WitchandAngel : Capitilo 1: I will help

Capitilo 1: I will help

The Therapist

Capitolo 1: I will help

Tutti pensano che gli eroi siano immuni da tutto, niente tristezza, niente nostalgia, niente depressione…non potrebbero sbagliare di più. Gli eroi sono umani in fondo e come tali possono facilmente avere crisi emotive e cadere in depressione, specie visto il tipo di lavoro che fanno. “Non ho salvato quella persona” “Mi è sfuggito quel criminale” “Non ho fatto in tempo” …ne sento di cose così da quando avevo diciassette anni e ho cominciato questo lavoro. Non mi occupo solo di eroi ma anche di criminali. Chi sono io? Il mio nome è Ivy Notice…Dottoressa Ivy Notice, terapista di eroi e criminali. Ora chiunque conosce il mio nome, ma ancora solamente i miei pazienti conoscono il mio volto, ma prima non era così.
Quando cominciai a lavorare avevo diciassette anni, quindi diciamolo gli adulti non si fidavano del mio talento, poi stavo entrando in un campo minato, eroi e criminali, nessuno voleva ammettere che anche loro potessero avere problemi e i diretti interessati non volevano proprio rischiare che qualcuno sapesse cosa pensassero. Nulla di più complicato eh? Avevo il mio studio poco lontano dalla città, così da avere un po’ di privacy, ero già ricca di mio e quindi non mi serviva lavorare ma…volevo essere utile e speravo che così ci sarei riuscita.
Un giorno c’era il caos in città, uno dei solito scontri tra criminali e eroi, nulla di così nuovo in fondo ma il panico si scatenava comunque. In un incendio un eroe non riuscì a salvare una bambina, per fortuna fu proprio il criminale a salvarle la vita, sorprendendo tutti. L’eroe cominciò a non sentirsi più sicuro di sé, aveva fallito e quindi si sentiva pessimo. Così quando lesse sul giornale l’annuncio della “Dottoressa Notice, terapista per eroi” pensò di provare…
****
-Non ho nulla da perdere eh?
C’è qualcuno? Sento i pensieri di qualcuno…meglio vedere
Bussa. Apro la porta- si?
-Ecco…sono qui…per…la terapista…- “Non credo possa ricevere senza preavviso…”
Guardo l’uomo davanti a me e mi sposto di lato- prego, entri- ha capelli castani e occhi verdi, molto muscoloso e di sicuro non è un cattivo
-Ehm…va davvero bene? –entra e mi segue nello studio
-Si sieda pure- dico io- so che sembrerà assurdo per lei, ma sono io la Dottoressa Ivy Notice- indicai alle mie spalle i vari diplomi- se la mia età per lei non è un problema, sarò lieta di sentire cosa ha da dirmi
Il mio studio è enorme, davanti alla porta ci sono due gigantesche finestre con delle tende nere e bianche, davanti alle quali sta la mia scrivania in legno, con dietro alcune foto, davanti alla scrivania ci sono tre poltroncine bianche per parlare con i clienti, sul pavimento in legno nero c’è un enorme tappeto bianco, su una parete c’è un’immensa libreria, su un’altra tra due librerie c’è un camino in pietra con sopra appesi diplomi e premi scolastici, al centro della stanza c’è un divano bianco con davanti un tavolino di vetro e la mia poltrona girevole con la parte inferiore in ferro grigio e quella su cui ci siede nera, i muri sono grigio scuro.
Lui mi guarda, so cosa vede, una ragazzina di diciassette anni con lunghi capelli biondo platino e occhi violacei, pelle pallida, vestita con una gonna nera attillata che arriva al ginocchio, scarpe nere con il tacco e una camicetta bianca con le maniche lunghe, le unghie lunghe grigie scure e un leggero trucco sempre sui toni del grigio e nero.
“Non ho nulla da perdere…” si siede sul divano- vorrei il suo aiuto, di recente sono caduto in depressione…non ho fiducia nei miei poteri
Mi siedo sulla mia poltrona e lo guardo- lei è Umanos, il suo potere è la super forza vero?
