WitchandAngel : Capitolo 6: Who the Hell is her father?!

Capitolo 6: Who the Hell is her father?!

Capitolo 6: Who the Hell is her father?!

Mi siedo sul divano e guardo lo zaino…
Il libro è lì dentro…
-Ho risolto con l’accademia. Esco per una riunione in azienda- urla mamma entrando velocemente e facendomi perdere tre anni di vita per lo spavento.
-Quella di Make-up o quella dei vestiti? –chiedo io riprendendomi
Lei si ferma un secondo- make-up…ma dovrò passare per la nuova collezione quindi entrambe
-Successo qualcosa? –chiedo io
Lei sospira- la nuova formula per il mascara che stiamo facendo non mi piace per nulla. Ho intensione di rifarla completamente.
-Dici che sei stupida ma sei a capo di due multi-miliardarie compagnie, una di vestiti e l’altra di trucco, crei tu le idee per ambe-due le industrie, sfili come modella e hai anche molti soldi da investimenti vari…-dico io
Lei mi sorride- so solo questo mondo piccola, non sono intelligente per niente, so come sono composti i trucchi perché sono il mio hobby
-Un hobby da quasi un bilione di dollari- dico io con un sorriso
Lei ruota gli occhi- ok…un hobby che da solo ci permette di vivere in questa casuccia e di pagare le altre ventuno in giro per il mondo
-Appartamenti no eh? –chiedo io
-Come se potessi mai vivere in un appartamento! E poi con tutti i viaggi che faccio, conviene più una casa che l’hotel o un appartamento E sono ottime mete per fare una vacanza- sostiene lei
Io sorrido- divertiti e non bere mi raccomando
-Non berrò, non ho nessunissima intenzione di farmi vedere ubriaca da qualcuno che non sia tu- dice lei dandomi un bacio- fa la brava, mamma ti adora. Ciao.
E corre via.
-Stupida e poi riesce a fare trucchi con formule che io non riesco nemmeno a leggere- dico io divertita.
Apro lo zaino e tiro fuori il libro. Non sembra che si voglia aprire o sbaglio?
La chiave si illumina e il libro si spalanca sulle mie gambe- ok…per nulla correlato mi dicono…
La prima pagina mi colpisce subito con un disegno di un uomo alto dai capelli coperti da un capello che copre anche il volto. L’uomo è slanciato ma sembra avere un po’ di muscoli, indossa un completo nero con una cravatta nera, sopra il taschino invece del fiore porta una spilla a forma di libro e ha un orologio da taschino a giudicare dalla catenina d’oro. In una mano tiene dei libri, nell’altra ha una chiave di oro con un libro aperto e una corona da imperatore, simile alla mia se non per la spada e lo scudo sotto la corona.
-Beh…vediamo chi sei…- dico io piano concentrandomi sul testo, accanto a ogni pagina vi è un disegno fatto a mano…sembra…un diario?
“Il mio nome non serve. Non è mai servito”
-Ovviamente…
“Sono nato dopo una bevuta di troppo dei miei, un bell’inizio vero? Ma sono stato fortunato nel trovare la mia strada e mettermi in piedi da solo. Non ho paura di dire che le mie scelte sono spesso state…errate? Beh errate sarebbe dir poco.
Ho diciotto anni e oggi entro nella RAT, Royals Academy of Tales, sono stato iscritto alla nascita pare. Questo regno mi continua a confondere ma dettagli. So chi erano i miei e la domanda mi sorge, prenderò il ruolo di papà o di mia madre?
Non mi stupirebbe venir bullizzato sinceramente.
Infondo i miei sono di lato opposto, se hanno sempre evitato relazioni tra buoni e cattivi un motivo c’è no?
L’accademia è allegra e piena di vita, i cattivi sono incredibilmente meno tremendi di ciò che mio padre mi faceva credere e i buoni sinceramente mi paiono un po’ troppo pieni di sé, non c’è da stupirsi se posso dirlo. La mia divisa non è uniforme, sono il primo studente che eredita due ruoli e quindi ho una divisa sia bianca che nera, meglio per me però, ho più libertà di chiunque altro qui. Sono io che sceglierò il mio destino”.
Guardo il disegno di lui davanti a molte strade che le guarda con un sorriso.
“I miei fratellastri non osano avvicinarsi a me, sono un incidente infondo. Cosa buffa è che nonostante io sia il minore, quindi non ho proprio diritto ad ereditare nessuno dei due ruoli, loro si fanno in quattro per evitare che io lo erediti. Sapete cosa? Teneteveli. Come se volessi avere a che fare con le loro storie”.
Sembra…arrabbiato nel disegno. Il suo personaggio viene spinto a terra da due ragazzi e poi si vede lui bruciare due libri.
