Capitolo 29: I’m evil and
I like it
-Mia Imperatrice, la mia nave è lieta di accoglierla-
sorrise Ace aiutando Alexandra a salire sulla sua nave.
-Capitano Ace, devo ammettere che la sua nave è molto più
grossa di ciò che mi aspettavo- sorrise lei
Lui ghignò- non solo quella
Con Alexandra avrebbero viaggiato solo Nightmare e Freddy,
Jason e Charlotte sarebbero rimasti nel regno per assicurarsi che tutto andasse
secondo le istruzioni di Alexandra. L’intero regno avrebbe assistito alla scena
poiché il regno religioso aveva la mania di mandare con un incantesimo la
cerimonia a tutti i sovrani e al regno del sovrano che faceva la prova. Di solito
non era una bella scena da vedere e Charlotte a dirla tutta era un fascio di
nervi, purtroppo però non poteva dir nulla, Alexandra aveva già deciso.
-Potrei vedere la nave? –chiese lei guardandolo
Lui sorrise offrendole un braccio- sarà un piacere mia cara
-Ti dispiace se mi cambio? –chiese Alexandra- questa lunga
gonna non è adatta al mare…vero?
Lui sorrise- le mostro la mia cabina, può cambiarsi lì…
****
Ace mi spinge contro la porta prima che io possa anche solo
guardare la stanza in cui siamo entrati e mi bacia con possessività- mi sei
mancata piccola…
Sorrido- anche tu
-Ho il tuo regalo- dice baciandomi il collo
-Vorrei vedere la tua nave prima del tuo letto- rispondo io
Lui sorride- stasera ti avrò nel letto, non parlavo di quel
tipo di regalo
-Uhm…e io che volevo provare il mio pirata nel suo letto
tanto per cambiare- sorrido io
Lui si morde le labbra- non mi tentare. Voglio fare le cose
per bene oggi
-Ok…- ho una strana sensazione a riguardo.
Guardo la stanza in legno, decorata da libri, pergamene, una
scrivania di legno e vari mobili di ciliegio… poi c’è un enorme letto a
baldacchino che mi sta leggermente chiamando. Mi avvicino alla scrivania e noto
subito una delle mie lettere. La prendo e mi giro a guardare un imbarazzato
Ace- non potevo mollarle in giro…e…diciamo che mi piace leggerle di nuovo la
sera durante i miei viaggi in mare…ti sento più vicina…
Io lo abbraccio tirandolo più vicino possibile- sai che sono
già innamorata di te e non mi devi far innamorare di più?
Lui sorride baciandomi- ti devo ricordare chi amare…ti
lascio preparare…
-Non vuoi vedere cosa mi metterò?
Lui sorride- preferisco una sorpresa…anche se ammetto che
amerei aiutarti a togliere questo vestito…
Io sorrido- mi puoi aiutare stasera capitano
Lui esce e io guardo le mie valigie, come aveva detto Ace,
io non uscirò dalla sua camera la sera.
Mi tolgo in fretta il vestito e infilo quello preparato
sotto ordine di Charlotte per il mio tempo in mare. Ho una camicia bianca dal
leggero scollo a maniche lunghe e larghe che si stringono al polso, un corpetto
in pelle che finisce sotto il seno legato stretto, due protezioni per le spalle
in pelle con quanti che arrivano al polso senza dita abbinati, pantaloni in
pelle nera aderenti con stivali in pelle dal tacco alto in ferro e decorazioni
varie in ferro che mi arrivano al ginocchio, una specie di mantello che è
attaccato alla cintura in pelle dalla fibbia d’oro che sembra una gonna aperta
e al collo uno dei miei amuleti porta fortuna. Mi sistemo velocemente i capelli
legandoli con un paio di treccine e lasciandoli per la maggior parte lisci. Sistemo
al mia spada al fianco e mi guardo allo specchio.
Potrei diventare una piratessa volendo…almeno sono carina
vestita così…
Esco dalla camera di Ace e lo vedo fissarmi appena mi nota.
-Tutto bene? –chiedo io
Lui annuisce- sto solo pensando a come levarti quei vestiti
senza farci beccare da tutto l’equipaggio…
Io ridacchio e gli faccio una piroetta- come sto?
-Sei bellissima…potresti diventare la mia moglie pirata sai?
Non mi dispiacerebbe averti vestita così per il resto della mia vita…
Io sorrido- vedremo, allora questo giro?
Lui mi offre il braccio- sarà un piacere.
***
Mi poggio alla ringhiera per osservare il tramonto- è
bellissimo qui…
Lui sorride bloccandomi contro la ringhiera- tu sei
bellissima
Io sorrido- hai ordinato alla ciurma di sparire?
-Qualcosa del genere…- ammette lui- posso darti il mio
regalo? Sono parecchio nervoso a riguardo
-Certo- dico io
-Togliti l’anello di tuo padre per piacere- dice lui
Io annuisco tenendolo in mano- allora?
