Duchess De Dragon
Capitolo 1: Oh Hell no
Non sono mai stata un tipo calmo. Mai. Quando mi sono
risvegliata dopo la mia morte ho immediatamente capito tre cose: prima di tutto
mi ero rincarnata; secondo mi ero reincarnata come personaggio di supporto di una
storia che ho letto nella mia vita precedente; e terzo sarei morta nel peggiore
dei modi.
Ci ho messo più di dodici ore per riprendermi a pieno e ho
mantenuto il mal di testa per il resto della giornata.
Sono la duchessa Elizabeth Evelyn De Dragon. Personaggio
secondario e di supporto della storia “The Cinderella of the City”. La storia
aveva una protagonista, un protagonista maschile, un cattivo e una cattiva. La
storia era piena di personaggi abusivi, cambi di morale e…un’incavolatura
dietro l’altra. La storia era un passabile 3.5 su 5. Non era un granché ma
aveva bei disegni e una buona idea.
Il mio personaggio viene nominato in…dieci capitoli credo e
la storia aveva superato i trecento capitoli. La mia storia può essere
riassunta così: bellissima donna e molta innamorata del suo fiancé, viene
raggirata da lui, a causa di lui viene completamente distrutta emotivamente e
viene poi uccisa. Nella storia non ha molto potere se non per il fatto che è la
fiancé del secondo cattivo della storia e che viene vendicata dalla
protagonista.
Non mi piace per nulla la cosa!
Vediamo di cambiare le cose…prima di tutto il fiancé deve
morire. Non posso ucciderlo ma posso liberarmi del fidanzamento…ok…per prima
cosa devo andare a parlare con il re.
Ok…prima vestiamoci e prepariamoci, infondo il re mi ha
sempre chiesto di andare a corte per vederlo se succedeva qualcosa.
I lunghi capelli platino e i grandi occhi malva non sono la
caratteristica per cui Evelyn è conosciuta, è conosciuta per aver ricevuto il
titolo di duchessa all’età di cinque anni, per essere la migliore amica del re
e la sua più fidata confidente. Il re non ha mai avuto fede nel fiancé di
Evelyn e le ha più volte chiesto di lasciarlo e dopo la sua morte cerca di
uccidere il fiancé con tutte le sue truppe. Il che risulterà in una guerra…
Che casino…
Un’altra cosa che devo fare è licenziare parecchi dei miei
servi, sono leali al fiancé e non a Evelyn infondo.
Che casino…
Cominciamo con le cose facili…
****
Il re Leonhardt era seduto nella sua sedia ad ascoltare le
parole di uno dei nobili presenti. I capelli neri e gli occhi malva dell’uomo
erano il segno distintivo del sovrano, unico con quei occhi eccezion fatta per
una particolare duchessa. Il nobile che stava parlando era un marchese, in
particolare un uomo con capelli verdi e occhi celesti padre di una copia
identica di lui che aveva la fortuna di essere il fiancé di una particolare
duchessa e fonte di odio pura del re.
-E per questo penso che dovrebbe approvare…- continuò il
nobile
Le porte vennero spalancate di colpo e una donna apparve
sotto gli occhi di tutti. Evelyn era elegantemente vestita in un lungo abito
malva all’ultima moda, i capelli erano ornati e leggermente legati da alcune
trecce e il trucco leggero faceva spendere la ragazza di fronte a tutti quei
nobili. In un secondo l’umore del re migliorò.
-Scusate l’intrusione- disse Evelyn avanzando tranquilla
verso Leonhardt- ho solo una cosa veloce da discutere con il re e mi leverò di
torno
-Non saluti? –chiese il padre del suo fiancé
-Da quando una duchessa deve salutare un semplice marchese?
