Capitolo 40: Love Game
Phylia canticchiò mentre finiva di preparare la zuppa per il
pranzo.
-Che buon odorino- mormorò Damon baciandole la guancia e
stringendola da dietro- il menù?
-Gamberetti in salsa rosa serviti su lattuga sulle
conchiglie grandi…
-Quelle misura di una mano aperta circa? –chiese lui
-Si- disse lei
-Poi? –chiese lui
-Pasta con funghi e piselli- disse lei
-Continua- disse lui molto interessato
-Pollo arrosto con patate al forno
-Con la tua salsa? –chiese lui
-Con la mia salsa –rispose lei
-Continua…- sorrise lui
-Zuppa di Carote e zenzero che aiuta il sistema immunitario-
continuò lei
-Buona- disse lui con un sorriso- poi?
-Torta alle tre mousse non cotta al forno con base di
biscotto al cioccolato, mousse al cioccolato fondente, mousse al cioccolato al
latte e mousse al cioccolato bianco, una disco di cioccolato come top e fragole
di cioccolato come decorazione…
-Possiamo saltare al dolce? –chiese lui baciandola
Lei ridacchiò- non si può…ma è una torta molto grande…so
quanto voi quattro amiate i miei dolci
-Non potrei essere più d’accordo- disse lui
Lei sorrise- la tavola è apparecchiata?
Lui annuì- sai cosa non vedo l’ora di mangiare?
-Cosa? –chiese lei
-Il dolce –sorrise lui con malizia
-La torta la potrai mangiare dopo…- iniziò lei
Lui la fece girare per baciarla- non parlavo della torta…
Lei sorrise- quando saremo soli- promise lei
Lui annuì- posso accettarlo
-Hai apparecchiato la tavola? –chiese lei
Lui mosse una mano- ora sì
-Damon…- rise lei
-Ho i poteri? Li uso- rispose lui
Si sentì un campanello
-Spero che non userai i poteri stanotte per farmi tua
–rispose lei baciandolo e pulendosi le mani sul grembiule
-Hey principessa –sorrise Aaron stringendola
-Mi sei mancato fratellone- sorrise lei- zio!
Ethan la strinse- è stupendo venir chiamato così
-Vero? –sorrise Aaron allegro- hey demone
-Hey teppista- sorrise Damon stringendolo- zio Ethan
-Damon- sorrise lo zio abbracciandolo
-Sono sempre l’ultimo? –chiese Thomas
-Papà –sorrise Phylia stringendolo
-Non hai idea di quanto sia bello sentirti chiamarmi così-
sorrise lui
Lei sorrise contenta abbracciandolo
-Ancora single? –chiese Damon
-Si signore- sorrise lui- per il momento voglio concentrarmi
sull’unica donna della mia vita…mia figlia, basta fare l’idiota in giro
-Troverai qualcuno papà- disse lei
-Ah anche se non trovassi nessuno ho trovato la mia bambina
–rispose lui con un sorriso- mi basta quello
Lei sorrise- accomodatevi su, prendo gli antipasti
-Dolce? –chiese Aaron guardandolo
-Torta al cioccolato alle tre Mousse- rispose lei
-Ti amo! –disse lui
-Lo so! –rise lei
Damon sorrise e guardò Thomas- devo farti una domandina
veloce…andiamo nel mio studio?
-Certo- disse lui togliendosi il cappotto
****
-Ecco la torta- sorrise Phylia vedendo i quattro esultare
-Sai che adoro la tua cucina? –chiese Damon alzandosi e
togliendole il coltello dalle mani e prendendole le mani
-Sì? –rispose lei divertita
-Sai che ti amo vero? –chiese lui
-Damon? –chiese lei confusa
Lui si inginocchiò e tirò fuori una scatolina nera- Phylia
Catherine Blackgunn…vuoi essere mia moglie?
-Si- disse lei quasi in lacrime baciandolo
Ethan ne approfittò per scattare un paio di foto contento,
sarebbero tornate utili
Lui sorrise- posso metterti l’anello?
Lei annuì e guardò il meraviglioso anello di oro bianco.
L’anello aveva un diamante incastonato in una rosa, i petali della rosa erano
ricoperti da diamanti più piccoli. Lui le mise l’anello e la baciò- ora sei
mia…
Thomas sorrise e poi guardò l’anello- quanto prende un
demone?