“La lezione che mi piace di più è quella di racconta favole, è una delle lezioni congiunte ed è assolutamente fantastica. I professori non sembrano darmi contro per ciò che sono i miei genitori, anzi sono sempre attratti dalle mie storie. Dicono che ho un vero talento nel raccontare le favole e che sono molto interessante come parlo. Sono sempre S per me e anche a Dibattito sono sempre S, forse ho un po’ di talento con la mia voce? Non sono malissimo a cantare secondo la professoressa Cenerentola, detto tra noi però le sue lezioni mi annoiano un po’ ma è uno dei pochi momenti che nessuno mi dà contro”.
Deve essere stata dura…
“Continuo a non campire molte cose di questo luogo. Per iniziare perché questo razzismo? Perché solo i buoni sono buoni e solo i cattivi sono cattivi? Non ha senso. Nessuno è come diavolo sembra. Voglio dire…avete visto il figlio del principe Filippo? Quel cavolo di ragazzo l’ho beccato a spiare le ragazze mentre dormono! E quello dovrebbe essere l’eroe?!”
Ha disegnato il principe nell’atto di spiare le ragazze…creepy…
“I miei fratellastri mi hanno leggermente preso a pugni…per fortuna so curarmi da solo con la magia. Mi hanno rotto due costole e spezzato un braccio. Non ho fatto nulla di male e i miei nemmeno se ne fregano. Che razza di schifo”
Si vede il personaggio seduto a terra con una mano sulla ferita e una luce verdastra che lo sta curando…povero.
“Oggi è la lezione di sopravvivenza nel bosco. I miei fratellastri mi hanno spinto giù da un dirupo, i professori hanno visto tutto e per fortuna il lupo cattivo mi ha subito aiutato. Ho rischiato di morire a causa loro. Buoni o cattivi non cambia nulla, alcuni personaggi dovrebbero solo morire”.
-Papà…
Il disegno mostra il suo personaggio coricato nelle braccia di un grosso uomo-lupo.
“Sai cosa? Sono stanco di essere solo un normale figlio di argento. D’ora in poi farò sì che io sia il figlio di oro”
-Figlio di oro?
“Ho scoperto una cosa che non viene detta. Molti buoni, odio quel termine, non sono esattamente fedeli. Pare che per avere una certezza che le coppie rimangano quelle si trovino altri partner. Per esempio…il principe azzurro ha avuto figli da una che non è Cenerentola e lei anche da uno che non è lui e poi hanno avuto un figlio insieme. So che tecnicamente non sono fratelli ma cazzo, sono cresciuti come tali. I cattivi invece hanno una partner e basta, il lupo cattivo che mi ha salvato ha una quindicina di figli ma tutti sono della stessa lupa. Se avrò mai figli sarò solo da una donna e sarà la donna che amo. Non mi piace questa stronzata che fanno i buoni”
-Questo spiega i figli dai capelli strani…
“I figli d’oro sono i figli con le chiavi di oro. Beh possono fottersi. Sapete perché? Perché io ho una chiave di oro ora”
-Cosa…
“Sono rientrato nella foresta per scappare dai mie fratellastri, giuro il lupo cattivo mi avrà salvato ventisette volte in questa settimana sola! Comunque ho trovato una porta strana con un libro sopra e ovviamente ci sono entrato. Pensavo sarei tornato nel mondo degli umani ma no, era solo in una torre stile alchemica, piena di libri, bambole e roba strana. Mi sono chiuso dentro per scappare via da loro e visto che mi dovevo nascondere mi sono messo a leggere un po’. Non so quando o come ma la mia chiave nel mentre è diventata di oro. Secondo un diario che ho trovato lì, beh diario è dir tanto erano circa quattro o cinque pagine e poi pieno di scarabocchi, comunque il proprietario non è una favola ma un’alchimista o una cosa del genere. Non ha figli e non ha mai avuto la possibilità di averne quindi ha incantato la sua chiave per trovare qualcuno di adatto a succedergli. Quando ho avuto la chiave d’oro la mia è mutata nella sua pare. Il mio nome anche è cambiato il che mi piace molto di più e sono più potente. Spero che posso renderlo fiero di me, ho deciso che lui sarà mio padre e sua moglie, la quale è morta in giovane età, sarà mia madre. Le gioie di essere figlio unico mi aspettano.”
Ridacchio al disegno dell’uomo che alza una chiave trionfante.
Le pagine dopo sono solo normali routine quotidiane e come sia diventato un intermediario tra buoni e cattivi. Il professore Lupo cattivo di allora divenne il suo migliore amico e anche suo figlio lo considerava importante.