–chiese lei non degnandolo di uno sguardo
-Sono il padre del tuo futuro marito –le ricordò lui
-Vedremo –replicò lei con un sorriso prima di arrivare al
fianco del re- ho bisogno di un sigillo di approvazione
-Per? –chiese il re guardando il documento presentatogli
dalla ragazza
-Rompere il mio fidanzamento da Edward Blair –disse lei
tranquillamente
Il re la guardò- io…
-Non puoi farlo! –disse alzandosi il marchese
-Marchese Blair- lo riprese il primo ministro- le ricordo
dove si trova ora e le conseguenze che potrebbe subire per aver offeso sua
maestà
-Ma non può rompere senza una vera motivazione! –disse lui
-Mi tradisce- disse Evelyn- l’ho beccato a letto con
un’altra persona. Vale come motivo
-COSA!? –chiese il re alzando la voce
-Una o due ragazze non sono nulla…infondo non siete sposati
–disse il padre di Edward
Il re lo fulminò con lo sguardo e non fu l’unico.
Evelyn sorrise- chi ha detto che fosse di sesso femminile la
persona con cui l’ho visto? Era un bell’uomo palestrato più alto di lui e a
giudicare dalla posizione non era tuo figlio il “maschio” dei due
Gli occhi di tutti per poco non uscirono dalle orbite e
persino il marchese non ebbe modo di ribattere.
Evelyn guardò il re- non dovremmo liberarlo dal nostro
contratto matrimoniale visto che predilige altro genere?
Il re sorrise guardando il ministro- vieni e firma con me
prima che abbia un cambio di idea!
Evelyn sorrise appena vide la firma e il sigillo- posso
lasciarlo a te Nicholas?
Il primo ministro annuì sistemandosi gli occhiali davanti
agli occhi di ghiaccio e spostando una ciocca di capelli neri- lo farò
registrare subito Evy
-Ah puoi anche registrare un’altra cosa? –chiese lei
guardandolo
-Dimmi- disse lui
-Voglio che tagli ogni contatto tra me e il resto della mia
famiglia di sangue, infondo non porto nemmeno il loro cognome oramai…- disse
lei sedendosi al fianco di Leon tranquillamente
Leon guardò Nicholas- veloce prima che cambi idea!
Lui annuì muovendosi in fretta fuori dalle porte.
Leon guardò Evelyn- che ti è preso?
-Rinsavita? –provò lei- ho avuto un’interessante sogno
Lui rise- buon per te…ah visto che non è più il tuo fiancé
-Puoi farne ciò che vuoi –disse Evelyn non curante- idem per
quei succhiasangue
Lui sorrise e le sfiorò una ciocca- mi piace il nuovo stile
-Lo userò di più allora- rispose lei- ah quando Nicholas
torna vorrei dei documenti…
-Per? –chiese Leon
-Rubare legalmente i figli di altri –disse lei tranquilla
-Adottarli vorrai dire…- rise lui
-No rubarli, famiglie abusive che non meritano figli non
meritano nemmeno il pagamento, è già tanto che non vado con i soldati per
usarli come tiro a segno, i bambini sono adorabili però e credo me li ruberò,
tanto non ho figli o eredi per ora- disse lei giocando con una delle decorazioni
dell’uniforme del re
-Ecco Evy- disse Nicholas passandoglieli appena tornato,
come sempre era onnisciente quel ministro- sono quattro in totale, bastano?
-Perfetti- disse lei prendendoli e segnando giù i nomi-
autorizzazione…
Leon li firmò senza nemmeno leggere- ecco qua.
-Sei il migliore- disse lei contenta dandogli un bacio sulla
guancia- più tardi nella settimana liberati per farmi visita ok? Voglio
presentarteli
Lui annuì leggermente sotto shock- ok…
Lei sorrise uscendo. Nicholas guardò Leon- è single sire…
Lui lo guardò- ma no dai? Ecco perché ho appena rotto le sue
nozze!
Nicholas rise- ovviamente…
-Nicholas –chiamò Leon- prepari le carte per…
Nicholas sorrise- avremo un paio di nobili in meno domani
sire…
*****
Quando riaprirono gli occhi erano tornati nel passato.