-Si esatto…- “Non mi serve una fan ora…e lei non sembra una fan, o almeno è abbastanza professionale da non mostrarlo…ok avanti parla” -una settimana fa circa…c’è stata una battaglia con uno dei miei nemici e il nostro scontro a creato un incendio…
-Ho sentito dell’incidente…la bambina dunque è ciò che la tormenta giusto? –chiedo io
-Non l’ho salvata…- “Ora mi dirà che comunque lei sta bene e che non è colpa mia…non mi serve questo…”
-Lei non l’ha salvata, questo è vero- dico io, lui mi guarda- ma quante persone sono finite in quell’incendio?
-Circa…trenta credo
-Lei ha rischiato la sua vita…quante famiglie pensa che siano grate di ciò?
-Ma…
-Quante famiglie sono ancora insieme grazie a lei? –dico io- un errore non significa nulla…la prossima volta riuscirà a impedire che scoppi l’incendio, catturerà il criminale e nessuno avrà da ridire, nessuno avrà mai da ridire…sei un eroe è normale sentirti sotto pressione ma nella tua carriera finora sei sempre riuscito a sopportarla…puoi continuare a salvare le persone se è questo ciò che vuoi
***
Parlai per ore con quell’eroe e lo aiutai con i suoi problemi, fissò un appuntamento anche per il giorno dopo alla stessa ora. Dopo un po’ una giornalista intervistò l’eroe, era già in cura da me da un paio di giorni.
-Allora si è ripreso in fretta, come ha fatto?
-Solo grazie alla dottoressa Notice, mi sta davvero aiutando
-Si è messo in terapia?
-Aiuta davvero, siamo eroi ma ciò non significa che siamo invincibili…non c’è da vergognarsene
-Quindi consiglia questa dottoressa?
-Caldamente
***
E dopo un paio di giorni arrivarono chiamate su chiamate. All’inizio erano soli eroi molto amici del mio primo paziente, pian piano la cerchia si allargò e mi cominciai a ritrovare piena di appuntamenti. Agli eroi si cominciarono ad unire mercenari e criminali, chi per volontà propria chi per associazioni o pene dettate da qualcuno. So cosa penserete “Se conosci i loro segreti conosci le loro debolezze, c’è mai stato chi ti abbia chiesto quei segreti?” tante persone ucciderebbero per quelle informazioni, ma per averle devono convincermi e io parlo solo con i miei pazienti e il “segreto medico paziente” è un ottimo modo per evitare di rispondere, anche perché io non lasciò prove di ciò che mi dicono, ho la conoscenza per uccidere o fermare chiunque tra eroi, mercenari e criminali vari, ma non ho intenzione di utilizzarne nessuna. Se ve lo chiedete si, il governo e associazioni dedite al controllo del mondo hanno provato a comprarle, minacciarmi e anche a rapirmi, ma se ho imparato una cosa è che eroi, mercenari o cattivi che siano chiunque dei miei pazienti mi aiuterebbe e salverebbe, hanno bisogno di me, gli servo, viva e libera.
Quando non ho appuntamenti di lavoro, ovvero quasi mai visto che lavoro sempre, mi dedico a qualche hobby o leggo o dormo, già dormo nel mio tempo libero, la notte non chiudi occhio se sai certe cose, tipo che un eroe molto importante ama fissare la propria fidanzata dormire nel suo appartamento fuori la finestra…hey non giudico! Ma cavolo…è la tua ragazza, non credo gliene fregherebbe se la desideri…uomini…non che le donne siano meno complicate eh…le relazioni amorose non le capisco e non credo le capirò mai. Non fraintendetemi, non critico amori o simili, ma per me è altamente illogico e non credo all’amore a prima vista. Sono un tipo razionale, tutto si spiega, tutta ha un suo senso, anche il caos ha il suo senso, l’amore no. Posso capire il contatto fisico, siamo umani, è ovvio desiderare di essere soddisfatti ma l’amore? No non riesco a capirci molto. Ma questo non mi impedisce di essere in grado di dare buoni consigli anche in un campo di cui non so nulla. Logica e intelletto aiutano a capire l’impossibile.
