WitchandAngel : Capitolo 12: Sai chi sono?

Capitolo 12: Sai chi sono?

12   Sai chi sono?

Raven…Raven è sul letto della camera, morta…squartata e senza vestiti…Ms. Loren…questa è Ms. Loren. Mio dio…
-Ti piace ciò che vedi?
Mi giro e vedo The Devil alla porta, non ho via di fuga- no…
Mi sorride- non puoi più scappare Lucy…sei mia ora
-No!
****
-Ti prego lasciami andare- dico io mentre lui finisce di legarmi alla testata del letto della camera padronale, se penso che The Raven è morta così…
-Non posso lasciarti andare angelo mio. Non dopo tutto questo duro lavoro che ho fatto per averti qui.
-Perché me?! Chi diavolo sei!?
Lui sorride e si toglie piano la maschera, quei capelli…quegli occhi- ti ricordi di me?
-Leon…- dico io senza fiato- perché? Non…non abbiamo neanche…non mi conosci neanche…ci siamo visti una volta sola! Perché?! Perché l’hai fatto?!
-Oh Lucy…sono molto felice di poterti spiegare il mio grande genio…
****
Ah…che male…cavolo…
Mi rialzo piano e vedo il foro a pochi centimetri da me…cavolo ho avuto fortuna, mi ha sfiorato appena…quel figlio di…oh no…Angel…devo trovarla…l’ha chiamata…Lucy? La tipa del bar? Che diavolo…sì diavolo…quello è un demone.
Esco dalla stanza, ci deve essere un’arma, qualsiasi cosa, quel matto è armato e probabilmente ha la ragazza…resisti
Entro nello studio…c’è…c’è del sangue…no non può essere di lei…forse…The Witch? O The Raven…o una delle altre vittime già morte…cavolo meglio che mi muova se voglio uscire vivo da qui con lei…un’arma…un’arma…
****
-Vedi Lucy…ci ho messo anni a preparare questi party per liberarmi di chi mi ha fatto soffrire…il primo lo tenni al Party di Halloween dei miei…ottima occasione dove mi sbarazzai dei miei genitori…avevo…10 forse 11 anni. Ero scappato dal centro dove mi avevano rinchiuso…quelle pillole non aiutavano a calmarmi anzi…sono arrivato a casa che pioveva…avevo rubato una piccola barca e mi ero diretto a casa in mezzo a una tempesta. I miei festeggiavano tranquilli…si erano scordati di me…decisi di fargliela pagare…alla festa c’erano solo persone che mi avevano deriso o avevano consigliato ai miei di farmi rinchiudere…beh 12 vittime…ah il piacere di vedere i loro volti terrorizzati…tutti morti…e prima di dare il colpo di grazia ai miei ho costretto mio padre a firmare e scrivere una lunga serie di lettere, al centro per farmi uscire, agli avvocati per darmi la loro fortuna…insomma mi sono sistemato un futuro da solo e ricco…ah…tornai nel centro all’alba circa. Mi ricordo ancora che un medico venne a svegliarmi tre ore dopo…mi disse “Leo…mi spiace tanto Leo…” e poi mi abbracciò dicendomi che c’era stato un brutto incidente…che i miei erano morti…beh…ho reagito in modo perfetto…ho pianto o fatto una scenata…poi sono tornato a casa…due o tre giorni dopo…erano tutti preoccupati per me…un bambino da solo nella casa che i genitori avevano lasciato da morti…così nessuno si stupì quando assunsi degli operai e modificai arredamento e struttura…pagai bene per i passaggi segreti e le botole. Mi calmai…ma poi ad Halloween decisi di tenere un nuovo party…
-Perché?
-Perché? Avevo tanti nemici eh…ogni anno invitavo chi odiavo. Medici del centro, insegnanti…parenti…ho fatto una lunga lista e pian piano ho eliminato tutti…facevo scrivere delle lettere che davano ragioni o soldi o altre cose…poi decisi di assumere il nome Mr. White, divenni famoso come l’uomo invisibile, nessuno sapeva chi ero. Facevo opere di bene, imprese, soldi…e così decisi di tenere i party sotto questo nome…chi spariva si pensava lavorasse per me, gente ricca, conosciuta, odiata…nessuno si è mai chiesto il “perché” fossero spariti. Ricchi, eccentrici, amanti…c’erano varie scuse e nessuno chiedeva nulla…
-I…Gli ultimi invitati…perché?
-Oh…beh…finii dal dottore…e lui decise che era meglio se facessi una visita psichiatrica…uno dei miei avvocati mi si mise dietro, il mio traffico stava per essere scoperto dal detective e le miei colleghe erano in mezzo alle scatole…insomma…mi rompevano le scatole in vari modi…li dovevo eliminare…e ora…
-Perché io? Che cosa ho fatto?!
-Oh…tu…si…vedi…-mi guarda dolcemente- sai…è stato un colpo di fulmine…mi sono innamorato…
Mi state prendendo in giro vero…lo vedo prendere un coltello…no…- …
-E ora mia cara…è tempo che mi diverta con te…- chiudo gli occhi, ti prego…
****
-Resisti Lucy…sono quasi qui- il tempo sta migliorando e io sto accelerando per arrivare il prima possibile…l’avrà presa? Starà bene? –cavolo…
-Uhm? –sento una voce
-Chi è? –chiedo subito
-Uno degli ospiti…tu chi diavolo sei?
-Sono un pilota di elicottero. Il cellulare a cui parli è quello di Lucy, una delle ospiti e…
-Aspetta…questa voce…Alex?
-Clark?!


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