Capitolo 3: So cute…
-Vado a lavoro –disse Bellrose stranita di poterlo dire, erano
anni che non aveva qualcuno che viveva con lei dopotutto.
Rex sorrise- buona giornata, non stancarti troppo
Lei si bloccò a guardarlo e sorrise- posso avere un bacio
prima che vado?
Lui divenne rosso ma annuì dandole un bacio- buona giornata…
Lei sorrise- buona giornata…
Quando Bellrose uscì di casa, Rex si lasciò cadere a terra e
si nascose il viso tra le mani rosso come non mai.
-L’ho baciata…l’ho davvero baciata…
Intanto che Rex si calmava dall’imbarazzo, Bellrose stava
guidando a lavoro.
Mentre l’autista la portava stava gironzolando sul cellulare
e aveva in qualche modo aperto, casualmente ovviamente, un catalogo di roba per
maschi online e stava ora cercando qualcosa da regalare a Rex.
Se doveva fargli da Sugar Mamy tanto vale farlo per bene.
Era così difficile fare la Sugar mamy…
Se eri un Sugar Daddy era facile viziare la propria sugar
baby.
Le donne bastava dar loro vestiti, gioielli, scarpe e simili…
Ma a un maschio era più difficile dannazione!
Vesti della sua taglia…beh quello sì…
-Uh questa è carina…- mormorò comprando l’ennesima t-shirt e
jeans
Alla fine comprò abbastanza da spendere qualche zero…
Passò poi a profumi e simili.
-Non credo si faccia la barba… -mormorò ricordando quanto
giovane era
Sorrise divertita.
Perché sembrava di avere più un pet che un ragazzo?
Fece per posare il cellulare quando vide una pubblicità di
una chitarra.
-Suonava la chitarra giusto? Uhm…
***
Rex posò la scopa soddisfatto.
Se doveva vivere lì tanto valeva che aiutasse in casa no? Era
contento della nuova abitazione e non capiva perché aveva così tante stanze
vuote o non usate.
Aveva l’opzione di prendersi una camera singola ma Bellrose
aveva obbiettato.
“Se siamo fidanzati condividiamo la camera ovviamente”
Ritornò rosso ripensandoci.
Come era diventato così fortunato?
Sentì suonare e guardò il telefonino.
“Queen”
Divenne rosso- pronto?
-Sono io- disse Bellrose- ho ordinato un paio di cose per te,
nulla di eccessivo tranquillo, spero ti piacciano, se non entrano cambiamo la
taglia senza problema. Potrei far tardi per pranzo quindi mi sono permessa di
farti portare qualcosa a casa
-Oh…ehm…grazie- disse lui rosso
Lei sorrise- sono la tua sugar mamy tesoro, è mio dovere…a
dopo…
Lui annuì rosso- a dopo…
Chiuse la chiamata e si fece cadere sul divano rosso e al
settimo cielo. Non si calmò per un’ora buona quando sentì bussare. La calma
passò molto in fretta all’arrivo di venti scatole di vari negozi di varie cose
e parecchia altra roba, oltre al suo pranzo ovviamente.
-…
Mentalmente prese nota che la sua fidanzata non aveva un
senso di cosa fosse “un paio”.
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