Anne-Mary odiava profondamente la cosa, era la figlia
illegittima di una famiglia nobile ed era tornata proprio nel periodo in cui
gli abusi erano peggiorati.
Come poteva accettarlo!? Dopo tutta la fatica per sparire da
quell’orribile vita lei…
-Anne-Mary! –urlò una delle sue sorellastre colpendola e
facendola cadere a terra- dannata puttana! Hai rovinato il mio vestito!
-Che succede? –chiese la matrigna arrivando- ah di nuovo
questa dannata bestiaccia…
Anne-Mary strinse i pugni e si morse le labbra. Non poteva
rispondere oppure…
Il fratellastro rise- madre non arrabbiarti con lei,
l’inutilità di lei è segno del suo sangue da cagna
La sua pazienza era finita. Anne-Mary fece per rispondere ma
una botta silenziò tutti.
La porta di ingresso interruppe i tre dal continuare.
Anne-Mary guardò la porta dove qualcuno aveva appena bussato.
-Cosa….
La porta venne abbattuta, facendo saltare tutti e attirando
l’attenzione del padre di Anne-Mary- chi osa abbattere la mia porta e…
Una bellissima donna dai lunghi capelli platinati e occhi
malva entrò con dei soldati. Per un secondo Anne-Mary pensò di aver visto una
dea scesa in terra. La donna guardò con disgusto i quattro nobili e schioccò le
dita ai propri soldati di tenerli a bada.
Il padre di Anne-Mary era impallidito- D…Duchessa De Dragon,
che piacere…qual buon vento la porta…
Duchessa…Anne-Mary ricordava benissimo quella donna, era chi
nella sua vita precedente fu uccisa dal fiancé e causò poi la guerra…era una
donna rinomata per bellezza, ingegno e potere. Il loro regno non aveva una
sovrana, il loro sovrano l’aveva posta al pari della propria prima
moglie…perché era lì?
La duchessa lo ignorò e si avvicinò subito a Anne-Mary
–povera la mia piccola, chi ha osato colpirti?
-Lei…è caduta- disse subito l’uomo- vero?
-Silenzio verme –disse la donna zittendolo con uno sguardo-
rimuovete loro il titolo nobiliare e eseguite l’ordine del re.
-Altezza! –disse il padre di Anne-Mary ma venne ignorato.
La duchessa sorrise dolcemente ad Anne-Mary e le offrì una
mano guantata di bianco- io sono la duchessa Elizabeth Evelyn De Dragon, d’ora
in poi però per te sarò “Mamma”
Anne-Mary la guardò incredula ma prese la mano lo stesso-
io…
-Ah non va bene- disse Evelyn con un sorriso- devi essere
meno tesa. Dopotutto non dovresti dire addio a questa vita di abuso? Dopotutto
sono qui per ridarti la tua felicità…
Anne-Mary iniziò a piangere e venne dolcemente stretta dalla
Duchessa che l’accompagnò alla carrozza dopo aver recuperato tutto ciò che le
interessava prendere dalla famiglia ex-nobile. Avrebbe lasciato a Nicholas i
dettagli.
La carrozza in cui Anne-Mary venne fatta sedere era bianca
con decori di oro- io…
-Ti manderò nella mia dimora ora. Devo recuperare un altro
paio di persone e nel mentre potrai cambiarti…va bene? –chiese la duchessa con
dolcezza.
Anne-Mary annuì- grazie…
-Non preoccuparti- disse la donna vestita in bianco le
sorrise- chiedi pure tutto ciò che vuoi alla mia servitù. Fai la brava per un
po’
Anne-Mary non ebbe il tempo di reagire che venne portata via
dalla carrozza.
Evelyn sorrise guardando la carrozza e salendo nella seconda
delle cinque che si era portata- andiamo alla dimora del ragazzo.
-Duchessa perché vuole prendere proprio questi quattro?
–chiese il maggiordomo
Lei sorrise guardando fuori dalla finestra- perché nessuno
di loro mi ha dimenticata…
Nella storia, l’unico momento in cui i quattro erano nella
stessa squadra fu per vendicare Evelyn…non era forse il momento di ripagare il
gesto?
