I am the Villain’s Cat
Capitolo 1: I don’t like
that story
Era il tipo di donna che spendeva tutto il suo tempo al lavoro per essere proprio onesti.
Era la tipica donna che lavorava in ufficio onestamente
parlando. Aveva i capelli corti, un corpo nella media, una bellezza nella media
e onestamente dubitava avrebbe mai avuto un futuro con qualcuno. Era la terza
di cinque figli e per ciò non aveva molte attenzioni dai suoi genitori, aveva
pochi amici e la sua routine era casa-lavoro-casa.
Non aveva molto da fare e il suo appartamento era privo di
decori al punto che non potevi percepire che vivesse qualcuno lì.
Ciò che adorava fare era però leggere.
Un libro che finì per leggere e la portò a piangere
parecchio fu…
-Non è giusto…povero Wolfe
“The Silence of the Wolf”
La storia era la tua tipica storia alla “Cenerentola” dove
la protagonista era una popolana che finiva in un’accademia nobile per i suoi
forti poteri magici di luce e finiva a sedurre diversi uomini ma sposava alla
fine il principe diventando Regina.
Il motivo per cui lei piangeva alla storia? Il cattivo
Il cattivo della storia, Wolfe Draco DeDragon, era uno dei
migliori personaggi mai esistiti. Era dotato di forti e potenti poteri legati
all’oscurità, la cosa lo aveva reso freddo e ostile al mondo e voleva solo
vivere sereno. Era incompreso, era solo e non aveva un ottimo controllo sulle
proprie emozioni e i propri poteri.
Nella novel veniva anche mostrata la sua infanzia
Quanti animali aveva provato a crescere solo per vederli
correre via terrorizzati
Era troppo forte e la cosa portò che era o temuto o odiato
senza motivo
La cosa peggiore? Wolfe era quello che stava facendo ciò che
doveva
Aveva il compito di proteggere il confine e bloccare i
mostri dall’entrare nella capitale ma grazie alle azioni della protagonista e
del suo harem di idioti…beh tutto andò storto.
Con Wolfe morto l’Impero crollò e con l’Impero ovviamente
anche il “felice” regno del protagonista maschile.
Eppure loro ebbero un per sempre felice e contenti…
-Suppongo…sia il mio destino morire da solo…
La cosa peggiore? La novel ottenne abbastanza fondi per la
creazione di un Otome Game, un gioco dove potevi romanzare vari “Love
Interest”.
-In ogni route…non può morire in ogni route…
E in ogni singola route Wolfe moriva
I finali erano…onestamente non li ricordava nemmeno
Voleva solo Wolfe vivo
Era il primo e unico gioco che aveva mai giocato in vita sua
ed era stato un completo disastro
-Il mio povero Wolfe…
Dopo aver completato tutto al 100% poteva solo piangere e
stringere il libro mentre era sul letto.
Il dannatissimo autore aveva osato anche fare un secondo
libro SOLO sulla vita di Wolfe e ogni singolo capitolo era una pugnalata al
petto peggiore di quello precedente…
L’unica cosa che riusciva a ricordare di quella notte era
che stava piangendo e che si era addormentata
E dopo? Beh…doveva essere morta…
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