Capitolo 11: Mademoiselle Noir…2/14
Non riusciva a dormire da quando aveva visto le mani
argentate e i ricordi che le si presentavano, incapace ormai di capire se
fossero suoi o delle ragazze o forse ambe due le cose…ma lei infondo cos’era?
Per anni aveva pensato che fosse solo un’umana abbandonata dai genitori per
motivo X, cresciuta da due licantropi di buon cuore, ma per sua sfortuna
incapaci di notare i problemi che crescere una ragazza umana comportava, ad
esempio le prese in giro o il bullismo dei licantropi. Poi che succedeva?
Durante l’ennesimo attacco di uno di loro lei aveva reagito, era scappata,
caduta e finita nella tana di un lupo-demoniaco…già Jae…non aveva mai cercato
cos’era…
Si diresse con passo svelto nella libreria per cercare cosa
non sapeva dei licantropi.
Essere cresciuta tra di loro non le dava nessuna certezza di
sapere davvero che cosa fossero…infondo non aveva mai provato interesse per
quelle creature che le avevano infondo rovinato l’infanzia e adolescenza, anche
se per occhi esterni era un’ingrata aveva scoperto di non provare più emozioni
da quando i licantropi erano usciti dai sigilli…era davvero un oggetto?
L’odore dei libri la fece sentire subito meglio, guardò la
biblioteca di due piani, chiunque avesse costruito la villa aveva dedicato
molto spazio a una immensa raccolta dei più disparati generi letterari. Chiuse con
calma la porta della libreria e accese il lampadario di cristallo. Salì le
scale di cristallo verso il secondo piano, i libri erano organizzati per
generi, ordinati per lettera e autore…era di sicuro un lavoro che aveva
richiesto anni…se non secoli visto che i volumi sembravano anche antichi…aveva
intravisto una sezione con tavolette e papiri…cosa che la fece sentire meno
vecchia…perché? Perché aveva la sensazione che per costruirla non ci avevano
messo per nulla poco…e questo glielo diceva la differenza di epoca tra Penelope
e Angelica…chissà le altre…
Si fermò davanti alla sezione che le interessava e iniziò la
sua ricerca.
I volumi che aveva davanti erano centinaia e di sicuro
alcuni erano in lingue ormai morte e sepolte che però lei conosceva perché in
lei erano state “inserite”, aveva senso ora come conoscesse i fatti prima di
averli mai studiati…chi l’aveva costruita aveva fatto sì che in lei vi fosse una
conoscenza quasi perfetta…non sapeva perché però le informazioni le venivano in
mente a frammenti…per la precisione da quando aveva scoperto che era una specie
di oggetto aveva notato questi “blocchi”, qualcosa le bloccava i ricordi.
Prese il volume che aveva ciò che voleva sbloccare.
“Lupi demoniaci” lesse il titolo “ne esistono di tre tipi:
nati, diventati per volere o maledizione. I lupi nati demoni sono lupi con
poteri superiori ai normali, questi hanno almeno un genitore demoniaco…” passò
oltre non le interessava quel genere di lupo “i lupi diventati per scelta sono
coloro che hanno scambiato qualcosa in cambio dei poteri demoniaci…” non era
neanche questo “i lupi diventati per maledizione sono stati maledetti da una
strega o un dio per una ingiuria verso gli dei…un esempio di questo è la storia
di Conry…un lupo che per salvare la figlia Daphne dalla malattia rubò del
sangue di angelo…questo portò una maledizione su lui e il suo branco, ma
nessuno di loro si oppose a ciò e…”
Daphne…quel nome girò nella testa di Pam per molti minuti
prima che un libro cadesse dal nulla ai suoi piedi facendola saltare. Sembrava un
libro di favole. Davanti a sé aveva l’immagine di una sagoma di uomo che si
avvicinava a una alta torre
“Mademoiselle Noir” si chiamava così il libro…iniziò a
leggere
A man came across this old tower one day,
Un uomo si imbatté in
questa vecchia torre un giorno
It was straight like from a book he once read.
Era alta come quella
di un libro che aveva letto una volta
He lifted his head up and saw this young lady
Alzò la testa verso l’alto
e vide questa giovane donna
And here's what the lady said:
Ed ecco cosa ha detto
la donna:
Moi je m'appelle Mademoiselle Noir,
Io mi chiamo Signorina
Oscurità
Et comme vous pouvez le voir
E come voi potete
vedere
Je ne souris, ni ris, ni vis
Io non sorrido, né
rido, né vivo
Et c'est tout ce q'uelle a dit....