Quei dieci capitoli, Evelyn li avrebbe ripagati tutti.
*****
Evelyn tornò a casa un’ora dopo, i quattro erano già
arrivati e aspettavano nelle loro camere, con cameriere affidate alla loro cura
che avevano rivestito e lavato i quattro.
-Per favore falli scendere nella sala. Teneteli separati e
fateli entrare da diverse entrate- disse Evelyn
-Perché tanta attenzione? –chiese il maggiordomo
-Diciamo che voglio evitare liti…non so perché ma ho la
sensazione che i quattro saranno sul piede di guerra- disse Evelyn- il pranzo è
pronto?
-Si madame, aspettiamo solo di averli a tavola…
-Ottimo –disse lei avanzando- hai licenziato…
-Come lei voleva, abbiamo rimosso i ratti- disse l’uomo con
un sorriso cattivo. Quel maggiordomo era Sebastian, aveva capelli bianchi
naturali e occhi rossi. Non sottovalutatelo perché è ora un maggiordomo, lui
era l’assistente personale e killer del precedente sovrano. Il precedente re,
Victor Vladimir De Dragon, un uomo dai capelli neri e occhi rossi, aveva
incontrato casualmente Evelyn quando lei era molto piccola. La piccola “Eliza”,
come la chiamava lui, venne ufficialmente rimossa dalla propria famiglia e
messa al posto di Duchessa, il suo cognome venne cambiato e divenne “Elizabeth
Evelyn De Dragon”. Il re era davvero fiducioso sulla bambina e spinse il figlio
a diventarle amico, all’inizio lei e Leo erano ai ferri corti ma presto i due
divennero inseparabili. Non era mistero che il precedente monarca volesse Eliza
come regina di Leonhardt. Quando il suo fidanzamento con Edward venne reso
pubblico fu furioso, l’unico motivo per cui non aveva direttamente messo Leo
come suo fiancé era perché odiava a morte la famiglia di lei. Sebastian
riportava ogni settimana ciò che Evy faceva e ovviamente tutta quella settimana
sarebbe stata riportata e il sovrano avrebbe finalmente smesso di prepararsi a
far guerra al figlio perché era “incompetente e non gli portava a casa la nuora
giusta!”.
Lei ridacchiò- ah cosa farei senza di te Sebastian? Oh non
menzionare a Daddy dei bambini…
-Oh? –chiese Sebastian, solo una persona chiamava “Daddy”
l’ex sovrano, quella persona era Evelyn. Un tempo Leonhardt lo chiamava così ma
si era reso conto di quanto suonasse imbarazzante con il passare degli anni e
aveva smesso.
-Li hai visti loro quattro no Seb? –chiese lei divertita-
anche se sono un po’ grandicelli…non potrei farli passare come figli miei e di
un certo sovrano?
Lui rise piano- come my lady desidera
Il vestito che Evelyn indossava era un elegante abito bianco
con pizzo in stile vittoriano. Era bellissima e sembrava particolarmente
angelica negli occhi altrui. Era chiamata la gemma dei De Dragon per un motivo
dopotutto.
Quando entrò nella sala da pranzo sorrise. La sua sala aveva
un totale di sei entrate, non era un problema evitare che i quattro si
incontrassero. Il lusso del suo castello non era inferiore a quello del
sovrano. Dopotutto era il padre di Leonhardt che aveva dato lei quella dimora.
Quando vide le porte aprirsi non poté che sorridere. Le
quattro maid si misero di lato lasciando entrare i quattro ragazzi che si
bloccarono appena si notarono. Che…ci facevano gli altri lì?
Il protagonista maschile indossava una camicia a righe blu,
un completo bianco con decori blu e in argento, una cravatta blu scuro con su
una spilla con il simbolo della famiglia dei De Dragon, nemmeno a dirlo quel
simbolo era lo stesso della famiglia reale, scarpe eleganti blu notte e una
rosa blu era stata appuntata sul suo petto. I capelli biondi erano stati
ripuliti, accorciati e sistemati dandogli l’aria di un principe, due grandi
occhi color cielo erano particolarmente pieni di vita.
