Capitolo 2: I want to be
free…
-Il mio nome rimane Cole?
-Si
-Bene…sarebbe una rottura impararne uno nuovo…
Si alzò calmo dal suo letto e osservò i suoi dintorni. Era
in un appartamento, uno anche parecchio in alto da ciò che intravedeva dalla
finestra. Era una camera padronale molto larga, il letto da solo era enorme,
aveva due comodini ai lati, una specie di divanetto ai piedi del letto e una
porta di vetro che portava a un grosso armadio nella stanza accanto e una
scrivania con computer in uno degli angoli. Si alzò e aprì una delle porte
trovando un bagno privato molto grande. Uscì dalla camera da letto e si trovò
in un corridoio, la porta davanti alla sua era un’altra camera da letto, meno
grande e chiaramente per ospiti con solo un letto, una scrivania e un armadio.
C’era un secondo bagno dall’altro lato del corridoio e poi la casa si apriva in
un grosso open-space con cucina, salotto e sala da pranzo. C’era uno studio in
una delle porte laterali e un altro bagno, stavolta però senza doccia o vasca e
con lavatrice e asciugatrice. Il lato del salotto aveva una forma di
semicerchio con un’enorme finestra che copriva l’intera parete. La cosa gli
dava leggermente ansia perché i vetri a semi-cerchio erano notoriamente più
deboli e lui era almeno al 17esimo piano di quel grattacielo…c’era poi un
balcone che portava a una zona recintata che dava alquanto…le vertigini.
-Che bel posto…
E di sicuro era costoso
-Solo il meglio per te
-Uhm -mormorò lui andandosi a rinfrescare nel bagno e
trovando se stesso. I suoi capelli neri erano indomabili al solito, aveva occhi
quasi neri e un colorito semi-cadaverico. Era ancora in forma almeno ma aveva
perso le sue cicatrici e non aveva le sue rughe…-quanti anni ho?
-Hai Venticinque anni
-Oh? All’epoca stavo finendo la mia specialistica
-Boss…
-Boss?
-Come dovrei chiamarti? -chiese la sferetta
-Come ti chiami?
-IO?
-Si
-…
-Hai un nome?
-Ho un numero di Serie
-Se ti aspetti che mi ricordo un numero di serie…
-…
-Sei maschio o femmina?
-Indifferente sr
-Allora ti chiamerò Hope
-Hope? Non è un nome da donna?
-Va bene no? Significa speranza e a prescindere è un nome
dolce
-Perché?
-Perché spero che tu sarai sincero nella nostra relazione e
manterrai i termini del contratto -disse calmo Cole
La sferetta ondeggiò leggermente- ok…mi chiamo Hope
-Bene Hope, io sono Cole…puoi chiamarmi come preferisci,
Cole va bene ma va bene anche un nickname se non vuoi il mio nome -disse calmo
Cole finendo di vestirsi- che dobbiamo fare?
-Per il gioco…nulla, devi solo vivere per un anno qui
-Bene…allora spero andremo d’accordo Hope
-Anche io…Cole -disse calma la sfera guardandolo

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