Capitolo 22: Well, war is
it then…
Una cosa che si notò subito era che Leon non accettava
nessun tipo di pressione in nulla. Era qualcuno che aveva la spina dorsale di
dire NO anche se vi erano rischi dietro questa sua decisione. Era molto più
feroce di suo padre e sicuramente più abile di Alexander.
-Sua maestà non vorrà mica che si crei una guerra
altrimenti- sorrise l’emissario del regno vicino.
Un giovane Imperatore alle prime armi a comando doveva
temere la guerra più di tutto no? Per quello vi erano state quelle proposte. La
proposta di uno dei regni più potenti, militarmente parlando, della zona stava
proponendo la propria principessa, che si era portato dietro in quel momento
per sedurre Leon, aveva mosso la prima mossa.
-Quindi ciò che chiedete è che io sposi le vostre
“principesse” come mie concubine? –chiese Leon mentre Angelica al suo fianco
era calma in apparenza e in vena di sangue.
Mai quanto papà Flamel ma dettagli, persino Raven,
Alexander, Sarah e il fantasma di Noir erano tutto eccetto calmi.
Ma non potevano intervenire, la scelta era solo di Leon.
-Come imperatrice- corresse l’emissario- le altre sono di inferiore
potere quindi potranno essere da Regina a concubina.
-E la mia Fiancé? –chiese Leon mentre la sua mano guantata
era poggiata con compostezza sul proprio grembo mentre una gamba era
accavallata sull’altra. I suoi occhi rossi rilucevano quando guardava gli altri
e ciò aveva portato velocemente a creare una paura costante per lui da parte
degli altri. Era un predatore sul trono. Era decisamente un killer che stava
giocando con la sua vittima…
-Può diventare una concubina…- disse uno degli emissari
Jonathan venne fermato da Sarah e Raven prima che potesse
intervenire e uccidere tutti.
-Altrimenti? –chiese Leon calmo e composto
-Ci saranno incomprensioni…- sorrise uno degli emissari
-Ergo mi dichiarerete guerra? Che classe- rise Leon facendo
gesto al proprio maggiordomo di avvicinarsi
-Si Sire? –chiese lui
Leon sorrise- portami i documenti, visto che sono così
vogliosi risolviamo subito la situazione…
Angelica strinse i pugni così come molti mentre le
principesse e gli emissari sorridevano.
-Che documenti vuole sire? –chiese l’uomo attento al
carattere di Leon
-Ma non è forse ovvio? –chiese Leon- di dichiarazione di
guerra
Quelle parole gelarono tutti nella sala.
-Sire scherza…-provò un emissario- vero?
-Ovviamente…no –disse Leon- vi presentate nel mio impero e
vi comportate come il predatore…mi minacciate di guerra se non sposo le vostre
puttane, insultate la mia futura imperatrice…direi che ho più motivi per poter
dar inizio a un paio di guerre…
-Non sarà serio…
Leon sorrise guardandoli- forse non tutti lo sapete, ma
prima di essere Arciduca Leon e ora Imperatore Leonhardt ero noto come Walking
Nightmare…uccidere un gruppo di moscherini non è che un passatempo per me…è
stato un piacere
I volti pallidi degli emissari erano battuti solo da quelli
delle principesse che erano appena state insultate.
-Sire…- provò una- la prego…non…
-Le moine, gli occhi dolci, lo sguardo da vittima…aumentano
solo la mia sete di sangue- sorrise Leon
Nessuna di loro osò riprovare.
-E prima che chiediate- disse Leon- non ho problema ad avere
13 guerre in contemporanea…magari durerete più tempo delle ultime guerre che ho
avuto…magari una settimana per tutti dovrebbe bastare…
-Lei è folle! –urlò una delle principesse
Lui sorrise e mosse una mano. L’intera sala tremò e la donna
venne sollevata da qualcosa di invisibile.
Leon sorrise- solo perché sei donna non vuol dire che ho
problemi ad ucciderti…-la mollò e lei cadde a terra completamente priva di
fiato- vi darò due ore per levarvi dal mio territorio…dopo vi ucciderò sul
posto…
-Non può farlo… -disse un emissario
Leon sorrise- vuoi scommetterci?
Nessuno ci provò nemmeno e fu una corsa fuori dalla sala.
-Jonathan –disse Leon- quanto ci mettiamo a preparare i
soldati?
L’Arciduca sorrise avvicinandosi- mezz’ora
Leon sorrise- vedi di muoverli allora…ho voglia di fare un’espansione
dell’Impero.
-Leo non sarai serio…- disse Alexander sulla sua sedia a
rotelle- questa è…
-Scordi fratellone…chi tra noi ha vissuto più sul campo di
guerra che sulla politica…- disse Leon- inoltre…se adesso faccio guerra, in
futuro nessuno oserà andarmi contro…
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