WitchandAngel : Capitolo 1: Fight for a Living

Capitolo 1: Fight for a Living


The Boss Heir

Capitolo 1: Fight for a Living

Nel nostro mondo non è anomalo che i boss combattano tra di loro per il proprio territorio. La zona dove vivo è chiamata “Landfill”, alias Discarica…questa è terra di nessuno dove piccole gang, malavitosi e gente che non vuole stare sotto i boss in generale si rifugia, o è costretta ad andare. La chiamano “discarica” perché è qui che scaricano i cadaveri delle loro vittime, o almeno quelli di Boss Nicholas, biondo dagli occhi azzurri, ha preso il posto del padre a 18 anni, dimostrandosi peggiore di ogni essere umano esistente, ora dovrebbe avere circa 26 anni e il numero delle sue vittime porta di sicuro onore alla famiglia, anche se non penso che il nonno avrebbe mai approvato questo tipo di comportamento. In generale nella discarica puoi vivere meglio che in una delle zone controllate dai boss. Qui c’è malavita, questo è vero, ma qui le persone almeno cercano di non peggiorarsi troppo la vita a vicenda e non vivono nel terrore dei boss. Dico Boss al plurale per il semplice fatto che il nostro territorio è nel centro esatto di otto territori di otto boss diversi e non in amichevolissima relazione tra loro da ciò che so io. Che maleducata…non mi sono presentata vero?
Il mio nome è Dahlias, un fiore che significa dignità e eleganza, non solo, porta anche con sé cambiamento, tradimento, viaggio e avvertimento. Il fiore sta anche per la diversità. La maggior parte dei fiori hanno due geni; tuttavia, la dahlias ha otto. Per questo, è chiamato il Houdini del giardino a causa delle sue forme, dimensioni e colori meravigliosi. Molti che crescono dahlias li riferiscono come "regina del giardino d'autunno" perché durano da metà estate al primo inverno. Interessante nome eh? Come so queste cose? Amo i fiori, le pietre, la natura e i talismani, so il significato di ognuno di loro e amo coltivarli. Il mio lavoro di copertura infondo è quello di una semplice fioraia e creatrice di gioielli per le donne di classi più disparate. Il mio negozio è nella zona centrale della “discarica”, zona dove si fanno commerci e guadagno abbastanza bene, tanto che potrei permettermi una casa più grande e una vita ordinaria solo con quello, ma diciamo che voglio uscire da questo inferno di boss e andarmene il più lontano possibile, questo significa che mi servono soldi, tanti soldi, e i soldi che faccio non bastano. Per questo passo dalla bella, dolce e amichevole ragazza dai capelli viola scuro e gli occhi rosa di appena diciotto anni, a Black Diamond, la ladra dei ricchi, che indossa una maschera bianca con occhi neri in porcellana, un vestito completamente nero attillato e un cappello da maga che copre i capelli.
Ho imparato a rubare quando ero piccola. I miei non so bene chi fossero, sono cresciuta in un orfanotrofio e lì ho imparato le prime basi di come rubare, mani di fata era uno dei miei soprannomi. A dieci anni sono scappata per vedere il circo che si era fermato qui per circa due mesi, inteneriti da me i proprietari mi hanno insegnato le loro tecniche nella speranza di potermi adottare. Imparai a tirare i coltelli, passeggiare sulla corda, fare trucchi di magia, fare da giocoliera, acrobata e altre mosse che mi permettono tuttora di rubare. Purtroppo alcuni mostri dell’orfanotrofio impedirono la mia adozione e una gang costrinse il circo ad andarsene. Ho ancora i contatti con loro e sono gli unici che conoscono la mia identità segreta. Sono uscita dall’orfanotrofio a sedici anni solo perché qualcuno, non io eh, aveva bruciato l’edificio e quindi non c’era più una struttura per tenermi confinata…mi domando chi sia stato tra di noi. Fu dura all’inizio trovare un lavoro o soldi. Ricorsi alle mie doti di ladra per farmi un piccolo ammonto di monete per comprare il mio negozio e inseguito crearmi l’immagine della dolce e innocente fioraia e creatrice di gioielli.
