Capitolo 14: I can be your
daydream or your worst nightmare
Isabelle guardò le maid portare l’Imperatrice svenuta nelle
sue camere e le seguì.
-Potete andare
-Ma lady…
-Lei è mia zia –disse Isabelle- starò al suo fianco, in
questo momento dovreste vedere di aiutare le mie cugine e mio cugino non
credete?
-Non vi è molto che noi possiamo fare
-Vero –disse Isabelle- ma state con occhi e orecchie aperte
così da poterle riferire tutto
-Come Lady Isabelle desidera- dissero le donne uscendo.
Isabelle guardò la donna pallida sul letto e scosse la
testa.
Si mosse verso la specchiera della camera. Tra i trucchi e
gioielli buttati ovunque in disordine, cosa che probabilmente indicava quanto
innervosita fosse quella mattina l’Imperatrice, Isabelle sapeva che vi era
qualcosa che doveva prendere.
Nella specchiera dell’Imperatrice vi erano una decina di
cassetti e porta gioie.
Aveva bisogno di una cosa da quel caos…
Aprì il primo cassetto e cercò all’interno.
-Collane, bracciali, spille…
Il secondo conteneva delle penne preziose.
Il terzo conteneva altri gioielli.
Il quarto conteneva delle spille, stranamente di basso
valore per gli standard della zia.
Il quinto delle lettere.
Il sesto altri gioielli.
Il settimo trucco.
L’ottavo trucco.
Il nono trucco.
Il decimo era chiuso a chiave.
-Uhm…
Prima di tutto le serviva controllare le lettere e trovare
la chiave.
-Conoscendola…
Si avvicinò alla dormente donna e le sfilò la collana- bingo
Come sempre la zia era iper-paranoica.
Aprì il decimo cassetto e trovò cinque cassetti interni che
potevano essere aperti solo tramite un lucchetto.
Riaprì il cassetto
delle spille e infilò una a caso nella forma di una delle scatoline, aprendola.
Come pensava, le spille erano chiavi. Dopotutto la zia
odiava spille di così “basso” valore.
Le lettere le avrebbe con calma valutate dopo, ora era
importante cercare cosa vi fossero nei cinque cassetti segreti.
Nel primo trovò una copia del libro per tradire. Onestamente
parlando, la cosa non la stupì per nulla, considerando il carattere della donna
era impossibile che stesse fedele.
Il libro era stato letto più di una volta e vi erano note e
imprecazioni su alcune parti. Probabilmente non era contenta dei risultati.
Dopo aver velocemente controllato il libro e trovato un
foglio di carta all’interno che prese, chiuse di nuovo il cassetto come prima.
Nel secondo trovò delle boccette con liquidi di vario
colore. Dalle etichette poteva vedere che variavano da afrodisiaci a veleno. A che
scopo? Non era tanto difficile immaginare l’uso…
Nel terzo trovò dei gioielli che riconobbe subito, erano
identici a quelli di sua madre.
Nel quarto trovò una chiave.
Nel quinto trovò ciò che cercava, il diario della zia. Ma non
era stupida, rimosse il diario e rimosse il panello sottostante dove trovò un
diario più piccolo in pelle nera con una chiava.
Il vero diario era quello, un piccolo tascabile diario in
pelle. Prese quest’ultimo e rimise il resto a posto.
Tirò fuori le lettere che si sarebbe portata via anche e
infilò tutto in una tasca interna della sottogonna che aveva creato.
Risistemò le cose al loro posto, facendo in modo che fosse
difficile notare la differenza, richiuse tutto a chiave e rimise la chiave al
collo della zia.
Si sedette al capezzale della donna e aspettò che si
svegliasse.
-Lady –bussò alla porta una maid- il medico è qui
-Lo faccia entrare- disse Isabelle calma e composta.
Se scoprivano che aveva frugato tra le cose dell’Imperatrice…ma
non aveva scelta.
Tutto dipendeva da quelle informazioni…
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