Il cattivo indossava una camicia bianca, un completo bianco
con decori in blu notte e oro, una cravatta nera con su la spilla della
famiglia, scarpe eleganti neri e un mantello blu appeso su una sola spalla. I
capelli neri erano stati ripuliti, sistemati e accorciati in una acconciatura
più moderna, dandogli l’aria di un principe, i due grandi occhioni verdi erano
particolarmente attenti ai suoi dintorni.
La protagonista femminile indossava un vestito in stile
lolita che arrivava poco sotto il ginocchio. Il vestito era viola scuro con
pizzo bianco sul davanti creando uno spacco a triangolo sul davanti, il
corpetto era decorato con fiocchetti bianchi, sotto il vestito aveva una
camicia nera e un fazzoletto viola-grigio era messo al posto della cravatta, fermato
dalla spilla di famiglia. La gonna era decorata da fiocchi e catenine di oro
con simboli astrologici come decorazione. Indossava un paio di guanti neri di
pizzo, collant decorati scuri e scarpe con un leggero tacco nere. I capelli le
arrivavano fino alle spalle ed erano particolarmente soffici dopo che le maid
se ne erano prese cura, aveva ora un’ordinata frangetta. I capelli
viola-argento erano decorati da un grosso fiocco di pizzo nero, gli occhi rosa
erano particolarmente curiosi dei suoi dintorni.
La cattiva indossava un vestito in stile goth lolita che
arrivava poco sotto il ginocchio. Il vestito era nero e rosso sangue, decorato
con pizzo e fiocchi neri con su rose rosse e una gemma rossa pendente. Il
corpetto nero era decorato dagli stessi tipi di fiocchi, sotto indossava una
camicia bianca dalle maniche strette fino al gomito e poi large. Portava un
fiocco nero con la spilla di famiglia al centro del petto e un choker nero al
collo di pizzo. Indossava guanti neri di pizzo, collant bianchi e scarpe con un
leggero tacco rosse sangue. I lunghi capelli neri erano lisci e setosi, due
ciocche erano state legate in due codini ai lati della testa, aveva una
frangetta e due ciocche più corte a decorarle il viso, due fiocchi con rose
rosse decoravano le due code, gli occhi rossi guardavano i dintorni senza
emettere emozioni particolari.
Quando i quattro si riconobbero ci volle un paio di secondi
per processare la cosa. Un secondo solo per capire che non erano gli unici ad
essere tornati indietro.
-Sono felice di vedere che i vestiti vi entrano –sorrise Evy
sciogliendo la tensione nell’aria e facendo girare i quattro verso la loro
salvatrice.
Lei fece segno ai quattro posti ai suoi lati- sedetevi su.
I due maschi si sedettero alla sua destra mentre le due
ragazze alla sua sinistra. Subito Sebastian fece segno e i piatti vennero
portati nella stanza. L’odore del cibo mise fame ai quattro che non avevano
avuto molto da mangiare per tutti e cinque gli anni della loro vita.
Evelyn, che aveva letto la novel e sapeva, sorrise- mangiate
quanto volete, dopotutto d’ora in poi non soffrirete più la fame
I quattro non esitarono iniziando a mangiare. Era il primo
segno di calore che avevano avuto nella loro vita, nel futuro avrebbero certo
avuto più fortuna ma il dolore in mezzo non era stato per nulla piacevole. Ora
qualcuno gli stava dando una via di fuga e nessuno dei quattro avrebbe
rifiutato.
