Capitolo 27: The Beautiful Taylor
C’era una donna in un piccolo villaggio che era nota come la
migliore sarta dell’intero paese. Era una bella, affascinante e dolce donna dai
mille talenti.
Molto spesso la vedevi passeggiare nei suoi meravigliosi
abiti ricamati per il paese prima che aprisse il negozio
Tutti nel paesino erano gelosi di quanto bella, giovane e
buona fosse oltre al suo immenso talento.
Era anche noto che portava sempre con sé forbici per stoffa estremamente
affilate…
La vita di lei era perfetta se non per le azioni del suo
partner…quell’uomo aveva il fegato di tradirla nonostante fossero sposati da
anni e avessero scambiato le promesse e i voti nuziali un decennio prima…
Anche con una donna come lei, legata a lui dalle promesse
nuziali, preferiva mentire tradendola e dirle che sarebbe tornato a casa tardi
per lavoro…
-Non so come fai con tutto…
-Oh come dico sempre “concentrati” e rimango a lavoro
-sorrise lei
Era sempre stata estremamente attenta al proprio lavoro
dopotutto.
Le sue forbici erano sempre affilate e pulite, pronte per il
suo prossimo capo di vestiario.
Stava passeggiando durante una calma giornata di autunno
quando notò il suo amato sotto un lampione a chiacchierare con una donna. Il
sorriso di lui, la gioia di lei…
-Chi diavolo è…?
Era una bellissima donna in un abito rosso e sembrava molto
vicina a lui.
Era il tipo di donna che a lui piaceva…dopotutto era
amichevole come sempre lo era quando voleva qualcosa…
Vederli insieme la lasciò devastata e poté solo correre a
casa e concentrarsi sul proprio lavoro per ignorare la crudele verità.
Si concentrò sul suo lavoro e lavorò su un nuovo vestito
rosso sangue che andava riaggiustato per la propria misura…
-Buongiorno. Hai saputo?
-Di?
-C’è stato un crimine ieri sera
-Oh?
Dicevano che fosse successo qualcosa alla famiglia di una
giovane coppia. Era troppo impegnata per dar peso alla cosa e preferì seguire
dove il suo amato andasse quel giorno
Lo seguì vicino a un ponte e fu testimone dell’ennesima
donna al suo fianco, molto più giovane della donna del giorno prima per di più…
Stranamente quel giorno portava un’espressione contorta dal
dolore ma dubitava fosse vero, specie visto la bella fanciulla al suo fianco
con quel bel coprispalle color smeraldo in quel momento stretto ai propri
fianchi.
Era la perfetta donna per i suoi sogni vero? Giovane, bella
e dolce…
Tornò alla propria bottega tornando a lavorare sul suo nuovo
vestito. Aveva un nuovo coprispalle da riaggiustare e le proprie lacrime e
occhi rossi non potevano fermarla dal farlo…
Il giorno dopo l’ansia locale era particolarmente presente
Un secondo crimine era stato commesso, non sapeva bene dove
ma non le importava
Lo vide stavolta al negozio di gioielli che cercava di
scegliere una nuova spilla per una dama al suo fianco.
Stavolta era davvero furiosa, quella era una bambina in
confronto alle due precedenti. La spilla per capelli in oro era probabilmente
un regalo per quella bambina…
-Preferisce una mocciosa anche se di quell’età a me?
Preferiva quella invece che sua moglie, era privo di
vergogna?!
Tornò alla bottega senza esitare per tornare al suo lavoro.
-Che strano…queste forbici hanno l’abitudine di macchiarsi…
Oh beh…aveva troppo da fare per curarsene.
Dopo giorni di lavoro il suo lavoro era finalmente completo,
aveva creato un capolavoro.
Non l’avrebbero notato, ma lei lo aveva fatto con un piccolo
aiuto…
-Per piacere si paziente che verrò a trovarti io…
Un vestito rosso, uno scialle verde e una spilla in oro…
Quei doni presentati da lui alle altre donne, adesso doveva
amarla no? Era bellissima no?
Sembrava che quella piccola cittadina era stata spinta in
ginocchio, qualcuno aveva ucciso un uomo, il panico era ancora vivo nelle vene
di tutti.
-Nessuno lo piange
-No?
-No, era il marito della prima morte, le due figlie sono
morte pure poco dopo la madre…
-Oh cielo, che tragedia…
Era triste ma era peggio ciò che lui le aveva detto
“Salve, non penso ci siamo mai incontrati”, chissà cosa
aveva per la testa…
Come poteva trattarla come se non l’avesse mai conosciuta?
-Queste forbici hanno l’abitudine di sanguinare…oh beh…
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