Capitolo 15: I need a bad
guy…
-Non potete chiedermi questo! –urlò Saph al telefono
“Siamo i tuoi genitori. Possiamo chiederti questo e altro
Sapphire” rispose la madre
-Dopo ciò che mi ha fatto!? –chiese Saph
“Sono solo piccole incomprensioni” disse la madre
-MI HA AGGREDITA! –urlò Saph
“Non alzare la voce con me Sapphire” la avvisò la madre
-Mi frego di te! Ti rendi conto che mi ha aggredita con una
fottutissima PISTOLA! –urlò lei
“Sapphire sono sicura ci sia una ragione per ciò…sarà un
malinteso” disse la donna
-Come il fatto che mi volessero stuprare? –chiese lei sempre
più furiosa
“Max ti ama Sapphire. Non farebbe mai nulla per ferirti”
disse la donna
-Non posso crederci. Tua figlia ha rischiato di morire per
mano sua e tu ancora sei convinta che lui…- Saph si zittì- ti odio.
“Sapphire…”
-Ti odio con tutto il cuore Megan. Sei sempre stata
interessata a tutto eccetto essere mia madre. Tu e Erik potete andarvi a far
fottere. Non voglio avere mai più a che fare con voi se è questo ciò che
pensate di sostenere
“Sapphire non osare…” la donna fu zittita da Saph che chiuse
la chiamata.
Saph sospirò chiudendo gli occhi.
-Tutto bene? –chiese Hunter facendola saltare.
-Da quanto sei lì? –chiese lei
-Un paio di ore- rispose lui
Lei chiuse gli occhi e Hunter le fu subito al fianco- li
odio…li odio…
Hunter la strinse piano- vuoi tornare a vivere da me?
-Così divento un peso per te però- disse lei
Lui sorrise- ma va, sarò lieto di averti intorno
-E ai tuoi che diciamo? –chiese lei in lacrime
Hunter le baciò la fronte- la verità, che i tuoi stanno per
forzare i ragazzi nella tua vita un’altra volta
Saph lo guardò e si accoccolò al suo petto- grazie…
Lui sorrise- hey io sono il cattivo qui. Sto per rapirti da
casa
Lei sorrise togliendosi le lacrime dagli occhi- mi sa che ho
bisogno di un cattivo ragazzo allora…
***
-Mamma può tornare a vivere da noi Saph? –chiese Hunter al
telefono
-Certo caro –disse la donna- ma perché?
-Papà è con te? –chiese lui
La donna mise in vivavoce- si sono qui, stavamo parlando dei
ragazzi che l’hanno aggredita, c’è una possibilità che escano se i suoi non
fanno denuncia…
-Non la faranno –disse Hunter- sono con Saph ora, siete in
vivavoce. Sto cercando di farla smettere di piangere. I suoi vogliono che i
quattro tornino nella sua vita, l’hanno sgridata anche per aver chiamato la
polizia su di loro e dicono che dovrebbe andare in centrare a ritirare le
accuse.
-Cosa!? –chiese furioso l’uomo- Hunter va immediatamente con
Sapphire a casa di lei, prendete tutte le sue cose e andate o casa mia o a
quella di tua madre. Non possiamo sapere cosa le faranno se sta con gente del
genere.
-Ho anche paura che la possano drogare- disse Hunter
-Drogare? –chiese la madre- sono accuse serie…come…
-Saph è entrata sulle spese della carta di credito dei suoi-
disse Hunter facendo la foto al foglio in questione- hanno comprato molte
pillole per aumentare le possibilità di rimanere incinta e sonniferi. Vi ho
mandato la foto.
-Oh no…- disse la donna probabilmente ricevendo la foto e
guardandola
-Hunter va immediatamente con Saph, non la lasciare sola
nemmeno un secondo e non toccate nessun cibo da casa sua. Chiamo i genitori di
William e li faccio andare con voi. Qualsiasi cosa succeda, portala fuori da
quella casa- disse il padre
-Saph ha paura che mi provino ad accusare di rapimento-
disse Hunter, preoccupato da quanto Sapphire era zitta in quel momento. La carta
di credito era stata un’idea di Hunter da controllare per sapere dove si
trovavano i suoi. Quando hanno visto le pillole comprate Saph era sbiancata e
Hunter era sul punto di prendere una pistola e levarli di torno per sempre.
-Ci provino. Sono il miglior avvocato della nazione- disse
il padre- e abbiamo prove e dichiarazioni per farli accusare di così tante cose
che non usciranno prima di altri ottanta anni.
-Che intendi? –chiese Hunter
-Sulle riprese…non dovrei parlarne- disse l’uomo- ah al
diavolo. Sulle riprese delle telecamere si vedono i due rientrare spesso
ricoperti di sangue e parlano spesso di come sia stato difficile ripulire il
lavoro. Non sono gente per bene. Porta la ragazza al sicuro.
-I genitori di William sono per strada- li avvisò la donna
-Grazie- disse Saph piano- per tutto
-Non ti preoccupare cara- disse la donna- cerca di star tranquilla.
Chiama i tuoi amici Hunter, il prima vi sbrigate il prima sarete al sicuro.
Ciò che nessuno poteva sapere era però che Sapphire nel suo
silenzio stava progettando come vendicarsi una volta per tutte dei suoi “genitori”
e dei suoi ex-amici. Fatto però era che…stava iniziando a pensare che la sua
lista doveva essere allungata a tutti i membri dell’agenzia dei suoi perché loro
erano anche responsabili della cosa visto che sapevano e mai avevano mosso un
dito.
-Andiamo Saph? –chiese Hunter guardandola
Lei sorrise- sono davvero fortunata ad averti nella mia vita
Hunter
Lui le diede un bacio sulla fronte, anche se desiderava
baciarla per davvero ma non gli pareva il caso di approfittarsi del fatto che
lei fosse così debole in quel momento- sono e sarò sempre al tuo fianco Saph. Gli
altri ci aspettano lì
Lei annuì- portiamo via ogni mia traccia da casa. Per ora sono
in riunione, dobbiamo sbrigarci prima che tornino.
Lui annuì- ma perché quelle pillole?
-Perché sarei stata costretta a sposare Max se mi avesse
messo incinta- rispose Saph
Hunter sorrise- oh…allora se ti metto incinta io mi sposi?
Lei rise- che bella proposta di nozze
-Ci provo- sorrise lui per poi stringerla- la prossima volta
glielo taglio, poi vediamo come si farà a riprodurre lo stronzo. Anzi li
ammazzo direttamente
Saph sorrise dandogli un bacio sulla guancia- grazie di
esserci Hunter
Lui sorrise- siamo una famiglia piccola.
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