Capitolo 8: You can’t live
-Quindi vostro padre tornerà a casa oggi?
-Si –disse Alex contento coccolandola sul dondolo davanti
casa di lei
Jonathan, il moro dagli occhi chiari che era il padre dei
gemelli, era in procinto dal tornare da una lunga visita all’estero per affari
che era durata parecchi mesi.
I ragazzi non vedevano l’ora di vederlo di nuovo
onestamente.
-Sa che combinate a scuola?
-No ovviamente no, perché dovremmo mai dirglielo?
Lei annuì tranquilla continuando a parlare del più o del
meno.
Il giorno dopo Jonathan tornò e i ragazzi spesero l’intera
giornata con lui.
-Cosa sono questi? –chiese lui notando il segno sul collo di
Alex
Oh no…
-Ecco…
Quando Alexander spiegò la cosa il padre sospirò sollevato-
se mio figlio moriva per causa di un vampiro sarebbe stato il colmo…
-Il colmo? –chiese Aiden
-Papà è un cacciatore di mostri –disse Jonathan diretto
mostrando loro un album
Jonathan era un ottimo cacciatore e per fortuna Lilith non
era una vampira cattiva o avrebbe dovuto rimuoverla dalla circolazione come
altri che creavano problemi
Alexander assicurò più volte che Lilith era buona
-Sono sicuro che non menti e…
-Chi ti chiama? –chiese Aiden
-Jess? –chiese lui confuso- vedo che vuole e torno
-Bloccala e basta no? –disse Aaron
-Meglio che vedo che vuole –disse Alex uscendo sul terrazzo
tranquillo- che vuoi?
-Com’è questa vampira? –chiese Jonathan
-Beh…
Un colpo di pistola si sentì da fuori e immediatamente i tre
si alzarono, Jonathan afferrò il fucile e corse sul terrazzo trovando Alexander
a terra con un foro nel petto
-Alex! –urlò Aaron e guardò Jessica che era nell’auto con
uno dei palestrati della scuola che rideva prima di sgommare via
-Chiamo Lilith –disse Aiden correndo velocemente al telefono
in soggiorno
-Alex! Rispondi su campione…Alex! –disse Jonathan provando a
tenere il sangue dall’uscire
Lilith arrivò prima che potesse farlo, un vampiro sentiva il
sangue meglio di chiunque altro e guardò Alexander a terra- che è successo!?
-Jessica ecco cosa! –disse Aaron
Pensava che erano vampiri. Per lei era al pari di tirar loro
uno schiaffo ma per loro…
-Portatelo dentro –disse Lilith velocemente controllandogli
il polso- Alfred…
Lui annuì- parlerò con i suoi per il dopo
-Dopo? –chiese Aiden
-Trasformalo –disse Jonathan diretto- sono un cacciatore, so
che significa, sono il suo tutore legale non avrai problemi…per favore…salva
mio figlio…
Lei annuì mordendosi il polso e mordendolo sul collo per
iniettare il proprio sangue nelle sue vene. Gli mise il polso davanti alle
labbra sperando avesse una reazione. La reazione del corpo fu veloce e Alex
morse velocemente il polso di Lilith bevendo ciò che gli bastava per
sopravvivere. Dopo tornò svenuto.
-Alex? –chiese Aaron
La ferita si stava rimarginando a vista d’occhio e il
proiettile venne sparato a terra nel soggiorno
-Dovrebbe andare tutto bene ora vero? –chiese Aiden- vero?
-Se accetta il sangue e rimane sano –disse Lilith in ansia
-Posso chiederle di rimanere qui per stanotte? –chiese
Jonathan- per ciò che conosco dovrebbe aiutare…
Lei annuì preoccupata- Alfred puoi chiamare i miei?
Lui annuì- con permesso miss
-Il tuo nome? –chiese Jonathan
-Pandora Lilith Cassandra Annabelle White BlackBlood-
rispose Lilith mentre Aaron le dava il kit medico per il polso
-Purosangue –disse stupito Jonathan- conosco i tuoi, lavoro
spesso con l’aiuto di tuo padre per vampiri andati fuori controllo
Lei annuì confusa dalla cosa visto che non sapeva molto
delle cose che i suoi facevano.
-Aiden puoi aiutarmi in cucina? –chiese Jonathan- entrambi
hanno perso molto sangue e non vorrei che Lilith abbia problemi a causa
nostra…inoltre voglio informazioni su Jessica
-Jessica? –chiese Lilith finalmente ritornando lucida sulla
cosa- che ha contro di noi? Mi ha provato a uccidere a scuola
-Cosa?! –chiese Alfred appena rientrato
-Aglio, acqua santa e una lampada che suppongo fosse a luce
solare? –disse Lilith- non mi ha fatto nulla però quindi non ci ho dato troppo
peso…
Jonathan la guardò preoccupato e furioso con questa Jessica-
Aiden, voglio tutto ciò che sai su di lei…ora
-Si…
Nessun commento:
Posta un commento