Capitolo 2: My Princess
La principessa Rin era una figura nota a tutto il regno per
una semplice nozione, era anomala.
Fin dai primi mesi era molto reattiva e intelligente.
Era molto veloce ad imparare cose nuove.
Era educata.
Era facilmente gestibile.
Era composta.
Era priva di difetti di carattere e riusciva ad essere
sempre negli elogi altrui.
-Ti pare modo di comportarti!? –chiese infuriato il principe
Stuart guardando il proprio figlio minore
James strinse i pugni- mi dispiace
-Ti dispiace?! Ti dispiace?!
Mentre il figlio del sovrano urlava ai figli, Rin era seduta
alla sinistra del “nonno” a continuare a far colazione senza fare troppi suoni.
Era ironico.
La figlia forzata su Stuart non poteva essere punita.
La sua sorellina era di fatto protetta e quasi venerata dal
re.
Quindi non potendo dire niente a lei come “padre”
Poteva solo riversare il suo odio e la sua frustrazione sui
figli di sangue.
Rin non sembrava cambiare espressione alla cosa.
Un rumore forte fece distrarre la ragazza dal proprio
piatto.
Stuart aveva colpito James
-Rin dovresti mangiare di più- disse il re ignorando lo
schiaffo che Stuart aveva tirato al nipote James
-Si nonno… -disse lei riprendendo a tagliare in piccole
parti ciò che aveva nel piatto e mangiarlo lentamente
-Così, brava il mio uccellino –sorrise il re guardandola
Le maid in sala rabbrividirono a quello sguardo.
La famiglia reale era ora composta dal re, il primo genito
maschio, i tre figli del primo genito e Rin, unica figlia femmina del re che
era stata spacciata per figlia del primo erede.
Rin indossava vestiario dai toni chiari.
Indossava gioielli preziosi.
Indossava qualsivoglia cosa che sua maestà desiderava.
Era una bambola per la corte.
Era impossibile dire cosa pensasse o se pensasse.
Era la perfetta bambola per la corte.
Rispondeva alle aspettative.
Non deludeva.
Non faceva altro che essere bella e silenziosa.
Una bella bambola per il piacere degli occhi del sovrano.
-La mia Rin è così brava- disse il re sorridendo alla
bambina di 3 anni- così brava…
Chi sperava nel ritorno del vero erede poteva solo star
zitto e guardare.
Guardare un’innocente bambina diventare un giocattolo…
Qualcosa mi dice che il vero erede è già tornato...
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