Capitolo 5: I like him
Onestamente parlando,
più ci pensava più sembrava assurdo che Alaric fosse lo psicopatico descritto
nel lavoro.
Elaine poteva testimoniare su poche delle accuse mosse
contro di lui onestamente.
-La cena era buonissima come sempre amore- sorrise lui
dandole un bacio dolce
Lei ridacchiò contenta- ah sì?
-Si…ma preferirei il dolce ora…
-Uhm? E cosa vorresti…?
Per iniziare Elaine era stata rapita.
Questo fatto non era confutabile in nessuna forma o misura,
lei era la prova di ciò.
Il secondo fatto non confutabile era che tutti lo
sospettassero, ricordava i dialoghi del padre su quanto pericoloso fosse Alaric
abbastanza da essere certa di quel dettaglio
Poteva anche provare che l’abitazione di Alaric era come
descritta nella novel, cadavere di Elaine a parte ovviamente
Poteva anche dire che aveva la certezza che lui non fosse
nuovo all’uccidere
-Ho ucciso in passato
Perché Alaric glielo aveva confessato una volta
-Perché?
-Sono un Arciduca ma sono anche un soldato, ho possedimenti
in vari regni e spesso sono stato attaccato sia nel campo di battaglia che
nella mia stessa casa, il motivo per cui siamo soli qui è perché non mi fido
più di nessuno
Poteva anche capire la paranoia di Alaric non era esagerata
nella storia
L’uomo aveva sofferto abusi per anni e anni nella sua
giovinezza, le aveva raccontato la sua storia cercando di farle capire perché
era spesso possessivo con lei o la fissava o cercava di bloccare in qualche
modo a lui.
Alaric era frutto di adulterio dell’Arciduchessa alle spalle
del marito. Era stato forzato nella casa per evitare di far perder faccia al
patrigno ed era stato bullizzato al punto tale che la sua psiche era rotta. Lo pestavano
giornalmente, rompevano le sue cose, le bruciavano, le sporcavano, gli facevano
mangiare avanzi se gli davano da mangiare. In tutto questo la madre non diceva
nulla, li lasciava fare incurante mentre il patrigno era quasi lì a invogliare
quella condotta.
Un bambino come poteva crescere sano di mente con quella…
Il peggio fu quando Alaric trovò morto un animaletto che
stava crescendo per mano dei fratelli.
A quel punto non ci ha visto più. Non sapeva cosa era
successo ma i suoi poteri si erano risvegliati abbastanza da permettergli di
incendiare il bastardo sul posto e impalare gli altri due. I genitori uscirono
e provarono a fermarlo ma era andato ormai. Quando riprese coscienza l’intera
famiglia era stata uccisa e la madre era in fin di vita a pregarlo di non farla
fuori. La cosa non ebbe successo.
Ereditò l’Arciducato a 10 anni e iniziò i suoi studi di
Alchimia immediatamente diventando chi era oggi.
Per lui gli umani erano solo esseri che l’avrebbero ucciso
se non li uccideva, per quel motivo non si fidava di loro ma non era un killer
a sangue freddo. Era difficile spiegarlo ma Alaric non avrebbe ucciso se non lo
volevi uccidere.
La cosa era chiaramente comunque ingiusta ma non poteva dire
di avere troppi giudizi su di lui per ciò.
Onestamente…
-Per te –sorrise lui
-Tesoro… -disse lei guardando il bracciale di oro e gemme
che le aveva creato
-Così puoi usare magia di base…non è molto ma volevo…ecco…
Le piaceva molto
-Grazie –disse stringendolo
Era dolce con lei, era buono e non era una cattiva persona.
Aveva i suoi momenti no ma erano tollerabili, almeno per lei.
Per ciò aveva deciso di vedere quanti buchi quella novel
aveva e rendere pubblica nozione chi realmente era il cattivo della storia…costasse
quel che costasse…
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