Sento il campanello della porta suonare e vado ad aprire tranquilla- si?
-Buongiorno dottoressa
-Umanos- sorrido- vieni entra pure
Lui sorride e si accomoda nel mio studio- non so perché ma questo posto porta alla memoria parecchi ricordi, la vedo da cinque anni vero?
-Direi di sì –sorrido io sedendomi sulla mia poltrona, ho ventidue anni ormai, il mio corpo si è sviluppato ormai in quello di una donna e molti dei miei pazienti fanno pensieri sul chiedermi di uscire ma per mia fortuna gli servo fin troppo come dottoressa per essere una loro fidanzata o l’avventura di una notte- allora di che mi vuoi parlare oggi
-Dunque…ieri…
Il mio ruolo non è diverso dal loro, io aiuto le menti di centinaia di pazienti al giorno, ascolto centinaia di voci…eroi…
-Ci vediamo la prossima settimana Umanos
-Arrivederci
Cattivi…
-Bentornato Electron –dico guardando il biondo dagli occhi gialli- non avevi detto che era inutile?
-Beh…forse- dice lui- forse servono…
Sorrido e lo faccio accomodare- allora vuoi parlarmi del tuo nuovo piano per dominare il mondo?
-Questo funzionerà te lo prometto…allora per iniziare…
Mercenari…
-Buongiorno Fallon- dico guardando il ragazzo completamente vestito di nero, dalla pelle scura con occhiali scuri e i capelli rasai
Lui mi fa un segno con la testa e si accomoda. Mi siedo davanti a lui- oggi sei qui…per un caso che non ti piace?
Lui annuisce ancora “è un nuovo cliente che mi chiede un omicidio…non credo di poter uccidere una bambina…”
-Una bambina eh? –chiedo io
Lui annuisce ancora.
-Ok…perché non cominciamo dall’inizio? Che tipo di incarico è?
Lui prende fiato- ecco…
****
In molti come Fallon hanno…difficoltà a dire ciò che pensano…e uso il mio potere per farli parlare e aiutarli. Altri non smettono di parlare più e spesso trovano da soli la risposta. Altri…
-Buongiorno dottoressa splendore- dice entrando il biondo dagli occhi blu, l’eroe Nillow
-Buongiorno Nillow –dico io cercando di rimanere professionale
“Cazzo quella camicetta mostra un seno da sballo”
Altri…erano più interessati al mio fisico che alla mia mente…
Alla fin fine però non è un problema. Posso risolvere qualsivoglia problema di un eroe o cattivo o mercenario. Infondo se avessi potuto farlo fin da quando ero piccola loro due…
Nessuno sa che ho dei poteri, pensano tutti che io sia una semplice umana con un buon intuito. In realtà ho più poteri di ciò che mi servono, questo accade se sei figli di genitori con parecchi poteri e cresci in un mondo dove questi sono la normalità, specie se il tuo primo potere è quello di copiare ogni altro potere di qualsiasi eroe, cattivo, mercenario o chi per lui che incontri…
***
Un’altra lunga giornata di sedute. Mi stiracchio uscendo dal mio studio accompagnata da Electron, che devo dire è il mio preferito tra i miei più vecchi pazienti cattivi.
-Stanca? –chiede lui
-Ventisette pazienti di fila mio caro- dico io tranquilla prendendo la giacca- ora vai a fare il tuo famoso piano?
-Stavolta conquisterò il mondo- promette lui
Gli sorrido- in caso contrario sarò qui per te
Lui si sistema la giacca nera- ti accompagno a casa?
Lo guardo per un paio di minuti
-Solo come paziente e terapista, lo prometto –dice lui
Scuoto la testa divertita- va bene futuro dominatore del mondo
Lui sorride, i sui occhi sembrano elettrici cosa che, visto il suo potere, non mi stupirebbe. Si passa una mano tra i capelli d’oro e mi offre un braccio- a piedi?
