Capitolo 23: Victory is mine
C’è da dire che Alexandra era diventata, dopo l’accordo con
Ace, leggermente instabile.
Era ovviamente ancora perfetta come sovrana e non commetteva
errori…
Tuttavia…
Era molto più aggressiva nelle guerre e la cosa risultò solo
nel renderla “Alexandra l’invincibile guerriera”.
La routine sarebbe andata così:
Ace presente a corte, Alexandra impegnata a coccolarselo e a
spendere tempo con lui quindi…regno in momentanea pace.
Ace in mare nella sua sete di sangue e nell’abbattere altre
navi, pareva di fatto averci preso gusto null’uccidere per Alexandra, in molti
pensavano anche che i due andassero così d’accordo anche per quello, e nel
mentre Alexandra conquistava un regno o due, dipendeva molto da quanto ci
metteva Ace nel suo viaggio.
Solitamente i viaggi in mare di Ace duravano due o tre
settimane massimo, l’uomo desiderava sempre più spesso avere “Sua moglie” nel
suo letto in maniera permanente ma era anche contento di avere questi periodi
di attesa.
Alexandra aveva le stesse emozioni verso Ace e di fatto i
due avevano preso i periodi in cui erano lontano per fare qualcosa che potrebbe
essere definito “corteggiarsi”.
Le lettere che si scambiavano erano tutto eccetto semplici
lettere di puro lavoro. Erano lettere che parlavano in maniera molto informale
di ciò che succedeva, com’era la loro giornata, chi avevano ucciso o sconfitto
quel giorno e soprattutto una cosa…
Quanto mancasse la presenza dell’altro a loro.
Ace spesso le scriveva come avrebbe voluto viaggiare con lei
per i mari e mostrarle la sua vita.
Alexandra scriveva come gli mancasse la sua presenza e il
suo tocco.
Ace le scriveva come avrebbe voluto averla nel suo letto
sulla nave, la sua voce e il suo sorriso.
Alexandra gli scriveva come avrebbe voluto poterlo avere al
suo fianco durante i periodi di insicurezza, quanto i suoi baci le mancassero e
quando avrebbe voluto sentire la sua risata.
Durante una delle loro notti insieme Ace aveva notato una
cosa che gli diede ai nervi. La primissima e forse unica volta che Ace provò
seriamente rabbia per qualcosa con Alexandra.
L’anello di Alexander.
Quando insieme Alexandra toglieva l’anello e lo metteva
lontano dalla vista ma quando uscivano dalla camera da letto lo rimetteva.
Mentre si stavano rivestendo una volta Ace la notò
rimetterselo, lui era ancora a petto nudo e aveva solo i boxer mentre lei aveva
già la sottoveste addosso. In quel momento Ace si alzò di scatto e le bloccò il
polso bloccandola contro il mobile.
-Ace?
-Non sei sposata- disse lui
Lei annuì.
-Non hai un fiancé
Lei annuì di nuovo.
-Perché diavolo indossi un anello?! –chiese lui facendola
girare per guardarla negli occhi
Lei lo guardò confusa- è un anello che mi ha dato mio padre
il giorno in cui ho preso il trono…
Ace strinse in un pugno la mano libera- quel bastardo ti ha
dato un anello?
Alexandra lo guardò confusa- è di famiglia…è un anello che
passa da re a re…
Lui sospirò e la tirò in un bacio molto più che possessivo
spingendola sul mobile e infilandosi tra le sue gambe
-Ace…
Lui le morse piano il lobo dell’orecchio facendola gemere-
quell’anello sparirà la prossima volta che ci vedremo
-Perché? –chiese lei
-Perché io sono l’unico uomo che ha diritto di darti un
anello su quel dito- rispose lui
Lei divenne rossa- ok…
Lui sorrise baciandola di nuovo- sei solo mia
Lei sorrise- lo spero bene…mi sa che dovremo rimuovere di
nuovo quelli…- disse sfiorando il bordo dei suoi boxer
Lui sorrise baciandole il collo- oh tranquilla. Ora rimuoviamo
tutto e torniamo a letto…
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