Le mie giornate sono più o meno tutte uguali. Curo il negozio, mi occupo dei clienti e se vedo un ricco snob con la scusa di consegnare i fiori controllo la posizione della casa, osservo l’obbiettivo per un paio di giorni e lo derubo. Odio la gente ricca, ma odio più di tutti quelli che guardano gli altri dall’alto in basso. Diciamo che sono una stronza e sono anche abbastanza vendicativa, oltre a non avere problemi a farmi valere…ovviamente questo solo quando sono Black, altrimenti sono la creatura più buona, dolce e innocente che incontrerai…mai sentito faccia d’angelo? È usato per dire qualcuno che ha l’apparenza di un angelo, ma non è detto che sia un angelo in carattere o comportamento. È come se qualcuno spacciasse la pirite per oro. Per chi non lo sapesse la pirite è un minerale molto diffuso basato sul disolfuro di ferro, dato il suo colore e la somiglianza apparente all’oro viene spesso chiamato “Oro dei matti”, per evitare di venir fregata ho studiato ogni metallo prezioso e pietra esistente, o almeno penso di conoscerle tutte. Non sono super intelligente e non mi considero la più acculturata del mondo, non sono fortissima e probabilmente ci sono molte persone che mi superano in tanti campi, ma io ho lavorato per ottenere ciò che so e ho, qui nessuno insegna ai bambini, qui nessuno ti aiuta, qui o lavori o muori. Ho imparato da sola e a mie spese tutto ciò che so ora, non è stato mai facile, persino con l’aiuto del circo ci misi molto a imparare i trucchi del loro lavoro, ho rubato da piccola libri per poter studiare, ho origliato gli insegnanti dei ricchi dare lezioni ai bambini snob che nemmeno le volevano, ho sofferto la fame quando risparmiavo ciò che rubavo per comprarmi una cultura. Non sono la migliore e non voglio diventarlo, voglio solo potermene andare da qui e vivere una vita vera dove nessuno entrerà in casa tua di notte per ucciderti e rubarti ogni tuo avere.
-Buona giornata e torni a trovarci- sorrido io guardando la donna uscire dopo aver preso qualcosa come novecento monete d’argento di gioielli. Non male ma faccio meglio rubando.
Sistemiamo questi fiori va…
Sento il campanello suonare. Mi giro piano. Uomo, alto, ricco. Occhiali da sole…simbolo della famiglia Lorens al dito. Fantastico un piccolo aiutante di un boss…che fortuna…
Sorrido dolcemente- buongiorno signore, posso aiutarla?
Lui si toglie gli occhiali in quella che dovrebbe essere una mossa da seduttore- vorrei delle rose e il numero della bellezza…
Dei datemi la forza per non ucciderlo…
Ma posso sempre derubarlo. Sorrido- il numero non si può fare…ma se mi dà il suo indirizzo potrei consegnare le rose…quante?
-Uhm…duecento dozzine? –chiede lui
-Mazzi o vasi signore? –chiedo io guardandolo segnare l’indirizzo sul modulo
-Mazzi- dice lui
-Colore preferito? –chiedo io, se vi chiedete dove troverò tutte quelle rose…beh diciamo che il mio sotterraneo ha parecchio spazio e ho più di una serra nascosta sotto casa.
-Rosso, sangue- sorride lui
Non ruotare gli occhi. Non ucciderlo. Non torturarlo.
-Bene- sorrido io- mi servirà un po’ di tempo per fare i mazzi e portarli a destinazione…ha un orario in cui li vorrebbe?
-Venti di domani –dice lui
Venti ore per arrangiare duecento dozzine di rose…
-Qualche preferenza nei mazzi? –chiedo io
-Falli belli, devo darli alle ragazze che verranno alla festa di domani sera- dice lui poi mi sorride- vorresti venire? Boss Nicholas sarà lì
Boss Nicholas e la famiglia Lorens sono collegate…oh beh non sarebbe la prima volta che gli derubo un cliente
-Temo di non avere tempo o denaro per prepararmi a tale evento- e non sprecherei una moneta di rame per un vestito che metterò per un party a cui voglio andare solo per derubare ogni essere vivente che vi parteciperà…
-Peccato…avrei potuto renderti la serata magica- sorride lui- i tuoi vestiti li volevo presentare al mio pavimento
Tranquillo, prenderò il mio fucile e gli farò incontrare la tua testa
Lui sorride- bene…quanto?
-Ottomila monete d’oro, duecento trentasette monete di argento e due rubini- dico io- a questo ovviamente va aggiunto il peso spedizione quindi…
-Sette monete di diamante e ottocento di oro vanno bene? –chiede lui
Posso comprarmi otto macchine di lusso nuove con questi soldi e avrei ancora abbastanza per pagare l’assicurazione
-Perfetto, volete il resto? –chiedo io
-Nah, non ho bisogno di spiccioli- dice lui
I tuoi “spiccioli” sfamerebbero una famiglia di nove stronzo.
-Bene. Farò in modo che per le venti avrete i vostri mazzi signore
-Ottimo…a presto allora- sorride uscendo
Io sorrido e guardo l’auto andare via. Credo che Black Diamond abbia una festa in programma per domani…


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