Capitolo 38: Hope for us
-Blair non ha mandato nulla vero?
-Non per ora -disse Ciel calmo
-Spero continui così
-Anch’io mia adorata
Regina era molto tranquilla in quel periodo
La sua vita era un costante ritmo di prendersi cura dei
bambini, venir amata dal marito e spendere tempo con le sue amiche, ovviamente
aveva anche il suo lavoro di regina da fare
-Maestà una lettera
-Da?
-Una certa Young?
-Young?
Non era un nome di quel mondo
Blair le aveva scritto con un alias
A quanto pare non era la prima lettera che mandava
Era la trentesima ma prima erano intercettate dalla chiesa
-Dammi
La lettera conteneva dettagliate descrizioni di come la sua
vita stesse andando
La chiesa era dura
Era sempre a pregare in ginocchio su marmo gelido
Aveva da fare il bucato per oltre 100 persone, cucinare e
portar acqua attraverso acqua e ghiaccio
Aveva la messa da seguire
La sveglia era alle 5 e poteva dormire solo dopo mezzanotte
Era in punizione costante
Non poteva mangiare spesso per giorni se non faceva tutto il
suo lavoro
“Non capisco perché mi puniscono così tanto”
Era la frase più ripetuta della lettera
-Regina
-Oh tesoro, bentornato
-Grazie
-La caccia è andata bene?
-Si molto -sorrise lui- chi ti scrive?
-Blair
-…
-A quanto pare si sta abituando bene al monastero
-Oh? Buon per lei, non che a noi interessi
-Vero? Lo pensavo anch’io
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