-Ti stupirebbe saperlo- rise lui- e poi per la mia
imperatrice solo il meglio…
Lei sorrise baciandolo- grazie…
-Congratulazioni sorellina- sorrise Aaron
-Congratulazioni- alzò loro un bicchiere Ethan- su in posa
voi due, anello in vista mi raccomando
Phylia sorrise poggiando la testa sul petto di Damon e
mostrando l’anello mentre lui le cingeva la vita
-Perfetta- sorrise Ethan
Phylia sorrise- grazie…quindi qualcuno vuole torta?
Damon annuì- penso proprio di sì
Lei sorrise tagliando la torta contenta. Quello era l’inizio
di una nuova vita per tutti e stavolta sarebbe stata corretta.
****
-Hey ragazzino- disse una voce femminile nella cella di
Flash
Flash saltò- chi sei!? Come hai…
La donna sorrise- Shh…- aprì una mano mettendogli qualcosa
in mano. Flash abbassò gli occhi e vide una siringa con qualcosa dentro
-Cosa…- chiese ma la donna era sparita- i fumi mi fanno
allucinare…devo averla presa da uno dei carcerati e nemmeno me lo ricordo…
****
-In piedi- disse una guardia battendo alla cella di Fred- ho
detto…cazzo- aprì la cella- chiamate un’ambulanza!
-Non credo gli servirà- disse l’altra guardia sfiorando il
collo del ragazzo- overdose?
-Merda…come cavolo ha preso la droga?
-Non l’ha presa- corresse il medico guardando il ragazzo- la
siringa è vuota…si è iniettato aria…
***
-Questo è un regalino da un’amica- mormorò la donna
nell’orecchio di un carcerato- lui ha ucciso la tua bellissima bambina…vi
meritate una vendetta…non è forse vero?
Il carcerato guardò la scatola di attrezzi e sorrise-
hey…vuoi ancora la vendetta sul bastardo?
-Dove li hai presi? –chiese l’altro guardandolo
-Non lo so…ma le guardie non muoveranno un dito- rispose lui
-Perché? –chiese l’altro
-Perché ha ucciso la figlia di una guardia e sono sicuro che
chiuderanno le telecamere per evitarci problemi- sorrise lui
****
Light si risvegliò legato su un tavolino di ferro- dove…
La donna ridacchiò- è ora di pagare…
Le luci si accesero rivelando parecchi carcerati con in mano
vari attrezzi, da seghe a pinze e nessuno di loro aveva intenzione di usarle
per scappare. Un carcerato si avvicinò- ti sei divertito a fare a pezzi la mia
bambina vero!?
-Liberatemi o…
-O cosa? –chiese lui- siamo in carcere stronzetto e
purtroppo per te io ho già dodici anni da fare, un altro paio per averti ucciso
non mi dispiacciono…
-Che…guardie! –urlò Light
La guardia gli sorrise e salutò la mano- hai fatto a pezzi
la mia nipotina, mi godrò lo spettacolo
-Da dove cominciamo? –chiese uno
-Perché non dalle mani? Non gli serviranno più quando
finiremo…
La donna sorrise e si allontanò senza essere vista,
avrebbero fatto a pezzi Light come lui aveva fatto a pezzi le sue vittime.
****
Zoe si girò dolorante, era lì da meno di un mese ed era già
il giocattolo sessuale di tutti i carcerati.
Non si accorse nemmeno delle manette che la legavano al
letto finché non aprì gli occhi e notò la presenza di altri nella sua cella
-Datele due possibilità…- disse la donna non vista da altri
se non lei- o diventa il vostro giocattolo o la renderete il vostro
giocattolo…infondo possiamo sempre tagliare via ciò che non serve e renderla
una donna completa…nessuno avrà da ridire se la droghiamo e diciamo che è stata
una sua idea vero? Ha già iniziato il processo anni fa…potreste dire che lo
voleva finire…avreste di più con cui divertirvi…
-Allora Zoe? –chiese un carcerato.
Zoe guardò la donna e si accorse delle corna che aveva-
non…sarò il vostro giocattolo…non tagliatelo…
La donna sorrise- divertiti Zack…sono sicura che ti
toglierai la vita a breve e quando lo farai sarò lieta di aspettarti
all’inferno caro…abbiamo qualche demone che pensa già a usarti come giocattolo…
****
Steven guardò la cella aprirsi e la donna entrare- che…
Lei sorrise- ho una cosa per te…
Il ragazzo guardò la busta che lei gli tendeva. Con cautela
la prese e aprì- no…
Vi erano più foto di Phylia che baciava Damon, che si
accoccolava a lui e l’ultima mostrava lei con un anello alla mano sinistra
-NO lei è mia…lei…- iniziò Steven
La donna gli passò la coperta e riprese le foto- la
percentuale di suicidi per impiccagione in carcere è molto alta…
Steven la guardò uscire e buttò la coperta di lato- no….