Lui prende un respiro profondo prima di darmi una scatolina
nera. La apro piano notando il suo nervosismo.
All’interno trovo un anello di stile celtico con i decori in
oro giallo e la parte esterna in oro bianco, possiede un grosso diamante bianco
e due piccole pietre di ambra. L’ambra significa: calore, cura, sapienza,
protezione e allegria. Ha come proprietà l’abilità di bilanciare le emozioni,
buona fortuna e distoglie le negatività. Il diamante allieva lo stress,
protegge dai sentimenti negativi rivolti a noi, come invidia e gelosia, scaccia
il sentimento di insicurezza, aumenta la fiducia in se stessi, previene gli
incubi e assicura calma dello spirito. Inoltre l’ambra è la pietra che rafforza
l’amore…e il colore degli occhi di Ace.
Non credo nemmeno sappia quali simboli ha usato per questo
anello in celtico…queste sono rune di protezione, di famiglia e di amore, le
pietre poi sono simboli più che positivi e l’aver usato l’ambra…
-Di qualcosa…- dice lui guardandomi- anche se dirai di no
posso accettarlo.
Prendo l’anello in mano guardando i nostri nomi incisi
dentro.
-Sai tutti i simboli che hai messo nell’anello?
Lui mi guarda- circa…ho fatto ricerche nei libri di mia
madre…è una strega, purtroppo non ho le sue capacità…
Se avrò un figlio da lui avrò 100% delle possibilità di
avere un figlio con poteri magici.
Rimetto un anello nella scatola e metto l’anello che ho scelto
al mio dito.
Gli do la scatola e lo vedo sospirare- troppo presto?
Io sorrido- apprezzerei che non mi faresti più vedere quell’anello
Lui annuisce- io…
Io lo guardo, è nervoso e deluso…sono cattiva- hai almeno
visto quale anello ho messo nella scatola?
Lui mi guarda e apre piano la scatola ritrovandosi l’anello
di Alexander lì dentro- vuoi dire…
Gli prendo la mano con la mia sinistra- con tutti quei
simboli e le ricerche fatte…non potevo dirti di no…
Lui mi stringe- mi hai fatto prendere un colpo…pensavo…
Io ridacchio- come se ti potessi dire mai no…sono innamorata
di te Ace Asher…ti piaccia o meno.
Lui sorride- oh mi piace fidati…e l’anello ti dona…
-Sai che una delle incisioni è di fertilità? –chiedo io
Lui mi guarda- quale?
Indico la runa usata- ti ha consigliato tua mamma le rune?
Lui annuisce leggermente in imbarazzo- non sapevo quale
scegliere…
Io sorrido- pare che tua madre voglia nipotini…
-In futuro…forse…
-Ace chi possiede poteri ha più difficoltà ad avere un
figlio- rispondo io
Lui mi guarda- cosa…
-Tu hai ereditato i poteri di tua madre ma non la
possibilità di usarli- rispondo io- da una normale umana avrai moltissimi
problemi ad avere figli…ma se hai come partner una figlia di una strega…
-Potrò…
Io annuisco- io sono figlia di una strega, questo significa
che non solo avrai molte più probabilità di avere un figlio con me…ma è
praticamente certo che avrà poteri magici fin dalla nascita
Lui sorride- mamma adorerà insegnargli, poco ma sicuro…tu
sai usare la magia?
Io sorrido- chissà…forse si forse no…
Lui mi guarda- ti diverti a tormentarmi…
-Mi farò perdonare –prometto io baciandolo- perché non
andiamo nella tua cabina…mi puoi punire lì e possiamo festeggiare lì il fatto
che hai ricevuto un sì…
Lui sorride tirandomi più vicino e baciandomi- ottima idea…
-Dovrò conoscere tua madre- dico io- quando torniamo nel
regno magari
Lui annuisce- certo…
-Potrei anche…- si questa mi pare un’ottima idea- non
importa…andiamo a dormire capitano? Hai una fidanzata che richiede attenzioni…
-Andiamo- sorride lui
-Prima però… -dico prendendo la scatola dalle sue mani con l’anello
di Alexander
-Che vuoi farci? –chiede lui
-Lanciarlo in mare- replico io togliendolo dalla scatola e
dandolo ad Ace
-Sei sicura? È un’eredità di famiglia e…- inizia lui
-Voglio eliminare tutto ciò che riguarda quell’uomo dalla
mia vita Ace…vediamo quanto forte sei nel lanciarlo in acqua e poi…non è
eredità di famiglia. Mio padre lo fece fare per me. Non è antico.
Lui annuisce e lo lancia con forza lontano. Lo guardo
affondare velocemente verso il fondale- spero che non ritorni in superficie mai
più
Io sorrido- siamo in alto mare. Cadrà nel profondo degli
abissi e si arrugginirà con l’acqua salata…e anche tornasse in superficie…lo
possiamo sempre buttare in una fornace e distruggere del tutto…
Lui sorride baciandomi- andiamo in camera amore…
Perché un anello mi fa così felice?
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