Capitolo 36: You are a pretty girl
-Si apre ora il caso lo stato contro Zoe Parker, anche nota
come Zack Miller. Presiede l’onorevole Jackson Martin
Il giudice guardò Zoe- mister Miller…devo dire che è
diventato proprio una bella ragazza
-Peccato abbia mantenuto le parti maschili e i comportamenti
da stupratore- si lasciò sfuggire il procuratore
-Obbiezione vostro onore- disse l’avvocato della difesa di
malavoglia
-Respinta –disse il giudice- sa mister Miller…mia nipote ha
l’età che lei predilige per gli stupri…sarà un interessante caso
-L’accusa chiama a testimoniare Sarah Stone, una delle
vittime di Zoe Parker
Il giudice annuì guardando la ragazza sedersi
-Giura di dire la verità, nient’altro che la verità? –chiese
l’agente
-Lo giuro- promise la ragazza
-Sarah dove ha conosciuto il signor Miller? –chiese
l’avvocato dell’accusa
-Al campus. Eravamo nello stesso edificio
-Chi ha avvicinato chi?
-Lui mi ha avvicinata con la scusa di chiedermi dove avessi
comprato le mie scarpe
-Eravate amiche?
-Migliori amiche- rispose Sarah
-L’imputato ha avuto comportamenti sospetti?
-Beh…mi toccava delle volte il seno o abbracciava in modo
strano ma…
-Era una donna e non pensavi fosse un problema- finì per lei
il giudice
-Esatto vostro onore
-Cosa è successo quella sera? –chiese l’avvocato
-Siamo uscite a bere e mi deve aver drogata
-Non dovresti obbiettare? –chiese Zoe
L’avvocato della difesa le sorrise- non se voglio perdere il
caso cara
-Problemi mister Miller? –chiese il giudice
-Voglio un altro avvocato! Il mio non fa il suo lavoro-
rispose lei
-Beh dovrà difendersi da solo allora, ma ricordi che la
maggior parte di quelli che si difendono da soli perdono il caso- lo avviso il
giudice
-Preferisco così- rispose Zoe
-Obbiezioni? –chiese il giudice all’avvocato della difesa
Lui scosse la testa alzandosi- no signore
-Bene può sedersi tra il pubblico. Solo un folle difende se
stesso in aula- rispose il giudice- continui signorina Stone
-Quando mi sono risvegliata da qualsiasi cosa lui mi avesse
fatto bere, mi sono ritrovata legata a un letto e bendata…dopo lui mi ha…
-Violentata, corretto? –chiese l’avvocato
-Obbiezione mette parole in bocca al testimone- disse Zoe
-Come lei metteva altro? –chiese il giudice sarcastico-
respinta
-Si mi ha violentato- rispose Sarah- poi è tornato come Zoe,
mi ha liberato e convinto che fosse anche lei vittima di questo stupratore,
siamo andate insieme alla polizia ma sono stata l’unica a fare denuncia
-Sarebbe dura stuprare se stessi- ammise il giudice- dopo
che è successo?
-Zoe mi è rimasta accanto e aiutato a superare il trauma
finché un mese dopo mi hanno di nuovo violentato
-Sempre mister Miller? –chiese il giudice
-Si signore- rispose lei
Il giudice annuì- ha altro da aggiungere?
-So che non è una cosa riguardante il caso…ma ciò che ci ha
fatto come Zoe potrebbe essere peggiore di ciò che ci ha fatto come Zack
-Obbiezione! –provò Zoe
-Rifiutata- rispose il giudice- che intende?
-Personalmente mi ha battuto così tanto giù moralmente che
io avevo persino paura di denunciare la seconda volta. So che altre hanno avuto
minacce e so quanto manipolativa lei era…- disse Sarah
Il giudice annuì- verrà tenuto conto nella sentenza
***
-In piedi- disse il giudice guardando l’imputato- viene
dichiarato colpevole e condannato a quarantacinque anni senza possibilità di
appello o libertà per buona condotta. Appena uscirà sarà su libertà vigilata
per almeno altri vent’anni, poi verrà giudicato se o meno dargli la libertà
senza controllo.
Zoe sorrise
-Non sorriderei fossi in lei signor Miller- disse il
giudice- la mando in un carcere maschile
-E con ciò? –chiese lui
-Forse si è scordato una cosa signor Miller…lei è una
femmina anche se lì sotto non lo è –rispose il giudice e sorrise allo sguardo
di Zoe ora di paura- sono sicuro che i prigionieri adoreranno averla in giro
per i prossimi 45 anni. Sa com’è…le visite coniugali sono scarse e non è
esattamente facile trovarsi una donna in carcere…
-Non può farmi questo –disse Zoe mentre veniva ammanettato
-Sono sicuro che può sopportare la stessa cosa che lei ha
inflitto alle sue vittime. L’udienza è tolta- disse il giudice
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