Capitolo 13: Ice Queen
Era impossibile scampare alle grinfie di Bellrose.
Un’azienda come la Nightmare era impossibile da battere e se
voleva batterti…ti abbatteva facile.
Rex quando tornarono a casa cercò di farsi perdonare la
scena coccolandola più del solito, cosa che in qualche modo le diede solo più
risoluzione nel gestire il problema chiamato “Jacob Edward Moonlight”
Rex era un cucciolo innocente negli occhi di Bellrose.
Un cucciolo che andava difeso.
Un cucciolotto piccolo e tenero.
Un cucciolo che era stato ferito.
Un cucciolo che Jacob aveva ferito.
Jacob aveva ferito il SUO cucciolo.
Era ovvio che si vendicasse no?
Era ovvio che si andasse a creare una grossa…difesa.
Un’impresa aveva vari metodi per mandare a picco un’altra:
Pubblicità negativa
Pagare la concorrenza
Giocare sporco
Comprare fino a togliere loro parti
Rimuovere loro contratti
Rimuovere azioni
Annullare business e simili
Erano parecchi i metodi…
Bellrose non doveva ricorrere a nessuno di essi.
Lei bastava come garante di tutto.
-Non vuole più relazioni con la Moonlight? –chiese Jacob- ma
perché?
-Perché è stato deciso. Buona giornata.
-Non vogliamo più contratti…
-Usciremo dal contratto…
-Ma abbiamo deciso di…
-Spiacente, pagheremo il costo della rottura ma non
continueremo la relazione con voi
-Questo è stato deciso.
-Chiami i nostri avvocati allora.
Nel giro di tre ore dal momento in cui Bellrose era
rientrata in ufficio, moltissime aziende chiusero contatto con i Moonlight.
Perché?
Perché Bellrose era contro la Moonlight.
Se Bellrose era contro la Moonlight allora tutti erano
contro la Moonlight.
Nel giro di tre ore, la Moonlight iniziò il declinò.
Bellrose era nota come la regina dei ghiacci, adesso che si
era sciolta per qualcuno, era ancora più glaciale per tutti gli altri.
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