-Sarò diretta. Ho deciso di adottarvi –disse Evelyn
I quattro la guardarono sotto shock. Aveva detto di
chiamarla “mamma” ma non pensavano…
-Ho già registrato i vostri nomi come miei figli quindi non
avete molta scelta- disse lei con un sorriso- nessuno potrà sottrarvi da questa
famiglia
-I nostri…- iniziò il protagonista
-Se gli andrà bene verranno solamente rimossi dalla nobiltà-
disse Evelyn giocando con un bicchiere di vino- ma non gli andrà bene fintanto
che io avrò vita…non avranno modo di sopravvivere, trovarvi o ferirvi
Un senso di sollievo investì i quattro in un secondo.
-Se posso vorrei dirvi che nome ho aggiunto –disse Evelyn
Nessuno interruppe e lei sorrise. Si girò verso il
protagonista e sorrise- Jonathan Aaron De Dragon- guardò il cattivo e gli
sorrise altrettanto gentilmente- Alexander Alaric De Dragon- guardò la
protagonista- Anne-Mary Bell De Dragon- e infine guardò la cattiva- Yuri Aracne
De Dragon.
Un nome di mezzo era particolarmente importante per la
nobiltà dell’epoca. Indicava se erano figli legittimi o meno, in altre parole
se erano o meno benvoluti. Avere quei nomi era segno che erano destinati ad
essere trattati in maniera migliore rispetto alla vita precedente.
-Grazie lady De Dragon –disse subito Jonathan
-Non va bene- disse Evy- non vi ho già detto di chiamarmi
mamma d’ora in poi?
-Perché? –chiese invece subito Yuri- siamo bastardi di
famiglie nobili che non hanno mai voluto averci in vita. Perché occuparsi di
noi?
Evy mosse la mano e la servitù sparì in fretta, Sebastian
compreso- queste camere sono insonorizzate e ciò che verrà detto non sarà
udibile ad altri oltre noi cinque.
Immediatamente l’attenzione dei quattro aumentò.
-Non sono certa di cosa voi sappiate ma so questo. Dopo la
mia morte voi quattro avete speso innumerevoli risorse per vendicarmi –disse
Evelyn lasciandoli di stucco- la vostra fatica, il vostro passato e come avete
vissuto quella vita…ho visto ogni singolo momento. Quando mi sono risvegliata
ero di nuovo in vita, ero Elizabeth Evelyn De Dragon, la non-sposata duchessa
De Dragon. Ho immediatamente agito per rompere le nozze, sbarazzarmi della
famiglia di sangue e adottare voi quattro. Vedetelo come il mio desiderio
egoistico di ripagarvi per ciò che avete fatto in quella vita. Che voi sappiate
o meno cosa è accaduto in quella vita non è mio desiderio scoprirlo, per quanto
mi riguarda siete ora miei figli e mi comporterò come vostra madre, avrete una
casa, cibo sul piatto, un’educazione, potere sociale, potere economico, ogni
cosa che vorrete e affetto di una famiglia. Questo è perché ho deciso di
aiutarvi.
I quattro non si mossero per un paio di secondi. Avevano
avuto un solo momento di vita in cui erano concordi, quando si vendicarono in
nome di Elizabeth Evelyn De Dragon. La donna aveva un passato simile al loro ma
fu benedetta dal sovrano precedente e salvata. I quattro videro però il finale
come un insulto. Era una donna che conoscevano di fama, era dolce, buona e
gentile, nobile di sangue e spirito. Era un modello e speranza per un futuro
migliore. La sua morte aveva distrutto più cose di ciò che si pensava
possibile. Al tempo non ci pensarono molto e lo fecero per puro capriccio invece
ora…
Ora la vera Evelyn era davanti a loro, viva e vegeta, erano
tornati nel passato e li stava ripagando con…una vita migliore.
Bell fu la prima a crollare e iniziare a piangere, Yuri
cercò di tenere le lacrime ma la seguì poco dopo. Per i ragazzi…beh fingiamo di
non averli visti con gli occhi rossi.
Evelyn sorrise tranquilla. Avrebbe dato loro la vita che
meritavano.
Bellissima storia, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo😘
RispondiEliminaGrazie <3
EliminaSpero che aggiorni a più presto
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