E questo è tutto ciò
che lei ha detto…
The man was so scared,
L’uomo era così
spaventato,
He could only run away.
Lui poté solo correre
via.
He ran to the town and then said,
Corse nella città e
allora disse,
"I just saw a lady with the longest dark hair,
“Ho appena visto una
donna con i più lunghi capelli scuri
And I think she's a living dead."
E io penso sia una
morta vivente”
The people, so scared, took their guns and their swords.
Le persone, così
spaventate, presero i loro fucili e le loro spade.
They ran to the tower and then
Loro corsero alla
torre e allora
They saw the pale lady and felt the great fear
Videro la pallida
donna e provarono una grande paura
When they heard how she said it again:
Quando ascoltarono
come dicesse ancora:
Moi je m'appelle Mademoiselle Noir,
Io mi chiamo Signorina
Oscurità
Et comme vous pouvez le voir
E come voi potete
vedere
Je ne souris, ni ris, ni vis
Io non sorrido, né
rido, né vivo
Et c'est tout ce q'uelle a dit....
E questo è tutto ciò che
lei ha detto…
The people, they knew what this all was about.
Le persone, loro
sapevano di cosa tutto si trattasse.
She was clearly a demon from hell.
Lei era chiaramente un
demone dall’inferno.
They decided to set her long hair on fire,
Loro decisero di dare
fuoco ai suoi lunghi capelli,
In the end it would burn her as well.
Alla fine questo
avrebbe bruciato anche lei.
But the lady was no demon, she was a lone soul,
Ma la donna non era un
demone, lei era un’anima sola,
Just like in that book they once read,
Così come nel libro
che una volta lessero,
Still waiting for her prince while her hair was on fire,
Ancora aspettando per
il suo principe mentre i suoi capelli erano a fuoco,
The one last time she said:
Per l’ultima volta lei
disse:
Moi je m'appelle Mademoiselle Noir,
Io mi chiamo Signorina
Oscurità,
Et comme vous pouvez le voir
E come voi potete
vedere
Je ne souris, ni ris, ni vis
Io non sorrido, né
rido, né vivo
Et c'est tout ce q'uelle a dit....
E questo è tutto ciò
che lei ha detto…
Pam girò l’ultima pagina e trovò una nota.
-Ti riporterò da me mia amata…pagheranno per averti ucciso,
d’ora in poi mi chiameranno “Collezionista” e farò sì che tu mia amata torni da
me…per sempre tuo…-stava per leggere la firma ma la porta si spalancò e il
vento fece volare via la nota. Lei guardò giù per vedere chi l’aveva interrotta
ma l’intruso chiuse la luce togliendole la possibilità di vedere qualsiasi cosa
che non fosse una sagoma maschile alta e avvolta in uno spesso mantello scuro.
-Chi è?
Sentì due occhi su di lei. Non vedeva molto ma sentì che una
presenza ora era dietro di lei- non girarti
Non riusciva a muoversi, il suo corpo era completamente
bloccato
-Presto saprei chi sono mia amata…ma per ora accontentati di
sapere che tu non puoi non ubbidirmi…e te lo posso dimostrare subito…baciami-
ordinò la voce
Pam non riuscì a non muoversi e ubbidire all’uomo e prima
che potesse rendersene conto lo stava baciando. Una sensazione di déjà-vu la
colpì, ma si impedì di gioire…sentiva dentro di sé Penelope e Angelica urlare
disperate e allora capì, quello era il collezionista. Lui rise quando si staccò-
fantastico…semplicemente perfetto…ora mia ubbidiente gattina…voglio che tu…
-Pam? –Loki entrò correndo nella libreria e accese la luce,
appena vide la figura davanti a Pam scattò sulle scale e corse da lei-
allontanati da lei!
-Tsh…immortali…-disse l’uomo prima di sparire in un vortice
di piume nere
Pam si ritrovò stretta tra le braccia di Loki- chi era?
-Il collezionista- disse lei- e ha il controllo del mio
corpo Loki…non riuscivo a muovermi, ero una marionetta nelle sue mani…
Lui la strinse incapace di dire nulla, una cosa però la capì
benissimo Loki, non avrebbe permesso che portassero via l’unica cosa che amava…anche
se questo gli sarebbe costato il suo segreto…