-Camminare fa bene- dico io con un sorriso- ed è una bella giornata oggi
Una volta avevo la casa e il mio studio in un unico luogo ma dopo il terzo attacco del governo a casa per i segreti dei miei clienti ho deciso di cambiare indirizzo dell’edificio in cui vedo i miei clienti e di spostarmi nella mia casa di infanzia. Gli eroi, mercenari e criminali che sanno dove vivo sono contabili sulle dita di una mano e sono miei clienti da anni come Umanos o Electron o Fallon. Per tenermi al sicuro ogni tanto uno di loro mi accompagna a casa o mi segue da lontano per essere sicuro che nessuno si avvicini per farmi male.
Non posso dire che la cosa mi dispiaccia, sono sempre gentili e hanno il mio interesse a cuore, infondo senza di me loro tornerebbero nello stato di degrado di prima dove dovrebbero mantenere la facciata di una vita perfetta anche se hanno problemi e insicurezze.
-Sai delle volte mi stupisce- dice lui guardandomi
-Cosa? –chiedo io con calma
-Nel tuo studio ho visto molti eroi e criminali, arci-nemici da anni, parlare come se nulla fosse senza il minimo senso di ostilità- dice Electron
Io sorrido- il mio studio è una zona grigia, entrati nel mio studio non siete criminali, eroi o mercenari, siete esseri viventi con problemi e che cercano un consiglio. In quel momento non siete nemesi ma siete semplici pazienti dello stesso terapista
-Non credo di capire- ammette lui
-Mettiamo il caso che tu abbia perso moglie e figli anni fa in un incidente- dico io- e il tuo nemico numero uno ha perso di recente moglie e figli per un simile incidente…lo derideresti?
-Certo che no- dice lui- so cosa prova e…-lui si illumina- è perché sappiamo che siamo tutti lì per problemi vero?
Io annuisco- in quel momento non pensi alla battaglia della settimana scorsa o alla lotta che farai dopodomani, pensi a “oh anche lui ha qualche problema come me” sai in quel momento che non siete così diversi e questo spesso li porta a parlare. Sai ho scoperto che molti eroi e cattivi si sono trovati così bene tra di loro mentre aspettavano nel mio studio che alcuni hanno sviluppato un’amicizia nelle loro identità segrete
Lui ride- giusto di giorno amici del cuore e di notte ad ammazzarci a vicenda…
Io alzo le spalle- gli umani sono volubili. Un giorno puoi odiare a morte una persona, il giorno dopo la puoi amare
Lui annuisce- non capirò mai però perché hai deciso di farlo
-Cosa? –chiedo io arrivando nel giardino di casa mia
-Perché vuoi aiutarci? –chiede lui- eroi posso capire, mercenari…circa…ma noi cattivi?
Io sorrido piano- diciamo che se io avessi avuto il potere di migliorare le cose molti eroi, cattivi e mercenari sarebbero ancora vivi oggi…ti stupirebbe sapere quanti si tolgano la vita o finiscano con l’autodistruggersi perché nessuno da loro un minimo di sostegno…- chiudo gli occhi calmandomi un secondo- grazie per avermi riportato a casa Electron
-È sempre un piacere- sorride lui- e Ivy?
-Sì? –chiedo prima di rientrare
-Ciò che fai per noi è la più grande delle nostre fortune. Sono sicuro che qualsiasi cosa tu abbia passato ti segue ancora come un’ombra ma…ricordati che non siamo gli unici che possono chiedere aiuto- mi dice lui
Io gli sorrido piano- non posso esattamente andare da un terapista no?
Lui annuisce- puoi sempre parlare con un gruppo di buoni amici…credo tu ne abbia oltre mille nella tua agenda che sarebbero lieti di uscire con te in uno dei tuoi giorni liberi e parlare…io lo sarei
-Non sarebbe professionale- dico io con un sorriso
-Sono un cattivo principessa, non seguo mai le regole- mi dice lui baciandomi la mano- ci vediamo dopodomani
Io sorrido rientrando in casa. Non posso sviluppare sentimenti per un paziente…ma è dura non svilupparne quando sono così con me…





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