“Credo che se avrò una figlia femmina proverò a farli finire insieme o meglio un discendente”
-Oh beh con un discendente ci finirei volentieri…specie se il suo nome è Seth- mormoro io
“Gli umani sono interessanti. Ho incontrato una donna stupenda, io la chiamo Circe perché mi ha stregato, poco sapevo che lei si andava a cambiare nome e cognome quando l’ho fatto! Mercy Circe DarkNight, il mio cognome le sta bene vero?”
-Questo è il cognome di papà?
“Lei è così bella. Non capisco perché abbia così tante insicurezze sul suo aspetto fisico, è la più bella che io abbia mai visto nei miei millenni…forse dovrei chiederle di uscire con me?”
Il resto della storia lo so. Papà era intimorito all’idea che le avrebbe rovinato la carriera e mamma non voleva trascinarlo nel caos che era la sua vita, nessuno dei due si aspettava che io uscissi. Mio padre decise di starmi vicino ma non essere presente troppo per evitare a mia madre problemi e mia madre iniziò la tragedia greca che è la sua vita da moglie…o ex-moglie.
Mi chiedo se possa farli tornare insieme…
-Sono a casa! –urla mia madre, alzo lo sguardo su di lei e poi sull’orologio. Quanto diavolo sono rimasta a leggere? Sono passate più di tre ore…
-Studiavi? –chiede mia madre
-Leggevo- dico io
-Cosa? –chiede con un sorriso- hai sempre tanta fantasia e adoro quando mi leggi una storia…
-In realtà il diario di papà…- dico io
Lei si congela- oh…
-Sai…c’è una parte che dovresti leggere- dico io
-Tesoro non…
Io la blocco con uno sguardo e lei si siede al mio fianco- vuoi che legga io?
Lei annuisce
-Ho incontrato una donna stupenda, io la chiamo Circe perché mi ha stregato, poco sapevo che lei si andava a cambiare nome e cognome quando l’ho fatto! Mercy Circe DarkNight, il mio cognome le sta bene vero? –dico io iniziando a leggere, la vedo molto attenta in ciò che sto dicendo, come sempre, non mi ha mai smesso di ascoltare, sono sempre stata la sua priorità- non capisco davvero chi vuole diventare di plastica perché spesso diventa di plastica anche il carattere. Circe ama farsi un ritocchino ogni tanto, non ne vedo il bisogno lei è bellissima così com’è, ma non cambia una cosa, lei rimane bellissima anche dentro. Avevo paura che diventasse falsa o meschina, i dei sanno quanto odio quel tipo di bambolina, ma lei no. Lei è la più bella, dolce, gentile, sincera e adorabile donna che io abbia mai visto. Dice di essere stupida ma non lo è. È davvero un genio anche se solo nei suoi hobby. Mi dice sempre che io sono quello geniale ma l’ho vista a lavoro, non saprei mai fare ciò che fa lei. Non è solo un bel faccino, oh no, lei è una donna che sa usare la testa…
Continuai per ore a leggere a mamma ciò che lui diceva e pensava di lei, potevo vedere gli occhi di lei luccicare spesso per le lacrime e ridere piano a qualcosa che papà diceva.
-Mamma? –chiedo dopo aver finito
-Non avrebbe mai fatto ciò…- mormora lei, io la guardo e lei mi sorride- tuo padre, non mi sarei mai vergognata di averlo al mio fianco. Non avrebbe rovinato la mia vita.
-Perché non fai un salto in libreria e glielo dici? –dico io dandole il diario
Lei mi guarda nel panico- oh no…sono invecchiata e hai visto com’è il mio girovita? Ho messo su peso. Non ho vestiti decenti e…e…
-Mamma…stai davvero avendo un attacco di panico su questo? Se è l’uomo che mi hai descritto non credo avrà problemi a vederti anche nel tuo pigiama con i cupcake- dico io
-Non ho nulla da mettermi! –dice lei
-Hai più di quattrocentomila capi di vestiti –dico io- senza contare che hai un’industria di moda. Credo che tu abbia più che abbastanza da metterti oppure ti puoi presentare in uno dei tuoi intimi sexy con su solo un cappotto e togliertelo quando siete soli. Non penso che gli dispiacerà la vista
Lei diventa viola- ROZE!
-Cosa? –chiedo io- non è che tu sia attiva e hai più stress sessuale tu che…
Lei mi zittisce- ok! Vedrò…se incontrarlo…
Io ruoto gli occhi- va bene…MA dovrai vederlo ok?
Lei sospira e poi sorride- credi che mi troverà ancora carina?
-Ovvio- dico io- secondo me sarà un miracolo se non finite a letto subito
-Roze!
Io sorrido- piccola vendetta per la tua battutina sui preservativi cara- dico io salendo le scale- ci vediamo domani mamma
La guardo di soppiatto stringere il libro al petto leggermente rossa. Speriamo che decida di vederlo…




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