WitchandAngel : Capitolo 2 da difesa ad accusa

Capitolo 2 da difesa ad accusa

2  Da Difesa ad Accusa

Lucius era seduto al banco dell’accusa. Tra il pubblico c’era Black, cosa che faceva sperare al giovane Lucius che Angel avesse deciso di aiutarlo.
-Signor Lucius- richiamò il giudice- ci può dire chi è la misteriosa aiutante di cui parlava?
-Signor giudice ecco…
-Scusi il ritardo signor giudice- la voce di Angel Night mise tutti a tacere- ho avuto alcuni casi da sbrigare
-Ah signorina Night non sapevo fosse uno degli avvocati del signor Guilty
Angel, nel suo tajer rosso fuoco, sorrise raggiungendo Lucius- per una volta, signor giudice, starò con l’accusa
-Con l’ACCUSA?!- esclamò il giudice
-Si, mi è stato chiesto aiuto da un vecchio collega e non potevo di certo rifiutare un lavoro così interessante, non crede?
-Sarà di sicuro interessante vederla lavorare con l’accusa, ma siete sicuro signor Day? Angel Night non ha esperienza come avvocato dell’accusa- commentò il giudice
-Non potrei chiedere aiuto a nessuno oltre a lei e mi creda, Angel Night, sia come difensore sia come accusatrice è il miglior avvocato donna che ci sia, io stesso l’ho potuto confutare- affermò Lucius- lei ha talento nel vincere
-Bene possiamo cominciare, l'accusa può fare la sua arringa di apertura, ehm...buona fortuna signorina Night- disse il giudice
-Grazie signor giudice- rispose la ragazza sorridendo
Lucius si schiarì la voce- Bene...l'accusato è stato trovato sulla scena del crimine, in mano aveva l'arma del delitto e lui stesso ha confessato i suoi crimini...
Angel non ascoltava Lucius, o la difesa, si concentrò solamente sul l'accusato e sui testimoni che chiamavano entrambi, per un'ora delle due stette in silenzio.
-Tutto ok? –chiese Lucius ad un certo punto
-Puoi chiamare il signor Guilty a testimoniare? –chiese lei
-Va bene, hai un piano?
-Ho osservato, ho ascoltato e pianificato, cosa che tu non fai mai, chiamalo e finiamo questa storia- disse lei sbrigativa
-L'accusa può chiamare il suo prossimo testimone- disse il giudice
Lucius si alzò- chiamò a deporre, Michel Guilty
Un mormorio si diffuse nell'aula mentre il noto affarista salì sul banco degli imputati. Angel si alzò e con passo tranquillo raggiunse il centro dell’aula.
-Ah? Mandate la ragazzina a interrogarmi? Molto coraggioso signor Day- rise Guilty con la sua voce roca rimbombò nell'aula
-Se fossi in lei Mr. Guilty starei attento a sottovalutarmi- disse lei con calma
-Mi stupisca signorina- lo sguardo che le rivolse fece accapponare la pelle a tutti, Angel se ne stava calma, come se non la turbasse quell'uomo ed era questo che fece rimanere di stucco l'uomo. Lo sguardo di quella ragazza- la smetta...
-Di far cosa? –chiese Angel innocentemente
-LA SMETTA! Non mi guardi con quell’aria di superiorità! Lei non sa niente di me! Niente!
-So che lei ha...- prima che Angel potesse finire qualcosa l'uomo iniziò ad urlare
-SI HO UCCISO QUEL BASTARDO DEL MIO SOCIO! HO UCCISO LA MIA SEGRETARIA E CHIUNQUE MI INTRALCIASSE LA STRADA! ERANO DEGLI IMPICCI!
-Si spieghi...
-Ho ucciso delle ragazzine come te, sai? Erano così pure- disse lui come se si fosse scordato che era in un'aula di tribunale- mi divertivo a giocarci e poi le toglievo di mezzo quando mi stancavano, il mio socio mi scoprì, diceva che ero un essere immondo, voleva denunciarmi così me ne sono sbarazzato, la segretaria mi ha beccato mentre mi liberavo del corpo e mi sono liberato anche di lei.
Angel era immobile, così come l'intero tribunale, fece un respiro profondo, forse per calmarsi- ha sentito signor giudice?
-La corte ha ascoltato abbastanza, dichiaro l'imputato colpevole, la condanna verrà stabilita in base hai...
Angel non lo ascoltava più, si sedette accanto a Lucius che la guardava stupito.
-Fermi! Non mi potete arrestare! Non mi potete arrestare!- Guilty prese la pistola della guardia che lo stava portando via e la puntò contro Angel- vieni qui!
Lei calma raggiunse il tipo che la prese e le puntò la pistola alla tempia- ora voi cambiate il verdetto e io non le sparo
Angel era calmissima e con la stessa calma colpì e disarmò il tipo, gli prese la pistola e la disarmò con una mossa. Lui cercò di colpirla, senza molto successo, lei gli bloccò il colpo e gli rigirò il braccio facendolo urlare dal dolore e inginocchiare a terra.
-Te l'ho detto, non sottovalutarmi- disse lei lasciandolo andare- prendetelo
Gli agenti lo tirarono su, Angel ricaricò la pistola e la diede all'agente- stia più attento
-Tu piccolo demone! Sei un demone! Com'è che nessuno lo capisce?! È il diavolo in persona!
-Si si, certo certo- disse un agente trascinandolo via
-Si può sapere come hai fatto a...-chiese Lucius
-Ero in un'accademia militare da piccola, mia madre è antropologa forense nel FBI, mi hanno istruito alcuni suoi colleghi della CIA però- spiegò lei
-CIA...FBI...-disse Lucius- tu sei proprio strana sai?
-Abbiamo vinto no? Dovresti ringraziarmi- affermò lei
-Signorina Night- il giudice la chiamò- lei dovrebbe pensare di passare all'accusa, non ho mai visto una confessione meglio estorta
-Grazie signor Giudice, ma per ora preferisco restare dove sono.
Angel e Black uscirono con calma.
-Ottimo lavoro- disse con voce roca Black, da dietro gli occhiali la guardava
-Nulla di straordinario, mi sono vestita in rosso apposta, pare che lui non sopporto quel colore
-Hai fatto come se fosse un toro?
-Toro? No, quelli odiano il movimento non il colore, ma potremmo dire così
Angel salì sulla decappottabile nera, Black si mise al volante. Mentre lui guidava lei consultava sul cellulare i file del prossimo caso che avrebbe seguito.
-Chi è il...
Il cellulare squillò- pronto?
-Angel? Sono Mamma, volevo chiederti un grosso favore
-Dimmi
-Potresti rappresentare Jack Marron nel prossimo processo?
-Il tuo collega dell’FBI?
-Si
-Arrivo- chiuse la chiamata- Black abbiamo un agente nei guai
Black fece una curva e accelerò verso la direzione opposta.




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