Capitolo 2: I am going to
pray
-Dove pensi di andare così presto?
-Papà
-Allora?
Lei sorrise- vado a pregare
-Pregare?
-Si
Era rinata come lady Katherine da meno di due ore ed era già
in panico.
Per iniziare, lady Katherine era molto più seducente di ciò
che il gioco le dava credito essere. Era una bellissima nobildonna dai lunghi
boccoli biondo grano e occhioni argentei. Aveva un viso da bambola e un corpo
che nemmeno la chirurgia plastica avrebbe potuto imitare. Era la seduzione
fatta donna dannazione e il suo carattere? Eccelso. I ricordi che aveva ora
dicevano quanto buona e dolce fosse con il popolo, i servi e gli altri nobili.
Era amata e non solo per il suo bel viso
-Vestita così…tesoro ti ho già detto che puoi vestirti di
più…
Lei rise- sto male vestita così?
-Una gonna semplice verde scuro, una camicetta con pizzo a
maniche lunghe bianca, calze nere e stivali…sembri una popolana tesoro
-Papà quale popolana può permettersi tutta questa seta,
pizzo e stoffa così costosa?
-Figlia di ricco mercante?
-Va bene, voglio andare a pregare
-Pregare? -chiese lui confuso- sei figlia dell’arciduca,
puoi pregare a casa tesoro, non serve fare tutta quella strada fino alla chiesa
principale…
Lei sorrise- papà…ho avuto degli incubi
-Incubi?
-Si…una voce non-umana mi diceva che il mio fiancé mi stava
tradendo, ha mostrato cose che non potevo sapere e quando ho provato ad usare
la magia per verificare la posizione del principe ho notato che era dove avevo
sognato
-…
-Pensi stia impazzendo?
-La voce era spaventosa?
-Più…divina- disse lei cauta
Il padre non era particolarmente credente ma sua madre,
quando era giovane, era una nota veggente che poteva prevedere il futuro. Parte
del motivo per cui erano arciduchi era che la moglie aveva lottato contro tutti
con le sue predizioni e vinto. Il potere era poi sparito alla nascita di
Katherine e la madre costantemente sosteneva che era perché stavano ambedue
morendo e il potere era stato scambiato per la vita di entrambe. Nessuno dei
due genitori le dava colpa di ciò e il carattere angelico della figlia era
riprova per tutti che gli dei la favorivano.
-Tesoro! -urlò l’arciduca sorprendendo la figlia
-Che succede? -chiese la rossa dagli occhi argentei
arciduchessa scendendo. Il biondo arciduca dagli occhi blu e la rossa
arciduchessa dagli occhi argentei avevano creato un angioletto biondo con occhi
argentei, per tutti era considerata una benedizione divina visto che quei due
tratti erano unici per candidate a Sante e l’unica altra persona nell’intero
Impero che aveva quel dono era l’attuale Santa Christine.
-Nostra figlia ha avuto una visione
-Cosa?! -chiese subito lei pressoché correndo giù dalle
scale e afferrandole le mani- come stai? Come ti senti? Cosa hai visto?
-Ho visto il mio fiancé tradirmi, forzarsi su di me e
uccidere la nostra famiglia e me per sposare Saint Christine e altre donne
-…
-Sebastian! Dammi la mia spada! Ho uno stronzo da castrare!
-urlò furioso l’arciduca
-Non so se è vero -disse subito Katherine- potrei averlo
solo sognato
-Sognato un corno, tu sei sangue del mio sangue, è sicuro
una visione! -disse calma la madre
-Ma non possiamo ucciderlo…
-E cosa vuoi fare?
-Trovare prove e rompere -disse calma Katherine- e intanto
vado a pregare
-Perché pregare tesoro? -chiese l’Arciduchessa confusa
Katherine sorrise angelicamente- perché papà ha speso giorni
a pregare quando mamma stava male con me per farla stare meglio, devo
ringraziare gli dei se davvero mi hanno dato il potere di mamma
-Oh cucciola- sorrise l’arciduchessa- va pure, fa attenzione
-Si
Onestamente? Era sveglia da poche ore e non aveva
assolutamente idea di cosa fare, andare in chiesa a pregare le avrebbe dato un
paio di ore di tregua e sicurezza in cui poteva escogitare un piano. Sapeva il
gioco a memoria quindi volendo poteva usare la cosa come “dono di predizione” e
giocare contro il principe…
-…
Sarebbe finita nella chiesa della santa ma…andava bene
Doveva sopravvivere per essere felice…

Nessun commento:
Posta un commento