WitchandAngel : Capitolo 163: Mi ricordo come giocavamo

Capitolo 163: Mi ricordo come giocavamo

Capitolo 163: Mi ricordo come giocavamo

Non ho mai avuto simpatia per mio padre a dirla tutta
Nemmeno mamma era tra le persone che io avrei considerato positive
Lui…
Mio padre…
Artemos…
Non so nemmeno come descriverlo quel bastardo
Mia madre è così fottuta di testa per causa sua
Ricordo poco della mia infanzia
Nessuno di quei ricordi è lontanamente considerabile piacevole
Forse il miglior ricordo che ho con mio padre…
Probabilmente è quando mi ha detto che io e lui eravamo completamente diversi
Dio quel giorno credo di aver vinto la lotteria della vita
Essere come mio padre?
Mi ricordo benissimo come giocavamo
Io correvo
Lui mi inseguiva e attaccava per “fortificarmi”
Più che altro finivo con cicatrici, orride ferite e molto dolore
Sapete quanto fa male vedere la persona che dovrebbe amarti
Il sangue del tuo sangue
Spaccarti le ossa perché sei troppo lento?
Di vedere quella persona sfigurare tua madre?
Di vedere tua madre soffrire in silenzio perché l’amore l’ha accecata?
Io sì…
Se mia madre sarà di intralcio eliminerò anche lei
Ma preferirei evitare ciò
Lei è vittima
Non carnefice
Mio padre…no…Artemos
Artemos è l’unico responsabile per tutto questo
Lo promesso sulla mia esistenza
Se sopravvivevo, se avevo una seconda possibilità, se qualcuno mi avesse salvato…
Avrei dedicato la mia vita a eliminare ciò che lui ha fatto
Essere salvato dalla regina della morte, Elphien
Avere incontrato la mia anima gemella, la demone suprema Lilith
Avere una famiglia che mi ama, la Flamel
Tutto questo è ora ciò che mi fa da appoggio
Questa è la mia ragione per vivere
Proteggerò questa mia seconda vita
E se per farlo dovrò ucciderti Artemos, mio “caro” padre
Non potrei esserne più felice


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