***
-Doccia- disse la guardia facendolo entrare con gli altri.
Steven passò accanto a uno specchio e poté giurare di vedere Phylia che baciava
Damon come nelle foto. Era da quando aveva visto le foto che le vedeva ovunque.
Non riusciva a sopportarlo. Non poteva sopportarlo. Senza pensarci buttò un
pugno al vetro rompendo lo specchio. Prima che le guardie potessero reagire lui
aveva preso un grosso pezzo e…
-Agente Johnson, ci serve soccorso immediato. Un prigioniero
si è appena tagliato la gola. Ripeto. Un prigioniero si è appena tagliato la
gola…
Steven guardò l’angolo dove la donna gli sorrideva e quella
fu l’ultima cosa che vide prima che l’agente che lo stava soccorrendo venisse
tirato indietro da un prigioniero e le luci del soffitto gli cadessero addosso,
facendo contatto con l’acqua e elettrificandolo sul posto.
-Cazzo…- mormorò l’agente e guardò il prigioniero- mi hai
appena salvato la vita…grazie
Lui annuì altrettanto sotto shock, il suo corpo si era mosso
da solo
-Riporterò la cosa al capo- promise l’agente- magari
riusciamo a far anticipare la tua uscita
L’uomo sorrise- grazie
-No…grazie a te- disse lui
La donna sorrise sparendo
****
-Allora? –chiese Ethan guardandola salire sul letto
-Morti- sorrise la bruna dagli occhi rossi- o meglio Zoe è
viva ma si suiciderà presto o verrà rotta mentalmente…
Ethan sorrise- brava la mia demonietta…
La donna sorrise quando lui l’accarezzò- perché non perdi
quei vestiti e mi dai una ricompensa amore?
Lui sorrise- sei stata particolarmente brava…tra un paio di
giorni ti presenterò a tutti
Lei sorrise- e gli dirai loro che sono tua moglie?
-Non mi pare che io ti abbia ancora fatto la domanda-
rispose lui sorridendole
-Lo so…ma non posso avere figli visto che sono sterile e non
vuoi proprietà…io dovrò prima o poi ripagarlo il mio debito…- disse lei
godendosi le carezze di lui
-Meglio poi che prima…voglio che tu sia mia per molto
tempo…Katherine- sorrise lui baciandola
Lei sorrise- mia sorella è stata trovata…
Lui la guardò- era in un orologio da polso vero?
Lei annuì- hai in mente di liberarla o…
Ethan sorrise- ho la persona giusta per questo…
****
Thomas si stiracchiò- che giornata…uhm?
Una scatola nera era posata sul suo letto
-Phylia? Aaron? –provò
Nessuno rispose
-Che strano…-alzò la scatola e l’aprì piano, all’interno un
orologio da polso luccicava- però…molto carino
Si sedette e indossò l’orologio. Prima che se ne accorgesse
si ritrovò bloccato sul letto da qualcosa…qualcuno
-Che…- Thomas guardò la donna dai capelli ramati e gli occhi
chiari, per un secondo rivide lei, la mamma di sua figlia, la donna che ancora
dopo anni aveva nel cuore- e tu da dove esci?
-Il mio nome è Seraphine. Sono un demone custode…grazie per
avermi liberata…come ti chiami? –chiese lei
-Thomas…
Lei sorrise e lo abbracciò- beh Thomas ho un debito con te-
si allontanò abbastanza per poterlo guardare- cosa vuoi delle mie due opzioni?
Proprietà o Matrimonio?
-Non…dovrebbe esserci un’opzione figli…- chiese lui
ricordando la conversazione con Damon
-Purtroppo io sono sterile…-rispose lei sinceramente
dispiaciuta
-Hey…non volevo rattristarti…io anche ho…quasi zero
possibilità di avere figli- rispose Thomas cercando goffamente di tirarle su il
morale- e ho una figlia già e una mi basta…proprietà non ne voglio…quindi…possiamo
conoscerci meglio prima che io scelga le nozze?
La demone sorrise- certo…e grazie per avermi liberata
Lui sorrise stringendola piano, qualcosa si era alleggerito
nel suo cuore. Forse avrebbe finalmente lasciato andare quella che una volta
era la donna che amava…- Sera, vuoi…andare a cena fuori con me stasera?
Lei sorrise e annuì- con vero piacere
Per qualche ragione, aveva un’ottima sensazione riguardo
alla donna.
~The End~
Mi è piaciuta molto questa storia! Sei bravissima 😁
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