Capitolo 4: Alone…
Stephan sorrise guardandola sotto di sé- uhm…niente male la
vista
-Hai ancora energie…? –chiese lei affannata
-Sono un generale militare, ho più energie di ciò che credi…ma
a giudicare da qui sotto non sembrerebbe una cosa negativa per te…
Lei divenne rossa- idiota
Lui ridacchiò- quindi…l’Imperatrice?
-Pensa che la stia aiutando a farti fuori –disse lei
riprendendo fiato sotto di lui
Lui la guardò dispiaciuto- mi spiace…se non fosse per me
eviteresti di dover fare il doppio gioco
-Per te farei anche di peggio –sorrise lei guardandolo
dolcemente
Era vero.
Isabelle si sentiva tremendamente colpevole nei confronti di
Stephan.
Per questo motivo aveva deciso che l’avrebbe messo su quel
trono, tanto la sua famiglia era lui ora.
Per quanto amasse sua zia…non poteva dimenticare che era
causa di parecchio dolore.
I suoi cugini erano…indifferenti per lei.
Onestamente non aveva nessun tipo di relazione con loro.
I suoi…meh
Madre e padre erano…distanti.
Non ricordava molto perché non erano mesi che non li vedeva
ma anni però ricordava ciò che le serviva per decidere.
Erano assenti.
SEMPRE assenti.
Erano famiglia reale quindi impegnati.
Padre Primo Ministro.
Madre principessa.
Lei…futura schiava di marito X.
Li vedeva solo per cerimonie, feste e simili obbligatori.
Se non fosse stato evento con nobili i suoi compleanni
sarebbero stati solitari.
Non che non lo fossero ora che ci pensava…
-Tutto bene? –chiese lui notandola inscurirsi in volto
-Si…
-Tesoro?
-Stavo solo pensando ai miei- disse lei sospirando
Lui la guardò- non…credo di averli mai incontrati ora che ci
penso…erano alle nozze?
Lei scosse la testa- no
-…
-Stephan? –chiese lei che venne tirata a sedere e stretta in
un abbraccio
-Non pensarci, ora sei mia famiglia non loro –disse lui
Lei capì e lo strinse- grazie…
Dopo averla calmata la tirò tra le sue braccia per
chiacchierare.
-Mesi? –chiese lui
Lei annuì- se escludo le nozze, ho visto i miei la prima
volta in…forse otto mesi quando mi hanno comunicato che mi sarei sposata in due
settimane…
-…
-Poi sono spariti al solito e apparsi per spedirmi il giorno
delle nozze via. Dopo…né visti né sentiti –disse lei
-Se divento Imperatore, rado al suolo quel cazzo di palazzo-
mormorò lui baciandola
Lei sorrise- grazie tesoro…
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