Capitolo 3: This is so
sweet of you…
Leonhardt era qualcuno che non poteva passare inosservato
quando entrava in una stanza. Era un figlio illegittimo ma era impossibile non
vedere in lui l’Imperatore.
Non vi era uniforme all’Accademia, ognuno poteva indossare
ciò che voleva. Ciò aveva portato a molte “gare” per essere il migliore tra gli
studenti. Nessuno batteva però lo stile di Leonhardt.
Un completo nero, da nobile, gilet grigio con camicia bianca
e cravatta rosso sangue, gemelli di rubino e fazzoletto rosso nella tasca. Capelli
sempre in ordine e scarpe di pelle nere. Le mani erano sempre coperte da guanti
neri. La cintura che portava in vita era in pelle e aveva una fibbia in oro che
portava attenzione al fatto che non era poco…dotato. Portava un orologio da
taschino in oro nella tasca della giacca e non mancava mai di fascino.
Un adone alto sui due metri, alto e atletico, dal viso
affascinante e maturo. Ricco da far schifo e con un titolo nobiliare proprio
che nessuno poteva ignorare anche volendolo. Era qualcuno che nessuno osava
ignorare e che in molti volevano usare per connessioni o avere come marito.
E questo adone aveva messo gli occhi sull’unica lady che
nessuno osava corteggiare, Lady Flamel. Quel giorno la bella bionda dagli occhi
rossi indossava un vestito di un celeste chiaro per abbinarlo alla collana che
portava. Quello era chiaro segno che la corte Leonhardt era stata accettata.
Leonhardt non aveva avuto molto contatto con lei oltre
averle dato il secondo regalo ma Angelica lo capiva, dopotutto sapeva quanto
suo padre era impegnato come Arciduca e oltre quello essere uno studente e il
fratello dell’Imperatore…capiva e sapeva bene quanto lavoro il giovane avesse
da fare.
Leonhardt entrò nella sala da tea con una seconda scatola in
mano, anch’essa nera. Subito l’attenzione di tutti passò su Angelica e come
previsto il gentiluomo si mosse verso di lei che stavolta lo stava osservando
con speranza. Proprio per questa sua distrazione non notò che le lady che di
norma la prendevano in giro erano stranamente…confuse.
Leonhardt le fece un baciamano- come sta my lady?
-Bene, lei Lord Leon? –chiese lei leggermente rossa
Angelica venerava suo padre e un ragazzo come Leonhardt le
ricordava suo padre. Ad essere sincera lei conosceva Leon da prima, di vista. Ricordava
di averlo visto allenarsi con il padre e sapeva che tipo era da quando era più
piccolo. Lo ammirava ed era davvero felice della corte. Inoltre visto che suo
padre non si era intromesso era ovvio che supportasse la cosa.
-Bene- sorrise lui porgendole la scatolina- spero possa
piacerle…
Angelica arrossì aprendo la scatolina- oh dei…
Il regalo scelto questo giro era un braccialetto di oro
bianco dalle fine incisioni con parecchi diamantini incastonati lungo le
incisioni e con un totale di tredici diamanti verdi a decorarlo. Il bracciale
era delicato e poco pesante ma valeva lo stipendio di un ministro…per
ventiquattro anni di lavoro…con straordinari…sentite doveva pur vincere
l’approvazione del suocero!
-Lord Leon è stupendo –disse lei felicissima del dono,
ignara del prezzo.
Lui sorrise mettendoglielo al polso- non è tanto stupendo quanto
la lady che lo porta temo…
Lei divenne rossa- Lord Leon…
-Arciduca! –chiamò la protagonista infuriata fece per
continuare quando una lady che di norma prendeva di mira Angelica si alzò e…
****
-Sono a casa- disse Angelica chiaramente furiosa
-Che è successo? –chiese il padre notandolo- Lord Leon…
-Cosa? Oh no non lui papà, anzi il poverino! –disse Angelica
chiaramente frustata
L’arciduca alzò un sopracciglio- che è successo?
-Beh lord Leon mi ha regalato questo bracciale- disse
Angelica mostrandolo contenta- stavamo parlando quando alcune lady hanno
iniziato…hanno iniziato…
-Hanno iniziato? –chiese lui
-A spogliarsi! Ti rendi conto!? Per sedurre il mio
corteggiatore! –disse lei furiosa- oh e il povero Lord Leon che si preoccupava
per me nel mentre…certe donne non hanno pudore! Ah ma non lascerò loro
rovinarmi la giornata!
L’Arciduca guardò la figli confusa salire di corsa e guardò
poi la sua maid personale- che è successo esattamente?
Lei alzò le spalle e diede una lettera- da lord Leon, ha
detto di consegnarla, inoltre quel bracciale costa lo stipendio di un ministro…per
ventiquattro anni di lavoro…con straordinari…vado da lady Angelica…
L’Arciduca guardò la donna e aprì la lettera prima di
scoppiare a ridere.
-Lord?
- “Voglio vedere come rideranno di tua figlia quando non
avranno una posizione sociale migliore di una puttana di strada. Dovrebbe essere
un buon avvertimento no?” non è capitato a caso –rise l’arciduca capendo cosa
aveva fatto- ci sono droghe allucinogene…ah quel moccioso ci sa fare!
Il maggiordomo e i servi presenti si guardarono. Eravamo certi
che questo non fosse figlio suo vero?
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