WitchandAngel : Capitolo 16: I like strong man

Capitolo 16: I like strong man




Capitolo 16: I like strong man

Alexandra era una donna dal coraggio indiscusso. Non temeva le superstizioni popolari o di andare incontro alla morte stessa e questo venne sottolineato in un particolare episodio accaduto durante il viaggio di ritorno alla capitale dopo la sua prima vittoria. Alexandra fermò la carrozza tre volte in totale quel giorno. La prima volta fu per raccogliere degli strani fiori e con alcuni di quelli raccolti fece un mazzo. Alla domanda posta da una guardia a cosa servissero lei rispose con un semplice sorriso dicendo che sentiva che era meglio avere quei fiori a portata di mano.
La seconda volta la fece fermare nel mezzo di una strada.
-Sua maestà? –chiese Nightmare
Alexandra era scesa con calma e nemmeno un secondo dopo una donna emerse dalla foresta.
-Oh my…buongiorno signorina- disse la vecchietta.
La donna era una vecchietta ricurva dai capelli bianchi e occhi semichiusi, aveva molte rughe e l’aspetto di qualcuno che non proveniva da una famiglia ricca.
-Buongiorno madame, posso offrirle un passaggio?
-Maestà…- iniziò una guardia bloccato da Nightmare
-Se l’imperatrice vuole ciò l’imperatrice può –rispose lui
La vecchietta rise piano- siete molto gentile signorina, ma va davvero bene?
Alexandra annuì con estrema tranquillità- certo
-Allora accetto volentieri- disse la vecchia
Alexandra la fece sedere al suo fianco nella sua carrozza, oltre alle due c’era anche Nightmare.
-Come ti chiami signorina? –chiese la vecchia cercando qualcosa nelle sue tasche
-Il mio nome è Alexandra madame, lei come si chiama? –chiese Alexandra con estremo rispetto.
Una cosa che emerse molto velocemente era il rispetto che Alexandra aveva per i più grandi di età, non guardava mai dall’alto chi aveva più esperienza di lei e la cosa la portò presto a grandi vittorie.
-Io sono Pamela- disse la vecchietta- posso leggerti le carte signorina?
Alexandra annuì- le so leggere anch’io ma fa sempre piacere avere qualcuno con più esperienza a leggerle
La donna ridacchiò sistemando le carte- hai molto rispetto regina Alexandra Elizabeth Catherine
Nightmare si irrigidì ma si tenne calmo, Alexandra aveva tutto sotto controllo. La carrozza e i cavalli si muovevano piano per i boschi
Alexandra sorrise- siete una strega vero madame?
-Oh hai buon occhio mia cara- sorrise la donna
Alexandra sorrise tranquilla- così dicono
La donna la guardò- sa che c’è un killer in questi boschi? Un uomo senza volto che attacca ogni essere che attraversa senza permesso…
-Speriamo di ottenere il permesso allora –sorrise Alexandra
-Ecco la mia predizione è questa…porta un mazzo di fiori sulla mia tomba e tornerai a casa sana e salva senza aver perso un singolo uomo- sorrise la donna
Alexandra annuì- lo farò
La donna ridacchiò iniziando a svanire di fronte all’intero esercito visto che la carrozza aveva finestre molto larghe- avevo ragione a puntare su di te mia cara…
I cavalli si bloccarono di colpo e i soldati iniziarono a entrare in panico, quella era la terza fermata che Alexandra fece.
Alexandra fermò la carrozza e scese piano con il mazzo che aveva creato in mano- aspettatemi qui.
Nightmare esitò- un urlo e sarò al vostro fianco
Lei sorrise- non sono debole come sembro…starò bene
Alexandra percorse piano un sentiero finché non arrivò in un cerchio privo di alberi dove al centro vi era una pietra con su scritto in una maniera molto infantile il nome “Pamela” e delle date risalenti ad almeno due decenni prima.
Alexandra si abbassò e posò il mazzo di fiori sulla tomba, ignorando gli occhi che sentiva puntati su di lei- come promesso
Sentì due mani sulle spalle e un sussurro dirle “prenditi cura del mio bambino”.
Solo allora Alexandra guardò verso il bosco la figura che la stava fissando. L’uomo era alto sui due metri, molto muscoloso e indossava vestiti ricoperti di polvere e fogliame, aveva una maschera bianca che gli copriva tutto il volto e gli occhi della maschera erano neri. I capelli dell’uomo erano lunghi e neri e in mano aveva un grosso machete. I piedi fecero tremare tutto intorno a ogni passo con i suoi scarponi.
-Sei Jason per caso? –chiese Alexandra non mostrando il minimo tremore
L’uomo si bloccò nei suoi passi e annuì.
-Il mio nome è Alexandra, tua madre mi ha chiesto di prendermi cura di te- disse lei
L’uomo si avvicinò piano e si sfilò la maschera, rivelando il suo volto…privo di volto. Gli occhi non c’erano eppure sembrava in grado di vedere, il naso era assente e l’unica cosa presente era un grosso taglio che fungeva da bocca da cui denti aguzzi potevano essere visti.
Alexandra non tremò o mostrò segno di aver paura e lo guardò con estrema calma- vuoi venire con me a casa Jason?
L’uomo si mise la maschera e lasciò cadere il machete- no…paura?
Alexandra scosse la testa- non ho paura di te
Quando Alexandra emerse dalla boscaglia fu subito visibile l’uomo di due metri armato di machete dietro di lei e i soldati puntarono le armi
-Calmi- disse Alexandra- non ci farà male, lui è un nuovo membro delle mie guardie
Nightmare guardò Jason- la maschera?
-Jason? –chiese Alexandra
Jason rimosse la maschera rivelando la sua assenza di volto- no volto
Nightmare annuì, rimanendo stranamente tranquillo rispetto a chiunque tra i soldati- vuoi proteggere la nostra imperatrice?
Jason annuì rimettendo la maschera
-Bene, allora andiamo, siamo già in ritardo per tornare a palazzo e Charlotte avrà la mia testa se continuiamo a tardare mia imperatrice- disse Nightmare
Alexandra annuì- andiamo, Jason vuoi viaggiare con me nella carrozza?
Lui scosse la testa e fischiò. Un grosso animale apparve dalla boscaglia, era qualcosa di simile a un leone di montagna ma nessuno avrebbe giurato su cos’era- amico. Lui mio.
Alexandra annuì- bene…possiamo andare.
Charlotte non batté ciglio quando vide Jason senza maschera e lo rimproverò per essere così coperto di polvere in presenza di Alexandra, forzandolo ad andarsi a lavare. Da quel giorno Jason entrò nella cerchia personale della regina e avrebbe difeso la regina senza problemi, subendo ferite che per altri sarebbero state mortali ma per lui erano un semplice graffio.
Jason non era molto intelligente ma capiva al volo cosa Alexandra gli chiedesse e a parte lei, riconosceva solo Charlotte, Mia, che aveva preso in simpatia il gigante quando lui l’aveva presa sulle sue spalle e le aveva fatto fare un giro del castello così, e Nightmare. Gli altri erano tutti gli stessi per lui. Da notare è che nessuno della famiglia reale vide mai il volto di Jason e chi lo vide…beh non visse per raccontare la cosa.


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