di risposarti cara- l’uomo si illuminò- Stavolta Niabi potrà partecipare alle nozze!
Migisi rise accoccolandosi a Stephan- dovrò recuperare molti anni…
-Andrà bene –promise lui- sono qui con te piccola
Lei sorrise- sai che non sei cambiato di un singolo giorno amore?
Lui sorrise faticando a nascondere i canini- che si può dire? È dura invecchiare se sei immortale no cara?
-Niabi lo sa? –chiese Migisi
-Sì, ma non lo dirà –rispose lui facendo scivolare una mano lungo la schiena della donna- sei particolarmente sensibile sulla schiena tesoro…qui dove potrebbero spuntarti le ali
Lei annuì gemendo piano- non stuzzicarmi amore…
Lui sorrise tirandola più vicina- mi è mancato così tanto sentirmi chiamare così…


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